Capitolo 1 : La vittoria del Changelling

Il piccolo pianetino, di dimensioni molto minori rispetto a quelle della luna, era sospeso in aria poco distante dalla lunga e apparentemente infinita strada circondata da nuvole dorate.
Esso era completamente verde, ricoperto d’erba e foglie ; su di esso era stata costruita una casa, vicino alla quale i suoi abitanti erano in piedi, l’ansia che deformava i loro volti, la preoccupazione che traboccava nonostante cercassero, inutilmente, di non darlo a vedere. Nonostante cercassero di sembrare forti e determinati, quando in realtà il senso di colpa per non essere abbastanza forti per aiutare le persone a loro care li logorava dentro.
Uno era basso e la sua carnagione era di un curioso colore bianco ; portava una semplice maglietta azzurra a maniche corte e dei pantaloncini.
Accanto a lui, e quindi al centro del trio, c’era un uomo ben più alto, muscoloso e con i lunghi capelli neri che gli ricadevano sulla schiena. Indossava una tuta arancione e aveva una cicatrice sulla guancia. A chiudere il gruppetto c’era l’ennesimo essere umano , anch’egli maschio ; era più alto dei suoi compagni.
Era calvo, muscoloso e il più determinato ; non indossava alcuna maglia, l’unico indumento che portava erano un paio di pantaloni verdi. Sulla fronte gli spuntava uno strano terzo occhio.
“Ragazzi … Goku sta vincendo !” esclamò pieno di gioia un quarto individuo. Era di carnagione blu, e aveva un cappello e un vestito nero ; su quest’ultimo era ricamato uno stemma. Dalle due estremità del volto gli spuntavano delle curiose antenne e a coprire gli occhi c’erano degli occhiali da sole.
“E’ una splendida notizia !” disse l’uomo al centro, mentre i suoi compagni emisero un sospiro di sollievo. Purtroppo per loro, non sapevano che le cose sarebbero andate molto diversamente, e che la fine di quella storia, apparentemente evidente, sarebbe stata ben’altra rispetto a ciò che si aspettavano … E a causare tutto ciò sarebbe stato proprio il loro eroe …

