Fanfic su attori > Cast Vampire Diaries
Segui la storia  |       
Autore: nuccetta    04/09/2012    7 recensioni
A volte il destino ti porta ad incrociare strade che non pensavi di conoscere, ti porta in quei posti che non credevi esistessero, ti crea delle amicizie alle quali non rinunceresti mai, ti fa innamorare di uomini che spesso ti faranno soffrire. Mi chiamo Nina e questa è la mia storia.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ian Somerhalder, Nina Dobrev, Paul Wesley, Un po' tutti, Zach Roerig
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Pov Nina

 

 

Sono trascorsi già quattro giorni da quella famosa notte e tutto sembra tornato alla regola. Io amo questo posto sempre di più, Paul e Torrey non fanno altro che sbaciucchiarsi dal mattino alle sera e le cose tra me ed Ian sono come prima. Bugiarda. Ok, non è vero, niente è più come prima, a malapena ci rivolgiamo un saluto. Certo davanti a mia sorella e mio cognato fingiamo che niente sia accaduto, ma a nessuno potrebbe sfuggire il nostro cambiamento interiore.

Per quanto riguarda me, sarei stata disposta a sotterrare l'ascia di guerra fin da subito, ma Ian non la pensa esattamente allo stesso modo. Come dargli torto in fin dei conti? Ancora una volta ho avuto la presunzione di scegliere io per entrambi, non gli ho dato neanche il tempo di esprimere il proprio parere a riguardo e per uno come lui la cosa non è assolutamente fattibile.

In questo preciso istante sono sdraiata sotto il sole, amo il calore dell'estate e il rumore del mare che fa da sottofondo. Torrey è seduta sotto l'ombrellone, ha deciso che le spose non si devono abbronzare, va' a farle capire che da qui al fatidico giorno tornerà ad essere una tenera mozzarellina. Al suo fianco, neanche a chiederlo, c'è Paul che gioca con l'iphone, mentre Ian è seduto malinconico sul bagnasciuga, ovviamente il più lontano possibile da me.

Mi mancano quei giorni in cui tra noi tutto era facile, in cui bastava un suo sorriso a riportarmi in carreggiata, in cui ogni sua parola mi faceva dimenticare me stessa.

“Som, vieni qui”. Paul si è alzato di scatto, quasi fosse stato scottato da qualcosa nella sabbia.

Ian lo raggiunge perplesso e anche infastidito dai pochi centimetri che ora ci dividono.

“Mi ha mandato una mail la Plec, l'ha mandata anche a te?”.

“Non so, non ho guardato il cellulare neanche una volta da quando siamo qui”. E certo, prima che io mi impossessassi della sdraio, ha lasciato il marsupio qui sotto, non lo toccherebbe neanche morto, potrebbe contrarre strane malattie!

“Mi ha scritto solo ora e non ci sono buone notizie”. Inizio ad interessarmi alla conversazione, a quanto ne so, Julie Plec è una delle produttrici del nuovo film che devono girare, sia Ian che Paul parlano di lei come di una specie di Dea, per un attimo ne sono stata anche un po' gelosa, poi sul twitter di Ian ho trovato il suo account... ho capito che non c'era bisogno di preoccuparsi, avrà una quindicina di anni più di lui!

“Che genere di problemi, Paul?”. E' preoccupato, a quanto ne so entrambi tengono molto a questi ruoli.

Goditi quest'ultima giornata di mare, la vacanza è finita”. Perdo un battito, forse due. No. no. no. Non posso accettare di separarmi già così presto da lui. Che diavolo dici, Nina. E' molto meglio così, per la vostra incolumità.

“Fantastico, come se non fossi già abbastanza stressato di mio”. Il suo sguardo cade inavvertitamente su di me e non posso fare altro che sentirmi in colpa.

