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Autore: instamartys    06/09/2012    6 recensioni
“Io non ho dimenticato quello che è successo sei mesi fa, Sam.” Mi disse lasciandomi il polso
“Devi dimenticarlo, Zayn.” Dissi guardandolo negli occhi
“Non posso.” Sussurrò
“Perché?” Gli domandai
“Perché non posso dimenticare le emozioni che ho provato mentre stavo con te, e non voglio dimenticarle.”
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Under the rain of Bradford.

 

 

Un’altra giornata in cui Bradford era avvolta da una spessa coltre di nubi grigie che minacciavano pioggia e non solo. L’aria era freddissima il che mi costrinse ad indossare sopra il mio maglioncino una felpa pesante.
Avevo appena finito di studiare. La scuola mi impegnava molto dal punto di vista didattico, cercavo sempre di migliorarmi, ma non lo facevo perché mi piaceva studiare, anzi tutto il contrario, odiavo la scuola. Studiavo per dare soddisfazione ai miei genitori. Ci tenevano tanto che io andassi bene a scuola, che mi fossi iscritta ad una buona università e che avrei avuto un buon lavoro, in futuro.
Chiusi con un tonfo il libro di fisica, una delle materie che odiavo di più in assoluto, e presi il nuovo libro appena comprato di Nicholas Sparks intitolato “Vicino a te non ho paura”.
Amavo leggere. Leggere era la mia passione, il mio tutto.
I libri mi aiutavano ad uscire fuori dalla realtà e mi portavano in mondi fantastici dove io desideravo essere.
Mi immedesimavo nei protagonisti, provavo ogni emozione che provavano loro.
Ed ogni volta che finivo un libro ci rimanevo male perché mi affezionavo alla storia e ai personaggi.
Mi sistemai sul mio adorato letto a baldacchino da una piazza e mezza con le mie adorate lenzuola azzurre profumate, mi accomodai alla spalliera e cominciai a leggere.
Ero concentrata sulla lettura quando improvvisamente sentii un trambusto al piano di sotto.
Strano, mia madre era in cucina a prendere il the con la vicina, papà era ancora al lavoro e poi c’era mio fratello Danny che stava giocando ai videogiochi con l’amico di sempre, Anthony.
Sicuramente uno dei due aveva perso una partita e Fifa e stavano discutendo per questo facendo, purtroppo per me, baccano.
Improvvisamente nel bel mezzo della confusione sentii la sua risata.
No, impossibile, lui non era in città, era ancora in America in tour con la sua band.
La mia mente malata aveva solo immaginavo quella sua meravigliosa risata cristallina.
Si, era sicuramente stato frutto della mia immaginazione.
Era incredibile quanto mi mancasse.
Sentivo la sua assenza giorno e notte.
Ma volevo evitare di pensarci, volevo evitare di soffrire, ancora.
La notte mi ritrovavo a piangere silenziosamente pensando a lui.
Mi mancava, terribilmente.
Ed oltre a questo, la cosa che mi pesava più di tutte, era che tra me e lui non sarebbe potuto accadere mai niente.
Perché?
Perché lui era Zayn Malik, pop-star di fama internazionale.
Lui faceva esplodere gli ormoni alle ragazzine di tutto il mondo.
Era bello, bello come il sole.
Con la pelle ambrata dovuta alle sue origini pakistane, con i capelli nero corvino, con le labbra morbide e rosa, con gli occhi color del cioccolato fondente fuso e con il sorriso più bello di tutto l’universo.
Il sorriso che mi faceva arrossire, sempre.
Quel sorriso che lo faceva sembrare un Dio greco appena sceso dall’Olimpo.
Ed io ero semplicemente la sorella minore del suo migliore amico, niente di più, niente di meno.
Poche lacrime trasbordarono degli occhi senza nemmeno che me ne accorgessi.
Con un gesto frettoloso le asciugai, e con un cenno della mano cercai di distogliermi dai tutti quei brutti pensieri e ritornai alla lettura del mio libro, senza concentrarmi davvero.
La pioggia scrosciava sul tetto e sulla finestra della mia stanza facendo un rumore assordante.
Poi ancora la sua risata.
Stavo impazzendo, ne ero certa.
Ero pronta per un ricovero in un centro per malati mentali.
Ed ecco la sua voce soave accompagnata dalla sua risata melodiosa.
No, c’era qualcosa che non andava.
Mi alzai frettolosamente dal letto e aprii la porta della mia camera per ascoltare meglio e per convincermi che stavo diventando pazza per davvero e che non c’era nessun Zayn al piano di sotto a ridere e scherzare con i suoi amici di sempre.
Ecco, silenzio quasi assordante.
Mi stavo immaginando tutto.
Ero solo una povera pazza che si immaginava la voce del ragazzo che ormai amava da tutta la vita.
Mi riandai a sedere sul letto e sbuffai rumorosamente buttandomi una mano sulla fronte.
Chiusi gli occhi per un minuto.

