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Autore: Rouge_san    05/09/2012    2 recensioni
E se tornassimo nel Mondo Emerso? Dopo la sconfitta di Aster torna un nuovo nemico...Nidhoggr! E questa volta non ci sarà Nihal a proteggere le otto terre ma bensì i nostri amati Draconiani.
Nuovi amici?
Vecchi nemici?
E tra Fabio e Sofia si vedrà il lieto fine? Può darsi.
Dal capitolo 1
"La caverna, il buio, l’oscurità totale e le forti urla di Karl, sempre più lontane. Era tutto quello che ricordavo"
Minori e Rouge
P.S: Noi autrici, siamo partite dal quarto libro della ragazza drago e noi povere ignoranti non abbiamo ancora letto le guerre...Chidiamo umilmente perdono! Comunque speriamo che la storia piaccia lo stesso! Bye, bye!
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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I thought I was a fool for no one 
But ooh, baby, I'm a fool for you 
You're the queen of the superficial 
But how long before you tell the truth? 

Ooh ooh ahh, you set my soul alight - Supermassive black hole- Muse


Capitolo 14

Liam pov

Mentre entravo in accademia ero palesemente irritato. Bene se quel moccioso vuole la guerra, la guerra avrà, nessuno tocca Sofia, non si devono permettere. Mentre passavo, l’incedere dei miei passi faceva voltare i presenti. Mi ero seduto a terra nella speranza che la rabbia defluisse, non ero mai stato irrazionale o violento se le circostanze non lo richiedevano, ma quel ragazzino mi irritava profondamente.
«Liam, si può sapere che ti è preso?» mi aveva chiesto Sofia preoccupata
 «Niente Sof, non ti preoccupare»
«Oh certo, non mi devo preoccupare mentre i miei due amici sono sull’orlo di una rissa all’ultimo sangue.»
 «E’ che mi da fastidio che quel moccioso ti abbia messo gli occhi addosso» forse ero stato un po’ troppo diretto, notando il palese rossore sulle guance di Sofia
«Ma che vai blaterando, scemo!» aveva detto per poi darmi un pugnetto sulla spalla, mi sembrava di essere tornato indietro, a quando mi aveva trovato per strada, moribondo, ed era diventata prima un’amica, una sorella, poi qualcosa di più.
 «Ok, la smetto…ma mi da fastidio comunque»
«Per favore Liam, cercate di andare d’accordo. Siete entrambi molto importanti per me»
 «Mi spiace Sofia, non ce la faccio. Il motivo del nostro disaccordo è troppo importante per entrambi»
«Fate come volete, sia te che Fabio siete troppo testardi e orgogliosi»
 «Lo so, e ne vado fiero» era vero, non mi piaceva piegare la testa davanti a qualcuno. «Ah,  senti Sof, da quanto siete nella Terra del Sole?»
«Qualche giorno, perché?»
 «Stasera c’è una festa in centro, ti va di venirci?»
«Si! Ci farà proprio bene distrarci un po’ prima della battaglia finale, vado a dirlo agli altri»
