Transformatio
Pendens
Tre
settimane prima
“Lene
non credo che sia il caso!” bisbiglio alla mia amica
“E’ un Marauders e Merlino solo sa cosa combinino
quei quattro quando nessuno
li vede!”
La mia amica fa
spallucce e continua a camminare. Bella,
fiera e bionda. Dannatamente bionda.
“Lily
ma tu sei cieca! Lo vedi com’è?” mi dice
lei con
sguardo ammirato.
“Sì,
è un arrogante ragazzo, pieno di sé” le
rispondo. E il
mio sguardo si sposta dalla pecora bianca della famiglia Black al suo
migliore
amico barra fratello barra compagno di malandrinate barra mio
persecutore.
“Parli
ancora di Black o ti riferisci a qualcun’altro
Evans?”
mi chiede Marlene ghignando. Merlino come
mi conosce bene questa ragazza!
Marlene
McKinnon, alias una delle mie migliori amiche, è
dannatamente rapita dal fascino di Sirius Black. E cerca in tutti i
modi, senza
risultato oserei dire, di convincermi a diventare almeno un
po’ più amica di Potter in modo che lei
possa essere almeno un po’
più amica di Black. Per Merlino!
Tra tutti i maghi che le fanno il filo a Hogwarts, doveva interessarsi
proprio
dell’unico che non mostra interesse per lei e che
è il degno fratello di
Potter?! Questa io la chiamo sfortuna liquida, una sorta di Felix Felicis al contrario, tipo una Infelix Infelicis.
“…
non ti dispiace, vero?” sento solo l’ultima pezzo
di
quello che Lene mi ha chiesto.
“Come
scusa?” le chiedo, sperando non si arrabbi perché
non
ho sentito una parola di quello che mi ha chiesto. E poi mica posso
dirle che
stavo pensando a Potter!
“Lily
tutto bene?” mi chiede lei preoccupata.
“Sì,
scusa stavo pensando. Dicevi?”
“Dicevo
che non ti dispiace se ci mettiamo nel banco davanti
a quello di Potter e del bellissimo Sirius, vero?” mi chiede
con gli occhioni
da cucciolo per convincermi.
“Non
credo sia il caso, Lene. Non vorrei finire per bollire
Potter nel calderone al posto delle zampe di ragno..” le dico
spiegandole il
mio stato d’animo. Non riuscirei a
stare
così vicino a Potter per ben due ore! Ho bisogno di
concentrazione per fare una
pozione, non mi serve che un capellone arraffa-boccini mi importuni.
“E dai
Liliuccia” persevera lei “Ti prego ti prego ti
prego
ti prego ti prego ti prego”
Certo che io a
questa ragazza non so dire di no!
La guardo un
po’ torva per tenerla sulle spine mentre lei
continua a pregarmi, poi le dico “ E va bene. Ma promettimi
che non ti
intrometterai se dovessi per caso affatturare i due compari per
disturbo alla
quiete pubblica”
“Disturbo
alla quiete pubblica? E questa dove l’hai sentita?”
mi chiese lei decisamente contenta della mia risposta. Alzo gli occhi
al cielo.
“Certo
che voi di Babbanologia non sapete niente eh? È una
frase utilizzata dalla polizia per accusare di schiamazzi” le
spiegai.
“Ah
beh, mai sentita! Comunque se dovessero disturbare la tua
quiete sei autorizzata a pietrificarli, come questa polizia.
Ma sei sicura che non puliscano? Comunque almeno potrei
mettermi a osservare Black da vicino che secondo me sprizza
virilità da tutti i
pori e non solo da quelli..” si perde nei discorsi tutti suoi,
lei.
“Lene
dai tienitele per te queste considerazioni” le dico
ridacchiando.
“Che
c’è?” mi chiede “E’
vero! Solo perché tu hai l’ormone
sessuale addormentato come un bradipo in tempo di letargo, non
significa che io
non riesca a immaginare Black fare, anzi farmi cose che ti
scandalizzerebbero..”
ammicca lei.