“Samantha Jones non c’è nessun Zayn Malik di sotto, rassegnati.” Sussurrai a bassa voce.

Ormai tutta la concentrazione era persa, e non avevo nessuna voglia di riprendere in mano il libro e ricominciare a leggere da capo, visto che in quelle poche pagine non c’avevo capito assolutamente nulla.
Decisi di recarmi in cucina per prepararmi un the.
Scesi silenziosamente le scale e rimasi per due secondi in corridoio attizzando per bene le orecchie per dare prova che Zayn, ovviamente, non c’era, c’era solo il fastidioso ronzio e borbottio dovuto dal videogioco.
Entrai in cucina e salutai mia madre con un bacio affettuoso sulla guancia e la signora Flowers.

“Allora, come va la scuola, tesoro?” Mi domandò la gentile signora dai capelli candidi.

“Tutto bene, signora Flowers, la ringrazio!” Risposi educata

“Come mai sei qui in cucina, tesoro?” Mi domandò la mamma

“Ho voglia di farmi un the ai frutti rossi.” Dissi facendo spallucce “C’è?” Le domandai

“Si, ho comprato la scatola proprio ieri.”

Mi avvicinai ai fornelli e cominciai a scaldare l’acqua in un pentolino, nel frattempo preparai la mia tazza preferita a fiorellini celesti, ci versai due cucchiaini di zucchero e misi dentro il sacchettino con il the, aspettai altri due minuti che si riscaldasse l’acqua, e poi la versai nella tazza.
Cominciai a fare su e giù il sacchettino nell’acqua per diffondere l’aroma.
Adoravo il the ai frutti rossi, era il mio preferito, riusciva a farmi rilassare del tutto.
Mi avviai verso il salotto per dar fastidio a Danny ed Anthony, visto che mi annoiavo.
Mi appoggiai all’anta della porta con i miei occhi ancora sulla tazza.

“Allora, chi di voi due babbuini sta vincendo?” Domandai ridacchiando

“Anthony!” Ridacchiò quella voce.

Alzai di scatto gli occhi, il mio cuore cominciò a battere veloce e mi sentii le gambe deboli.
Lui era lì.
Sorrideva con il suo solito sorrisetto sexy che mi faceva morire ogni volta.
Involontariamente mi cadde di mano la tazza di the, che andò in frantumi.

“Zayn…” Sussurrai a bassa voce

“Ciao, Sam!” Mi salutò entusiasta e si alzò dalla poltrona dove era comodamente seduto.

“Complimenti, sorellina. Sei un pericolo ambulante!” Scimmiottò quel demente di Danny riferendosi alla tazza caduta a terra.

“Fanculizzati, Danny.” Dissi senza alcuna espressione nella voce.

Ero con gli occhi fissi nei suoi e stavo per sciogliermi.
Si avvicinò sempre di più a me, e potetti godere del suo fantastico odore di miele mischiato a tabacco.
Evidentemente, fumava ancora.
Improvvisamente mi abbracciò sollevandomi pochi centimetri da terra e facendomi fare una giravolta insieme a lui.

“Grazie per il caloroso benvenuto, Sammy.” Disse sarcastico mettendomi a terra.

“Scusami, è che devo ancora metabolizzare il fatto che tu sia qui, davanti a me.” Dissi sorridendo “Oh mio Dio, tu sei qui davanti a me!” Mi esaltai e corsi ad abbracciarlo calorosamente.

“Così va molto meglio.” Sussurrò lui al mio orecchio.
Brividi di freddo che mi percorsero per tutta la schiena.

“Dio Zayn, mi sei mancato da morire.” Dissi stringendolo a me più che potevo

“Sei mancata tanto anche a me, piccola Sammy.” Sussurrò e mi diede un bacio sul collo.

