"Tsunade-chan, ho saputo che oggi hai
conosciuto i tuoi compagni di gruppo! Dimmi, come ti sono sembrati?"
"Oh, nulla
di speciale, nonno. Uno è un gran pervertito e pure stupido, e l'altro è pallido
come una mummia, e l'unica volta che ha parlato è stato quando ha detto il suo
nome!"
"Come si chiamavano?"
"Allora, questo si chiamava Orochimaru,
mentre l'altro Jiraiya, mi pare..."
"Ah ah ah!! Che nomi interessanti!"
"... magari lo fossero anche le persone che li portano."
"Dai,
Tsunade-chan, non sei contento nemmeno un pochino?"
"No, nonno, non mi
piacciono per niente. Non puoi cambiarmi gruppo? Per favore! Tu sei l'hokage,
puoi fare qualsiasi cosa!!"
"Tsunade, no, è stato deciso così e con le
lusinghe non otterrai niente. Piuttosto, sono sicuro che prima o poi ti
piaceranno!"
"E come fai ad esserlo?"
"Sai, anche io, tempo fa, non ero
affatto contento dei compagni che mi erano capitati. Pensavo che fossero degli
stupidi Ma quando sono morti per Konoha, lontano dalla loro patria e senza
neanche una degna sepoltura, ho capito quanto fossero davvero importanti
per me."
"... non ne sono ancora molto convinta."
"Oh,
Tsunade-chan... Ricordatelo. Non fare come me, non perdere tutto. O,
Almeno, alla fine, digli grazie."
"..."
***
Tsunade stava bevendo il ventiduesimo bicchiere di sakè,
quella sera. Shizune continuava a dirle di smetterla, ma la donna a prenderne
ancora.
"Un altro!!" disse.
"Signora Tsunade..."
"Ho detto un
altro!!"
Il barista porse un pò spaventato il bicchiere alla donna, ma
mentre lei lo stava per afferrare, una mano lo intercettò.
"Ora basta, ne
hai già bevuti troppi!!" la rimproverò un uomo.
"Jiraiya, non scocciare!!"
gli disse seccata Tsunade, strappandogli il bicchiere di mano e bevendone un
sorso.
"Perchè sei qui?" gli chiese.
"Perchè sono qui? Perchè? Non posso
tornare al mio villaggio e venire a rincontrare una mia vecchia amica senza un
perchè?" rispose Jiraiya "E basta con il sakè, Tsunade!" le ristrappò il
bicchiere di mano.
"... no, non puoi." disse Tsunade "E smettila di
prendermi il sakè, se vuoi berlo anche tu ordinatelo!!" con un ultimo gesto
prese il bicchiere a Jiraiya e lo bevve tutto.
"Uh, calma Tsunade, calma.
Certo che in tutti questi anni non sei affatto cambiata, sei sempre una gran
rompiscatole!!" le disse Jiraiya.
"E tu sei sempre il solito stupido e
pervertito, Jiraiya. Ora dimmi perchè sei qui, e poi vattene!!"
"Ah, con te
non ci si può mai divertire!! Comunque, Tsunade, dalle mie fonti mi è giunta
notizia che Orochimaru ha intenzione di tentare attacco al
villaggio..."
"Cosa? Quando?" chiese stupita Tsunade.
"Non lo so
precisamente quando, ma può darsi anche domani. Bisogna allertare tutti e..."
"Lo so cosa devo fare, Jiraiya, non ho bisogno dei tuoi consigli!" disse
Tsunade.
"Ehi, calmati. Ma cosa hai stasera? Sei irritabile! Non è che
magari..."
"COSA STAVI PENSANDO, DANNATO PERVERTITO??" gridò Tsunade
"NEMMENO TU SEI CAMBIATO, A QUANTO VEDO, EH??"
Gli mollò un ceffone.
"Shizune, torniamocene a casa, non voglio stare un momento di più insieme a
questo maniaco!!" disse Tsunade, rimettendosi la giacca ed andando fuori dal
locale.
"Aspetti, Tsunade-samaaa!!" le gridò Shizune, scappando fuori pure
lei.
Jiraiya si massaggiò la guancia.
"Picchia forte proprio come un
tempo, eh?" si disse.
Lentamente un inserviente si avvicinò al sannin,
porgendogli un foglio.
"Cosa sarebbe questo?" chiese Jiraiya.
"Ehm... il
conto delle sue amiche, signore."
- Sigh. -
Già. Era proprio come
una volta.
Nemmeno Tsunade sapeva perchè quella sera era così
irritabile. Anche se, pensandoci bene, ogni volta che parlava con Jiraiya era
così.
"Non è cambiato per niente, quel cretino!!" disse arrabbiata tra se e
se.
".. Tsunade-sama?"
"Cosa c'è, Shizune?" disse arrabbiata Tsunade.
"... non è meglio allertare i jonin di un possibile attaccò da parte di
Orochimaru?"
"Ah. Giusto. Shizune, lo fai tu, per favore? Io sono stanca..."
