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Autore: Roly_chan    06/09/2012    4 recensioni
"Dean, Sam e Beth Winchster sono tra i migliori cacciatori al mondo, e dopo aver ucciso Lucifero e fermato l'Apocalisse, sono pronti per una nuova caccia: questo li porterà a Mystic Falls.
All'inizio convinti di poter concludere subito il caso, con l'uccisione di Klaus e tutti gli altri esseri soprannaturali del luogo, si renderanno presto conto che la cosa non è così facile.
Fra scontri, incomprensioni, paure, amicizie, amori, tutti i personaggi cercheranno di rispondere a una domanda: Cosa significa essere umani?"
E' una Damon/ Nuovo personaggio, mentre le altre coppie sono tutte da scoprire.
Si parte dalla 3x16 di TVD e dal finale della quinta stagione di SPN, entrambi modificati per mie esigenze.
Spero di avervi incuriosito e ringrazio tutti coloro che decideranno di leggere questa mia storia. :3
Genere: Mistero, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon, Salvatore, Elena, Gilbert, Nuovo, personaggio, Rebekah, Mikaelson, Stefan, Salvatore
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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POV  DI ……
<< La casa dove dovete appiccare il fuoco è quella affianco. Casa Gilbert. Non farete avvicinare nessuno e se qualcuno vi attaccata,reagite con la forza. >>disse una voce guardando negli occhi quei due.
<< Va bene >>risposero semplicemente,senza nemmeno aver la possibilità di poter infrangere quell’ordine.
I due uomini attraversarono la strada,tenendo ben stretto fra le mani due taniche di benzina che misero tutto intorno alla casa. Nessuno vide nulla,poiché era notte fonda e tutti stavano dormendo.
I due uomini fecero come gli era stato comandato e si appoggiarono proprio davanti alla recensione che circondava casa Gilbert.
Nascosta poco distante nella sua macchina,quella donna che aveva ammaliato quei due,si preparava a godere di quella scena.
<< e adesso vediamo chi siete veramente Winchester. >>disse fra se se mentre un ghigno spuntava sulle sue seducenti labbra.

POV WINCHESTER
Dopo quella cena Dean si sentiva un po’ più rilassato. Passare del tempo con i suoi fratelli in un ambiente sereno,com’era la loro cucina,era sempre piacevole. Per quella sera aveva deciso di far cadere la sua maschera di serio cacciatore,per ritornare il solito Dean sempre pronto a scherzare e tormentare i suoi due fratellini. Era felice di come quella situazione stava avendo,suo malgrado,degli effetti positivi.
Vedere Beth così spensierata e sorridente gli riempiva il cuore di gioia.
Prima di andare a dormire,si era fermato in salotto con Sam. Il minore aveva deciso di approfittare  di quei momenti in cui Beth andava a dormire,per poter fare un resoconto della giornata e fare alcune ricerche aggiuntive. Il suo piano comprendeva che anche Dean ne restasse fuori.
Certo quello di mettere i sentimenti davanti non si era rivelata un’ottima mossa,ma Sam non poteva fare proprio a meno di pensare ai suoi fratelli. Loro erano nati per quella vita,calma e umana,e lui li avrebbe aiutati. Ma Dean era sceso al piano di sotto e l’aveva scoperto.
<< Cosa fai Sammy? >>gli aveva chiesto sbirciando da dietro la sua spalla sinistra.
<< Niente di che. Un semplice resoconto della giornata. >>disse rimanendo sul vago.
<< Hai notato come Beth si è rilassata dopo che Elena è stata qui? >>chiese l’altro.
Non aveva voluto immischiarsi molto su quello che stava facendo il fratello,quel giorno era dedicato a Beth.
L’indomani mattina avrebbe tormentato il suo fratellino.
<< Sì,sembra che stiano diventando amiche. Hai cambiato idea sul piano di Beth? >>
<< Assolutamente no. Ho solamente detto che mi fa piacere che Beth riesca a essere più felice e inoltre mi fa piacere se porta quel bel faccino in casa. >>aggiunse Dean sghignazzando.
