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Autore: ary_gg    06/09/2012    2 recensioni
Allison è la figlia dei protagonisti di Through. Ovviamente le due storie sono separate e possono essere lette indipendentemente. Allison vedrà molti rapporti cambiare nel nuovo arco della sua vita, farà molte esperienze che prima non aveva mai pensato di fare e probabilmente le apriranno gli occhi. Con lei Rebekah la sua migliore amica da sempre. Lucas che lei definisce migliore amico e una nuova conoscenza Daniel. Probabilmente i triangoli sono spesso utilizzati, ma d'altronde sono anche i più interessanti. Spero che ci darete un'occhiata. Ari.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
Capitoli:
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CAPITOLO PRIMO

Il giorno seguente Allison concordò con Rebekah di fare un giro in centro e passare del tempo insieme. Una volta che la sentì arrivare scese di sotto dove sua madre finiva di sistemare la biancheria.
“Mamma, esco”
“Ok, Ali non fare tardi e per favore domani sistema le valigie ok? Dobbiamo rientrare a NY”
“Si mamma lo so.”
La ragazza uscì di fretta e si diresse verso la decappottabile dell’amica muovendosi in un bel vestito ben al di sopra del ginocchio, che aveva una fantasia floreale molto sobria e due spalline sottili che lo reggevano e un paio di zeppe coordinate.
“Ciao Beky”
La ragazza si sporse dando un bacio sulla guancia all’amica che le sorrise.
“Dimmi che anche tua madre ti assilla per preparare i bagagli per il rientro”
Allison sorrise e annuì.
“Si, decisamente. Quando rientrate voi?”
“Domenica”
“Anche noi”
“Wow niente, le nostre famiglie sembra che vivano in simbiosi!”
Ironizzò la bionda, mentre Allison rise.
“Ehi passiamo la maggior parte del tempo insieme, mi sembra anche normale che poi finisca così”
“Mi piace questa canzone!”
Rebekah interruppe la conversazione alzando il volume della radio e muovendosi sul posto.
“Sei pazza”
Concluse l’amica.
“Avanti Ali sciogliti su”
Rebekah continuò a canticchiare, e piano piano anche Allison si lasciò trascinare.
“Hey, I just met you, and this is crazy, but here's my number, so call me, maybe? It's hard to look right, at you baby, but here's my number, so call me, maybe?”
“Oh merda!”
Mentre cantavano improvvisamente Rebekah si trovò quasi ad imprecare e a pigiare sul pedale del freno con tutta la forza di cui era a disposizione, facendo stridere le gomme sull’asfalto.
“REBEKAH!”
Allison si voltò furiosa verso l’amica, che guardava atterrita davanti a sé. La vide poi togliersi gli occhiali da sole.
“Stai bene? Oddio”
Allison guardò di fronte a sé vedendo un ragazzo che le fulminava, mentre Rebekah si precipitò fuori dall’auto seguita dall’altra ragazza.
“Grazie a dio si!”
Disse lui poco gentilmente.
“Mi dispiace davvero io…”
“Eri distratta alla guida, ma chi ve la da la patente?”
Rebekah si indispettì non poco assumendo un’espressione da omicida, probabilmente se avesse potuto avrebbe messo la prima e lo avrebbe investito davvero questa volta. Allison cercò di correre ai ripari.
“Ci dispiace davvero, tu stai bene hai bisogno di un medico?”
Lui fece un sorriso ironico che nessuna delle due poté capire. Basto io come medico grazie!
“No ragazzina fortunatamente non mi avete preso.”
Allison gli scoccò un’occhiata truce.
“Stiamo cercando di chiederti scusa”
“Non c’è bisogno, ormai il danno è fatto. Perché vi lasciano andare in giro con macchine del genere se non siete in grado di guidarle ancora non lo capisco”
“Ehi capita a tutti un momento di distrazione”
Rispose piccata Rebekah.
“Si certo, andate piano ragazzine”
Il ragazzo si girò e andò via riprendendo la sua strada lasciando le due ragazze lì a fissarlo come delle ebeti.
“Ma che idiota!”
Beky fu la prima a riscuotersi e a dirigersi verso l’auto.
“L’abbiamo quasi investito”
Rimarcò Allison.
“Gli ho chiesto scusa! E poi cosa fa? Si mette a giudicare solo perché guido un Mercedes? Avanti!”
Ali sospirò, in effetti non aveva torto, come non aveva torto lui. Risalì in auto e riaccese la radio cercando di cambiare argomento, ma la prima a rompere il silenzio fu Rebekah una volta che parcheggiarono l’auto e scesero per dirigersi verso i tavolini del bar del centro.
