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Autore: emme30    06/09/2012    11 recensioni
Raccolta di Daddies!Seblaine per la Seblaine Week organizzata su tumblr.
#1 Ricordi della Dalton; #2 Litigi; #3 Troppo vecchi per certe cose; #4 La popolarità non fa bene alla famiglia; #5 Il discorso del Diploma; #6 Addio Papillon; #7 Bwein e Scebascia
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Daddies!Seblaine'
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"Papà, non ci volete più bene?"

 

Blaine controllò il cellulare ancora una volta, prima di sospirare e infilarlo nella tasca del completo; accanto a lui, anche Sebastian era tornato a sbuffare.

Odio quando ci deve accompagnare Clarence.”

Non ricominciare,” lo ammonì Blaine serio, sistemandosi il cravattino nero al collo e voltandosi per aggiustare la cravatta del marito.

Sono capace a guidare, perchè non posso venire con la mia macchina che è sicuramente molto più bella di questa limousine e dobbiamo avere l'autista? L'autista, Blaine! Mi sembra ancora di avere quindici anni quando mia madre mi mandava in giro con l'autista.”

Blaine sospirò, straziato dalle lamentele di Sebastian. “Perchè, come ti ho già detto mille volte nelle ultime due ore, non possiamo andare ai GLAAD con la tua macchina, visto che siamo gli ospiti d'eccezione.”

Sebastian grugnì guardando fuori dal finestrino.

Anzi,” continuò Blaine, “ringrazia che siamo sulla stessa limousine. Non sai quanto ci ho messo a convincere Camille a lasciarci un po' insieme senza gente in giro.”

A quelle parole, Sebastian si voltò verso di lui e, in un attimo, gli sembrò che il cattivo umore gli fosse scivolato via di dosso. Fece scivolare un braccio intorno alle sue spalle e lo fece avvicinare a sé, per catturare le sue labbra in un bacio.

Hai ragione,” mormorò una volta allontanato dalla sua bocca. “Ma lo sai quanto mi da fastidio l'autista.”

Blaine ridacchiò e fede scivolare le nocche lungo la guancia del marito, perdendosi un paio di attimi a guardare la fede dorata all'anulare. “Pensa a noi invece... due settimane siamo stati separati e tu pensi all'autista? Dio, odio il tuo nuovo film. Non siamo neanche riusciti a passare un po' di tempo assieme con i bambini.”

Sebastian lo guardò affranto. “Ti ha scritto Rachel? Come stanno?”

Hanno mangiato ma dice che sembrano arrabbiati. Si sono chiusi in camera di Alicia e se ne stanno lì con i musi lunghi.”

Rimasero entrambi un paio di attimi in silenzio, poi Sebastian strinse a sé Blaine e gli baciò la fronte. “Ma dovevamo proprio venirci ai GLAAD? Darei un braccio per stare a casa a coccolarmi Tommy ed Annie.”

Purtroppo sì,” sospirò Blaine. “Lo sai che Camille-” ma non riuscì a finire la frase perchè, in quel momento, la limousine si fermò e un vociare fuori dai finestrini fece capire loro di essere arrivati.

Si guardarono negli occhi per un istante.

Rimani vicino a me,” mormorò Blaine.

Sebastian gli afferrò la mano e la strinse. “Sempre.”

E, un attimo dopo, erano in pasto a fotografi e giornalisti, perchè le due grandissime star del momento erano finalmente arrivate a uno degli eventi del mondo omosessuale più attesi dell'anno, i GLAAD Awards di Los Angeles. Da quando lui e Sebastian avevano sfondato come attori e si erano fatti strada nel mondo dello spettacolo, le loro vite erano radicalmente cambiate; non solo perchè stavano insieme da sempre, ma anche perchè erano continuamente impegnati in quella serie di iniziative per i diritti degli omosessuali in tutta l'America.

Erano due star di grande successo e il fatto che fossero apertamente gay, sposati e padri di due bellissimi bambini era motivo di grande ammirazione e adorazione. Erano l'esempio che una coppia gay potesse vivere esattamente come chiunque altro, avere figli e amarsi senza che qualcuno ne dicesse niente.