“Senti qua. Ciao Paul, ho già mandato un messaggio identico a Ian, nella speranza mi conceda l'onore di leggerlo. Vi volevo solo avvisare, (so che sono parecchio in ritardo), faccina che sorride, che domani inizieranno i provini per il ruolo di Elena e mi piacerebbe davvero tanto che voi foste presenti, io e Kevin teniamo molto alla vostra opinione”.

“Ha detto che le piacerebbe, non che per contratto dobbiamo andarci”. Lo sguardo contrario di Paul la spiega lunga, come in ogni lavoro che si rispetti, quando il capo parla, bisogna abbassare la testa e assecondarlo.

“A che ora iniziano?”.

“Non c'era scritto. Adesso le rispondo e le dico che dobbiamo cercare un aereo. Quante ore saranno da qui ad Atlanta?”.

“Non so mi pare tre ore massimo quattro. Ma non è facile trovare il volo, dobbiamo avere proprio la botta di culo”.

Paul non sta neanche ad ascoltarlo, è già lì con il naso sul telefono, mi viene da ridere, gli manca l'abito da paggetto e sarebbe perfetto .

“Chi è Elena?”. Ian si volta verso di me come se si fosse accorto in quell'istante della mia presenza, cerco di sostenere il suo sguardo fino a quando Paul mi salva dalla situazione.

“Elena è il personaggio femminile della serie per cui siamo stati scritturati”.

“Ma anche voi avete dovuto fare le audizioni?”.

“Julie e Kevin avevano già in testa noi per i due vampiri e ci hanno solo richiesto un colloquio piuttosto formale”.

“Vedessi come erano agitati, Nina. Se lo show dovesse andare in porto, la loro popolarità arriverebbe alle stelle”

“Ma per Elena non potevano fare la stessa cosa?”. Quel mondo mi ha sempre appassionata, ma non ho mai avuto il coraggio di entrarne a fare parte. Un conto è sfilare su una passerella, non devi interagire con il mondo, nessuno ti ferma per le strade in cerca di un autografo e puoi continuare a vivere la tua vita come è sempre stato. Fare l'attrice è un altro paio di maniche.

“Probabilmente cercano un viso nuovo, qualcuno che possano considerare di loro proprietà”.

“Mi è arrivata un'altra mail. C'è la descrizione di Elena. Julie vuole che la leggiamo per essere preparati”.

Ritorno alla mia musica, mentre i due ragazzi si gettano a capofitto nel loro lavoro. Non posso crederci che tutto stia per finire, da domani tutto sarà solo un ricordo lontano. Resteremo solo io ed il mio amore non corrisposto, io e il mio rimpianto di non aver cercato un modo di tenerlo vicino a me, io e la mia costante, eterna ricerca della felicità.

Vedo la testa di Ian e quella di Torrey scattare veloce verso Paul, ha sul viso una strana espressione di trionfo, è parecchio buffo a pensarci bene.

Scosto le cuffie dalle orecchie, incuriosita da tutta quella situazione.

“Nina...”. Si avvicina a me ed io involontariamente arretro.

“Perchè non vieni con noi? Secondo me saresti perfetta per il ruolo di Elena”. Deve essersi fumato qualcosa, questo è poco ma sicuro.

“Paul, io non sono un'attrice, non so neanche come si faccia”.

“Per quello non c'è una regola, normalmente i più grandi attori non hanno studiato nulla”.

 

 

 

Pov Ian.

 

 

 

“Mi è venuta un'idea!”. Quasi salto per lo spavento, lo sguardo che il mio amico mi lancia mi spaventa un po', ora capisco perchè lo abbiano voluto a tutti i costi per il ruolo di vampiro.

E' davvero eccitato all'idea di essere il protagonista principale, a differenza di me che sarei stato disposto a lasciare tutto solo per lei. Che idiota! Quando stamattina ho chiamato Julie, ero convinto di aver perso definitivamente il lavoro. Sapevo saresti tornato sui tuoi passi. Nessuno meglio di te, potrebbe interpretare Damon Whitmore. Devo suggerire di cambiare il cognome, Withmore non si può proprio sentire.