<< Ti ricordo che tu sei il coach della sua scuola. Se avessi una storia con Elena ti licenzierebbero,e ti taglierebbero dall’albo degli insegnanti. Ma poiché non sei inserito in nessun albo,verrà direttamente la polizia ad arrestarti >>cercò di far ragionare Sam il fratello. Se Dean aveva buttato una battutina del genere,voleva dire che davvero lo pensava.
<< Non mi dire che non hai notato come sono le amiche di Beth. Ok,saranno anche dei mostri,ma dio se hanno le carte in tavola. La Gilbert mi stuzzica particolarmente visto che è l’unica umana. >>continuò Dean su quel suo discorso. Lui era fatto così,molto incline al gentil sesso. Ma sembrava che Sam non riuscisse mai a imparare quel lato del fratello e quindi ogni volta partiva una paternale.
Sam si limitò a mandargli un’occhiataccia e prima che aprisse bocca Dean lo bloccò,alzando le mani in segno di resa:<< Va bene,va bene. Mi terrò questi pensieri per me,capellone. >>aggiunse quella parola che doveva essere un insulto.
<< A volte mi chiedo chi sia il fratellino >>disse sospirando Sam per poi ritornare a scrivere.
<< Come sei noioso-si lamentò Dean,poi aggiunse-io vado a dormire. E domani preparati per un terzo grado >>detto ciò mise una mano in testa al fratello per scompigliargli i capelli e poi se ne andò.
Sam sbuffò mentre cercava di risistemarsi i capelli.
Ma poi un sorriso gli spuntò in volto. Suo fratello sembrava essere ritornato,per quella sera,allegro come sempre. Continuò a fare altre ricerche,ma la stanchezza era tanta  e si addormentò sul computer senza premunirsi di chiudere la finestra. Con il freddo che faceva rischiava di prendersi un malanno. Erano cacciatori,ma non immuni alle malattie.
Ma forse fu proprio quella piccola dimenticanza a salvare Elena.

POV ELENA
La povera Gilbert si era svegliata di soprassalto sentendo una terribile puzza di bruciato. Era saltata giù dal letto e aprendo la porta si era dovuta andare a scontrare contro una nube di fumo. Richiuse la porta e tossendo un po’ andò ad aprire la finestra,per poi ritornare alla porta cercando una via di fuga. Riuscì a scendere le scale ma dovette bloccarsi al penultimo scalino visto che le fiamme avevano quasi completamente avvolto il piano terra. Elena tossì di nuovo tenendo ben stretto davanti alla bocca e al naso un fazzoletto bagnato che aveva preparato,prima di scendere,in bagno. Pensò a dove aveva lasciato il cellulare e si ricordò sul divano del salotto. Si guardò in giro,per quanto il fumo permettesse e facendo attenzione riuscì ad arrivare al divano. Afferrò il cellulare e il più velocemente possibile cercò di digitare il numero di Stefan. Ma un altro colpo di tosse le uscì e quello le fu fatale. Aveva aspirato troppo fumo e con tutte le sue forze cercò di tenere gli occhi aperti. Ma non riuscì a digitare l’ultimo numero,che svenne.

POV WINCHESTER
Sam arricciò il naso e fu costretto a svegliarsi a causa di quel cattivo odore.  Si passò una mano in faccia,ancora tutto assonnato e si diresse alla finestra per chiuderla ma davanti a sé aveva uno spettacolo terrificante. Casa Gilbert era avvolta dalle fiamme.
<< Beth! Dean! Presto! >>urlò con tutta la voce che aveva in corpo e si lanciò fuori di casa,certo che i suoi fratelli l’avessero sentito.
Infatti i due scattarono dal letto e Beth potette vedere dalla sua finestra come era ridotta la casa della sua amica. Nella frazione di un nano secondo si fiondò giù per le scale e poi fuori,seguita da Dean che era solo a pochi passi di distanza da lei.
Sam corse a perdifiato verso la casa della ragazza,ma la sua corsa fu ostacolata da due armadi.
<< Dove pensi di andare? >>disse uno dei due per poi scoppiare entrambi a ridere. Ma Sam non si fece intimorire,era anche lui ben piazzato e riuscì a dare un pugno in faccia talmente forte a uno dei due che riuscì a farlo cadere a terra. Notò che era riuscito a spaccargli il labbro,ma la ferita si stava rimarginando.
