Verde? Bleah, è un colore così fuori moda!
“Cara, come stai?” chiese una donna scendendo dalle scale con appresso un’altra donna, ma molto più anziana, che teneva tre le mani vari tipi di tessuti colorati
“Mamma, il viaggio è stata una vera noia, non avevano neanche il condizionatore nell’aereo pensa che tortura” sbuffò la figlia
“Tranquilla amore, la prossima volta dirò a tuo padre di lasciarti l’elicottero privato” disse la madre avvicinandosi alla figlia e dandole baci al vento sulle guance
“Signora Smith, mi dispiace disturbarla ma deve ancora decidere che tessuto vuole usare per il vestito per il galà della prossima settimana” disse la signora paffuta
“Faccia lei, ma che sia elegante o sarà licenziata” disse la donna con sguardo severo
“Sarà fatto signora Smith, e bentornata signorina” disse la stilista chinando il capo ed avviandosi poi verso le scale
“Quale galà?” chiese la bionda
“Oh giusto, non te ne ho ancora parlato. Tuo padre ha trovato un ottimo lavoro in Irlanda, e ci avvieremo fra due giorni per trasferirci”
“Trasferirci?” chiese stranita, non l’avevano mai fatto
“Ovvio, così staremo più vicino a tuo padre. Sono stanca del nostro avanti e indietro per fargli visita, mi verranno le rughe così” disse la donna esasperata
“Ecco, mi sono innervosita e mi è venuto su mal di testa. Clooooe!” disse urlando
“Si signora” disse la cameriera arrivando dalle cucine
“Mi è venuta mal di testa, mi porti una camomilla grazie”
“Subito signora, e lei signorina Stefanie desidera qualcosa?” chiese garbata Cloe
“No grazie” disse senza interesse la bionda, concentrata a guardare la madre
“Ma avvertirmi prima? Non ho voglia di viaggiare ancora, sarà a me poi che vengono le rughe oddio” disse toccandosi la fronte
“Non ti preoccupare piccola, ora vai a riposarti e domani faremo una bel massaggio e vedrai che non ci saranno problemi durante il volo” disse la madre
“Signora Smith, suo marito” disse un’altra cameriera con il telefono in mano
“Scusami amore, ci vediamo a cena” disse la donna scomparendo per le scale diretta in chissà quale stanza
La ragazza sbuffò sonoramente poi, guardando con aria nervosa la cameriera, salì le scale ed entrò nella sua camera.
***
“Tutto bene signorina Smith?” chiese un signore avvicinandosi
Lei sussultò alla vista di quell’uomo dal cilindro verde. Poi si guardò intorno e vide tutti i presenti che la guardavano incuriositi e con lo sguardo di chi guardava un pazzo. La ragazza, presa dal panico, corse fuori dalla villa, continuando a pensare a tutto quel verde. Corse e corse, fino a fermarsi ormai sfinita. Si guardò in giro e si ritrovò in una raduna nel bel mezzo di un bosco. Verde, insetti, verde, insetti è questo che continuava a pensare. Credeva di impazzire, quel verde era così fuori moda, così volgare. Non voleva restare lì.
“Noooooooo” urlò lei disperata, sapendo che non aveva via di scampo.
Stefanie Janette Smith, giovane figlia diciottenne del famoso avvocato John Smith e di sua moglie Julièn, è stata portata ieri sera in uno studio psichiatrico per problemi mentali. A quanto ne sappiamo, sempre ieri sera la ragazza è scappata durante una festa di benvenuto continuando a dire la parola “verde”.
Era questo che continuavano a citare i giornali di tutta Dublino, ma ben presto anche quella storia fu dimenticata in quanto ancora non capivano cosa avesse avuto quella giovane ragazza per impazzire così all’improvviso.
HOOOOOLAAAAA CHICAS :)
Questo capitolo doveva nascere come una cosa comica ma bho, non mi sembra di aver raggiunto appieno a questo incarico.
Ma spero tanto che a voi piaccia e spero di trovare qualche recensione :)
Per chi non sappia chi sia questa Stefanie posso dire che è un personaggio della mia fan fiction "Innamorata grazie ad una canzone".
Se vi va passate anche da quella ff, mi farebbe piacere :)
Bene me ne vado, non so che dire lol
Ah si, per chi invece sa chi è Stefanie vi è piaciuto questo capitolo?
Lo so che volevate che le succedesse di peggio ma credo che vi vada bene anche questo lol
Ciao ciao :3