Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Segui la storia  |       
Autore: Ann Flood    06/09/2012    7 recensioni
Lovino Vargas riesce miracolosamente a passare l'esame d'ammissione alla Stanford University causando così lo stupore di parenti e amici. Finalmente potrà incontrare persone nuove, che lo miglioreranno, lo faranno maturare e chissà, magari anche innamorare... o forse no? (storia molto demenziale ai limiti dell'assurdo)
Genere: Comico, Demenziale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: America/Alfred F. Jones, Prussia/Gilbert Beilschmidt, Spagna/Antonio Fernandez Carriedo, Sud Italia/Lovino Vargas, Un po' tutti
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Cap 2: Chopin e la Polocchia


Ore 17:30 - e tutto va male - I tre dell'ave maria, Gilberto, Francesco e Antonio disturbano la quiete fisica e mentale di Lovino.

-"Dannazione, ma si riuniscono sempre qui?" chiese disperato l'italiano rivolgendosi aquell'americano che nel frattempo maneggiava con cura arnesi vagamente somiglianti a dei bisturi.
-"Ooogni giorno, non farci caso. Basta ignorarli, vedrai ci farai l'abitudine"
Ma cosa avranno mai da ridere così tanto? Perché non studiano? Perché sono degli idioti?! Ma di solito gli universitari non sono ragazzi intelligenti?!
-"Scusate, non vorrei essere scortese ma vorrei studiare qualcosa se non vi dispiace. Potreste abbassare il tono della vostra voce?" - disse Lovino, cercando di far zittire quei tre ragazzi fin troppo rumorosi-
-"Lovino sei arrivato da un paio d'ore e già vuoi studiare?" rispose l'albino ridacchiando. -"Rilassati, vieni a divertirti con noi!" aggiunse quello spagnolo che diventava minuto per minuto sempre più irritante.
-"Ho capito, me ne vado io. C'è una biblioteca da queste parti?"
Alfred gli indicò la strada, finalmente poteva allontanarsi da quella banda di pazzi. Assurdo, lui stesso ODIAVA studiare, ma qualsiasi cosa sarebbe stata meglio che conversare con quei tipi loschi. Anche se il vero motivo che lo spingeva ad essere così diligente nello studio era un altro. Non poteva assolutamente perdere contro suo fratello.
Già il nostro -eroe- aveva un fratello con cui spesso e volentieri faceva competizione uscendone quasi sempre perdente.
Questa volta non poteva perdere. Doveva dimostrare di valere almeno la metà di Feliciano - così si chiamava suo fratello -

****


Stranamente la bibliotecaria era una ragazza abbastanza giovane.
 Aveva dei lunghi capelli biondo cenere raccolti da una treccia, inoltre portava degli eleganti occhiali da vista ed aveva un portamento di 'nobil donna', cosa a dir poco bizzara per una ragazza della sua età. Lovino amava molto le donne,  tutti conoscevano la fama degli italiani donnaioli e lui di certo non faceva eccezione. Ma in questo caso il ragazzo si trattenne, nonostante trovasse quella ragazza molto carina, vedeva in lei qualcosa di strano, sembrava la classica ragazza con la puzza sotto al naso. - Meglio evitare - pensò.

-"Posso esserti d'aiuto?" Disse la ragazza accortasi di essere fissata dal giovane italiano.

-"Ah... ecco si volevo sapere dove posso trovare il reparto libri di economia finanze"

-"Lo trovi giù in fondo accanto al reparto dei libri di medicina"

-"Uhm certo che sbadato che sono, grazie"

-"Aspetta, frequenterai anche tu il corso di economia del professor Roderich?" Chiese la ragazza prima che il giovane potesse allontanarsi.

-"Si, credo di si, ho la prima lezione domani"

-"Ci vediamo a lezione allora!"

Cosa? Quella ragazza frequentava il suo stesso corso? Lovino si stupì, ma poi come se nulla fosse tornò a studiare, non era ora di pensare alle ragazze!