Quali dei loro mostri erano?
Subito passò all’attacco anche con l’altro dandogli una ginocchiata nello stomaco.
<< Beth! Corri a prendere delle armi! >>urlò. Per il legno poteva servirsi dei paletti per la recensione.
Beth annuì e ricorse in casa,mentre Dean si avvicinò al fratello.
<< Ci penso io qui,vai a salvare Elena. >>disse Sam,staccando un paletto e colpendo il primo dei due energumeni che si era rialzato.
Considerato quanto fossero Dean non avrebbe potuto fare molto,e poi qualcuno doveva andare a prendere quella povera ragazza.
Dean riuscì ad arrivare alla porta,ma la strada più veloce era la finestra. Così andò davanti a quella che doveva essere nel soggiorno e,prendendo una breve rincorsa e parandosi la testa,si lanciò rompendo il vetro e atterrando rotolando per un po’.
Subito si rialzò e fu inevitabile tossire per il gran fumo. Si coprì le vie respiratorie con il bordo della maglietta nera e cercò di muoversi e vedere qualcosa. La stanza era quasi completamente avvolta dalle fiamme e il resto della casa non sembrava essere messa meglio. Per sua fortuna,ma soprattutto per quella di Elena,la ragazza era nel salotto anche se svenuta.
Dean la prese in braccio,ma il problema ora era un altro. La finestra era inutilizzabile a causa delle fiamme che l’avevano avvolta. Dean decise che era meglio rischiare. Forse si sarebbero un po’ abbrustoliti,ma era di certo meglio che rimanere lì a carbonizzare. Teneva ben stretta a sé Elena,assicurandosi che in caso di atterraggio brusco non sbattesse la testa. Poi prese una bella rincorsa e  si ributtò dalla finestra andando a finire nella siepe che osteggiava il portico. Dolorante Dean si alzò,senza mai lasciare la presa su Elena e vide che i suoi fratelli stavano completando il lavoro.

Beth entrando in casa andò a prendere un grande coltello,aveva letto che per uccidere dei mostri,di qualsiasi natura fossero,vai sul sicuro se gli tagli la testa. Poi andò anche a prendere una pistola con proiettili d’argento,se nel caso la leggenda fosse vera.
Appena uscì fuori vide che il fratello stava piantando un paletto nello stomaco dei uno dei due mostri,ma che l’altro si era rialzato e che lo stava per colpire alle spalle. Così lei subito gli puntò alla testa e gli sparò.
L’uomo cadde a terra urlando per il dolore,mentre Sam tolse il paletto improvvisato dallo stomaco dell’altro per infilarglielo nel cuore. Ma l’uomo non era un vampiro quindi non morì.*
<< Beth non sono vampiri >>gli disse Sam.
Beth annuì e si avvicinò a quello che aveva sparato e mentre si stava per alzare,la ragazza con un solo colpo secco gli tagliò la testa. Cercò di evitare di guardare il corpo privo del capo che cadeva al suolo senza vita.
Per quanto fosse abituata,certe scene le davano il voltastomaco.
Sam afferrò il coltello dalla mano della sorella e subito tagliò la testa anche all’altro.
<< Vai a prendere delle lenzuola che li avvolgiamo dentro >>disse Sam a bassissima voce per non urtare Beth,che sembrava molto scossa,anzi disgustata da quella scena.
La sorella annuì e fece un’altra corsa in casa.
Dean corse verso il loro giardino e distese lì Elena. Beth subito uscì di casa e Dean afferrò lui le lenzuola.
<< Ci pensiamo noi a quei mostri. Tu pensa alla tua amica. >>le disse.
Subito Beth praticò tutte le manovre necessarie,facendole il massaggio cardiaco e dopo un po’ Elena riaprì gli occhi prendendo un bel respiro per poi tossire,cacciando tutto il fumo dai polmoni.
Dean e Sam,invece,avevano avvolto i due corpi e le loro teste e ora li stavano portando nel bagaglio della macchina,dopo avrebbero pensato a buttarli nei boschi.
