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Autore: MaxJovanotti    06/09/2012    1 recensioni
é una storia romantica consiglio di leggerla e la mia prima storia :) tratto da una storia reale parla del incontro tra due ragazzi in piscina e fra di loro nasce qualcosa
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Il giorno seguente andai su Facebook, come sempre ovviamente, e notai che avevo una richiesta di amicizia e un paio di notifiche. Aprii per prima cosa la richiesta d’amicizia: era lei, Anna.
In quel momento fui pervaso da un’euforia quasi inspiegabile e cominciai a saltare sul letto, finché mia madre non mi chiese: «Cosa è successo?»
«Niente ma’» le risposi con un sorriso idiota sulla faccia.
Entrai nel suo profilo, nelle foto era bellissima come, d’altronde, era. 
Cominciai a leggere i link che pubblicava, video, musica e mi accorsi che, oltre ai Modà, Jovanotti e Max Pezzali, forse le piaceva anche Bob Marley, per il fatto che aveva condiviso una sua canzone.
’’Perfetta’’pensai.
Come promesso, ascolta “Tappeto di fragole”,  pensando a lei, forse l’aveva scelta per farmi capire che le piacevo.
Restai a guardare le sue foto per molto, con gli occhi che mi brillavano come ai tempi di Marilena, fino a quando mi contattò Alessia.
“Ehi”
’’Ciao Alessia! Anna mi ha aggiunto agli amici!!’’
’’Ti sei preso un'altra cotta, eh?!’’
’’Beh, sì e anche bella grossa’’
’’Allora diglielo, no?!’’
’’Neanche per idea! E poi ci conosciamo da poco e non voglio un altro rifiuto, grazie’’
Sì ragazzi, soffrire per amore è la cosa più brutta che vi possa capitare, parla uno che ci è passato.
’’Basta adesso, reagisci! Martedì andiamo in piscina e tu glielo chiedi,
’’Ci provo’’
 
La settimana seguente andammo in piscina, Anna era bella come sempre, quegli occhi celesti come il cielo mi facevano sempre impazzire. La salutai con un sorriso stampato sulla faccia, lei ricambiò con quel suo dolce sorriso.
«Adesso ci parli, capito?!» mi disse Alessia, spingendomi.
Provai a iniziare un discorso.
«Anna come ti sta andando l’estate?»
«Bene, a te invece?»
«Tutto bene!» risposi «Comunque ho ascoltato “Tappeto di fragole”, come avevo promesso, è davvero bella» risposi.
«Lo sapevo che ti sarebbe piaciuta»
Avevo il cuore che mi batteva a mille, sapevo che era il momento giusto, ma non ci riuscivo, era come se mi si fosse bloccata la lingua, non riuscivo a parlare.
Lei si tuffò in acqua e io la seguii, con l’autostima zero sotto zero.
‘’Tutta colpa tua’’pensai con rabbia verso Marilena,’’Vabbè, dai, c’è ancora tempo. Troverò il coraggio in me’’aggiunsi, sempre con molta tristezza, per colpa sua non riuscivo a parlare più a una ragazza e mi sentivo una merda.
«Dai Luca, è normale dopo che si esce da una relazione» provò a confortarmi Alessia.
«Non ci riuscirò mai, Alessia. È finita ormai, tutta colpa di quella dannata» ammisi con la depressione che mi cadeva addosso come un giaguaro in cerca della sua preda.
«Dai Luca, domani tu vieni a Sora che ci mangiamo una pizza e vedrai che ci riuscirai»
«Va bene, ma tanto non ci riuscirò mai. Però devi promettermi una cosa»
«Cosa?»
«Alla fine di questa giornata, dovrai dire ad Anna che mi piace» le spiegai, riprendendo la fiducia in me stesso.
«Va bene» rispose lei .
Continuai a parlarle, tirando fuori argomenti su argomenti, fino a quando Alessia disse: «Vado un secondo al bar, voi aspettatemi qua»
Eravamo soli, ogni tanto mi giravo e lei subito si voltava verso la piscina, per non farmi capire che mi stava guardando. Un imbarazzante silenzio ci circondava, fino a quando me ne uscii dicendo: «Come stai messa a compiti per le vacanze»
«Malissimo, non li ho neanche iniziati, te?»
«Manca sempre la voglia» alla mia affermazione, scoppiammo entrambi a ridere.
Ci ritrovammo a guardarci negli occhi, ma in quel momento, tornò Alessia e finì tutto perché erano già le sei e dovevamo andarcene.
 Prima di andarmene,Alessia glielo disse, le disse che mi piaceva. Lei arrossì e io la salutai da lontano, mentre me ne andavo, con la convinzione che, forse, una possibilità potevo avercela.
Da quel momento in poi divenne tutto più difficile.
  
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