“Ok, smettetela di amoreggiare voi due e torniamo a giocare!” Esclamò Anthony

“Wow Anthony, hai la finezza di un elefante in una cristalleria.” Dissi e gli feci una smorfia e sentii Zayn ridere.

“Vabbè lasciamoli parlare, fratello. Io e te torniamo a giocare!” Disse Danny

E i due ritornarono alla partita di Fifa interrotta.

“Avevo sentito la tua voce, prima, quando ero di sopra, ma pensavo che me l’ero immaginata. Invece, eccoti qui!” Risi

“Si, eccomi qui, sono tornato.” Sorrise e ci sedemmo entrambi sul grande divano.

“Ti trovo bene, Malik. Forse un po’ dimagrito… ma stai bene.” Dissi carezzandogli un braccio

“Si, è stato un po’ stressante questi mesi. Mangiavo poco, dormivo poco, concerti tutte le sere. Sono tornato per riposarmi un po’.” Mi spiegò ed io annuii sorridendo “Anche io ti trovo bene, Sam. Non sei cambiata tanto, ti sei fatta crescere i capelli, vedo.” Mi disse e sorrise

“Mi avevi consigliato di farli crescere prima di partire, e ho voluto darti retta.” Ammisi

“Ti stanno meglio lunghi.” Sussurrò guardandomi dritto negli occhi.
Poi con una mano mise una ciocca ribelle di capelli dietro l’orecchio.
Io arrossii violentemente. “Sei bellissima quando arrossisci.” Sussurrò e cominciò a carezzarmi la guancia.

“Ehm…io, io devo ripulire il pasticcio che ho combinato prima.” Balbettai imbarazzata.
Mi alzai violentemente da dove ero seduta senza nemmeno guardarlo negli occhi.
Rialzai i cocci della tazza con mani tremanti e dopo averli raccolti tutti mi avviai verso la cucina.

“Cos’è successo, tesoro?” Mi domandò mamma con il viso crucciato

“Mi è scivolata la tazza di mano.” Risposi e gettai i cocci nella spazzatura, poi presi lo straccio e mi avviai a pulire i pavimento macchiato dal the.
Mi inginocchiai sul pavimento e presi a pulire.
Mi sentivo gli occhi di Zayn addosso, e mi sentivo talmente imbarazzata, cercavo in tutti i modi di non incrociare il suo sguardo con il mio.

“Allora lo facciamo o no questo video?” Domandò Zayn

“Certo che si!” Esclamò entusiasta Anthony

“I passi sono quelli che ci hai fatto vedere prima?” Domandò Danny

“Si, sono quelli.”

Presero il pc portatile, lo misero sulla scrivania ed attivarono la videocamera.
Zayn fece partire la musica e prese a ballare in modo sexy e sensuale.
Era bellissimo, ed il modo in cui si muoveva mi faceva venire certe voglie poco caste.
Era colpa sua, semplicemente solo colpa sua se adesso stavo cominciando a sentire caldo anche se fuori c’era un freddo bestiale che proveniva dalla Siberia.
Stavo letteralmente sudando, tolsi la felpa larga e rimasi solo con il maglioncino.
Solo adesso avevo notato come era vestito: portava i suoi soliti jeans neri attillati, una canotta larga e un cappellino di lana.

“Sempre molto coerente tu, eh Malik?!” Domandai sarcastica

“Cosa vuoi dire?” Mi chiese e smise di ballare, mentre Danny ed Anthony continuavano a farlo.
Inchiodò i suoi occhi nei miei.
Il suo sguardo era troppo potente, e così abbassai lo sguardo e presi a guardarmi le Converse consumate che portavo.

“Hai una canotta ed un cappello di lana. Non è strana come cosa?” Gli domandai

“Beh, non importa cosa io indossi o se non sono coerente. Rimarrò comunque un gran figo!” Disse allargando le braccia, i due coglioni dietro risero.
Ecco, lo Zayn sicuro di se e spavaldo era venuto fuori.
Era un lato del suo carattere che non mi piaceva affatto, adesso mi stava parlando in quel modo solo perché c’erano anche Danny ed Anthony presenti e allora voleva impressionarli con la sua durezza di pop-star internazionale.
Sei mesi prima quando eravamo solo noi due non mi aveva parlato in quel modo, anzi, il contrario era stato dolcissimo. La persona più dolce e tenera che io avessi mai conosciuto.