"Certo, Tsunade-sama, non si preoccupi." disse Shizune, lasciando la stanza
dell'hokage.
Dopo che Shizune ebbe chiuso la porta, Tsunade si coricò.
-
Uffa...- pensò scocciata -Perchè quel cretino mi fa sempre arrabbiare tanto?-
Era incredibile come, nonostante fosse passato tanto tempo, loro erano ancora così tremendamente identici a quando si furono incontrati la prima volta.
Tsunade e Jiraiya litigavano sempre, anche per i motivi più
futili. Orochimaru invece se ne stava sempre in disparte, e non prendeva mai
parte alle loro dispute.
Per questo entrambi non lo sopportavano.
Tsunade ricordava bene i rari momenti in cui lei e Jiraiya non litigavano. Ogni volta, i loro dicorsi cadevano sul loro compagno di squadra (Anche se, nè Tsunade nè Jiraiya lo consideravano tale.).
Non che ad Orochimaru la cosa importasse poi molto.
Anzi, era forse lui quello che più di tutti non considerava i suoi compagni
tali.
Anzi, era una cosa certa.
Nelle missioni agiva
sempre da solo, e non ci fu mai una volta in cui ebbe bisogno d'aiuto.
Insomma.
Dunque, pensavano che non ci fosse nulla di sbagliato
a non considerarlo.
Di per sè, questo non era un problema.
La cosa
più grave era che il rapporto tra di loro era rimasto pressochè
identico.
Tsunade si rigirò nel letto.
- ... ma guardà un pò,
per colpa di quel pervertito mi sono messa a rievocare il passato!-
***
Tsunade dormì abbastanza tranquillamente per il
resto della notte.
Alla mattina si svegliò abbastanza presto, avendo un
terribile mal di testa.
-Uh... deve essere l'effetto della sbornia di ieri
sera!! - pensò l'hokage.
Shizune entrò nella stanza di Tsunade.
"Tsunade-sama, dovrebbe venire, c'è una faccenda che richiede la sua att-
Cosa ha? Si sente male?" chiese preoccupata.
Tsunade si voltò verso Shizune.
"Ho un terribile mal di testa, e credo di avere anche un pò di febbre..."
rispose.
"Ah, io le avevo detto di non bere così tanto ieri sera,
Tsunade-sama!! Ed ora ne paga le giuste conseguenze!!" le gridò Shizune.
Tsunade si tappò le orecchie. "Stai zitta, non urlare! Mi scoppia la testa,
sennò!!"
Shizune cercò di abbassare la voce.
"Tsunade-sama, mai una
volta che mi ascolti... uff, e lei sta male anche nel momento peggiore!"
"Perchè, cosa c'è?"
"Tsunade-sama!! Il possibile attacco di Orochimaru,
si ricorda? Ahh, lei è impossibile! Ora stia a letto, avvertirò io tutti...
verrò a portarle il pranzo più tardi, va bene?"
"Va bene, Shizune, e
chiudi la porta quando esci..."
"Ahhh... lei è sempre stata e sempre rimarrà
una testa dura! Ma dico, proprio oggi..." i lamenti di Shizune si
persero per il corridoio quando chiuse la porta.
"Finalmente un pò
di tranquillità..." disse Tsunade.
C'era un silenzio assoluto, in quella stanza. Tsunade si
mise una mano sulla fronte.
- Ahh, la testa mi fa malissimo, ed inoltre mi
sto annoiando! -
E' colpa sua, se ieri sera mi avesse ascoltato, ora non starebbe così! Ah, lei non cambia proprio MAI!
Tsunade rise, pensando al possibile commento di Shizune.
Già. Lei non cambiava proprio mai.
Tsunade alzò gli occhi al soffitto.
Orochimaru ha intenzione di attaccare il villaggio dell foglia.
-Ma cosa passa per la testa di quel pazzo?!- pensò Tsunade - E' sempre il dannato presuntuoso di un tempo!! -
Perchè lei e Jiraiya odiavano tanto Orochimaru?
Tsunade si era
sempre risposta che era perchè lui era un dannato presuntuoso che si credeva
meglio di chiunque altro, perfino del maestro.
... però non era solo per quello.
Tsunade ci mise molto tempo per capirlo veramente.
In realtà, loro erano invidiosi.
La prima volta che lo pensò si mise quasi a ridere.
Invidiosa? Lei? Di quel presuntuoso?
Però pian piano, i suoi
dubbi si trasformarono in una certezza.
Orochimaru sapeva fare
tutto.
Non esisteva qualcosa nella quale non
riuscisse bene. Era il preferito del maestro ed aveva un mucchio di ragazze che
avrebbero fatto di tutto per un suo sguardo. Eccelleva nella arti marziali,
magiche ed illusorie, ed era abilissimo a progettare piani.
Per questo,
lui era un dannato presuntuoso.
Perchè sapeva di essere il migliore.
E questo, nè Tsunade nè Jiraiya lo potevano accettare.
Erano troppo orgogliosi per ammettere di non essere all'altezza di Orochimaru. Così, giorno dopo giorno, entrambi cercavano in ogni modo di poterlo superare.