****

Il tempo passò velocemente ed era già calato il manto blu della sera. Era - purtroppo - ora di tornare al dormitorio. Lovino era talmente stanco da non notare alcune ragazze che lo indicavano ridacchiando. Già, l'italiano era davvero un bel ragazzo, i suoi tipici tratti latini attiravano spesso l'attenzione, soprattutto all'estero, probabilmente per questo era così popolare tra il gentil sesso.

Finalmente rincasò e , neanche il tempo di cambiarsi che si buttò a capofitto sul letto. L'economia era troppo stressante, decise di non mangiare niente - anche perché non voleva iniziare da subito a nutrirsi di calorico cibo americano - e si addormentò profondamente.

Alfred premurosamente gli rimboccò le coperte, quell'italiano isterico gli ricordava molto un suo amico di vecchia data e non poteva fare a meno di ricoprirlo di attenzioni.
-"Arthur, quando riprenderai gli studi?.." disse malinconico, poi riprese a giocherellare con la sua creatura - Tony -.

La notte passò lasciando spazio ad una mattina radiosa e splendente, forse troppo luminosa per i gusti del nostro italiano preferito.
Quando non mangiava diventava irritabile, inoltre Gilbert aveva occupato il bagno per circa due ore provocando l'ira dei suoi coinquilini.

-"Benissimo, il primo giorno e sono pure in ritardo! Bastardo di un crucco è tutta colpa tua!"

-"Hey Lovi~  anche tu in ritardo?"

Lovino rabbrividì sentendo quella voce. Ancora quello spagnolo!!

-"No aspetta, non mi dirai che frequenti anche tu il corso di economia e finanze...?"

-"No no, io sto studiando infermieristica e vorrei specializzarmi in pediatria."

Un ragazzo che non distingue l'Austria dall'Australia vuole diventare un pediatra? "Col cavolo che ti affiderei i miei figli" pensò Lovino.

-"Oh bene fantastico, ora se non ti dispiace vado più avanti, ciao" Senza neanche dar il tempo ad Antonio di ricambiare il saluto, Lovino sparì in un batter d'occhio. Si vedeva distante un miglio che al giovane italiano non andava per niente a genio il caliente spagnolo.

****

-"1, 2, 3 adesso o mai più." Il ragazzo si decise ad entrare, sapendo di beccarsi una ramanzina dal professore.

-"Le pare questa l'ora di arrivare? La lezione è già iniziata da un quarto d'ora"

-"Mi scusi professore"

-"Va a sedersi e non interrompa più la lezione!"


Lovino chinò il capo, consapevole di aver fatto la prima brutta figura dell'anno. Il professore era un giovane uomo con i capelli neri e ben curati, portava degli occhiali da vista molto fini e il sui vestiti erano di fattura pregiata... ah naturalmente anche lui aveva quell'irritante accento tedesco.

-"Dannazione tedeschi ovunque, sono venuto a studiare in California non in Germania!" Pensò Lovino irritato.
Quel professore non era per niente una persona socievole e alla mano, tutt'altro. Squadrava tutti i suoi nuovi studenti come se fossero degli pseudo-delinquenti.

-"Lei, ritardatario. Sa dirmi chi era Chopin?"

-"Fryderyk Franciszek Chopin, era un compositore e pianista polacco, ricordato come il poeta del pianoforte fu uno dei più grandi maestri della musica romantica della prima metà dell'800" Rispose il ragazzo aspettandosi chiaramente quella domanda. Sapeva benissimo che la cabrio rovinata da quei cretini degli amici di Gilbert apparteneva proprio al suo professore di corso. Grazie a cielo il giorno precedente insieme ai libri di economia Lovino aveva avuto la brillante idea di dare un'occhiata alla vita di Chopin.

-"Benissimo può sedersi. Quindi ragazzi, Chopin non era austriaco, ne tanto meno australiano" rispose irritato il professore.

Dopo quell'interruzione per nulla pertinente alla sua materia di corso, il professore riprese normalmente la lezione, tra numeri, contabilità e bilanci. Un vero incubo per quell'uomo che avrebbe volentieri dedicato la sua vita alla musica.

