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Autore: heyciasteen    05/09/2012    2 recensioni
Capite che essere costretta a trasferirsi da Londra a Stratfort a 15 anni, per andare a vivere con tuo padre, la sua nuova compagna e suo figlio non è il massimo.
Taylor Leto. La sua vita da 15enne un po' fuori dalla norma, cambierà quando incontrerà la persona che diventerà la più importante della sua vita.
Genere: Fluff, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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SIX
Per fortuna Cher aveva perso l’aereo e quindi il volo è stato rimandato tra due mesi dopo visto che non trovava più voli disponibili, impedita al computer com’è lei ovvio che non riesce a trovarle..
 
*duemesidopo*
 
C’è una graaande novità: io e Justin ci siamo quasi del tutto disintossicati.
Già, niente più quantità industriali di alcool e niente più droghe di tutti i tipi, mentre Chaz e Axel lo erano già da un po’.
Oggi è il cosiddetto GRANDE GIORNO, sono passati due mesi da quando Cher ha perso l’aereo e tra qualche ora dovrebbe arrivare.
Sono sdraiata sul letto di Justin pensando alla rovina della mia vita con l’arrivo di Cher mentre lui è al computer su face book che guarda le foto troiose di Cher.
“Quante volte ho già detto che la mia vita è rovinata?”
E che cavolo, è sempre Justin a rompermi le palle, mi dovrò pur vendicare, no?
“Tay non farne una tragedia, dai è tua sorella!”
“E’ questo il problema, è mia sorella! E il mio migliore amico mi ha detto che ci ha pure provato con lui, quindi è una troia assurda…”
“Beh, sarà anche una troia ma non è niente male. E chi sarebbe questo migliore amico?”
Chiedo incuriosito mimando le virgolette.
“Perché mimi le virgolette? E’ davvero il mio migliore amico!”
“Boh non lo so, vabbè dai chi è sto coglione?”
“Ehi non è un coglione! E comunque si chiama Zayn ed è solo il mio migliore amico, niente di più, stai tranquillo caro fratellastro gelosone patatone”
“Non sono geloso! Voglio solo sapere chi è, mi preoccupo per te, e poi non chiamarmi fratellastro.”
“Ma… Lo sei.”
“Chiamami fratello, no?”
Si stacca dal computer e si siede al bordo del letto dove sono sdraiata, il suo letto.
Oh io vorrei chiamarti amore, non fratello né fratellastro…
Taylor svegliaaaaaaaaaa.
Ecco, e mi ritrovo a pochi centimetri da lui a fissare i suoi occhi, peggio di calamite, e come sempre a rovinare il momento c’è qualcosa… Il campanello.
“No, no no no no no no, NO!”
Inizio a disperarmi.
“Ma non doveva arrivare tra un paio d’ore?”
“Infatti!, boh.”
Justin fa per alzarsi dal letto ma io lo fermo.
“Ehi, non andiamo a salutare tua sorella?!”
“NO”
Lo guardo con uno sguardo come per dire si fa come dico io.
“Emh, ok…”
Che bellooooo, la mia vita è rovinata e la rovina è appena iniziataaaaaaa (?)
Ecco ho fatto pure la rima… -.-
Eccola lì, sento la sua voce stridula, mamma quanto la odio.
Poi sento la voce di mio padre che urla a me e Justin di scendere sotto.
Dopo un po’ di richiami siamo costretti a scendere.
Andiamo in salotto e vedo lei… Lei.
Una puttana.
Una puttana che stritola Justin in un qualcosa che in teoria dovrebbe essere un abbraccio.
Cazzo è? Manco lo conosce e subito si attacca come una cozza?
E poi lei è più grande di lui, quindi è fottuta, a meno che non voglia fare la figura della cretina (che è).
Lei è del 93 e Justin del 94.
…Emh, ok non c’è molta differenza ma chi se ne fotte, io sono del 96, quindi Bieber è mio.
SI, BIEBER E’ MIO, OK?
La troia finalmente si stacca da Justin e mi guarda, io le sorrido ironicamente, il sorrisone sul suo volto svanisce e si trasforma in un’espressione schifata.
La abbraccio, lo faccio apposta.
“Ma ciao sorellina mia non puoi immaginare lontanamente quanto mi sei mancata!”