Molto lontano da lì, una lunga e faticosa battaglia stava finalmente giungendo al termine. Nemmeno la guerra più devastante sarebbe potuta essere così distruttiva. In poco più di un giorno, quello che un tempo era un tranquillo pianeta dai colori verde e blu, abitato da persone pacifiche appartenenti ad una razza in via di rinascita e pronta a rifiorire, era stato ridotto ad un mondo morente. L’acqua, nota per essere sempre calma, ora colpiva violentemente il terreno con tutta la sua potenza, mostrata tramite maremoti , tsunami e onde anomale ; a pari passo con il liquido, il magma proveniente dalle profondità della terra si estendeva sempre di più nel pianeta, carbonizzando ogni cosa che incontrava nel suo cammino. Il cielo era nero e cupo, e i fulmini colpivano ripetutamente quel mondo distrutto a cui non restava più molto da vivere. Ed era lì, in un posto impensabile, che si stava svolgendo uno scontro leggendario, uno dei più accesi e furiosi tra quelli combattuti in tutta la storia dell’universo. Ma anch’esso, così come il pianeta, ormai stava finendo. In una delle poche zone di terra rimaste, si stava tenendo un feroce scambio di colpi tra due persone : uno dall’aspetto umano, l’altro mostruoso.
Il primo era a petto nudo, in quanto la maglia era stata incenerita da tempo, lasciando scoperte le numerose ferite e i lividi violacei che ricoprivano il petto muscoloso ; anche i pantaloni erano bucati o strappati in alcuni punti, e attraverso essi si potevano vedere numerose ferite anche nel resto del corpo. I suoi capelli biondi si ergevano, stranamente dritti, in aria ; era circondato da un aura dorata e i suoi occhi azzurri brillavano di determinazione.
Il secondo era ancora più muscoloso, ma ben più affaticato ; anch’egli portava i dolorosi segni della lunga ed estenuante lotta. Era completamente bianco, ad eccezione di alcune placche viola su testa, spalle, braccia e gambe. Osservava il suo nemico con odio, un odio così grande che era possibile vederlo a cento metri di distanza, come se non fosse qualcosa di astratto ; l’odio dell’essere bianco infatti era qualcosa di concreto, quasi visibile a occhio nudo. Guidato proprio da quell’odio, l’alieno bianco tirò un pugno al suo avversario, il quale lo evitò abbassandosi, per poi rispondere anche lui con potente pugno nello stomaco, in cui ci mise tutta la sua forza. L’alieno sputò un misto di sangue e saliva mentre si chinava oppresso dal dolore lancinante che provava. Ma non si arrese, e attaccando di nuovo, approfittò della vicinanza del biondo per colpirlo usando la mano aperta di lato , dritto alla schiena ; e senza neanche dargli il tempo di reagire, infierì con un calcio che lo mandò a sbattere contro una bassa montagna rocciosa pochi metri più in la.
Tuttavia ci voleva ben altro per trionfare ; il biondo si capovolse in aria e sfruttò la parete rocciosa per darsi una spinta con le gambe, raggiungendo in breve tempo l’alieno bianco , cercando di sfruttare la velocità datagli dalla spinta per colpirlo con un calcio a mezz’aria ; l’altro, vedendolo arrivare, provò a spostarsi ma il biondo l’aveva previsto , e sfruttando la sua abilità di levitazione si girò a tutta velocità colpendolo con un calcio in pieno volto che lo mandò disteso a terra. L’essere provò a rialzarsi, ma il biondo era già dietro di lui. Senza perdere tempo, lo colpì con una serie di tre colpi, uno dopo l’altro, dati a gran velocità : gomitata, calcio, pugno. L’alieno finì di nuovo disteso per terra, ma si rialzò immediatamente, pronto a riprendere la battaglia …
Ma l’altro non sembrava avere la minima intenzione di farlo.
“Basta” esclamò, autoritario. “C-cosa ?! Cosa significa questo ?!” fu la risposta dell’alieno, più sorpreso di quanto fosse mai stato in vita sua. E dire che ne aveva ricevute di sorprese, prima fra tutte la superiorità di un Saiyan, una volgare scimmia, che raggiungeva il suo livello, quello dell’essere più potente dell’universo.
“Ora che hai usato la tua massima potenza, la tua energia cala sempre più. Penso sia inutile continuare a batterci” disse il Saiyan, per poi continuare “Sono soddisfatto perché il tuo orgoglio è stato completamente distrutto … hai conosciuto qualcuno con una forza superiore alla tua, la potenza che nessuno doveva superare … Inoltre, questo qualcuno è un semplice Saiyan. Non mi da nessuna soddisfazione sconfiggere uno che ha paura … vattene, e continuerai a vivere nella disperazione. Io torno sulla Terra … penso di fare in tempo”. Detto questo, di fronte all’espressione di Freezer, che era un misto tra stupore, rabbia e odio, Goku annullò la trasformazione in Super Saiyan : i suoi capelli tornarono neri e disordinati, e le sue iridi ridivennero scure.
“Convertiti al bene … e non farti vedere mai più” disse, concludendo il suo discorso e voltandosi, mentre si alzava in aria per andarsene.
Rimasto a terra, Freezer tremava … ma non di paura, bensì di rabbia, di una rabbia troppo grande per essere contenuta in alcun modo possibile. “Che … che sciocchezze … NON SARO’ MAI SCONFITTO !” gridò con tutta la voce che aveva nei polmoni, mentre puntando l’indice contro la figura in volo, lanciava il suo attacco più famoso : il Raggio Letale.
Goku se ne accorse all’ultimo, pertanto riuscì a spostarsi solo quel tanto che bastava per evitare che il colpo lo trafiggesse al cuore ; tuttavia gli trapassò il petto . Il Saiyan cadde quindi a terra, ferito e sanguinante, ormai prossimo alla fine. Freezer fremeva d’eccitazione : ce l’aveva fatta … aveva vinto , era ancora lui il numero uno dell’Universo ! E ora l’unica cosa che doveva fare era finire il Saiyan … dopotutto , era colpa sua se si era ridotto così : era stato lui a ferirlo molte volte quando ancora usava la metà della sua forza, lui a disonorarlo superando il suo 100% , lui a realizzare la sua più grande paura. Lui era il Super Saiyan, l’unico che l’aveva umiliato in quel modo.
“Freezer … sei un vigliacco …” riuscì a bisbigliare Goku , prima di essere completamente incenerito dall’ennesimo colpo energetico di Freezer “Hai avuto quel che ti meritavi, scimmione” esclamò. Il tempo però stringeva … non c’era tempo per cullarsi nella felicità della vittoria e della vendetta compiuta, doveva andarsene. Così si diresse a tutta velocità fuori dall’atmosfera del pianeta.
Si girò ad osservare un ultima volta il mondo che gli aveva portato tanta sfortuna, prima che esso esplodesse, morendo definitivamente, cancellando ogni traccia della sua umiliazione.

FINE CAPITOLO

Come avrete capito, il cambiamento è questo : Nell'originale, quando Goku si voltava annullando la trasformazione, Freezer lanciava il disco volante letale ; in questa fic invece gli ho fatto lanciare il Raggio Letale, che essendo più piccolo , mirato e veloce, è stato impossibile da evitare per il Saiyan. Aspetto i vostri commenti !