Anime & Manga > Saint Seiya
Segui la storia  |       
Autore: LuluXI    05/09/2012    3 recensioni
“Terra mitologica? Locus Amenus?” domandò Death Mask, scettico “Ma l’Arcadia non è una regione della Grecia famosa per la sua inospitalità?” domandò il Gold Saint osservando ora il paesaggio ora il cartello.
“Si, ma nella mitologia era un luogo paradisiaco, dove ninfe e pastori vivevano insieme in armonia e senza preoccupazioni.”
“A quanto pare la fantasia supera la realtà…”
(Dal Capitolo 3)

__________________
Alla guerra contro Hades segue un periodo di pace, durante il quale i Saint, riportati in vita, cercano di risvegliare Seiya dall’apparente stato di morte in cui è caduto. Un mattino ritrovano Atena, che era rimasta a vegliare sul Bronze Saint, congelata.
Per dimostrare che gli autori del misfatto non sono Camus e Hyoga e salvare la dea, Milo, Death Mask e Shun partono per la Siberia
Una forza misteriosa li spedisce in quel luogo che nella mitologia è chiamato Arcadia, mentre nell’ombra qualcuno trama per la rovina di Atena e dei suoi Saint. Quali misteri nasconde l’Arcadia? Riusciranno i Saint a fermare la vendetta in atto, mossa da un antico rancore?
[Anche se si cerca di rimanere IC, possibilissimi OOC e l’avvertimento c’è.]
Genere: Avventura, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Andromeda Shun, Aquarius Camus, Cancer DeathMask, Scorpion Milo
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Milo si preparò a incassare il colpo, che non arrivò mai. Con gli occhi spalancati per lo stupore, osservò l’intera scena che gli si presentò davanti: Death Mask era pronto a schivare i rami dell’acacia, bloccati a mezz’aria esattamente come il braccio della ninfa, che osservava con un’espressione mista di rabbia e stupore il corpo di Camus.
Quest’ultimo aveva le dita ancora intrecciate, ma le braccia erano abbassate, immobilizzate nell’atto di lanciare il colpo. Senza emettere un suono, un istante dopo, le braccia del Gold Saint dell’Acquario gli ricaddero lungo i fianchi, inermi.
“Adesso basta.” Disse in un sussurro colmo di stanchezza, rialzando la testa verso Milo.
Camus dell’Acquario aveva ripreso il controllo del suo corpo.
 
Lo Scorpione tornò ad osservare le braccia del Gold Saint: pur di non colpirlo Camus si era rotto le braccia, riprendendo il controllo un attimo prima di lanciare il colpo.
“Sapevo che ci saresti riuscito, Camus…” disse Milo e subito dopo di lui anche Death Mask prese la parola. “Era ora! E adesso pensiamo alla ragazza”.
“Non vincerete mai!” urlò Thekla, scagliando un altro ramo dell’acacia contro di lui, che prontamente lo schivò. “Se pensate che basti così poco per liberarvi di Anatol vi sbagliate!”
Death Mask lanciò un’occhiata a Milo, che gli fece un cenno d’intesa; poi il Saint del Cancro tornò all’attacco. Colta alla sprovvista la ninfa iniziò ad indietreggiare, passando accanto a Camus che, invece, rimaneva immobile.
La ninfa continuò ad arretrare finchè non si riuscì più a muoversi: Milo, seppur bloccato dai rami, aveva espanso il suo cosmo e, utilizzando una delle sue tecniche, la aveva immobilizzata e ora sorrideva soddisfatto.
 