E questo li portava inevitabilmente,
tutti e tre, a
scontrarsi.
Per Tsunade, Jiraiya non era nient'altro che un cretino, ed
Orochimaru solo un presuntuoso.
Per Jiraiya, Tsunade era solo una donna
troppo violenta ed Orochimaru un idiota.
Per Orochimaru, i suoi compagni
non erano nient'altro che due grandissime seccature.
Nessuno di loro considerva gli altri degni della propria stima
e fiducia.
Era sempre stato così.
Dall'esterno della camera provenivano un sacco di rumori
e voci confuse.
"Andiamo! Il sannin Jiraiya sta combattendo contro Orochimaru, dobbiamo sbrigarci!"
Cosa succede?
Tsunade era ancora troppo stanca e debole per potersi alzare dal letto. Dopo alcuni minuti, non udì più alcuna voce provenire dall'esterno. Non c'era nessuno. Era sola.
Jiraiya..? Orochimaru..? Ma cosa...
La sua testa le bruciava terribilmente. Non ce la faceva
più.
Tsunade stava lentamente chiudendo gli occhi.
E la
cose sarebbero rimaste tali
anche ora che qualcuno moriva.
***
Le mattine di maggio sono tremendamente
belle.
Per questo tutta Konoha odiava essere triste in
quei giorni.
In quella mattina c'erano già tutti i ciliegi in fiore. Petali
si disperdevano dappertutto a Konoha, aleggiando nell'aria e posandosi sopra tetri abiti neri.
Il rosa pallido
dei petali contro il nero scuro degli abiti degli abitanti di Konoha, riuniti
davanti al monumento funebre per i caduti.
C'era un grandissimo silenzio,
interrotto ogni tanto da qualche lieve singhiozzo neanche tanto accennato.
Gli occhi di Naruto Uzumaki erano pieni di lacrime, e lui cercava di
nasconderlo pulendosi con la manica del vestito.
"Naruto, stai piangendo?"
gli chiese Sakura.
"Ma no, cosa dici, Sakura-chan!!" le rispese lui
abbozzando un sorriso "Non è nulla!!"
Sakura guardò Naruto ancora per un
attimo, per poi rivolgersi a Shizune.
"Shizune-san... ma perchè
Tsunade-sama lo ha fatto?" chiese "Io... non lo posso accettare!!"
Shizune
abbassò lo sguardo.
"Non lo so. Questa è una cosa che dovresti
chiedere a lei..." Shizune lanciò un occhiata alle due tombe presenti davanti a
lei.
"Fra poco verranno seppelliti... i nomi sono appena stati incisi sulla
pietra, Sakura. Non so che cosa abbia avuto in mente, però..." Shizune si fermò
un secondo prima di continuare "E' una sua decisione, e come tale la
rispetterò."
Sakura guardò Shizune, e poi lanciò uno sguardo alle bare. "Io
no. Non posso."
"... non avevo sperato che tu mi capissi, Sakura." le
disse una voce dietro di lei.
"Tsunade-sama!!" gridò Sakura.
"Tsunade-sama... come sta ora? La febbre è passata?" le chiese Shizune.
"Si, ora sto decisamente meglio, Shizune. E poi, anche se stessi male, non
potrei mancare proprio ora." disse Tsunade.
Passò lentamente tra Naruto e
Sakura, per avvicinarsi alle due bare.
Prese due gigli e li posò sopra le
due tombe. Poi congiunse le mani, intonando
una preghiera per i caduti.
Jiraiya
Orochimaru
-Tsunade-chan... ricordatelo.
Non
fare come me, non perdere tutto.
O Almeno, alla fine, digli
grazie.
-... Si, nonno.
Grazie di tutto, ragazzi.
Tsunade si allontanò lentamente dalle due tombe. Una lacrima le scendeva letamente lungo il volto.
Comunque, ormai era troppo tardi per pentirsene.
***
^.^
E' da circa 5 giorni che vado avanti
con la scrittura di questa storia. Anche l'ordine in cui è stata fatta, è
strano.
Ho scritto la fine, poi l'inizio ed infine le cose nel mezzo ^.^
Forse per questo, la fine può sembrare affrettata, e la storia ne suo
svolgersi poco chiara.
Chiedo perdono!
Comunque... era da tanto che
volevo scrivere qualcosa sui tre sannin *.* . Nulla di romantico, però. Qualche
piccola riflessione e basta. Ahhh, come sono felice!!
^_____________^
Approfitto dell'occasione per scusarmi nel
ritardo nella postazione dei capitoli delle mie altre storie, ma purtroppo la
scuola non mi lascia assolutamente tempo, ed io sto entrando in crisi ç_ç ! Ma
non vi preoccupate, nessuno può fermare Dark Feder *_* !!
Quindi, spero di
aggiornare presto, e ringrazio tutte le persone che seguono le mie storie.
Grazie!!
Siete la mia ragione di vita *______*
Ah. Il titolo è praticamente sparato a C-A-S-O .
Dark Feder