 «Ah, aspetta Sof…» niente da fare era già andata via, e io che contavo di andarci solo con lei come l’ ultima volta. Ma non potevo farci nulla, i suoi amici sarebbero sempre venuti un passo prima di me…erano la sua famiglia. Così l’avevo seguita, e l’avevo trovata a parlare con la ragazza dai capelli scuri.
  «Hai ragione, ci farà bene passare un po’ di tempo libero a svagarci…se non fosse che i ragazzi…»
«Ti scongiuro Lidja, non parliamone, ho già paura…» aveva detto passandosi la mano tra i capelli.
-Fai bene a preoccuparti, il ragazzino non ne uscirà tanto bene stasera-
   «E di cosa scusa? Sono entrambi capaci di combattere, ho insegnato io a Fabio. Di cosa ti preoccupi?»
«Mi preoccupo perché Liam è decisamente più esperto di Fabio, primo. Secondo, pensa se Eltanin si sveglia mentre combattono?»
   «Addio Liam…» ecco questa prospettiva era decisamente meno allettante.
    «Francamente a me non di spiacerebbe…»
«E piantala, non hai imparato proprio niente a Monaco?»
    «E tu piantala di rivangare la cosa»
   «No perché? E’ la prima volta che ti accusa, vai Sofia finalmente ti ho insegnato qualcosa»
«Ma lo fate apposta?»
   «Se verrà a vivere da noi alla villa, sarà difficile per te Sof» aveva detto Lidja seria.
«E perché?»
   «Potrei farlo fuori mentre dorme» la ragazza mi stava sempre più simpatica!
    «Potrei fare lo stesso»
«E piantatela, la volete finire? Nessuno ci rimetterà la pelle, chiaro?!»
   «Cavoli Sofia, ogni tanto lo ricopri fin troppo bene il ruolo del capo»
    «Però a ragione, nessuno deve rimetterci…»
«Se penso che non ci resta molto tempo mi sento male» aveva detto Sofia, che si era fatta improvvisamente cupa, aspetta…
 «Non vi resta molto tempo per cosa?» avevo chiesto, intromettendomi  nella discussione.
«Ma come, non ti ricordi? Noi dobbiamo uccidere Niddoggr» disse Sofia grave
    «Noi è approssimativo, dovrai essere tu a farlo, se no non avrebbe senso» aveva detto il ragazzino, mettendole una mano sulla spalla. Lidja era intervenuta subito
   «Sofia so a cosa stai pensando, non devi sentirti così…basta parliamo d’altro, oggi è giorno di festa, niente discussioni deprimenti. Fabio hai visto Ewan?»
    «Prima stava cercando di scollarsi Nike di dosso…cavoli quella tizia è una cozza» con in viso un’espressione scocciata
   «…Sofia, vado ad ammazzarla e torno, voi aspettate qui ok?»
«Lidja mi sembra una pessima… idea. Come non detto» tanto era già andata a cercare la futura vittima, ora eravamo rimasti noi tre, e il ragazzino mi guardava con aria di sfida, sempre con la mano sulla spalla di Sofia.
«Fabio, mi stai facendo male…»
    «Ah, scusa…che vuoi, non hai altro da fare?» mi aveva chiesto, allentando la presa sulla spalla di Sof
 «Potrei farti la stessa domanda, ragazzino» avevo detto assottigliando gli occhi.