Blaine era sempre stato più che orgoglioso di quello che lui e Sebastian avevano costruito nel corso degli anni, sia a livello della loro reputazione che meno. La soddisfazione più grande di Blaine, però, non era quella di essere nominato al terzo anno consecutivo ai GLAAD Awards, ma sentire Annie e Tommy che lo chiamavano papà la mattina appena svegli, ed era sicuro che per Sebastian fosse lo stesso.

Cominciarono ad avviarsi per il red carpet con rispettivi manager ai lati, accecati dai flash dei fotografi e nel caos più totale, mentre una marea di giornalisti cercava di chiamarli per poterli intervistare. Come era difficile essere la coppia hot del momento.

Da quando erano scesi dalla macchina, Blaine non aveva lasciato la mano di Sebastian neanche per un attimo. Era rimasto aggrappato, e poco importava che Camille continuasse a dirgli che non era il caso di camminare per il red carpet tenendosi per mano. Blaine aveva bisogno di quella stretta forte e decisa, odiava tutta quella confusione.

Dopo un paio di foto vicini con due sorrisi smaglianti sulle labbra e dopo che Camille riuscì a staccarli l'uno dall'altro per fargli fare le interviste separate, Blaine vide con la coda dell'occhio Sebastian avvicinarsi a una giornalista bionda e abbracciarla. Sì avvicinò incuriosito, anche perchè Camille lo stava praticamente spingendo in quella direzione, e raggiunse il marito appoggiandogli una mano sul fianco.

Blaine! Che piacere vederti!” esclamò la donna con un rossetto rosso fuoco.

Lui le sorrise, e si avvicinò per lasciarle un bacio sulla guancia, prima di tornare al fianco di Sebastian.

Stavo giusto raccontando a Kristin dell'ultimo film e di come stanno andando le cose,” lo mise a corrente il marito.

Blaine annuì e alzò le sopracciglia, guardando la donna. “Ti ha già raccontato di quanto sia fenomenale Martin? No, perchè a me certe volte sembra che sia sposato con lui. Hai presente no, quei momenti di pura adorazione: Martin qui, Martin là. Potrei anche essere geloso, io.”

La donna rise divertita coprendosi la bocca, ma Sebastian lo guardò corrugando le sopracciglia.

Io non parlo così di Scorsese.”

Blaine lo fissò con uno sguardo eloquente, ma prima lui gli potesse rispondere la donna li interruppe con una voce cristallina. “E cosa mi dite dei due pargoli? Sono contenti che papà lavori con Scorsese in un film che si pensa già possa essere candidato all'Oscar?”

Non troppo, devo stare lontano da casa e purtroppo li vedo poco.”

Fortuna che c'è tuo marito a badare a loro mentre tu te la spassi con Martin.”

Kristin rise di nuovo mentre Sebastian osservava Blaine fintamente offeso. Ovviamente, la giornalista non poteva avere idea di quanto fossero vere quelle parole e di quanto Sebastian stesso detestasse dover lavorare dall'altra parte del mondo e non poter trascorrere tutto il tempo che voleva con la sua famiglia.

Sia il red carpet che gli awards trascorsero in modo piacevole e tranquillo. Presentarono entrambi un premio, vinsero quello per cui erano stati nominati e, quando la cerimonia fu finita, poterono finalmente rintanarsi nella loro limousine per tornare a casa, per nulla desiderosi di andare a innumerevoli afterparty, nonostante Camille li avesse praticamente obbligati.

Clarence, puoi fermarti a casa di Rachel così recuperiamo i bambini?” chiese cortesemente Blaine quando lui e Sebastian erano finalmente seduti nel retro della macchinona nera, esausti e con le guance che dolevano per i troppi sorrisi. L'autista annuì tranquillo, e Blaine ringraziò che ci fosse lui a scortarli a casa.

Sebastian digitò un sms prima di spegnerlo e cacciarlo nella tasca del completo, abbandonandosi contro il petto di Blaine con un sospiro.

Ho scritto a Camille che ho spento il cellulare, di cercare te se proprio ha bisogno di me. Ma spero che non lo faccia, perchè se la sento ancora dirmi cosa devo fare giuro che le sputo.”

