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E DIFFICILE
DIMENTICARE…
Vi era un cielo limpido senza nubi
quella sera. Si vedevano le mille e più stelle che drappeggiavano nel lenzuolo
blu e una grande luna che aveva assistito a un avvenimento che nel mondo dei
maghi non si potrà mai dimenticare.
Grosse macerie davano lo sfondo a
quello che sembrerebbe la scena di un libro horror. Ma non era un libro, era una
realtà…
Un uomo era seduto su una di quelle
macerie con in mano un fagotto, guardando il cielo stellato. Grandi lacrime
solcavano il suo viso…
Se solo fosse arrivato cinque minuti
prima… se solo non si fosse fermato a parlare con il barista… forse… forse tutto
questo non sarebbe accaduto… forse sarebbe riuscito a impedire che… che… non
riusciva neanche a pensarci!
James, il suo migliore amico, e sua
moglie Lily erano… erano stati uccisi…
Sirius guardò tutto ciò che lo
circondava:cumuli, solo cumuli di macerie erano rimasti di una casa che aveva
ospitato alcuni dei più bei momenti della sua vita…
Le risate di James, il dolce sorriso
di Lily… non li avrebbe mai più rivisti…
Senza di loro si sentiva perso! Cosa
avrebbe fatto ora? Vendetta!! Era l’unica soluzione. Chiuse gli occhi brucianti
di rabbia e di dolore. Si ricordava come se fosse ieri l’ultima volta che era
stato li…
Era una calda giornata di sole e
James era in giardino ad arrostire, con quegli “aggeggi babbani” che aveva Lily,
un po’ di carne. Appena mi vide, sorrise
raggiante.
«Eilà Sirius!» mi salutò lui,
portandosi con la mano i capelli all’indietro, proprio come faceva di solito a
scuola!
«Ciao James!Dov’è
Lily?»
«Sta svegliando il piccolo, arriverà
a momenti»
Ed infatti eccola lì, sempre con il
sorriso sulle labbra, con in braccio il piccolo Harry che giocava birichino con
i capelli della madre.
«Ciao Lily!!E ciao anche a te
birbantello!»dissi io accarezzando il viso dolce e liscio del bimbo. Lui in
risposta rise felice e iniziò ad agitare le manine verso di me, facendo strani
mugugni.
«Cosa vuole?»chiesi
stupito.
«Vuole venire in braccio a
te»rispose Lily porgendomi il bimbo.
«Ehi, un attimo!Io non so come si
prende in braccio un bambino!»dissi io allarmato.
«Avanti Sirius! Non è mica un vaso
di cristallo!»disse James incoraggiandomi.
Io incerto lo presi in braccio.
Harry mi abbracciò forte e provai una forte tenerezza e un forte affetto per
lui. Poi iniziò a giocherellare con i miei capelli
tirandomeli.
«Ahia!»gemetti io«Non sarà un vaso
di cristallo, ma è un vero diavoletto! Si vede che è tuo figlio,
James!»
Lily rise e riprese il suo
piccolino. «Harry,
Harry! Fai i dispetti a Zio Sirius? Lo sai
che non si fa!»lo rimproverò, ma con dolcezza per non
spaventarlo.
«La carne è pronta!!»disse James
all’improvviso mettendo i piatti in tavola…
Passammo una bellissima giornata,
ripensando ai momenti passati
insieme a scuola…
Strinse a se il fagottino che aveva
in mano… il piccolo Harry ora non aveva più genitori. Perché Dio ha voluto
sottrarglieli già a questa tenera età? Ora non potrà mai avere una madre che li
possa raccontare fiabe per addormentarsi, un padre che gli insegni come si gioca
a Quiddicth!!!
Che brutto destino, ha questo
piccolino!!! Lo guardò mentre dormiva beatamente. Ora era ignaro di tutto quello
che era appena accaduto, ma poi? Chi gli dirà la verità? Chi avrà il coraggio di
dirgli che i suoi genitori sono morti per salvarlo? Che la madre è riuscita,
grazie a una grande magia, a farlo scampare alla morte?
Sirius pianse più forte!! Non
sarebbe stato più come prima!!!! Tutto è cambiato e purtroppo nessuno può
ritornare indietro nel tempo e cambiare la sorte. Bisognerà andare avanti,
cercare di dimenticare, ma sarà difficile…
Non riuscirà mai a
dimenticarli… A dimenticare i suoi
più grandi amici, James Potter e Lily Potter… Rimarranno impressi li, in quel
bambino che aveva in braccio, i quel bambino che non avrà più una famiglia, ma
l’unico loro ricordo sarà quella piccola e sottile cicatrice che era li sulla
sua fronte.
THE END
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