“Nina...”. Paul si avvicina a Nina con ancora quell'espressione da psicopatico sul volto. Anche lei ne sembra alquanto preoccupata, la vedo arretrare. Mi fa talmente tanta tenerezza che correi al suo fianco per stringerla tra le braccia e abbandonarle qualche bacio tra i capelli setosi, purtroppo però lei non è quella che credevo fosse, mi sono illuso per l'ennesima volta.

“Perchè non vieni con noi? Secondo me saresti perfetta per il ruolo di Elena”. Cosa? Ma è letteralmente impazzito? Mi ci manca pure doverla avere di fronte anche sul lavoro, su questo non se ne parla proprio.

“Paul, io non sono un'attrice, non so neanche come si faccia”. Ecco, vedi, Wesl?! Non è capace. Ci mancava solo che il mio amico si improvvisasse trampolino di lancio per attrici sconosciute.

“Per quello non c'è una regola, normalmente i più grandi attori non hanno studiato nulla”. La regola c'è per me, per me. Basta soffrire, non voglio più dover piangere per amore. Speravo che dopo questi ultimi giorni, tutto sarebbe tornato a posto, io avrei utilizzato tutte le energie nel nuovo lavoro e lei sarebbe tornata a casa buttandosi tra le braccia di Julian, o Matt o chiunque altro che a me non interessa. Eppure perchè a questo pensiero sento lo stomaco andare in fiamme?! Oh, certo, Ian forse ti sei dimenticato un dettaglio importante, tu la ami!

“Puoi comunque provarci, Nina. E' sempre stato il tuo sogno, mal che vada non ti prendono. Non hai nulla da perdere”. Ha ragione Torrey, non è detto che la prendano, anzi è addirittura improbabile che riesca a strappare il ruolo ad attrici molto più preparate di lei.

“Dai, non ti costa nulla, vedila come una pazza serata ad Atlanta. Diglielo anche tu, Som”.

Maledicendo mentalmente Wesley per la sua infondata mania di mettermi in mezzo a qualsiasi questione, rivolgo lo sguardo alla mia dolce Nina. Mi è mancato questo magico contatto, il cioccolato fondente dei suoi bellissimi occhi, mi è mancato non sentirne il calore sul mio corpo.

Non so cosa rispondere, dovrei prima rispondere a me stesso, trovare una ragione per cui vorrei che tentasse. Andiamo Ian, se la prendessero ce l'avresti sempre vicina, condivideresti con lei la tua vita lavorativa e di conseguenza anche quella privata... sembrerebbero le proiezioni di una vita felice, ma come diceva sempre mia nonna...Felice è morto.

“Dovresti provarci Nina, davvero”.

Non sono per nulla convincente e lei questo lo ha capito, è troppo intelligente per non averlo fatto. Possibile che non sia in grado di trovarle un difetto che sia uno? Non è difficile, Ian, è una stronzetta viziata che ti ha spezzato il cuore. E allora perchè non riesco ad avercela veramente con lei?

 

 

 

Pov Nina

 

 

Siamo quasi pronti all'atterraggio,mi sembrerebbe di essere tornata a pochi giorni fa, se solo il volo fosse stato lungo come quello e se al mio fianco ci fosse lui. Si è seduto vicino a Paul, la scusa è stata che dovevano discutere di lavoro, ma io ne conosco la vera ragione e sono sicura che neanche a mia sorella e a mio cognato questa situazione sia sfuggita.

Nonostante i miei problemi, sono super eccitata, non pensavo potesse succedermi una cosa del genere. Recitare è sempre stato uno dei tanti sogni che avevo chiuso in un cassetto. Quando Paul ha chiamato la produttrice per ammettermi ai provini, mi è sembrato di toccare il cielo con un dito, mi sono sentita subito arrivata, pur sapendo che non sono neanche all'inizio e, soprattutto, che non sono un'attrice. Anche Torrey è agitatissima, quando le ho chiesto il motivo per cui non potesse provarci lei, mi ha risposto che è troppo impegnata con One tree hill e che comunque le piacerebbe davvero tanto se io seguissi le sue orme... mia sorella è una che si illude facilmente.