Sofia pov

O mio dio, erano ripartiti per la tangente. Sentivo che stava per scorrere sangue.
«Su ragazzi, calmatevi, non c’è motivo per litigare»
 «Ha ragione, ci vediamo stasera, sempre che tu non ti voglia ritirare»
    «Neanche per sogno» come temevo aveva risposto così
 «Perfetto, ah Sofia per stasera mi prenoto» e se ne era andato chissà dove.
«Possibile che tu debba essere così testardo?»
    «Come? Credi che io mi faccia battere da…»
«Tu non capisci Fabio, lui è un Cavaliere di Drago, studia scherma da una vita. Ti farà a pezzi, ed è una prospettiva che non mi piace»
    «No, non accetto di farmi mettere in ridicolo da quel tizio, a stasera Sofia» e se ne era andato pure lui, lasciandomi sola e preoccupata…devo imparare un po’ di egoismo!

In men che non si dica si era fatta l’ora della festa, così ho raggiunto gli altri nella piazza, e abbiamo iniziato a girare per le bancarelle. Nonostante fosse tra le terre sottomesse, e per le strade girassero parecchi assoggettati, aleggiava un’atmosfera festosa. Uomini, donne e bambini passeggiavano tranquillamente. Anche i ragazzi erano sereni, Ewan cercava di togliersi Nike di dosso, sotto lo sguardo omicida di Lidja, Chloe osservava cosa vendevano nelle varie bancarelle, sotto lo sguardo di Karl, Sennar e Aires chiacchieravano allegramente, mentre io scherzavo con Liam, anche se ogni tanto lui e Fabio si lanciavano delle frecciatine.
«Ci voleva proprio una serata così»
      «Hai ragione…Nike ma tu non hai altro da fare che stare attaccata a me?»
    «Già, appunto»
      «Cos’è sei gelosa?»
    «Ma va…e scollati!»
Eh, già! Dopo tanti problemi una serata tranquilla ci era dovuta, o sbaglio? Era andata avanti così per un paio d’ore, poi…
 «Sofia, c’è la musica, andiamo?» mi aveva chiesto Liam.
«Si…» ed eravamo andati a ballare, anche se dallo sguardo Fabio non sembrava essere molto d’accordo, e se era geloso? Ma che sto dicendo! Lui? Di me? Che scemenze che dico, non potrebbe mai accadere.
 «Sofia, ci sei?»
«Ah? Si ci sono, ero solo sovrappensiero. Dicevi?»
 «E’ la stessa canzone dell’altra volta»
«Già, se tu non fossi diventato più alto mi sembrerebbe che il tempo non sia passato affatto…a sarebbe più facile per me ballare» in effetti era piuttosto difficile, per me, visto che stavamo ballando un lento.
 «In effetti…beh se tu invecchiassi saresti un po’ più alta pure tu»
«Vero»
 «Scusa è il sogno di ogni donna restare adolescente per sempre, no?»
«Dipende dalle circostanze» già, magari se la causa non era l’incantesimo di una gigantesca viverna mi sarei divertita di più ad essere adolescente, purtroppo è una fase di vita che ci è stata portata via. Dopo poco, in pista, ci hanno raggiunto anche Karl e Chloe, Lidja e Ewan che finalmente si era liberato. Non appena avevo incrociato lo sguardo di Lidja lei mi aveva fatto l’occhiolino, per lei era una bella conquista. Anche se, ogni tanto, mi sembrava di sentire su di me lo sguardo di Fabio. Finito di ballare abbiamo continuato a girovagare per le bancarelle, finche non siamo arrivati nei pressi della vecchia arena dell’accademia.
 «Bene ragazzino, sei pronto?»
    «Mi sembra ovvio»
 «Bene, nelle scuderie ci sono anche delle armi, useremo quelle. Sai tirare di spada vero?»
    «Si, andiamo»
      «Ehi, voi due, non vorrete divertivi da soli, vero?» si era intromesso Ewan parandosi davanti a loro
    «Che intendi Ewan?»
     «Intende che al torneo partecipiamo anche noi due» a lui si era aggiunto anche Karl, oddio cos’hanno in mente quei due?
«Karl, Ewan, non vi ci mettete anche voi»
     «Certo che lo faremo, Sofia, non accettiamo che tu finisca nelle mani di un tizio qualsiasi»