Le dico sempre stringendola e con voce sarcastica, la cosa che mi esce meglio.
Sento che lei è a disagio e fa di tutto per togliermi di dosso ma io mi acchiappo sempre più stretta a lei.
Poi mi stacco e papà sale le sue valigie.
Io e Justin ci accodiamo a lui, ma prima di salire le scale mi giro verso di Cher e le faccio il dito medio con tanto del mio tipico sorriso ironico.
Lei mi risponde uguale ma leggo un silenzioso fanculo dalle sue labbra gonfie e fucsia.
Torno nella mia stanza e mi metto ad ascoltare la musica.
Dopo una buona mezzora sento bussare dietro la porta.
“Avanti”  dico
Vedo Cher che entra nella stanza con il suo solito sorriso falso da stronza.
“Cosa vuoi Cher?”
“Niente, ho sentito delle voci che dicono che… Insomma, fai delle cose che non si dovrebbero fare.”
“E allora? A te cosa importa, mi vuoi fare la ramanzina?”
“No, ma che hai capito! Sai, non sei l’unica a drogarti, ubriacarti e tutto il resto.”
La guardo strana non capendo.
“Io e Justin ci siamo quasi del tutto disintossicati e…”
Ora capisco, ecco cosa intende con il non sei l’unica.
“E non ti piacerebbe ricominciare…?”
Che stronza.
“Ecco, io… No, mi rovino da sola facendo così.”
“Beh mi pare che ti rovini da sola anche senza alcool e droga a giudicare i tuoi polsi”
Dice mentre accarezza i miei polsi rossi pieni di cicatrici.
“Questi non sono fatti tuoi Cher, se tu vuoi uscire a ubriacarti, drogarti e fare la troia fai pure, io ho smesso con quella merda”
“Non mi sembra convinto il tuo tono…”
L’unico rumore che si sente nella stanza sono i suoi vertiginosi tacchi che si muovono e aprono il mio armadio, del resto regna il silenzio.
Tira fuori questi vestiti http://www.polyvore.com/everytime_look_inside_your_eyes/set?id=51138385 il cd dei Pretty Reckless, e gli ultimi pacchetti che mi sono rimasti di Lucky Strike e cristalli di Crack, quelli che aveva preso Justin da Chaz.
“Ora come la mettiamo…?”
Non tocco quella roba da più di un mese..
Mi alzo, prendo i vestiti e mi dirigo in bagno.
“Alle 23,30 dobbiamo essere fuori casa Tay!”
Mi urla Cher.
Dopo un’ora e mezza sono pronta, vado verso la camera di Justin, faccio per bussare per chiedergli se vuole venire ma… No, non devo chiederglielo.
Lui ci tiene molto al duro lavoro che abbiamo fatto in questo periodo contro la droga, il fumo e l’alcool, e lui stesso mi ha detto che tiene più alla mia salute che alla sua.
Si, abbiamo legato tantissimo.
Mi giro e mi ritrovo a faccia a faccia con lui, quasi mi faceva venire un colpo.
“Coglione mi hai fatta spaventare!!”
“Dove credi di andare vestita così?”
Dice lui con tono serio, fa paura.
Non rispondo, solo ora mi accorgo di quello che sto facendo.
Mi toglie la borsa di mano.
La apre… Cazzo. Trova la vodka e le Lucky Strike.
“Taylor, è così che ti disintossichi? Ora vuoi mandare a puttane tutto il nostro duro lavoro degli ultimi due mesi? E’ così che mi dimostri quanto ci tieni?”
“Justin, io…”
“No tu niente! Te ora ti togli questi vestiti da troia e vai a dormire!”
“No, non sei mio padre! Io faccio quello che voglio capito? E no, non ci tengo a questa cazzo di disintossicazione, a te non ci tengo, non me ne fotte un cazzo di te!”
Lo scanso e scendo le scale, mi riprendo la borsa.
“Sai cosa Taylor? Neanche a me non me ne frega niente di te, non mi è mai importato niente! Vaffanculo, fai quel cazzo che ti pare!”
Gli faccio il dito medio senza neanche degnarmi di girarmi a guardarlo e vado in macchina da Cher.
Ora voglio solo divertirmi come si deve.









Salve a tutte e bentornate dalle vacanzee!
Anche io sono stata in vacanza e quindi ora che sono tornata ho aggiornato u.u
Fatemi sapere come sempre la vostra opinione sul capitolo, anche se negativa, accetto anche critiche :)
Marty ♥
Peace, Love & Biebs.

  
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