Poi c'è Ian. Può fare finta che non gli interessi, rivolgermi falsi sorrisetti di incoraggiamento, ma io so benissimo che non mi vuole, non vuole rischiare che il contatto tra di noi sia più prolungato di quanto dovrebbe. Non posso biasimarlo, avermi intorno tutto il tempo, condividere con me la scena, la luci della ribalta (ok, sto fantasticando un po' troppo) deve essere piuttosto urtante. Eppure sono su questo aereo, mi sono lasciata convincere, ho letto il copione e mi sono esercitata con Paul. Ci sono dentro, non posso più tirarmi indietro, né tanto meno fingere che non mi interessi.

Appena arrivati in albergo, corro a fare la doccia e poi subito a nanna. Non posso non pensare che in un'altra situazione Ian sarebbe stato lì con me, mi avrebbe tenuta tra le braccia e, accarezzandomi i capelli, mi avrebbe sussurrato parole dolci all'orecchio. Con questo tormento in testa, mi addormento. Faccio sogni strani, incasinati... in tutti, Ian è protagonista indiscusso.

 

 

“Sei agitata?”.

Continuo a torturare il mio muffin, mentre rileggo per l'ennesima volta le battute. Paul è di fronte a me, sorridente come al solito.

“Perchè? Si vede?”.

“No, figurati. Mi stavo solo chiedendo cosa ha commesso di sbagliato questo piccolo muffin, per farti arrabbiare così con lui”.

Prendo ossigeno e respiro profondamente. Afferro la borsa gigante che ho lasciato sulla sedia ed esco fuori a prendere un po' d'aria.

Mi accendo una sigaretta, non sono un'accanita fumatrice, ma quando sono agitata per qualcosa mi rifugio in quel vizio maledetto.

“Che ci fai qui?”. Non posso credere alle mie orecchie, Ian Somerhalder si degna di rivolgermi parola! Questo sì che è da annotare sul calendario.

“Sono venuta a prendere una boccata d'ossigeno, l'ansia mi sta divorando”.

“E tu così prendi ossigeno?”. Cerca anche di fare lo spiritoso, come se improvvisamente si fosse dimenticato dell'ultima settimana.

“Scusa, ma ora devo rientrare”.

“Nina, aspetta”. Mi afferra per una mano, costringendomi a voltarmi, non prendo bene le misure e finisco ad un millimetro dal suo bel viso, quasi svengo per lo stupore di quegli occhi.

“Cosa c'è, Ian? Ho un provino importante che probabilmente non passerò mai, posso andare a prepararmi?”.

“In bocca al lupo”. Si gira, le sue spalle prendono il posto dei suoi occhi. Chissà cosa preferisco? Spingo gli occhi un po' più giù. Ok, neanche da dietro è poi così male. Nina, riprenditi, torna romantica. Vorrei chiamarlo, costringerlo a voltarsi di nuovo, a dirmi che mi ama, che tutto quello che è successo è acqua passata, che il nostro futuro ci vede insieme. Invece, finisco la mia sigaretta e con le lacrime agli occhi, rientro negli studios.

“Nina Costantinova Dobreva”. Nel sentire il mio nome, Torrey fa un salto sulla sedia. E' stata con me tutta la giornata, catturando non pochi sguardi di odio da parte delle ragazze venute qui per la parte. So già che dietro ai loro sorrisetti di cortesia, si nasconde il fastidio di dover competere con la ragazza “raccomandata”. Come se tra loro e me ci fosse competizione possibile.

“Vai, Nina”. Mia sorella mi stringe forte tra le braccia, mi saluta come se stessi andando in guerra.