****

Finalmente terminò la lezione che si era fatta vagamente pesante. La disperazione del professore assorbiva l'aria,- ma che diavolo insegnava a fare se odiava farlo?! -

Lovino si recò alla mensa dell'università senza nemmeno far caso alla bibliotecaria del giorno precedente che voleva salutarlo, se ne andò prima che lei potesse avvicinarsi.

L'italiano dovette fare i conti con del cibo davvero scadente, quel giorno c'era la pasta. Agli italiani piace la pasta, peccato che la pasta cucinata dagli americani avesse un aspetto davvero orribile. Un grande e grumoso blocco giallo con vistose scaglie di formaggio ovunque. Una visione davvero rivoltante per il ragazzo, ma sempre meglio che rimpizzarsi di hamburger come il suo coinquilino Fred.

Lovino inghiottì quello schifo trattenendo il fiato, non voleva rischiare di sentire l'odore di quella robaccia.

-"Ehy Lovi sei Viola! Che ti succede?"

-No, ancora lo spagnolo? Ma che diavolo vuole? !-

-"Antonio, sei per caso uno stalker o cosa?"

-"Ahah spiritoso, ho terminato adesso la lezione" rispose con il solito sorrisone per poi sedersi di fianco all'italiano senza chiedergli neanche il permesso.

A differenza di Lovino, Antonio ingeriva quella poltiglia tranquillamente, dopotutto bisogna sempre apprezzare ciò che si ha, così la vedeva lui.

-"E comunque tanto per la cronaca, Chopin era polacco" rispose Lovino per evitare di continuare a mangiare quell'impasto giallognolo.

-"Polacco? Quindi viene dalla Polocchia?"

Lovino lo guardò con gli occhi sgranati -"Polocchia?!! Ma stai scherzando vero?"

Antonio sorrise e poi ribattè: -"Ovviamente, sono stupido ma non fino a questo punto."

Il ragazzo tirò un sospiro di sollievo, non era umanamente possibile essere così imbecilli.

-"Allora Lovi, com'è andata la lezione? Simpatico Rod vero?!"

-"Benissimo, per colpa della tua bravata di ieri ho subito un pesante interrogatorio! E comunque, smettila di chiamarmi Lovi."

Ignorando completamente l'ordine di Lovino rispose: -"Ah Lovi~ sei davvero simpatico" poi poggiò la mano sulla spalla di quest'ultimo causandone così ancora di più l'irritazione, ed aggiunse -"qualche volta dovresti uscire con me e i ragazzi".

Lovino rispose sarcastico: -"Antonio ma ti prude l'orecchio?" volendo così sottolineare l'ambiguità dei suoi gesti.

Antonio perplesso non capì cosa intendesse l'italiano e continuò -"Questa sera andiamo al pub qui di fronte, vuoi venire con noi?"

Lovino per l'ennesima voltà scostò la mano dello spagnolo e rispose -"mi spiace devo studiare e le uscite me le riservo per le ragazze" facendo così intendere a quel fastidioso ragazzo che preferiva senza dubbio le donne agli uomini.

D'un tratto si avvicinò una ragazza al tavolo di Lovino. Una visione angelica per gli occhi di quest'ultimo. Capelli dorati che arrivavano al collo, evidenziandone così la forma sottile e raffinata,  labbra carnose e sorriso sincero, per non parlare dei suoi occhi verdi -smeraldini oserei dire- che lo ipnotizzavano solo guardandoli. Probabilmente era una delle creature più belle che l'italiano avesse mai visto, ne rimase letteralmente folgorato!

La ragazza d'un tratto si rivolse allo spagnolo -" Antonio!! Come stai? È da un sacco di tempo che non ci vediamo!"

Antonio si alzò ed abbracciò la ragazza -"Bella! Finalmente ci rivediamo, io sto benissimo grazie, tu invece come te la passi?"

I due continuavano a discutere allegramente, ignorando l'italiano che li guardava esterrefatti. Dannazione quello spagnolo era capace di metterlo in ombra così facilmente. Decise di alzarsi per buttare quello che restava del suo pranzo, gli era passata la fame ed era anche un'ottima scusa per andarsene.