“Io
non ho l’ormone di un bradipo in letargo, cosa
credi!”
replico offesa.
“Certo
certo” mi dice lei per accontentarmi “Se fossi solo
un
briciolo più sveglia in questo campo vedresti quanto
è affascinante e
provocante quel pezzo di ragazzo che ti assilla! Ma tu sei
cieca”
La guardo e
faccio spallucce entrando in classe. Non sono
cieca, lo vedo che è passabile, ma
è tremendamente assillante e infantile. Infatti eccolo
lì, seduto sul banco
mentre ride e fa scherzi a Minus. È così..
così..
“Ehi
Evans! Esci con me sabato?” mi urla Potter mentre entro
in classe.
..
petulante! Ecco è
petulante!
“No
Potter. Nemmeno sotto Imperius
uscirei con te” gli rispondo pungente come al solito. È così assillante!
Ogni volta gli
dico di no, ma lui non cede! Capirà mai che
deve smetterla??
“Dai
Evans! Sarebbe divertente se uscissi con me!” continua
lui sorridendo in maniera strafottente come al solito.
“No
Potter. È inutile che insisti. Non voglio stare
appiccicata a te” gli rispondo per l’ennesima volta.
Intanto Lene si
è andata a sedere nel famigerato banco
lanciando sguardi poco consoni per una lezione di scuola
all’amico di Potter.
Glielo ho promesso, così mi vado a sedere accanto a lei.
“Evans,
come mai qui vicina? Non riesci a starmi distante?”
ammicca Potter sorpreso.
“No
Potter. Fosse per me non esiterei a starti lontano, ma si
da il caso che questo banco sia uno di quelli da cui si riesce a
seguire meglio
la lezione” gli rispondo sperando che la scusa sia
plausibile. Non è il caso di
mettere di mezzo Lene.
Lei lo capisce e
mi lancia un’occhiata di ringraziamento alla
quale non posso fare a meno di sorridere sincera.
“Evans,
mi stai per caso sorridendo?” riprova a chiedermi uno
sfinente Potter. E, come se non bastasse, si scompiglia i capelli e
afferra il
boccino che poco prima aveva lasciato sfuggire. Ovviamente per attirare
la mia
attenzione. Tempo sprecato.
“Ramoso
non credo che questo faccia colpo sulla Evans” nota
Sirius Black al suo fianco. Ecco,
appunto.
“Tentar
non nuoce” risponde lui sicuro di sé.
Questo teatrino
va avanti da non so quanto tempo e si ripete
non so quante volte ogni giorno. Lui mi chiede di uscire, io gli dico
di no. Lui
mi propone di andare al Lago Nero, io gli dico che ho già un
appuntamento con
la Piovra Gigante. Lui cerca di attirare la mia attenzione, io mi giro
dall’altra parte. Lui mi perseguita, io lo ignoro. Si
stuferà mai? Quest’anno
ci sono pure i M.A.G.O. e
non voglio
passare il tempo a scappare da Potter o a evitare le sue sorprese in
sala
comune o in sala grande.
È
terribilmente
frustante non avere il controllo su tutto!
Mentre sistemo
l’occorrente per la lezione sul banco, fa il
suo ingresso in aula il Professor Lumacorno. Sempre sorridente, un
po’ matto e
un po’ asfissiante.
Se anche questa
volta mi dice che sarei dovuta finire nella
sua casa, la scaltra Serpeverde come dice lui, giuro che sbaglio una
pozione
apposta.
“Buongiorno
a tutti, ragazzi” inizia lui sfavillante.
“Buongiorno
Professore” gli rispondiamo in coro.
È un
teatrino che facciamo solo con lui e che lui apprezza
particolarmente. Per me si potrebbe anche evitare, ma Potter ha notato
che
questo comportamento ci permetteva di ricevere meno compiti e tutti
ovviamente
hanno optato per farlo. Visto che poi la mozione era capitanata dal famoso, brillante e fascinoso
Potter, non si poteva mica dire di no.
