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Autore: rihannascake    05/09/2012    1 recensioni
Si può morire innocentemente per amore? Be' è quello che è capitato alla giovane Beth. Che da tempo non fa altro che sognare un giovane demone.
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Anche quella mattina Elizabeth si risvegliò con il volto madido di sudore e la finestra aperta. L’aveva sognato di nuovo. Lui. Era da circa un mese che faceva sempre lo stesso sogno :

Correva in un prato. Lui,un angelo dagli occhi scarlatti e dal sorriso malizioso,la seguiva. Era bellissimo. Aveva i capelli dello stesso colore della pece. Insieme giocavano a rincorrersi. Lui le diceva che l’avrebbe sempre ritrovata,ma d’un tratto Elizabeth cadde in un fossa. No, non era una fossa. Veniva travolta da un vortice e poco a poco la vista le si annebbiava. Lui era scomparso,così come il prato,i fiori ed il lago. Aveva paura,ma era paralizzata. Ed ogni volta poco prima di riuscire a vedere cosa la circondava, lui ricompariva e …

La sveglia suonò. 

Meylor, la sua tata, la chiamò per la colazione. E tutti i giorni Beth la malediceva perché non riusciva mai a capire cosa succedesse alla fine del sogno.

Quello era anche il primo giorno di scuola. Le vacanze estive non erano state il massimo: aveva dovuto aiutare il padre nella fattoria.
Dopo la morte della madre era stata affidata a Mel,come lei l’amava chiamare,che era la miglior tata della zona,se non del mondo.Le cucinava sempre i suoi piatti preferiti e poi non era tanto severa come voleva far credere. 

Mentre si impinzava di dolci e frittelle,si accorse che l’autobus era già passato da un pezzo. Quindi sarebbe dovuta andare a scuola a piedi. 

Il tempo non era uno dei migliori,ma Elizabeth se n’era accorta solo una volta arrivata a metà strada. 

Come se non fosse stata abbastanza sfortunata,un coglione era passato con l’auto e l’aveva completamente bagnata. 

‘’ Bastardo, fa’ attenzione la prossima volta.'' Disse gridando. 

‘’Scusami piccola,ma non ti avevo proprio vista’’ Rispose il tizio facendo retromarcia. 

‘’Certo.'' Disse Beth stizzita. 

‘’Se vuoi ti do’ un passaggio,vai alla Cross School?’’ Le chiese. 

‘’Non salgo in macchina con gli sconosciuti’’ 

Daniel : ‘’Allora mi presento,io sono Daniel ed ora non siamo più degli sconosciuti,Beth’’

Elizabeth non avendo altre possibilità salì sull’auto con quel tipo . Vagamente le ricordava qualcuno: gli occhi scarlatti, i capelli neri come la pece … Oddio,era il ragazzo che sognava ogni notte.

Stava per avere un mancamento e d’un tratto gridò : ‘’ Voglio scendere dall’auto.’’

‘’ Scusa,come?’’

‘’ Voglio scendere,fermati subito!’’

‘’Non capisco,cosa ti ho fatto di male?’’.

Impaziente aprì lo sportello dell’auto e tentò di lanciarsi al di fuori,ma una mano calda la fermò all’istante. 

Quando i loro occhi si incontrarono nessuno dei due riuscì più a smettere di fissare l’altro.
Beth si era resa conto che quel ragazzo,protagonista di tutti i suoi sogni,esisteva davvero e lei se n’era innamorata follemente. Strano come un sono sguardo possa farti amare tanto una persona in così poco tempo. 

‘’ Non fare mai più una cavolata del genere!’’ Gridò Daniel arrabbiato. 

‘’ Io … scusa non volevo.’’

Per il resto del breve tragitto entrambi restarono in silenzio. Un silenzio lungo e scomodo. 
All'arrivo lui le aprì lo sportello e le disse : ''Senti Beth, forse è meglio che in giro non ci vediamo spesso.''
Elizabeth rimase sconvolta,quel tipo prima l'aveva bagnata,poi si era offerto di darle un passaggio ed ora la piantava lì?
''Ok,sono d'accordo.'' Ripose seccata.
Ognuno prese la propria strada,ma lui,lui era diventato il suo pensiero fisso. E non riusciva ancora a capire come sapeva il suo nome. Si era ripetuta la loro conversazione minimo un  milione di volte,ma non ricordava di essersi presentata. Di certo a scuola non era 'popolare',quindi?
Durante l'ora di pranzo lui le si era accivinato. 
''Non avevi detto che forse era meglio non incontrarci di nuovo?'' ''E' impossibile starti lontano'' Rispose Daniel,notando la nota di sarcasmo nella sua voce. Beth era felice e triste allo stesso momento. Aveva paura di quel ragazzo,ma c'era qualcosa in lui che la faceva impazzire. 
''Ti va se dopo la scuola ci vediamo al lago?'' Le chiese impaziente.