Entro nella sala, è un po' buia oltre che immensa. Mi accomodo su un piccolo palco creato per l'occasione, di fronte a me ci sono tre persone, devo sforzare un po' gli occhi per leggere i nomi sui cartellini che hanno di fronte e non sono neanche così tanto sicura di averli azzeccati. Julie Plec, Kevin Williamson e Brian Young, da quanto ho sentito dai discorsi dei ragazzi, devono essere gli sceneggiatori della serie.

“Ciao Nina, io sono Julie, loro sono Kevin e Brian. Ian e Paul ti hanno proposto per questo ruolo, come ben saprai, però, non possiamo permetterci nessun genere di favoritismo. Questa serie significa davvero tanto per tutti noi, dunque ne entrerai a far parte solo se lo meriterai pienamente”.

Mi limito ad annuire, la gola secca potrebbe farmi brutti scherzi. Inoltre, un po' ci speravo sul calcio in culo, o almeno una piccola parte di me lo faceva.

“Bene, tesoro. Adesso reciterai la prima scena con Paul, subito dopo quella con Ian”.

Annuisco un'altra volta prima di aggiungere un flebile sì, giusto per far sentire loro che possiedo ancora una voce.

Paul mi raggiunge sul palco, è sorridente come al solito. Mi fa un gesto incoraggiante con la testa e inizia a posizionarsi. Siamo seduti vicini, il mio volto è contratto in una smorfia dispiaciuta.

 

quel che ti ho detto prima, che te ne dovevi andare, è stato pesante”

No, no. Avevi tutte le ragioni”

Continuo a guardare di fronte a me, ancora immersa a contemplare il vuoto. “Mi hai chiesto come volevo fosse il mio futuro, volevo fare la scrittrice”. Mi volto verso di lui, più sicura di prima. Anche Stefan ascolta con più attenzione le mie parole. “Mia madre, in un certo senso, mi ha spinto in quella direzione dal momento in cui ho imparato a leggere. Lei mi sosteneva, mi incoraggiava, mi ha comprato il mio primo diario e poi è morta. Ed io non riesco più a vedermi come una scrittrice. Quella era una cosa che condividevamo noi due. Lo so che credi di aver portato un sacco di brutte cose nella mia vita, ma ce n'erano già”. Mi immedesimo di più nella parte, ora sono Elena, Nina non c'è più. Iniziano a scendermi le prime lacrime.

Ne ero sommersa”.

E' diverso”.

Ma non è meno doloroso”

Lo so che è... che è difficile da capire, ma lo sto facendo per te”.

 

“Eeeee stop. Benissimo ragazzi, grazie mille, Paul. Ian, per favore ti accomodi?”.

Ora arriva il difficile, ora la finzione deve scavalcare la realtà e so che non sarà facile proprio per niente.

 

Damon sta indossando la giacca di pelle, quando io faccio il mio ingresso nella casa. Mi guarda male, come se fosse stato ferito.

Dovrò cambiare la serratura, sei riuscita ad evadere?”.

Stefan”.

Aaah, fratellino”. Quasi scoppio a ridere per la sua faccia, mi ricorda più che mai quel lato del suo carattere che amo immensamente, quello più sarcastico, quello anche più sadico.

Il cavaliere bianco”. Ora il suo sguardo si intristisce un po'. Avrei voglia di corrergli incontro, di pregarlo per un altro dei suoi sorrisi.

Ho convinto Bonnie ad aiutarti”. Inizio a scendere i gradini delle scale.

Ne dubito”.

Non ti dirò che mi dispiace di aver preso il grimorio ieri sera, perchè... non mi dispiace per niente”.

Almeno sei sincera”.

Stavo proteggendo le persone che amo, Damon. Ma anche tu, nel tuo modo contorto e anche se è difficile crederlo, siamo tutti dalla stessa parte, vogliamo tutti la stessa cosa”.

Non mi interessa”. Fa per allontanarsi.