“Oggi
ho in mente di farvi preparare una pozione molto
speciale. Si chiama Transformatio Pendens.
Qualcuno ne ha mai sentito parlare?” domanda Lumacorno
guardandosi intorno.
Vedo che Piton
alza la mano “Sì, Signor Piton?” gli
chiede
Lumacorno.
“E’
una pozione particolarmente difficile da preparare. Il
suo scopo è quello di legare la trasformazione di una
persona alla vicinanza
con un’altra” risponde il mio ex-amico di
Serpeverde.
“Benissimo!”
trilla Lumacorno “Dieci punti a Serpeverde. In
pratica si gettano nel calderone in ordine due capelli: il primo
sarà di quello
che subirà la trasformazione e il secondo sarà di
quello la cui vicinanza
influenza il primo” fa una pausa e si guarda intorno
“Tutto chiaro?”
La mia compagna
di banco alza una mano “Dica Signorina
MicKinnon. Ha dei dubbi?” chiede il professore.
“In
pratica se io inserisco i miei capelli e poi quelli della
Evans, mi trasformerò in qualcosa quando lei si avvicina,
giusto?” chiede Lene.
“Esattamente”
risponde il professore sorridendo.
“Ma in
cosa mi trasformo esattamente?” chiede ancora lei
curiosa.
“Ottima
domanda, Signorina McKinnon! Vedete ragazzi, la
trasformazione dipende esclusivamente da chi la subisce. Ci si
può trasformare
in animali, piante, oggetti. Pensate che una volta uno studente si
è trasformato
in un Poltergeist tipo Pix” ridacchia il professore.
I Serpeverde
storcono il naso e lui continua “Si era
innamorato di una ragazza che adorava Pix e così la
vicinanza con lei lo
trasformava in un Poltergeist. Ci abbiamo messo giorni a convincerlo a
prendere
l’antidoto, lui voleva rimanere trasformato per stare
affianco a questa
ragazza che finalmente lo considerava”
Rimango stupita
da questa storia, non so se sia vera o meno,
ma di sicuro incanta. Il professore continua dicendo “Bene,
è giunto il
momento di iniziare” fa un movimento con la bacchetta e sulla
lavagna compaiono
gli ingredienti necessari “Questo è
l’occorrente, lo troverete nell’armadio
delle scorte. Avete due ore da adesso”
“Lene
sei pronta?” chiedo alla mia amica mentre molti
studenti si alzano a prendere gli ingredienti.
Lei mi guarda e
risponde “Certo! Fare una pozione con te è
come far volare una piuma, facile e veloce!” mi dice lei.
Mentre mi alzo
per accendere il calderone sento Lumacorno
dire “Signorina McKinnon dovrà farmi il favore di
cambiare di banco col Signor
Potter. Non posso lasciare insieme quei due, non concluderanno niente
di buono”.
Mi immobilizzo e
provo a parlare ma la voce non esce come
dovrebbe “M-ma professore..” inizio tentennando.
Sento la voce di
Marlene intervenire “Come vuole Professore”.
La guardo
malissimo e lei si scusa con lo sguardo, ma vedo
che sotto sotto sorride. Se Potter preparerà la pozione con
me, vorrà dire che
Lene sarà in coppia con Black.
Alzo le spalle
sconfitta e Lene interpreta questo gesto come
un consenso, così si alza e si siede nel banco vuoto che era
di Potter mentre
lui viene saltellando da me “Ehi Evans, mi sa che saremo
costretti a passare un
po’ di tempo insieme” dice lui sorridendo in
maniera sfacciata.
“Non
montarti la testa Potter, lo faccio solo perché sono
obbligata” rispondo io.
Ed eccomi qui di
ritorno, velocissima eh?
Ultimamente
l’ispirazione non mi manca e ho scritto questo
capitolo di getto (non ho resistito a postare xD).
Ringrazio chi ha apprezzato lo scorso capitolo, sono stata davvero contenta di ricevere i vostri pareri e i vostri commenti *-*
Ne aspetto altri!
Alla prossima!
Dafne