''Credo di poterci venire'' Rispose Beth ansiosa.

Il prato era il posto dove lei veniva travolta dal vortice nel suoi sogni. Ah,ma che sciocchezze. Lui non poteva farle del male o almeno così credeva.
Quel pomeriggio non aveva nemmeno studiato,era troppo occupata a preparasi.
Giunta al parco lo vide sulla panchina a fissare il lago. Gli si avvicinò.
''Pensavo non venissi più''
Beth : ''Ma ora sono qui''
''Lo sai che questo è il mio posto preferito?'' Le confessò.
Beth: '' Già,è davvero una vista mozzafiato''
Daniel :''Come te''
Elizabeth arrossì.
Daniel : '' Scusa,non volevo essere troppo...''
Beth lo interrompette; '' No,è ok. Nessuno me l'aveva mai detto,ma... Devo confessarti che credo di averti già visto da qualche parte.''
Il ragazzo scoppio a ridere. ''Impossibile''
''Non c'è da ridere'' Rispose Beth stizzita.
''Scusa''.
Il suo modo di parlare,il suo modo di guardarla...Dio,era proprio lui. Ne era sicura.
''Sai correre?'' Le chiese. ''Non pensavo che tu mi avessi fatta venire qui per correre''
''Tipica risposta di chi non sa correre''. Rispose Daniel. ''Vedremo'' Disse Beth.
Le diede qualche minuto di vantaggio e poi cominciò a rincorrerla.
''Non mi prendi'' Gridava la ragazza.
''Io ti ritroverò sempre''. A quelle parole Elizabeth si fermò di scatto. ''Io ti ritroverò per sempre'' Le stesse parole che ogni notte le diceva.
Daniel : '' Ti senti bene?''
Beth: '' Daniel,io ti ho già visto. In un sogno. In tutti i sogni che ogni notte faccio. Ci siamo io ,te e tu mi rincorri e poi il cielo...''
Lui la zittì.
Improvvisamente il cielo fu squarciato da lampi e fulmini. Proprio come in sogno Daniel era scomparso. Un vortice la travolse. La vista le si annebbiò. Elizabeth si sentì strattonare,gridò il suo nome,ma lui non rispose. Non poteva essere scomparso,no. Le aveva detto che l'avrebbe sempre ritrovata. Ed ora l'aveva abbandonata. A poco a poco riuscì a recuperare la vista,e la prima cosa che vide furono delle enormi ali nere. Erano grandi,e brillavano di una particolare luce nera.
Il suo volto apparì tra quella accecante luce bianca che gli circondava il corpo. Lui era un angelo,o meglio un demone.
Bloccò la sua caduta verso il vuoto,le prese la mano,quella stessa mano calda che le aveva impedito di saltare giù dalla macchina,e la avvicinò al suo corpo.
Dicono che il paradiso non esista,solo perchè non avevano mai incontrato la sue pelle. Liscia,morbida e calda. I loro corpi,l'uno contro l'altro, sembravano essere stati creati apposta per essere uniti.
Quando Beth riaprì completamente gli occhi,sentì che qualcosa le bruciava.
Lui la baciò. La baciò così intensamente ed appassionatamente che il bruciore che provava era passato in secondo piano. Nulla più le importava,ormai era tra le sue braccia. O meglio,ali. 
Fu un bacio breve,ma perfetto. 
In tutta la sua vita non aveva mai provato emozioni simili. E non avrebbe mai pensato che potessero essere le ultime.
'' Elizabeth,sappi che io ti amavo,ti amo e ti amerò per sempre.In ogni sogno ci siamo sempre incontrati ed innamorati di nuovo,ma questa mia natura ti uccide. Ti prego,perdonami.''
Beth non capì a cosa lui si stesse riferendo,come non aveva capito che ormai era arrivata la sua fine.
Quello che prima era un corpo umano avvolto tra le ali di un demone,divenne cenere. 

''Un umano non potrà mai unirsi ad un angelo o ad un demone,la loro natura lo ucciderà.''

 

Era questo quello che veniva insegnato ad ogni giovane angelo o demone,ma l'amore è un qualcosa che ti consuma,che ti fa sua vittima e poi ti uccide.
E Così è stato per la giovane Beth. 



*Spazio dell'autrice*
Ok,spero vi sia piaciuta questa mia breve storia. E spero che lascerete una recensione,ve ne sarei molto grata. 
  
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