Lo sai che fa un lavoro eccellente,” lo rimproverò Blaine, sfilandosi il cravattino dal collo e sbottonandosi la camicia.

Sì, ma non mi interessa,” commentò Sebastian sfilandosi la cravatta. “Voglio stare con i miei figli questo week end e non ho intenzione di farmi rovinare tutto da questa cosa o quell'altra.”

Blaine sorrise e gli baciò le labbra. Stava per dire qualcosa quando la macchina si fermò e lui riconobbe il quartiere dell'amica.

Clarence ci metto un attimo.”

Nessun problema signore,” rispose cordiale l'autista prima che Blaine scendesse e si avviasse verso il palazzo dove abitava Rachel.

Suonò il campanello e, un paio di attimi dopo, la vide comparire sulla porta con un sorriso smagliante.

Ma buonasera! I miei complimenti al vincitore!”

Blaine rise e si chinò per baciarle la guancia. “Grazie. Mi fermerei a chiacchierare ma sono distrutto e Clarence è in mezzo ai piedi. I ragazzi?”

Te li chiamo subito,” rispose Rachel ammiccando. “Ma sappi che domani voglio sapere tutto!”

Assolutamente,” sorrise Blaine, per poi vedere Annie e Tommy comparire alle sue spalle con una smorfia in volto. “Ehi ciao! Tutto bene?” si chinò per baciare la testa a entrambi, ma non ricevette la risposta che sia aspettava; solo un paio di mormorii d'assenso.

Guardò preoccupato l'amica, ma lei alzò le spalle come se non sapesse nulla. Li salutò anche lei e tutti e tre scesero le scale per raggiungere la macchina.

Blaine provò a prendere le mani di entrambi, come faceva sempre quando erano più piccoli, ma tenevano lo sguardo basso e i palmi in tasca, come a evitarlo apposta.

Non disse niente finchè non raggiunsero la limousine nera e aprì la porta, sperando in un cambio di comportamento alla vista di Sebastian, ma lo salutarono freddi con un Ciao papà che spezzò il cuore di entrambi i genitori.

Si sedettero in mezzo a Blaine e Sebastian ma non dissero niente, avvolti nelle loro sciarpe e nei loro giubbotti, visibilmente infastiditi o arrabbiati per qualcosa.

Come è andata la serata con zia Rach?” domandò Blaine con il cuore in gola.

Bene.”

Cosa vi ha fatto di buono da mangiare?”

Pizza.”

Avete visto la tv?”

No.”

Cosa avete fatto?”

Niente.”

Ad ogni risposta di Tommy, Blaine si sentiva sempre più a disagio e non capiva perchè suo figlio continuasse a evitare il suo sguardo e a comportarsi in quel modo. Voleva dire qualcosa, ma Sebastian lo precedette.

Possiamo sapere perchè io e vostro padre ci meritiamo il trattamento del silenzio?”

Nessuno dei due mosse muscolo o disse una parola al tono autoritario della voce di Sebastian.

Siete arrabbiati con noi o ce l'avete con qualcun altro?”

Ancora nessuna risposta e fu chiaro come il sole che ce l'avessero con i genitori.

Annabelle. Thomas.”

Neanche i loro nomi per intero riuscì a farli parlare, però dopo qualche minuto dagli occhi di Annie cominciarono a sgorgare una serie di grosse lacrime.

Sebastian, seduto accanto a lei non ci pensò due volte a prenderla in braccio e stringerla tra le sue braccia, accarezzandole i capelli e cercando di calmarla cullandola piano.

E'-è...” cominciò la bambina con un singhiozzo. “E' che ci mancate tanto.”

Quella frase quasi spezzò il cuore di Blaine.

N-non ci siete mai... n-non ci volete bene?”

Scricciolo come puoi dire una cosa simile?” Blaine notò il tono di voce ferito di Sebastian e cercò lo sguardo di Tommy, anche lui sull'orlo del pianto.

Annie ha ragione... voi non ci siete e andate a questi stupidi... gala... e noi volevamo tanto stare con voi stasera, sono due settimane che non vediamo papà,” continuò Tommy alzando lo sguardo verso Blaine. “Non ci volete più bene?”

