L'ultima lettera.

Veronica e Deborah. Si conobbero all'età di sei anni, alle elementari e da quel momento non sisepararono mai. Nulla riuscì ad allontanarle, eppure nel corso della loro vita presero strade diverse. Veronica scelse il liceo artistico, era davvero brava nel disegno, e continò con l'accademia. Deborah, invece, adorava, viveva per la musica e prese il liceo musicale continuando con il conservatorio. Entrambe avevano poco tempo per vedersi, tra lavoro e scuola, ma il poco tempo libero lo usavano per raccontarsi le novità. Era un'amicizia vera la loro. Quindi esiste. Già. Perché molti sono increduli sull'amicizia e dubitano che ne esista una vera, che duri per sempre.
Ma questa storia non racconta la loro amicizia, ma l'ultima lettera. Esatto, l'ultima.
Veronica era vecchia ormai e dentro di sé sapeva che non avrebbe ancora vissuto per molto tempo. Deborah l'andava a trovare, ma anche per lei l'età si faceva sentire. Veronica decise così di scriverle una lettera. Quando erano giovani e entrambe, chi per l'arte, chi per la musica, rimanevano lontane da casa per mesi, a volte anni, così si scrivevano, ogni mese.
Era sera e con le poche energie che le rimanevano Veronica prese in mano fogli e penna e iniziò a scrivere.

Cara Deborah,

ci conosciamo da una vita ed entrambe sappiamo che sta giungendo la fine di questa meravigliosa amicizia. Ti prego, non piangere, ma si felice perché abbiamo dimostrato al mondo che l'amicizia vera esiste e se c'è anche un paradiso, so che io e te ci incontreremo anche li. Spero per te che la tua vita sia molto più lunga della mia. Voglio che tu sappia che ti osserverò da lassù e ti starò sempre vicina. Ti ricordi il mio primo disegno per te? Quello che tieni ancora nel cassetto di fianco al letto? Quello te lo feci per il tuo settimo compleanno e mi ricordo ancora la tua faccia stupita. Scoppiasti in un pianto di felicità e mi abbracciasti come mai più hai fatto. Ricordo quel giorno come fosse ieri. Ricordo ogni singolo giorno passato con te, come fosse ieri. Sei stata e sei ancora la mia migliore amica. Sei una persona fantastica e sono davvero felice di aver avuto l'onore di partecipare alla tua vita fin dall'inizio e esserti stata accanto per tutto il tempo. C'ero quando ti sei innamorata la prima volta. C'ero quando hai sofferto per amore. C'ero quando hai incontrato Michele. C'ero quando hai scoperto di essere incinta. C'ero quando lui ti ha lasciata, non era pronto. C'ero quando hai partorito il tuo primo figlio e avevi paura di non farcela da sola. Quando tuo figlio ti ha chiamata per la prima volta mamma avevi le lacrime agli occhi e mi abbracciasti forte, perché sapevi di avercela fatta. Ora Marco è cresciuto, sembra ieri che lo prendevo in braccio e gli facevo il solletico. Grazie davvero di tutte le gioie che mi hai fatto vivere, solo tu. Sei stata il mio punto di riferimento per tutta la mia vita. Non so come avrei fatto senza di te. Ci sei sempre stata. È inutile che stia qui a dirti che ti voglio bene, perché lo sai, lo hai sempre saputo. Sono state rare le volte in cui ce lo siamo dette, ma entrambe sapevamo che renderci partecipi, a vicenda, delle nostre vite era il modo migliore per dircelo e dimostrarcelo. Con questa lettera, con queste mie ultime parole voglio solo dirti che quando non ci sarò più dovrai continuare a vivere. Noi ci rivedremo un giorno, non preoccuparti. Io ti aspetto. Sono pronta a vivere l'eternità con te. Pensa tu a i miei figli e se al funerale piangeranno, abbracciali, forte come il giorno del tuo settimo compleanno. Dì loro che li amo e che sono con il loro padre, quindi sono felice. Ora vado, sono stanca, voglio riposare. Ti voglio bene amica mia, te ne vorrò sempre. Grazie, ti amo.

Veronica quel giorno si addormentò, ma non si risvegliò più.