“Ma certo tu sei Zayn ‘sono figo e lo so’ Malik, me ne ero dimenticata.” Dissi guardandolo con amarezza.
Mi faceva male quando mi parlava così, troppo male.
Vidi il suo sguardo addolcirsi per un attimo e lo vidi mordersi il labbro inferiore per il nervosismo.
Ritornò dai suoi amici e ricominciarono a ballare per fare questo video.
Ricominciò a muovere il bacino e le braccia in modo sexy.

“Sono sicura che le tue fans impazziranno con questo video!” Risi non appena smisero di girare.

“Questo è poco ma sicuro!” Rise Danny dando una gomitata nelle costole a Zayn

“Faccio impazzire anche te?” Mi chiese con il suo sorrisetto malizioso

Le farfalle del mio stomaco cominciarono a svolazzare e il mio povero cuore cominciò a battere freneticamente.
Il mio sguardo si fece triste, gli occhi cominciarono a pizzicarmi e mi si fece il groppo in gola.
Stavo per cedere, stavo per piangere e io non volevo piangere non davanti a mio fratello, non davanti a quel demente di Anthony, e non volevo piangere davanti a Zayn, non volevo dargli alcuna soddisfazione.
Lui poteva avere tutte le ragazze di questo mondo, non mi importava.
Ma non poteva parlarmi così, non dopo quello che era successo sei mesi fa, non dopo quello che mi aveva detto.
Mi girai pronta a correre in camera mia e a chiudermici dentro quando improvvisamente qualcuno mi prese per il polso e mi costrinse a girarmi.
I suoi occhi erano a pochi centimetri dai miei.
Le sue labbra era a pochi centimetri dalle mie.

“No, Sammy, scusa, non volevo parlarti così.” Disse sincero

“Ti prego Zayn, lasciami stare, ti prego.” Dissi con voce tremante mentre lui continuava a guardarmi preoccupato.

“Ehm, andiamo a farci dei pop-corn Danny, vieni.” Propose Anthony portandosi via in cucina Danny.
Per una volta aveva fatto qualcosa di buono quel ragazzo.

“Io non ho dimenticato quello che è successo sei mesi fa, Sam.” Mi disse lasciandomi il polso

“Devi dimenticarlo, Zayn.” Dissi guardandolo negli occhi

“Non posso.” Sussurrò

“Perché?” Gli domandai

“Perché non posso dimenticare le emozioni che ho provato mentre stavo con te, e non voglio dimenticarle.”

FLASHBACK.

Ero appena uscita dalla doccia di fretta e furia perché avevano suonato il campanello, e caso vuole che ero sola a casa e che quindi toccava per forza a me andare ad aprire.
Avvolsi il mio corpo con un asciugamano e lasciai i capelli, ancora gocciolanti d’acqua, sciolti.

“Arrivo!” Urlai mentre scendevo frettolosamente le scale, cercando di non scivolare con i piedi ancora bagnati.
Aprii la porta e mi ritrovai davanti Zayn bagnato da capo a piedi per via della pioggia scrosciante che cadeva rumorosa.
Aveva tutti i capelli appiccicati sulla fronte, il che, lo rendeva ancora più bello di quanto già fosse.

“Ehi Zayn!” Lo salutai

“Ehi, Sam! Ho disturbato?” Chiese premuroso

“Ehm, veramente si, mi stavo facendo la doccia. Dai, vieni, entra!” Lo incitai e lo feci passare.
Entrò e si pulì i piedi sul tappetino.

“Non c’è nessuno in casa?” Mi domandò

“No, mamma è andata a fare compere con papà e Danny è andato da Anthony. Tu che ci fai qui?” Gli domandai

“Ehm… cercavo Danny, mi ero completamente dimenticato che oggi andava da Anthony!” Disse grattandosi la nuca dal nervosismo.

“Non preoccuparti. Sei tutto bagnato, vado a prenderti una felpa di mio fratello, nel frattempo accomodati in salotto, arrivo subito.” Gli dissi cordiale e lui mi sorrise e mi diede un bacio sui capelli ancora bagnati.