Sì, invece, perchè eri disposto a collaborare con noi ieri”.

Mi hai ingannato una volta, vergognati”. Sento un sussulto allo stomaco, osservo i suoi occhi, sembra arrabbiato. Non riesco a riconoscere più dove si fermi la realtà e cominci la finzione.

Ok, quando eravamo ad Atlanta, perchè non hai provato ad ipnotizzarmi?”.

Si avvicina malizioso. “Chi dice che non l'abbia fatto?”.

Non l'hai fatto. So che non l'hai fatto, ma avresti potuto. Tu ed io, c'è qualcosa tra noi”. Ok, questo è proprio il genere di frase che non vorrei dover dire a lui. Perchè tutte a me?

C'è un'intesa. So che il mio tradimento ti ha ferito”. Mi guarda dritto negli occhi e io non so spiegarmi il motivo, ma sono sicura che quegli occhi non appartengano più a Damon, non in quel momento. So di aver ferito i suoi sentimenti, ma l'ho fatto più per lui che per me. So che a breve si sarebbe pentito, so che la nostra storia gli avrebbe messo solo i bastoni tra le ruote.

La nostra intesa è diversa da quella tra te e Stefan, ma ti prometto questo ora: ti aiuterò a riprenderti Katherine, te lo prometto”.

Oh, vorrei poterti credere”.

Mi tolgo la collana e la poso su una scatola lì vicina. “Chiedimi ora se sto mentendo”.

Si avvicina di più a me. Perchè iniziano a tremarmi le gambe? “Sai che Anna non mollerà, comunque, qualunque cosa io faccia”.

Allora ci penseremo”.

Si china a raccogliere la collana, mi squadra con gli occhi prima di riattaccarmela al collo. I nostri volti sono molto vicini, molto più di quanto lo siano stati negli ultimi tempi.

Non ti ho ipnotizzata ad Atlanta, perchè ci stavamo divertendo. Volevo che fosse vero. Mi sto fidando di te, non farmene pentire”.

 

 

“Basta così, va bene. Siete stati perfetti”.

Mi sento mancare il respiro, le gambe mi tremano. Ian mi dedica un piccolo sorriso prima di girarmi le spalle e scendere dal palco. Ho bisogno di aria, devo uscire da quella stanza. Inizio ad allontanarmi velocemente, a stento sento le parole di Julie, ti faremo sapere. Voglio solo andarmene, tornare a casa mia, lontano da tutti, lontano da tutto, lontano da lui. Mi sto fidando di te, non farmene pentire. Non essere stupida, Nina, non erano rivolte a te quelle parole. E allora perchè c'era quella luce nei suoi occhi? Magari, è solo bravo a recitare.

Sto per svenire, lo sento.

 

 

Pov Ian.

 

 

Devo ammetterlo, la ragazza ci sa fare. Non so se sia merito dell'alchimia che ha caratterizzato il nostro legame fino a qualche giorno fa, non so se sia davvero talento suo naturale, ma devo dire che ha fatto un'ottima performance.

Certo, avrei dato qualsiasi cosa per non dover recitare quella parte. So che si riferiva ad un contesto totalmente diverso, ma era anche facilmente adattabile al nostro. Inoltre, in quel breve attimo, è riuscita a trasmettermi delle emozioni che non avevo mai provato fino ad ora, sarebbe una collega fantastica, io e lei insieme potremmo fare faville. Ciò nonostante, l'idea di condividere con Nina così tanto tempo della mia vita, mi mette una sorta d'angoscia addosso. Devo poter andare avanti, devo guardare al mio futuro, vederci dentro l'immensità di ciò che il mondo mi regala e con Nina... beh con Nina non sarebbe possibile. Mi fossilizzerei su ciò che avrebbe potuto essere, morirei ogni volta che il suo viso incontrerebbe un altro e mi lascerei trasportare dai sentimenti irrequieti che provo per lei.