“Avevi ragione Milo: mi è bastato dare spazio alle emozioni per riuscire a tornare in me” intervenne Camus che ora tremava, manifestando il suo combattimento interiore. “Ma lui è… è forte…”.
Thekla, sorrideva soddisfatta nonostante tutto, dato che gli sforzi compiuti da Camus per parlare erano ben visibili.
“Non…non lasciare che ti uccida Milo… Non sopporterei di uccidere il mio migliore amico. Perciò… UTILIZZA ANTARES SE NECESSARIO!” il cosmo di Camus si espanse all’improvviso, mentre l’Acquario cadeva in ginocchio.
“Non preoccuparti Camus, ora ci penso io” disse Death Mask avvicinandosi a lui. “Ti libererò da questa seccatura. SEKISH…”
“Death Mask! Attento!”
L’avviso di Milo non servì a nulla: Thekla, sebbene immobilizzata, riusciva comunque a muovere i rami dell’enorme acacia che, così come avevano bloccato Milo, bloccarono anche Death Mask.
“Mi sono stufata. Non lascerò che qualcuno giochi ancora con le nostre anime come nell’età antica: addio cavaliere!”
Davanti agli occhi di Milo e Camus un ramo dell’acacia perforò l’armatura di Death Mask in pieno petto, per poi fuoriuscire dall’altra parte. Rapido come aveva colpito, il ramo si ritrasse, lasciando cadere il Saint del Cancro a terra.
In ginocchio non molto distante da Camus, Death Mask sputò del sangue sull’erba: teneva la mano destra posata sul terreno, per sorreggersi, mentre la sinistra rimaneva posata sul suo petto, all’altezza della ferita.
“N-non è possibile..:” balbettò Camus incredulo.
“Si che è possibile” rispose Thekla, ridendo “Qui le piante hanno una grande forza!”
“Bastarda!” urlò Death Mask, per poi sputare nuovamente sangue. La vista gli si stava annebbiando e non riusciva più a distinguere le figure che lo circondavano.
 
Milo, da parte sua, osservava senza poter far nulla: i rami dell’acacia non sembravano voler allentare la presa. Anche lui aveva perso un po’ di sangue a causa delle spine che gli si erano conficcate nelle braccia, ma nulla in confronto al sangue che stava perdendo Death Mask: doveva fare qualcosa e doveva farlo al più presto.
Con un urlo carico di angoscia Camus fece esplodere il suo cosmo un’altra volta. Poi sulla radura scese il silenzio, spezzato solo dalla risata divertita dell’Acquario.
“Sembra proprio che sia finita…” disse, rialzandosi: sebbene ferito dalla Scarlett Needle e con le braccia inutilizzabili, riusciva ancora a muoversi, anche se a fatica; sul volto del Gold Saint appariva un sorriso carico di soddisfazione.
“E’ finita Scorpione: Camus è mio”
Milo sentì la rabbia, insieme alla delusione, crescere sempre di più.
“Cos’è, avete perso entrambi la parola?” domandò sprezzante Anatol, scoppiando nuovamente a ridere mentre spostava lo sguardo ora su Death Mask, ora su Milo. Quest’ultimo si trattenne a stento dal gridare: erano stati ad un passo dalla vittoria e avevano fallito.
La Furia dei Ghiacci, per prima cosa, liberò Thekla permettendole di muoversi; lei lo prese tra le braccia e lo baciò.
 
Milo distolse lo sguardo, cercando di pensare ad una soluzione: Death Mask respirava a fatica, gravemente ferito e lui non poteva muoversi. Tuttavia, con la coda dell’occhio riuscì a scorgere chiaramente uno Scorpione dorato che stava risalendo i rami dell’Acacia dal punto in cui si trovava Atena fino a lui.
“Ma tu chi diavolo sei?”
Il sussurro di Death Mask, nel silenzio irreale che era sceso sulla radura, arrivò fino alle orecchie del Gold Saint dello Scorpione, ma i loro nemici sembravano non aver sentito niente.
Milo riportò lo sguardo su Death Mask che, ancora in ginocchio, parlava da solo a bassa voce.
“Con chi sta parlando?”
Non appena formulò quella domanda, sentì  un insolito calore alla mano sinistra. Girò come poté la testa in quella direzione e riuscì a scorgere lo scorpione dorato, immobile sulla sua mano: era lui che emanava calore.
“Cosa significa?”
Milo fece giusto in tempo a formulare, nella sua mente, la domanda: poi lo scorpione gli conficcò l’aculeo nella mano.
 