      «E poi vogliamo divertirci un po’ pure noi due!» oh santo cielo, qui stiamo raschiando il fondo del barile, e tutto per cosa? Perché Liam mi ha baciato. Alla fine, si erano diretti tutti e quattro a prendere le armi.
     «Io uso il mio spadone»
      «A me ispira l’arco, lo usavo negli scout»
    «Io uso la spada» aveva detto Fabio sintetico
 «Pure io, bene! Chi è il primo?»
      «Noi due, tanto sei un Cavaliere no?»
 «Due contro uno, non è molto corretto»
     «Si, ma tu sei più esperto di noi due insieme, così è più equilibrato»
 «Hai ragione, ma con il ragazzino sarà un uno contro uno»
    «Certamente!»
«Fatemi fare l’incantesimo su lame e frecce, così non rimarrete feriti»
 «No, perché? Così sarà più divertente»
«Ma…»
 «Smettila di preoccuparti…vedrò di non far loro troppo male» ma perché non posso avere voce in capitolo?!
«Come volete, testoni» ed ero uscita dall’arena, permettendo a Liam, Ewan e Karl di iniziare a combattere. Principalmente era uno scontro tra Liam e Karl, che si battevano abilmente a colpi di spada, anche se preferivano colpire con delle stoccate o con l’elsa. Da parte sua Ewan lanciava le frecce con una precisione micidiale ai piedi di Liam, senza colpirlo, per fargli perdere l’equilibrio. Ma Liam restava comunque più forte e esperto, e in meno di dieci minuti di combattimento, aveva fatto volare via lo spadone di Karl e rotto l’arco di Ewan, ponendo fine al combattimento.
 «E’ stato un ottimo riscaldamento…sei bravo Karl» aveva detto Liam, aiutandolo a rialzarsi.
     «Ti ringrazio…forza Ewan, usciamo da qui»
      «Oh, abbiamo perso…pazienza. Vai Fabio fatti valere! Karl sanguini»
     «Dove?»
«Hai un taglietto sulla guancia destra, vieni ci penso io» avevo detto procedendo con un semplice incantesimo di guarigione, riparando la ferita in pochi secondi «Ora capite perché volevo fare l’incantesimo alle lame?»
     «Non è nulla Sofia, e ora godiamoci lo spettacolo»
«Prego solo perché ne escano entrambi interi»
Avevano già iniziato, e Fabio era in svantaggio, come volevasi dimostrare. Ma perché si spingeva sempre troppo oltre? Era uno scontro duro, ogni tanto a essere in difficoltà era Liam, più spesso Fabio, e ogni volta che uno dei due si faceva un graffio io trattenevo il fiato. Non stavano combattendo con le stoccate, ma con colpi addetti a ferire, mirati ai punti vitali del corpo, come gambe, costato, cuore e giugulare…quei due vogliono farsi fuori a vicenda!
«Ora mi sento male…»
   «Se ci rimane Fabio non sarà una grave perdita, certo Draconia non risorgerà ma ne vale la pena» aveva detto Lidja e io, di conseguenza, l’avevo fulminata con lo sguardo. Lo scontro di faceva sempre più intenso, i colpi sempre più precisi e mirati, ogni movimento era calcolato, nessuna movenza inutile. Il clangore delle spade risuonava nell’aria, intenso e metallico. La battaglia aveva visto fine quando, con un unico colpo, Fabio aveva procurato a Liam una lunga ferita sul torace che lo prendeva dalla spalla sinistra al fianco destro…in quel momento mi sono sentita morire. Ero andata subito da lui, senza curarmi di niente altro, mi sono tranquillizzata un po’ quando ho visto che era solo un taglio poco profondo
«Liam, come stai? Ti fa male?»
 «No, mi brucia di più l’orgoglio…farmi battere da un ragazzino»
«Non dovrebbe essere questa la prima delle tue preoccupazioni, vieni che ti curo la ferita»
 «Lascia stare Sof, è una ferita da nulla. Va da lui, ha più bisogno di te di quanto ne abbia io» infatti non avevo notato che Fabio se ne era andato nelle scuderie, e io l’avevo seguito subito.