Salii velocemente in camera di mio fratello, aprii l’armadio e presi una felpa blu e grigia a caso.
Tornai in salotto e vidi Zayn comodamente seduto sul divanetto, senza la maglietta.
Rimasi lì a fissare il suo corpo statuario per non so quanto tempo.
Ero letteralmente incantata dal quel corpo caldo.
I tatuaggi erano ben evidenti: sul petto a sinistra il nome del nonno morto in arabo, sempre sul petto però a destra una frase scritta sempre in arabo che significava ‘sii sempre te stesso’, poi all’altezza delle costole una carta da gioco francese, e sul basso ventre a destra un enorme cuore nero.
Scossi la testa per far uscire dalla mia testa tutti i pensieri poco casti che mi erano venuti in mente vedendolo a petto nudo.

“Il cuore nero è proprio il classico tatuaggio di un vero duro!” Scherzai porgendogli la felpa

“Non sono poi così duro come sembro.” Mi sorrise dolce.
Mi sedetti accanto a lui accavallando le gambe e sorridendogli. “Ehm, Sam…” Sussurrò lui guardandomi addosso.

“Oddio, scusami!” Esclamai rossa di vergogna.
Avevo completamente dimenticato di avere addosso una semplice asciugamano corta. “Ehm, io vado un attimo a finire di asciugarmi… e vestirmi, se non ti dispiace.”

“Ah, non preoccuparti, così sei anche più bella” E mi lanciò un’occhiata maliziosa

“Pervertito di un Malik!” lo rimproverai scherzosa e gli buttai un cuscino in faccia scatenando la sua risata contagiosa, cominciai involontariamente a ridere anche io.

“Sei bellissima, Sammy, davvero.” Mi disse serio e mi mise una ciocca di capelli dietro l’orecchio. “Forse ti starebbero meglio i capelli lunghi, come li avevi prima.” Mi consigliò e mi accarezzò la guancia.

“Allora vorrà dire che li farò crescere.” Dissi e feci spallucce.
Lui aveva ancora la sua mano sulla mia guancia e mi accarezzava dolcemente.
I suoi occhi color cioccolata fusa erano nei miei verde prato.
Poi le sue mani andarono nei miei capelli color del grano.
Mi guardava le labbra e lui mordeva le sue con fare nervoso e sexy allo stesso tempo.
Perché era così maledettamente sexy?
Perché era il migliore amico di mio fratello?
Perché era una pop-star internazionale?
Perché quando stavo con lui il mio stomaco si ribaltava?
Perché quando sentivo la sua voce il mio cuore tremava?
Ero totalmente ed incondizionatamente innamorata di Zayn Jawaad Malik.
Le sue labbra si avvicinarono sempre di più alle mie, io chiusi gli occhi pronta per ricevere quel bacio che tanto desideravo, che tanto avevo aspettato, ma all’improvviso mi allontanai da lui.

“Sto sentendo freddo, è meglio che vada un attimo a coprirmi. Tu non andare via, vengo subito.” Gli dissi a fior di labbra e lui annuì.
Mi alzai e mi avviai verso il bagno, che era al piano di sopra.

“Sam.” Mi chiamò ed io mi girai verso di lui “Lo sapevo che Danny andava da Anthony, è solo che avevo voglia di parlare con te, da solo con te.” Mi sorrise ed anche io lo feci.

Mi diressi in camera mia con il cuore a mille, mi chiusi la porta alle spalle e mi sedetti ai suoi piedi.
Zayn doveva parlarmi, da solo, lo aveva specificato lui.
E io non avevo la minima idea di che cosa volesse dirmi, e la cosa mi spaventava.
Indossai un leggins e sopra misi una maglietta abbastanza lunga e mi sistemai i capelli in uno chignon disordinato visto che non avevo la minima intenzione di passare delle ore ad asciugarli.
Quando scesi ed andai in salotto non c’era nessuna traccia di Zayn.
Poi improvvisamente mi sentii abbracciare da dietro da possenti braccia.
Sentivo il suo respiro caldo e profumato sul mio collo e le sue labbra a contatto con la mia pelle mi provocavano brividi di piacere intensi.

“Oh, Sammy…” Sussurrò al mio orecchio con voce bassa e roca
Io con le mani tracciavo il contorno dei tatuaggi che aveva sulle braccia in silenzio.
A parlare era il mio cuore, che in quel momento sembrava mi volesse uscire fuori dal petto.
Mi prese il polso e mi costrinse a girarmi verso di lui.
Arrivavo all’altezza del suo petto e per poterlo guardare negli occhi bisognava che alzassi di poco la testa.
Incrociai i suoi occhi, i suoi ipnotizzanti occhi.
Annegai in quella cioccolata fusa.
Lui improvvisamente mi abbracciò e mi strinse forte al suo petto, e con le mani mi accarezzava il capo.

