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Autore: lloydscheeks    06/09/2012    1 recensioni
"Felici 62° Hunger Games, e che la fortuna possa sempre essere a vostro favore."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Non ci credo.
- E' la verità, piccola.
- Non ci voglio credere!! - grido con le lacrime agli occhi - No..io non...-
Esplodo in un fragoroso pianto.
- Tranquilla, tranquilla. - mi abbraccia.
Appoggio la testa sulla sua spalla, lasciando che le lacrime gli bagnino la felpa.
- Non voglio perderti, non voglio!! - dico in preda alle convulsioni dei singhiozzi.
- Non succederà, Rose, non succederà - mi tranquillizza -ce la caveremo, come ce la siamo cavata gli altri anni, ok? -
Mi accarezza i capelli.
- Ok, ma...25 tessere, Ches, 25! 
- E' il prezzo delle forniture per i cereali, Rose, anche tu lo sai, ne ho dovute prendere quattro, una per me, per mia madre e per i miei fratelli, ogni anno -
Lo so, non puo' lasciar morire di fame Tar e Bas, hanno appena 12 e 14 anni, e le tessere permettono di tenere per te una parte della fornitura annuale del raccolto che coltivi, cosa che qui nel distretto 11 è probito fare, a meno che non hai la tessera.
Anch'io l'ho presa, per me e per mia sorella Jasmine, così, a 15 anni, il mio nome compare 12 volte.
Ches, invece, poichè ha a suo nome forniture per 4 persone, e di anni ne ha 16, il suo nome compare 25 volte, il doppio del mio.
- Non preoccuparti - continua lui, stringendomi forte - piuttosto IO sono preoccupato per te, e per i miei fratelli. -
- Non preoccuparti per me, e neanche per i tuoi fratelli, sta' tranquillo. -
- Va bene...Allora stai meglio adesso? -

Annuisco. In realtà per una persona sono preoccupata, mia sorella Jasmine.
Mi sono accertata che non prendesse tessere, e anche solo le due che contengono il suo nome mi riempiono d'angoscia.
Anche se non lo da' a vedere so che è impaurita, tutto ciò che posso fare è rassicurarla e dirle che neanche quest'anno sceglieranno lei.

Ches mi accompagna fin davanti casa.
- Ci si vede domani - dice avvicinandomi a sè - buonanotte e...tranquilla per Jamine, ok? -
Lo guardo neglio occhi, quegli occhi color del cielo che mi infondono sicurezza, anche solo con un loro sguardo.
- Ok. - rispondo io, lo bacio.
Poi si gira per andare.
- Mi passi a prendere domattina? - gli chiedo prima che sia troppo lontano.
Senza girarsi, allarga il braccio e alza il pollice.

Entro in casa e mi infilo sotto le coperte, accanto a mia sorella.

---------------------------
E' mattina.
Aiuto Jasmine a indossare un leggero vestito di cotone bianco come il fiore da cui ha preso il nome.
Le raccolgo i lunghi capelli biondo cenere in un'acconciatura puntata sulla nuca e le fisso un fermaglio con lo stesso fiore, il gelsomino, sopra l'orecchio.

Mi vesto anch'io e lascio che lei e nostra madre mi facciano i capelli.
Abbraccio Jasmine.
Non è la sua prima mietitura, ma il fatto che dall'anno scorso il suo nome compaia il doppio delle volte mi mette ancora di più in agitazione.
- Andiamo, Rose. - mi dice, dandomi una carezza.
Per avere solo 13 anni. Jasmine è più matura di me per certi aspetti.

Apro la porta.
Appena vedo Ches mi fiondo tra le sue braccia e rimaniamo con la guancia di una appoggiata su quella dell'altro per un po'.
Senza dire niente, ci incamminiamo verso la piazza.

Passiamo davanti ad una coppia con la loro bimba appena nata.
E' così bella che non resisito all'impulso di prenderla in braccio.
Gli occhi e i capelli color della pece.
- Come si chiama? - chiedo
- Rue. -
Rue, come l'erba ruta. Un nome che da' speranza, nonostante il male a cui stiamo andando incontro.
Lascio la mano di Ches e insieme a Jasmine andiamo a posizionarci.