Fabio pov

Ero riuscito a colpirlo, finalmente, con un unico colpo al torace. Era una ferita superficiale, ma estesa per tutto il busto. Non appena era caduto, Sofia si era precipitata da lui, anche se il vincitore ero io. Un po’ me lo aspettavo, è parte del suo carattere soccorrere chi ha bisogno di una mano ma ci ero rimasto lo stesso abbastanza male, senza dare però una motivazione alla mia delusione, e adesso mi ritrovo seduto a terra appoggiato alla parete della scuderia.
    «Ma perché finisce sempre così? Perché in un modo o nell’altro finisco sempre per allontanarla da me?»
«Forse perché fai sempre delle stupidate?»
    «Sofia! Ma non stavi curando Liam?»
«Ci pensa Sennar…perché pei venuto qui?»
    «Volevo stare un po’ solo…tu?»
«Ho seguito te, e comunque non è vero che mi hai allontanato. Io sarò sempre dalla tua parte Fabio» aveva detto chinandosi accanto a me e mettendomi un mano sulla spalla. Non sapevo cosa dire, cosa fare, come reagire… Appena ho voltato la testa, mi sono trovato ad un centimetro dal suo viso. Mi era bastato sporgermi di pochissimo per farlo…

Sofia pov

Eravamo vicinissimi, sentivo il suo fiato sul mio viso. Era successo in pochi secondi, si era voltato e si era sporto verso di me, poggiando le labbra sulle mie. Avevo chiuso gli occhi, un po’ per godermi il momento e un po’ perché non credo che avrei retto l’intensità dei suoi occhi. Era diverso, sia da quello che mi aveva dato a Edimburgo sia da quello che mi ha dato Liam. Questo, nonostante fosse profondo, era molto diverso da…tutto. Era un qualcosa che non riuscivo a indentificare. Avevo dischiuso appena le labbra, accorgendomi che lui aveva fatto lo stesso, intrecciando le mia lingua con la sua. Erano le emozioni, ciò che c’era dietro a questo bacio, a renderlo diverso da quelli che mi avevano dato prima e il bello era che per la prima volta avevo partecipato al bacio…era fantastico. Ci siamo separati per mancanza di ossigeno, continuando a guardarci negli occhi, sentivo le guance bruciare.
«A-andiamo, ci staranno cercando…» avevo detto alzandomi, lui mi aveva seguito a ruota. Ero nell’imbarazzo più totale, lui non mi aveva detto niente nemmeno mentre Lidja ci faceva il terzo grado, mi aveva solo sfiorato la mano. Quando mi ero girata, aveva sulle labbra un’ombra di sorriso.
 
 
Angolo Talk
Minori: Bene, per grazia ricevuta siamo riusciti a mettere anche questo capitolo. Vi avverto questa è la prima volta che lavoro senza la vera mente ideatrice della storia, spero che possa andare bene lo stesso.
Rouge: Già! Un'altro passo avanti verso la realizzazione del mio viaggione!
Minori: Pensare che è tutto nato da un sogno…
Marie: Ahh, i sogni! Che bella la vostra età, i sogni rappresentano ciò che desiderate
Azusa: Si e tu alla loro età sognavi già di sposarti, da brava disperata che sei
*Marie tira un mega pugno ad Azusa, facendola volare dall’altra parte dello studio*
Minori: Ehhh Fuori campo!
Marie: Yeeehhh!
Stain: Come siamo finiti al baseball?
Rouge: Tu ancora ti aspetti un Talk Show con del senso?
Stain: No, ho perso le speranze dal mio primo invito
Rouge: Bene, almeno tu hai capito che…
Sofia: Sono una banda di psicopatici?
Rouge: Volevo dire un’altra cosa ma…ok
Minori: Sofia ha ragione…chissà perché ho invitato le varie Death Scyte e a questo proposito…dov’è Juntin?
Stein: Probabilmente è ancora a casa, non avrà sentito il postino che lo chiamava per dagli l’invito…ma se volevi le Death Scyte perché hai chiamato anche me?
Minori: Semplice, nessuno di noi aveva voglia di legare Spirit nello sgabuzzino, così abbiamo chiamato te che ti diverti.
Stain: Grazie del pensiero
Maka: Ok perché mio padre è nello sgabuzzino? Secondo, di chi è l’idea che gli stringo la mano?
Minori: L’idea è di Rouge, ovviamente! Scusate, voi quattro, perché siete qui? Io non vi ho mandato l’invito
Soul: Io sono una futura Death Scyte, quindi ci devo essere.
Black Star: Io sono il numero uno! Quindi la mia presenza è indispensabile MUAHAHAHAH
Minori: Toglimelo da davanti o lo distruggo… *viene avvolta da un’aura infuocata*
Fabio: Wow, è arrabbiata sul serio…
Ewan: Ah, comunque, ottima mossa amico
Fabio: Ehi tu, prima di passare al tipo strano, puoi pensare anche a Ewan?
*Ewan impallidisce*
Minori: NO! Ewan non si tocca chiaro?
Lidja: Come scusa? Io ora…
Rouge: Oh Niiiikeee…
Lidja: Basta, me ne vado, questo non è uno studio! E’ una gabbia di matti!
Tsubaki: Penso sia meglio salutare…Arrivederci al prossimo capitolo!

  
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