<< Se questi dannati mi sporcano la mia bambina,giuro che li farò resuscitare solo per riammazzarli io con le mie mani >>disse Dean facendo alzare gli occhi al cielo a Sam.
Per fortuna erano stati più veloci del risveglio di Elena,quindi subito si avvicinarono anche loro alla ragazza e Sam pensò bene di chiamare i vigili del fuoco.
<< Stai bene? >>chiese Dean apprensivo verso quella ragazzina.
<< Si,più o meno. Grazie mi avete salvato la vita. >>disse Elena guardando i Winchester uno per uno negli occhi. Se lei era viva lo doveva solamente a quei tre ragazzi,che per sua fortuna erano capitati nella sua vita.
Sapeva di potersi fidare di loro,e quella era stata la prova. Ora nessuno l’avrebbe smossa dalla sua idea.
<< Lavoro di gruppo. Sam l’allarme,io il salvataggio e Beth la rianimazione >>disse Dean sorridendo sghembo per cercare di alleggerire un po’ l’atmosfera.
<< Davvero non so come ringraziarvi,tutti. –poi si rivolse a Dean-ti sei lanciato in una casa in fiamme per salvarmi. Davvero,grazie. >>
Dean le sorrise per poi mettergli una mano in testa per arruffargli capelli,come aveva fatto prima con il fratello:<< Sei una mia alunna e un’amica di mia sorella. Non hai nulla da ringraziarmi >>.
Elena stava per ribattere,ma poi tutti furono costretti a voltarsi verso il suono di un singhiozzo.
E quel rumore proveniva proprio da Beth,che con gli occhi lucidi fissava Elena.
<< Mi dispiace così tanto. E’ tutta colpa nostra,tu non c’entri. Se solo avessi insistito per farti rimanere a mangiare da noi. Se solo ti avessi proposto di rimanere con noi. >>disse Beth,mantenendo gli occhi lucidi ma senza piangere,nonostante fosse scossa da tremiti. Lei non piangeva,non poteva.
Il nemico era nei paraggi e non si sarebbe fatta vedere debole.
<< Non è colpa vostra >>cercò di dire Elena per poi bloccarsi. Beth le si era buttata addosso abbracciandola. Elena per un primo momento rimase ferma per quel gesto inaspettato,ma poi ricambiò l’abbraccio e non potendo evitare di far scorrere due lacrime ribelli sul suo viso.
Dean e Sam guardavano la scena,non sapendo cosa fare o dire. Beth aveva ragione. Era colpa loro.
E la presenza di quei due mostri era la prova. Qualcuno li stava mettendo alla prova e avevano usato Elena come esca,mettendo a repentaglio la sua vita.
Intanto la gente era uscita dalle loro case per vedere cos’era successo e per assicurarsi che Elena stese bene. I pompieri non tardarono ad arrivare e cercarono di estinguere l’incendio nel minor tempo possibile per non far peggiore la situazione della casa. Quando finirono dissero che l’abitazione non era utilizzabile per viverci e di fare la massima attenzione se decidevano di entrare per prendere qualcosa. Per sicurezza era meglio richiamarli e farsi aiutare.
Alcuni avevano pensato di portare delle coperte per far coprire quei quattro ragazzi,che tirati giù dal letto,non avevano avuto il tempo nemmeno per infilarsi le pantofole. Sam e Dean non l’accettarono,piuttosto preferirono che le indossassero le due ragazze.
Una macchina sfrecciò per la strada,passando inosservata a causa di quel gran trambusto. La donna che la guidava sorrise guardando quella scena. Quello che voleva sapere era venuto a galla e,ancora una volta,la sua doppelganger era riuscita a salvarsi.


Salve! Scusate se non commento molto questo capitolo ma sono di corsa. Spero che vi sia piaciuto e ringrazio come sempre quelle due magnifiche ragazze che recensiscono sempre e anche i lettori silenziosi e chi ha inserito questa storia fra le seguite.
Alla prossima!
*mi è venuto un dubbio. Un licantropo muore con un paletto nel cuore? Secondo me sì,ma fate finta che non sia così xD

  
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