Effie Trinket, una giovane donna sui 20 anni, ci da' il benvenuto e parla della storia di Panem bla, bla, bla.

- FELICI 62° HUNGER GAMES, E CHE LA FORTUNA POSSA SEMPRE ESSERE A VOSTRO FAVORE.-
Cammina barcolllando sui tacchi a spillo fino alla boccia con i nomi delle ragazze.
- Prima le signore! - e ne pesca uno con la mano.

Fa' che non sia Jasmine, fa' che non sia lei, ti prego, tutto, ma non mia sorella!
Stringo forte la sua mano.
- Cherry Treilinson. -
Si apre un varco davanti a me.
La ragazza che sta alla mia destra avanza, quasi inciampa sui gradini del palco.
Io e Jasmine ci scambiamo uno sguardo di sollievo, faccio appena in tempo a girarmi che Effie Trinket pronuncia
- Basil Loners. -
 e subito vedo Ches in mezzo alla piazza farsi avanti gridando
- MI OFFRO VOLONTARIO COME TRIBUTO! Mi offro volontario come tributo! -
Sale sulle scale, dei Pacificatori riportano in mezzo alla folla un ragazzino urlante.

Mi tremano le gambe, cadrei a terra se non fosse per Jasmine che mi tiene.
Appoggio il viso sulla sua spalla.
E CAPISCO TUTTO.
Ches si è offerto volontario al posto di suo fratello.
Non so quali sentimenti provare. Se avessere chiamato lui me la sarei presa con Capitol City, ma così, adesso che si è fatto volontario per Bas, non posso biasimarlo.
Perchè è coraggioso, e l'ha fatto per l'affetto di suo fratello.

Ho appena il temo di capire tutte queste cose che Jasmine mi afferra per un braccio.
- Rose, muoviti! - Corriamo in mezzo alla folla, con lei che mi trascina perchè il mio sconcertamento è tale che riesco a malapena a reggermi in piedi.
Senza chiedere a nessuno. entriamo al Palazzo di Giustizia.
Jasmine ordina a un Pacificatore di portarci nella stanza dei saluti dei tributi.

Appena entriamo, vedo Ches appoggiato contro la finestra, la luce del primo pomeriggio gli risplende sul volto, illuminandogli gli occhi e tutto ciò che amo di lui.
Faccio un passo avanti.
Si gira di scatto.
- Rose?! -
dall'espressione seria che aveva, adesso un sorriso è l'unica cosa che gli illumina il viso.
- Ches. - dico in un sussurro.
Le lacrime iniziano a rigarmi le guance.
Si avvicina e mi stringe a sè.
- Shhh, no no tranquilla. - mi dice col suo solito modo rassicurante con cui mi sono sempre sentita al sicuro.
- Ches, puoi vincere. -
- Lo so. Ho una possibilità su 24. - scherza.
- No Ches, intendo...tu sei molto più furbo di loro! Tu conosci bene le piante come nessun altro! Puoi nutrirti con i frutti che conosci! Chi altro potrebbe farlo? - dico seria.
- I Favoriti non ne hanno bisogno. -
- Ok, ma senza le loro provviste, che cosa sanno fare? Niente!. -
- Perchè hanno il culo pieno. - dice Ches.
Scoppiamo a ridere.
Poi torniamo alla realtà e rimaniamo abbracciati finchè un Pacificatore non dice a me e Jasmine che dobbiamo andarcene.
- Mi prenderò cura di tua madre, di Tar e Bas. - gli dico.
I suoi occhi si illuminano.
E mi bacia.
- Ti amo. - mi dice.
- Ti amo anch'io. - gli dico.
Esco e prima di chiudere la porta dietro di me, lo guardo.
- Ti aspetto. -
- Tornerò. - dice lui.
Così, prima che la porta si chiuda, lo guardo per quella che, spero, non sarà l'ultima volta.
  
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