Prima che potesse farlo però intervenne Antonio -"Ti presento un mio nuovo amico, si chiama Lovino e si è appena trasferito qui!"

Lovino avrebbe voluto morire, la biondina non era per niente interessato a conoscerlo, c'era tanto bisogno di presentarlo?

-"Piacere Lovino, io sono Bella!" Disse la ragazza sfoggiando un dolcissimo sorriso.

Lovino per un attimo restò in silenzio, era rimasto incantato da quel sorriso, ma poi si accorse di quello che stava facendo e si riprese -"P-piacere..."

-"Che carino, sei così timido! Tu e Antonio sembrate due persone completamente differenti, come fate ad essere amici?"

L'italiano avrebbe voluto risponderle: "Lui? Amico mio? Ma se lo conosco da meno di 24 ore!! In più è strambo, figurati se questo tizio è mio amico! Tsk!" Ma non lo fece, probabilmente aveva capito che non era il caso di polemizzare in quel momento.

-"Beh Lovino è davvero simpatico, poi è anche dolcissimo! Ci conosciamo da poco e mi sembra quasi di conoscerlo da una vita!"

-"Eh? Parli di me?" Rispose sconvolto l'italiano. in genere mai nessuno lo aveva definito simpatico e dolce, e di certo non lo era stato per niente con Antonio.

Il ragazzo gli sorrise poi gli carezzò la testa e sfoggiò uno dei suoi sorrisi dicendo: -"Certo, e di chi sennò?"

Lovino irritatò gli scostò la mano -"Scusa, ma odio che mi si tocchino i capelli".

Già, Lovino aveva uno strano rapporto con i suoi capelli e nessuno doveva azzardarsi a toccarglieli.

Poi aggiunse: -"Beh ora puoi anche finirla di prendermi in giro" ed abbassò lo sguardo. Vedeva le parole di Antonio come sarcastiche, una presa per i fondelli.

Antonio rimase rattristato, voleva solo essere gentile ma evidentemente stava affrettando troppo i tempi, avrebbe dovuto essere molto paziente perché conquistare la fiducia di Lovino era un'impresa più unica che rara.

Bella poggiò la sua mano sulla spalla di Lovino e poi esclamò -"Devi scusarlo, non ha cattive intenzioni e in genere non mente mai. Se ha detto quelle cose evidentemente le pensa."

Lovino rimase perplesso, davvero qualcuno lo trovava simpatico nonostante i suoi modi bruschi?

Umilmente, quasi come dispiaciuto delle accuse che aveva mosso contro Antonio chiese: -"H-Hey... l'invito per questa sera è ancora valido?"
Non si fidava di lui, non ancora, ma provare ad uscire per una volta di certo non gli sarebbe stato troppo dannoso, no?

-"Ma certo Lovinito! E vieni anche tu Bella, è il solito locale dove andiamo"
Lovinito. Dio solo sa cosa abbia impedito a quest'ultimo di picchiare a sangue lo spagnolo. Forse lo fermò il fatto che Antonio avesse invitato anche "la sua Bella" chi lo sa.

Fatto sta che Lovino abbagliato dalla bellezza della ragazza che gli stava di fronte, si era fatto circuire, ed aveva contribuito - senza volerlo- non solo alla rovina della sua serata, ma probabilmente anche a quella del resto dell'anno scolastico, perché Antonio era un osso duro e di certo si sarebbe imposto bruscamente nella vita del giovane italiano.



Note:
Beh che dire... non mi aspettavo davvero così tante recensioni! Grazie, grazie davvero! Spero di non deludervi e cercherò di fare del mio meglio.
Se vi piace anche questo capitolo recensite, recensite, recensite! Se non vi piace ovviamente recensite lo stesso e_e. Sennò pace all'anima mia e_e me ne farò una ragione... poi non si sa mai... 12 recensioni per un capitolo non me le aspettavo proprio.
Grazie ancora!!!

Ann

  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: Ann Flood