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Autore: alexander michael karev    06/09/2012    2 recensioni
Ero certa, da stupida quale sono, che sarebbe bastata una vacanza, un viaggio. Sicura che due mesi in Irlanda a finire l'anno sarebbero stati sufficienti per non pensare più costantemente a lui.
Sara e Luca. Luca e Sara.
Un amore grande almeno quanto impossibile.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chi ti ha dato il permesso di crescere?



-Sara, che ci fai già sveglia? Il matrimonio è tra quattro ore-

Stanotte non ho chiuso occhio, non è che sono già sveglia. Non mi sono proprio mai addormentata. E come avrei potuto, oggi sarà il giorno peggiore della mia vita.

-Avevo caldo e mi sono svegliata, vado a farmi una doccia-

Mi sorride mia mamma mentre scompaio dalla sua visuale. Quanto vorrei essermi scoperta malata stamattina, talmente malata da dover stare a letto tutto il giorno, talmente malata da poter passare tutta la mia vita a letto.

Quando finisco di lavarmi, trovo già Silvia nel salotto e sta parlando con qualcuno in cucina, probabilmente la ragazza che le farà capelli e trucco. Appena mi vede salta in piedi.

-Sara ciao, come stai?-

Mai andata così male, sono innamorata del tuo quasi non più ex marito e se mio padre lo scoprisse non mi rivolgerebbe mai più la parola.

-Tutto bene, zia-

Mi sorride mentre una ragazza bionda fa la sua comparsa nel salotto.

-Tesoro ma che hai fatto? Pare che non dormi da'na settimana-

Diciamo che non ci sei andata molto lontana, tesoro. Silvia si mette a ridere, io non riesco a fare neanche un piccolo falso sorriso.

 

 

Si alzano tutti in piedi e la musica comincia a risuonare nella chiesa. Si voltano verso la sposa che comincia la sua marcia verso l'altare. Io continuo a guardare Luca, non riuscendo a non pensare che dovevo esserci io al suo posto. Non posso fare a meno di pensare che quel corridoio dovevamo percorrerlo io e mio padre.

-Luca Corsari, vuoi tu prendere la qui presente Silvia Belli?-

Senza rendermene conto, mi sono persa metà funzione. Sono già al momento clou, quello che rovinerà la mia intera esistenza. Il prete si riferisce a Luca, che resta in silenzio a guardare la sua futura sposa. Sposta poi, per un momento, lo sguardo su di me che non posso fare a meno di sorridergli nella maniera più sincera che conosca. Spero che lui possa capirmi, come ha sempre fatto. Voglio solo che riesca a capire quanto amore c'è in me, per lui. Vorrei solo che capisse che lo amo, che l'ho sempre amato e che può amarmi anche lui.

Si morde il labbro, nei suoi occhi vedo profonda incertezza.

-Non posso-

Sussurra, penso di essere stata l'unica, a parte Silvia, ad avere sentito la sua ammissione. Il resto della chiesa resta in completo silenzio, come se aspettasse la conclusione logica a questa domanda. Quell'ammissione, però, riaccende qualcosa dentro di me ed è come se per la prima volta dopo settimane, mesi, il mio cuore riprendesse a battere.

-Cosa?-

Mormora Silvia, con tutto l'odio che possiede e la speranza di avere sentito male.

-Non posso farlo, non più-

Silvia scaraventa il bouquet addosso a Luca, con tutta la forza che ha facendogli piuttosto male, poi percorre correndo la navata ed esce dalla chiesa, rincorsa da mia mamma. Vedo Luca sparire dietro l'altare e tra gli invitati inizia un vocio quasi fastidioso. Vado incontro a mio padre, che sta per raggiungere Corsari.

-Papà, fai andare me-

Mi guarda senza capire, poi vedo il suo corpo rilassarsi.

-Tanto non gli farei cambiare idea io, come non lo farai te.. però lo hai sempre fatto ragionare-

Gli sorrido grata e poi corro verso la stanza dove sono sicura sia. Lo trovo seduto a guardare il crocefisso e poi tira un calcio alla scrivania di fronte a lui.

-Luca-

Si volta in un istante appena riconosce la mia voce, mi piace pensare che se non fossi stata io non si sarebbe girato, mi piace pensare da sempre di avere un posto speciale nella sua vita.

-Che ci fai te qui?-

Vedo chiaramente i suoi occhi brillare, l'indecisione di poco fa è scomparsa.

-Perchè l'hai fatto?-

Vorrei tanto mi dicesse che lo ha fatto perchè ama me e perchè non può stare con un'altra donna per tutta la vita.

-Il mio matrimonio era finito tempo fa-

Gli sorrido debolmente compiendo qualche passo verso di lui, che si alza.

-L'hai vista?-

Scuoto la testa quando anche lui si avvicina.

-Abbracciami Sara-

Non me lo faccio ripetere due volte e mi faccio spazio tra le sue braccia, appoggiando la testa alla sua spalla. Sento un brivido al contatto con il suo corpo.

-Chi ti ha dato il permesso di crescere?-

Sospiro rumorosamente. È incredibile la capacità di quest'uomo, riesce a farmi sentire a casa solo quando sono tra le sue braccia, molto più di quanto mi ci senta in camera mia o con i miei genitori.

-Dimmi quello che provi davvero-

Lo sento fare dei respiri profondi, proprio mentre penso sia arrivato il solito momento in cui si ritrae, sento la sua stretta farsi leggermente più forte.

-Non posso, Sara-

Alzo lo sguardo ed incontro i suoi occhi. Dovrebbero essere catalogati tra le meraviglie del mondo. Sono così maledettamente belli da perdercisi dentro.

-Puoi, Luca.. Se provi qualcosa, puoi dirmelo.. Nessuno può impedirti di provare sentimenti-

-Tuo padre è il mio migliore amico-

Si allontana velocemente da me, poi mi sorride appena ed esce dalla stanza.



Note dell'autrice: ci tengo a ringraziare elis90 che ha recensito ed anche tutte le persone che hanno semplicemente visitato, grazie.
Venendo al capitolo: il cognome di Silvia è frutto della mia fantasia, visto che non lo conosco. Spero che vi piaccia.
E.

  
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