“Sento il tuo cuore, Sammy.” Iniziò a parlare “Batte veloce.” Ed io emisi un sospiro e chiusi gli occhi godendomi la meraviglia di quell’attimo che avrei voluto durasse per sempre. “E lo senti il mio come batte?” Mi domandò

“Si lo sento, batte forte.” Ammisi.
Si, il suo cuore batteva davvero forte.

“Batte sempre così veloce ogni volta che sono con te, lo sai?” Mi chiese retoricamene “Shh… adesso fai silenzio e senti i nostri battiti insieme.” Mi disse
“Senti? Senti come i nostri cuori sono in sintonia?” Mi chiese

“Si, lo sento.” Ammisi.
Stavo per morire di attacco cardiaco.

“Vieni, sediamoci.” Disse e ci accomodammo sul divano.
Mi prese le mani e mi guardò dritto negli occhi. “Io devo dirti una cosa, Sammy.”e abbassò lo sguardo e poi lo puntò dritto nei miei occhi “Io ti amo, Samantha.”
Mi chiamava raramente con il mio nome completo, per lui ero sempre stata ‘Sam’ o ‘Sammy’, quasi mai ‘Samantha’.
Mi amava.
Zayn amava me, Samantha Jones.
Cominciai a sorridere, uno di quei sorrisi che parte da un orecchio e finisce all’altro.
Zayn cominciò a sorridere con me.

“Anche io ti amo, Zayn.” Dissi con le lacrime agli occhi.
Lui fece uno dei suoi sorrisi, non sexy, non maliziosi, non sensuali, ma veri, pieni di amore.
Avvicinò freneticamente le sue labbra alle mie e alla fine si unirono in un magico bacio.
Le nostre labbra erano desiderose le une delle altre e le nostre lingue giocavano a rincorrersi.
Le mie mani finirono nei suoi capelli morbidi e setosi, le sue mani invece erano ancorate sulle mie gambe.
I nostri baci da casti cominciarono ad essere sempre più passionali.
Avevo deciso, non mi volevo più tirare indietro, volevo fare l’amore con Zayn.
Presi i lembi della felpa e cominciai a tirarli su per fargliela sfilare mentre continuavo a baciarlo.

“Sam… cosa stai facendo?!”

“Sto cercando di levarti la felpa..” Dissi ansimando

“Perché?”

“Perché voglio fare l’amore con te, Jawaad.” Dissi e tornai a tuffarmi sulle sue morbidi labbra

“Ne sei sicura, Sammy?” Mi domandò lasciando baci umidi sul mio collo

“Si, ne sono sicura. Voglio sentirmi tua, solo tua.” Gli soffiai sulle labbra e gli sfilai la felpa.
Con le dita tracciai il contorno dei suoi tatuaggi e lo sentii ansimare.
E poi di nuovo le sue labbra sul mio collo.
Zayn mi prese in braccio delicatamente e si recò al piano di sopra, nella mia stanza.
Aprì la porta con una piccola spinta di bacino e la chiuse alle sue spalle.
Mi poggiò delicatamente sul letto e lui si mise sopra di me facendo leva con le braccia per non schiacciarmi sotto  il suo corpo caldo.
Cominciò a spogliarmi, levò i leggins e la maglietta e lui si liberò anche dei pantaloni.

“Z-Zayn…” Mormorai

“Cosa c’è, non vuoi?” Mi domandò con il viso crucciato dalla preoccupazione

“No, voglio. E’ solo che… beh, è la mia prima volta.” Sussurrai ansimando

“Non preoccuparti, piccola mia, sono qui con te.” Mi disse tornando a baciare le mie labbra.

Era delicato e dolce, per niente passionale.
Una prima volta meravigliosa, degna di essere ricordata.
Eravamo nel letto, al caldo.
Io avevo la testa poggiata sul suo petto scolpito e sorridevo mentre lui mi carezzava i capelli e di tanto in tanto mi dava dei baci sul collo.

“E’ stato meraviglioso.” Mi sussurrò all’orecchio

“Tu sei meraviglioso.” Gli dissi ad un soffio dalle sue labbra, colmò lo spazio e prese a baciarmi delicatamente.