“Ian...”.

“Nina”. La sua voce mi è giunta alle spalle. E' bella, cristallina, è triste.

“ehi, sei stata bravissima, davvero”. Mi sorride intimidita, ma non è il suo solito sorriso, è spento, così come gli occhi. Ho una morsa al cuore, un desiderio incontrollabile di buttarmi sulle sue labbra.

“Grazie. E' stato bello, mi sono divertita”.

“Sono convinto che se anche non dovesse andare qui, troverai comunque la tua strada. Hai talento”.

“Sono venuta a salutarti”. Salutarmi? Ritorno per un attimo al presente e realizzo: io rimarrò qui, lei tornerà a casa, oggi stesso. E' tutto finito, noi siamo finiti. Ora sarebbe inutile cercare un motivo per trattenerla qui, il destino ha compiuto il suo corso e noi non dovevamo stare insieme.

Ho il groppo in gola, non voglio lasciarla andare via, non voglio perderla per sempre. In un secondo rivivo tutti i momenti vissuti insieme. Rivedo le sue facce buffe quando combina qualcosa, i suoi sguardi assassini quando la sveglio al mattino, i suoi occhi che si chiudono mentre guardiamo sul divano un film che ho scelto io. Riesco a sentire la sua risata felice farsi strada dentro me, le imprecazioni quando non trova qualcosa che sta cercando, i suoi sospiri di piccola donna mentre facciamo l'amore.

Con gli occhi lucidi la stringo forte tra le braccia, le bacio con delicatezza i capelli. Quanto mi mancherà il suo profumo, quanto mi mancherà poterla stringere così, poter baciare la sua pelle delicata, respirare a pieni polmoni quell'atmosfera che in tutto e per tutto sa di lei.

Nina si abbandona al mio corpo, così come fece anche quella notte sulla spiaggia, le sue difese si abbassano ed io riesco a ritrovarla com'è realmente, piccola, fragile e bisognosa di essere amata.

“Allora, ti farai sentire?”.

Non riesce a parlare, annuisce solo con la testa. Calde lacrime le solcano il viso, io le blocco con il pollice.

“Ehi, non piangere, guarda che non ti libererai di me così facilmente. Ricordati che c'è ancora il matrimonio”.

Si getta nuovamente tra le mie braccia. La rabbia che coltivavo dentro di me in questi giorni, sembra essersi dissolta nel vuoto. In fin dei conti, l'ho sempre saputo, ero più arrabbiato con me stesso, la amo troppo per avercela con lei.

Senza avvertirmi, scioglie l'abbraccio ed inizia a correre veloce verso il taxy per rifugiarsi poi tra le braccia di sua sorella.

Io continuo a seguirla con lo sguardo, sto perdendo tutto in un solo momento: il mio amore, la mia strada, il mio domani. Più corre e più si allontana da me. Più corre e vedo questo amore spiccare il vole. Più corre e più mi accorgo che non è più mia. Più corre e più capisco che mia non lo è mai stata. Una stupida lacrima mi attraversa la guancia per morire lì sulla mia bocca, lì dove il sapore di lei non è ancora andato via.

 

 

 

 

 

Ciao ragazze!!

un altro capitolo è giunto al termine. Cosa dovremo aspettarci dai prossimi? Intanto credo che una cosa sia abbastanza chiara, vediamo se indovinate. Per il resto, non aspettatevi che domani Nina torni correndo tra le braccia di Ian, il tempo potrebbe rendere tutto più difficile. So che mi vorreste uccidere perchè vorreste vederli insieme, ma vi chiedo un po' di pazienza. E comunque rallegratevi perchè da come avete letto, i nostri protagonisti parlano di amore e quando c'è l'amore...

 

 

grazie a tutte coloro che mi seguono costantemente e soprattutto a coloro che recensiscono, sentirvi così vicine, mi sprona ad andare avanti con i capitoli. Un bacione a tutte

  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: nuccetta