*~¤~°~¤~*~¤~°~¤~*~¤  ¤~*~¤~°~¤~*~¤~°~¤~*

 
“Venite a vedere!”
L’urlo di Shun fece voltare tutti i Saint verso la sala in cui riposava Seiya, dove Hyoga e Shyriu si precipitarono di corsa.
“Non è possibile!” urlò un istante dopo il Bronze Saint del Cigno, mentre Shun tornava dai Gold Saint, riuniti attorno al grande planisfero che Mu aveva posizionato sul tavolo.
“Atena sta piangendo!” urlò il Bronze Saint di Andromeda e subito molti dei Saint si alzarono.
Saga e Kanon furono i primi ad arrivare sino alla bara di ghiaccio in cui era rinchiusa la dea ed osservarono i suoi occhi, chiusi: piccoli rigagnoli azzurri le scorrevano lungo le guance, per poi seguire il profilo del mento.
“E’ vero…” disse Saga in un sussurro “Sta piangendo”.
“Perché le lacrime non ghiacciano?” domandò Aldebaran, senza perdere tempo “Qualcuno ha un’idea?”
“E’ la sua anima che piange” rispose calmo Shaka “Il suo corpo ci mostra ciò che turba l’anima della dea, e il ghiaccio non può impedirglielo.”
“Tuttavia, se lei piange…” disse Aiolia “Significa che qualcosa non va”.
“Forse la battaglia volge a nostro svantaggio” disse Shura, tornando davanti alla cartina. “Non possiamo rimanere a guardare”.
“Qualcuno deve andare in Siberia e raggiungere l’Arcadia se vogliamo sapere che cosa sta succedendo” disse Doko, che fin a quel momento era rimasto seduto, alzandosi.
A quell’affermazione, seguì una discussione: non riuscivano a decidere se effettivamente bisognava andare in Siberia o se era meglio non far nulla.
 
“Nessuno partirà per la Siberia” prese infine la parola Aiolos, che fin a quel momento era rimasto in silenzio “Abbiamo già tre Saint dispersi in Arcadia e non possiamo permetterci di andar tutti laggiù. Non sappiamo cosa sta succedendo ma dobbiamo confidare nelle capacità di Milo e Death Mask.”
Si concesse un istante per osservarli tutti e per contemplare le diverse emozioni che trasparivano dalle loro espressioni.
“Shaka, Mu, voi partirete per l’Arcadia, quella vera” disse infine “Molto probabilmente Milo e Death Mask riappariranno lì, alla fine della battaglia, come è successo a Shun”. I due interpellati annuirono e si prepararono a partire.
“Saga, Kanon, voi siete in grado di creare altre dimensioni e di spostarvi attraverso di esse”(*) riprese  subito dopo il Grande Sacerdote “Non penso possiate arrivare sino in Arcadia, ma forse potrete raggiungere una dimensione vicina abbastanza da permettervi di capire cosa accade: vale la pena tentare.”
Anche i due gemelli annuirono e si prepararono per affrontare la missione, mentre Aiolos si sedeva nuovamente. Aiolia prese quattro nuove pedine e si preparò a sistemarle sul planisfero, mentre Doko si avvicinò  ad Aiolos.
“Hai parlato come un vero Sacerdote” gli sussurrò in modo che solo lui potesse sentirlo e Aiolos, vista la gravità della situazione, si augurò di aver fatto la scelta giusta per la salvezza della dea.
 
 
 
 
NOTE:
(*) Non so se effettivamente questa cosa è vera, visto che nella serie originale nulla ci lascia intendere che i due gemelli siano in grado di farlo. Tuttavia nel Lost Canvas (se non ho interpretato male), Aspro e Deftero, i due Saint dei Gemelli, sono in grado di spostarsi per le dimensioni: così ne ho approfittato per dare questo “potere bonus”, chiamiamolo così, anche a Saga e Kanon. So che il prequel ufficiale della guerra del 900 non è il Lost Canvas, visto che il Kuru sta scrivendo il Next Dimension, ma mi piaceva l’idea, così l’ho inserita e… spero che non stoni troppo, ecco. Perché a me serviva xD
 
Per il resto, perdonatemi per la lunga assenza, ma sono stata via…e al mio ritorno a casa, il mio pc ha deciso che no, lui non poteva far andare internet…ma ora va *-* quindi posso tornare attiva xD. Capitolo non molto lungo, questo, ma non potevo fare altrimenti: se avessi scritto di più, non sarebbe rimata la suspence per il prossimo! ;)
Forse l’ho data vinta un po’ troppo facilmente ai cattivi di turno (per i quali, comunque, qualcuno fa il tifo u.u) ma la partita è ancora aperta.
Con chi parla Death Mask? Perché c’è uno scorpione dorato che se la prende con Milo? E Aiolos ha dato le indicazioni giuste ai gemelli, o li metterà nei guai?

E, se a qualcuno interessa...potete seguirmi su FB, qui 
http://www.facebook.com/pages/L%C3%B9/110857342371718
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Saint Seiya / Vai alla pagina dell'autore: LuluXI