“E tu sei stupenda.” Disse tra un bacio e l’altro

“Quando devi ripartire?” Gli domandai mordendo il labbro inferiore

“Tra due giorni devo andare a New York, comincia il tour americano.”

“E quando ritornerai?”

“E’ questo il problema… tra sei mesi.”

“Sei mesi? Sono tanti.” Sospirai
Avrei dovuto aspettarmela una cosa del genere.
La felicità mi faceva schifo, neanche il tempo di assaporarla che… pouf, subito spariva.

“Si, sono tanti, hai ragione. Però voglio dirti una cosa Samantha...” Disse e mi prese il viso tra le sue morbide mani e mi guardò dritto negli occhi ”…io ritornerò e verrò da te, perché quello che provo adesso non cambierà. L’amore che provo nei tuoi confronti non sparirà da un momento all’altro. Tu mi aspetterai, sei disposta ad aspettarmi per sei mesi?” Mi domandò scrutandomi il volto

“Ti aspetterò, Zayn. Anche se dovessi farlo per tutta la vita.” Dissi con gli occhi lucidi.

FINE FLASCHBACK

“E’ stato uno sbaglio quello abbiamo fatto, Zayn.”

“Allora è stato lo sbaglio più bello che abbia mai fatto in tutta la mia vita.” Mi disse prendendomi il viso con le sue mani calde. “E’ cambiato qualcosa in questi mesi? Perché mi tratti in modo così freddo? C’è qualcun altro per caso?” Mi domandò a raffica

“No Zayn, non c’è nessun altro. Non potrebbe mai esserci nessun altro perché sei tu quello che amo. Sei tu la persona con cui voglio stare e che voglio amare.”

“E allora cos’è che ti frena?”

“Non voglio soffrire, non più. Questi mesi sono stati strazianti, mi sei mancato giorno e notte, non facevo altro che pensare a te dalla mattina alla sera.” I miei occhi cominciarono a vedere sfocato per colpa delle lacrime che stavano per uscire fuori.

“Credi che per me sia stato facile, invece? Quando mi svegliavo il primo pensiero al mattino eri tu, quando andavo a dormire l’ultimo pensiero eri tu. Non facevo altro che pensare alle tue labbra morbide, alla tua voce calda, ai tuoi occhi verdi come il prato…” Mi disse accarezzandomi il viso e asciugando le poche lacrime che mi erano sfuggite dal controllo.

“Sei tornato… e adesso quando partirai?” Gli domandai col il groppo in gola

“Tra due giorni devo essere a Londra.”

“Come immaginavo…” Sussurrai con un sorriso amaro sulle labbra

“Non è colpa mia Samantha, è il mio lavoro, è la mia carriera e purtroppo mi tiene lontano da casa mia, mi tiene lontano da te.” Era triste, potevo leggerglielo negli occhi che adesso erano leggermente velati di lacrime. Non potevo costringerlo a scegliere tra me e la carriera, non era giusto, non avrei mai potuto fare una cosa del genere. Sapevo quanto ci teneva, e… se stava bene lui, stavo bene anche io.

“E per questo che ti sto dicendo che è stato uno sbaglio. Siamo diventati troppo diversi, la mia vita è qui a Bradford la tua invece è a Londra. Cercati una ragazza, una bella modella di Londra così la potrai vedere tutti i giorni ed essere felice con lei, te lo auguro con tutto il cuore.” Dissi ed altre lacrime trasbordarono dagli occhi.

“Io non voglio una modella, io voglio te, nessun’altra.” Mi disse.
Improvvisamente mi ritrovai le sue labbra sulle mie, dopo sei lunghissimi mesi.
Io non rifiutai quel contatto, ne avevo bisogno.
Avevo bisogno delle sue labbra come un drogato dell’eroina, come un alcoolizzato dell’alcool e come un bambino goloso della cioccolata.
Lui era la mia eroina, il mio alcool, la mia cioccolata.
In tutto quel tempo avevo desiderato giorno e notte poter combaciare almeno un’altra volta le mie labbra con le sue.
Le nostre labbra si cercavano desiderose, le nostre lingue ballavano una danza sconosciuta, la danza dell’amore.
“Vieni con me, a Londra.” Propose con un lampo di luce negli occhi “Ti prego, vieni a vivere con me. Lì potrai vivere la tua vita come la vivi qui. Potrai andare all’università e staremo insieme, per sempre.”