No no no, ma cosa state dicendo?” Blaine non potè che risentirsi per quelle parole, non era possibile che i suoi figli pensassero che lui non li amava. Prese Tommy in braccio e lo fece adagiare sulle sue gambe, per poi scivolare contro Sebastian in modo che fossero tutti e quattro vicini.

Io e papà vi amiamo più di ogni altra cosa al mondo. Siete il nostro primo pensiero tutte le mattine e l'ultimo la sera prima di andare a dormire. Non dovete pensare queste cose,” li rassicurò Sebastian con un tono di voce dolce.

M-ma allora,” Annie tirò su col naso, facendosi asciugare il volto bagnato da Sebastian. “Perchè siete sempre a lavorare? Papà, non ti abbiamo visto per tantissimo e ci sei mancato tanto e stasera sei andato a divertirti e noi volevamo stare con te.”

E' vero,” aggiunse Tommy triste. “Vi andate sempre a divertire senza di noi.”

Blaine e Sebastian si guardarono negli occhi quasi devastati, distrutti dal sapere che i loro bambini, l'unica ragione per cui si alzavano dal letto ogni mattina, pensavano certe cose di loro.

Ma non potevano neanche dirgli la verità: come solo potevano pensare che una bambina di tre anni e uno di cinque capissero l'importanza di quello che facevano e della serata appena trascorsa? Come potevano spiegare loro che ormai erano diventate icone e che non potevano pensare di comportarsi come tutti i genitori del mondo?

Si guardarono sconfortati, più distrutti dalle lacrime di Annie che per la serata passata a sorridere a sconosciuti, e strinsero entrambi in un abbraccio.

Sapete cosa volevo fare domani?” cambiò completamente discorso Sebastian.

Entrambi i bambini scossero il capo. “Domani mattina ci svegliamo tutti tardi e poi guardiamo i cartoni, perchè io non mi ricordo mica più come finisce il Re Leone.”

Blaine sorrise e cercò di trattenere le lacrime quando capì cosa stava facendo Sebastian.

Poi ci mettiamo a fare gli spaghetti con le polpette... di che film erano che non mi ricordo?”

Di Lilli e il vagabondo papà!” esclamò Annie con una piccola risata all'espressione di Sebastian; accanto a lei, anche Tommy sorrideva.

Oh giusto, e poi al pomeriggio andiamo al parco a pattinare sul ghiaccio, cosa ne dite? E ci prendiamo una cioccolata calda di quelle con la panna sopra nel posto che piace a Tommy.”

I due bambini annuirono, le lacrime scomparse in prospettiva del sabato che li attendeva e Blaine sentì un groppo alla gola che non se ne voleva andare.

Guardò Sebastian triste, ma sorrise, perchè il giorno dopo sarebbe stato perfetto, esattamente come l'aveva descritto.

Papà,” domandò Tommy, appoggiando il capo al petto di Blaine e facendosi coccolare dal padre.

Possiamo dormire nel lettone con voi stanotte?”

I due uomini annuirono senza neanche pensarci un attimo e andarono a cercare l'uno la mano dell'altro, come per rassicurarsi a vicenda che almeno quella notte non ci sarebbe stato nulla di storto nelle loro vite e avrebbero potuto essere due normalissimi papà senza troppi pensieri per la testa.

 

 


Ero un po' in crisi per questa shot perchè il prompt era AU/Crossover, e quindi dovevo giostrarmi i due papà in un altro modo; ho pensati dunque di rendere i nostri Blaine e Sebbie un po' come Neil e David, che insomma, io li adoro da morire e sfido chiunque a non farlo. E questi erano i miei Famous!Daddies per la AU :)

Spero che non sia uscita troppo malinconica, volevo fare una cosa divertente ma il risultato è stato questo, quindi spero che vi sia piaciuta. Grazie a tutti per l'amore che mi date e per seguirmi, vi amo!

A domani (spero, aaaargh la shot con prompt Occasions non vuole uscire e sono sull'orlo di una crisi di nervi)

Marti

   
 
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