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Autore: IAGOD    06/09/2012    1 recensioni
"Non avrei mai pensato che, se avessi pulito, spazzato, cucinato e servito una band in una casa megagalatica, avrei trovato l'amore". Però, anche se ti osservo da lontano, con un spazzolone in mano, sento che mi innamorerò." Venite a seguire le comiche e romantiche avventure di una ragazza che si ritroverà a farsi in quattro per la band più ascoltata del momento, e che finalmente realizzerà il suo sogno!.
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: Triangolo
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"Attenzione, il volo per Londra delle 15.30, è in arrivo. Si prega la gentile clientela, di prepararsi all'imbarco". Ed eccomi qui, mentre una voce squillante dell'aeroporto avvisa tutti dell'arrivo dell'aereo, e la gente inizia ad avere vari sbalzi di umore euforici e nervosi, io sorseggio tranquillamente la mia lite cola, tenendo stretta la mia valigia, aspettando che il caos si calmi. Sta per iniziare una nuova vita, mi sono detta; una vita che voglio svolgere con successo, lontano da casa e dal passato. Arrivata sugli scalini dell'aereo, i posti erano quasi tutti finiti e, come se non bastasse hanno dovuto mettere la mia valigia nella stiva e accompagnarmi nell'unico sedile rimasto libero. Quelle ore furono tremende, vicino ad un vecchietto sbavoso e chiaccherone, bambini rompipalle che continuavona ad agitarsi e tirare calci al mio sedile. L'unica cosa che riusciva a non farmi agitare e perdere le staffe, erano le mie cuffiette e le mie noccioline salate. Arrivati a Londra, cercai di prendere la mia valigia con cautela, quando però le hostess aprì le porte, ecco che il caos si inondò come mille puledri assettati di liberta, . Io erò lì, per terra, schiacciata dagli altri che continuavono a non accorgersi di me, essendo una ragazza abbastanza minuta, con capleli neri e occhi verdi, seno ridotto e fisico che faceva ridere i poli. Non mi ritenevo una chissa quale bellezza, ma a modo mio speravo di essere carina. Comunque uscita finalmente, la hostess mi spinse fuori per velocizzare i tempi e, ecco che come una scema mostravo alla mia nuova città le mie capacità di imbranattaggine: inciampai fino a rotolare con tutta la valigia,e come se non bastasse la maggior parte delle mie cose intime erano cadute per terra. Che imbarazzo! Dopo, essere diventata tutta rossa e silenziosa dalla vergogna, mi affrettai a raggiungere l'hotel prenotato da mia madre. Non era un gran che ma, era l'unico che potessi pagare e , avevo promesso a me stessa che mi sarei trovata un lavoro al più presto per permettermi un appartamento tutto mio. Comunque, erano passate ore e nonostante,avvessi attacatto dapertutto dei volantini con su scritto" Offro servizi, pulizie,cucina, e molto altro" con la mia faccia attaccata, nessuno mi aveva ancora chiamato per offrirmi un lavoro. Forse era stata la mia faccia a spaventarli? Può darsi ma, anche la mia modesta proffessione non era un granchè, anche se era l'unica cosa che riuscissi a fare bene. Credo. La notte giunse subito, il ponte di londra dalla mia piccola finestra d'albergo, sembrava piena di colori, musica e luci. Tutti sembravano essere felici, camminavano con borse di prada e cellulari microscopici per le strade illuminate di Londra, ridevano, giovinano. Io invece, ero l'essatto opposto. Tutta questa giornata era andata per il verso sbagliato, aveva completamente annullato le mie illusioni. Pioveva e tuonava, ormai di gente fuori non c'è n'era più. Quando, una folata di vento fece volare via la mia sciarpa fatta a mano, per strada, corsi subito a riprenderla. Era un ricordo speciale, e non volevo che si rovinasse. Ero scesa con una maglietta del pigiama e un jeans a vita bassa; "tanto nessuno mi vedrà in questo stato"pensai fra me e me, mentre mi bagnavo fradiccia stringendo tra le mani la mia calda sciarpa. E invece, quest'ultima frase venne completamente smentitta. Infatti, prima di aprire la porta di hotel, qualcuno mi afferò la manica: era tutto scuro, ombrello verde e il mio volantino in mano. Ma, lo spavento, era così tanto che non pensai a quello che stavo facendo e, tirai subito un calcio sullo stomaco a questo tizio strano. Avevo fatto anni di pugilato, mi sapevo ben difendere XD. Comunque questo, si scoprì il volto e, lì pensai poco a poco, di svenire: era Harry Styles, accidenti! Così mi gettai disperatamente fra le sue braccia e , cercai di chiedere scusa, ma l'emozione mi fece dire solo questo: "Me scusa, scusa perfavor..." Ok, sembravo una completa idiota, e ci vollè un pò per calmarmi ma, poi lui aggiunse con quel suo sorrisso sgargiante:" Non ti preoccupare, non sono un maniaco. Sono Harry, della band one direction ma questo lo sai già. Ho letto il tuo volantino e io e la mia band, saremmo interessati ad un mese di prova per la nostra casa. Tutte le cameriere avute sono state pessime, riccatatrici, ladre e meschine a fin di soldi. " Io allora, strofinandomi gli occhi per realizzare che la persona più hit del momento, mi stava parlando, dissi:" E come sai , cioè come può fidarti di me?" Harry allora, mi ridiede il volantino e rispose, disinvolto e alleggro:" Bhe ho visto come hai scritto il volantino e la tua faccia, mi basta per sapere che sei affidabile. Inoltre, qua quasi nessuno se non disperato,attacherebbe certi volantini no? Io più che altro, ho bisogno assolutamente di una domestica!" Io, allora forzata dalle sue bellissime parole, che non sapevo se prenderle come insulto per la mia faccia, accettai e , da lì mi prese la mano, aprì l'ombrello ridendo e ci diressimo lontano dall'albergo. Non dissi una parola per tutto il tragitto, e anche se ero piena d'acqua, i capelli erano ridotti a uno schifo e ero in pigiama, nulla era più importante della occassione che mi si era prorposta oggi. Non so dove mi stava portando, ma già avere la mano di harry, e guardare da vicino i suo riccioli bagnati sexy, bastava per aggiustare la mia giornata. Un miracolo? Non l'avrei mai spauto ma, adesso, ora come ora, sembrava che la fortuna girasse a mio favore. La mia nuova vita, è pronta per cominciare.
  
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