“Zayn, ma cosa stai dicendo!? Non posso lasciare così la mia famiglia, i miei amici, le mie cose… è una pazzia.” Altre lacrime “Ti prego non rendermi le cose ancor più difficili di quanto già sono, e adesso vattene.”

“Sammy… ma cosa…” Cercò di parlare lui.

“Ti prego, vattene! Vattene!” Lacrime, lacrime amare.
Zayn con il viso crucciato si alzò dal divano e si avviò verso la porta, nel frattempo io continuavo a singhiozzare e a stringere forte a me un cuscino.
Lui si girò indietro, per la prima volta vidi Zayn Malik, la pop-star internazionale con le lacrime agli occhi.

“Ti amo Samantha, ricordalo.” Disse con voce tremante e dopo pochi secondi sentii sbattere la porta principale di casa.

L’avevo perso, avevo perso l’amore della mia vita, e non sarebbe più tornato, mai più.
Mi sentivo vuota, persa, inutile.
La mia esistenza adesso non aveva più senso.
Sulla soglia del salotto vidi mia madre con la signora Flowers, Danny ed Anthony guardarmi con visi preoccupati, la signora dai candidi capelli addirittura piangeva.

“Gli amori, quelli veri non tornano più, piccola mia.” Disse la signora sedendosi accanto a me “Devi inseguire i tuoi sogni, inseguire la persona che ami. Lasciar andare via quel ragazzo è stato uno sbaglio, un terribile sbaglio.”
Non solo mi stava cadendo il mondo addosso, ci si metteva anche la mia vicina di casa che mi faceva venire i sensi di colpa. “uno sbaglio a cui devi immediatamente rimediare!” Finii di dire.
Ma cosa voleva intendere?

“Prepara le valige sorellina, tra due giorni devi partire per Londra!” Esclamò mio fratello Danny sorridendo

“Ma cos.. ma cosa state dicendo?”

“Devi andare a Londra, con Zayn.” Mi disse mia madre carezzandomi i capelli

“Ma mamma, io non posso lasciare tutto qui, a Bradford.” Replicai

“Piccola mia, i sogni vanno inseguiti. Se pensi che Zayn sia speciale, allora tanto vale la pena inseguirlo, e stare con lui.” Mi sorrise ancora e io le sorrisi a mia volta. “Su, va’, inseguilo!” Mi incitò mia madre.

Mi alzai con uno scatto dal divano di casa e mi precipitai alla porta.
Non appena la aprii con tutto il fiato che avevo in corpo urlai il suo nome.

“Zayn!”

Scesi i gradini e mi gettai coraggiosa sotto la pioggia scrosciante di Bradford, ma in quel momento non mi importava. In quel momento importava far sapere al ragazzo che amavo che volevo andare a vivere con lui, a Londra.
Correvo e urlavo il suo nome.
Dopo pochi minuti scorsi la sua camminata.

“Zayn!” Urlai con tutta la voce che possedevo e lui si voltò.
Lo vidi sorridere e venirmi incontro con la sua camminata lenta mentre io correvo verso di lui.
Mi gettai tra le sue braccia e lo baciai.
Lo baciai come non lo avevo mai fatto, con la foga, con la passione che non avevo mai avuto.
Il sapore delle sue labbra era paradisiaco.
Baciare Zayn era paragonabile al toccare il cielo con un dito.

“Hai cambiato idea?” Mi domandò abbracciandomi e stringendomi forte a lui

“Voglio stare con te, per sempre.” Sussurrai al suo orecchio

“Verrai a Londra con me?”

“Ti inseguire ovunque Zayn, fino in capo al mondo.” Gli dissi e lo sentii ridere

“Ti amo, Samantha Meredith Jones.”

“Ti amo, Zayn Jawaad Malik.”

Era andato via con la pioggia e con la pioggia era ritornato.
Ma questa volta sarebbe restato, per sempre.





Sceao bellezze ! c:

mi è venuta in mente questa one-shot guardando quel magnifico video fatto da zayn e i suoi amici che ha praticamente messo incinte la maggior parte di noi, lol.
spero vi sia piaciuto, mi farebbe piacere se mi lasciaste qualche bella recensione con le vostre opinioni. c:
alla prossima.
baci, martina.

  
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