“Hai notato che Lucas non ha fiatato ieri?”
“Mm?”
Le due si accomodarono ad un tavolino e presero i menù in mano.
“Ali…quando ho fatto quella stupida battuta sulla spiaggia”
“Oh però lo dici da sola che era stupida! Congratulazioni…il menù non mi serve so già che prenderò un gelato”
“Come sempre…e no, non ci casco, non mi farai cambiare argomento”
Allison alzò gli occhi al cielo e fece segno verso la cameriera che prese le loro ordinazioni: un gelato per lei e un frullato per l’amica.
“Puoi essere più chiara?”
Si arrese poi.
“Sai di solito anche lui dice che siete solo amici, dice che sei una specie di sorella, ma negli ultimi sei mesi non gliel’ho sentito dire nemmeno una volta.”
“Magari perché non te ne ricordi..”
“No. Sono sicura Ali.”
“E quindi?”
“Gli piaci”
“Oh andiamo, Beky non c’è assolutamente nulla tra noi, ci conosciamo da sempre, mio padre lo fa addirittura entrare in casa, voglio dire lo fa stare vicino a me senza che mi rinchiuda in una campana di vetro. Non c’è nulla di…romantico tra noi”
“Io non capisco davvero, insomma avete un sacco di cose in comune, vi conoscete bene e non lo so, è come se Romeo e Giulietta non stessero insieme non ha senso”
“Mia madre ha un brutto effetto anche su di te”
La ragazza bionda la guardò male.
“Parlo seriamente”
“Anche io”
“E se ti chiedesse di uscire?”
“Usciamo sempre insieme”
“Uffa, intendo un appuntamento…se ti chiedesse un appuntamento, cosa gli risponderesti?”
“Perché dovrebbe chiedermi un appuntamento?”
Rebekah portò le mani sulla testa come per sorreggersela.
“Non puoi fare sul serio”
Allison rise mentre vide arrivare le loro ordinazioni.
“Avanti scherzo”
Prese il cucchiaino infilzato nel gelato e ne mangiò quello che era rimasto.
“Non ne ho idea comunque”
“Non sai cosa gli diresti?”
“No”
“Bè, questo non corrisponde a ‘non c’è niente fra noi’”
“Infatti corrisponde a ‘non ci ho mai pensato’. Davvero, non lo so. Non ho mai pensato ad una relazione tra me e lui e poi non lo so, il fatto che andiamo così d’accordo come amici non significa che saremmo una coppia affiatata”
“Mm bè non è una buona motivazione per non tentare non ti pare?”
Ali sospirò mangiando un altro po’ di gelato.
“Si, forse, ma finche non succede qualcosa non potrò dirlo. E comunque sono solo tue supposizioni”
“Si è vero, ma sono supposizioni giuste credimi”

La sera stessa le ragazze e i loro amici decisero di andare in un locale e Ali invitò Lucas e i suoi amici ad unirsi a loro dato che erano in vacanza lì. La serata trascorse velocemente e allegramente tra sorrisi, balli e qualche cocktail.
“Ali andiamo?”
Rebekah richiamò ancora una volta l’amica che continuava a chiacchierare con Lucas.
“Si”
“Ti accompagno io dai”
“Non hai una macchina Lucas”
“Casa tua non è così distante”
“E’ vero ma poi devi tornare da solo fino al tuo albergo”
“Non è un problema davvero”
Ali si avvicinò all’amica spiegandole come stavano le cose, poi tornò da Lucas e, una volta fuori dal locale, iniziarono ad incamminarsi verso casa della ragazza.
“Domenica rientrate a NY vero?”
“Si, anche perché lunedì comincia il corso di preparazione per il tirocinio che dovrò fare durante il primo anno, quindi devo assolutamente rientrare”
“Bene mi sei mancata lì a NY, mi hai lasciato da solo”
“Oh su passo tutte le estati qui, non è una novità”
Lucas le sorrise e scosse la testa.
“Non era la stessa cosa”
Ali ripensò alle parole di Rebekah e continuò a camminare in silenzio mentre guardava per terra.
“Mi dispiace, non volevo metterti in imbarazzo”
“No Lucas non ti preoccupare. Sta succedendo qualcosa vero?”
“Non lo so, tu che dici?”
“Avanti ti prego se devi dire qualcosa dilla”
“Se lo dico le cose potrebbero cambiare”
Allison restò nuovamente in silenzio non sapendo cosa rispondergli, aveva ragione e lei non sapeva cosa pensare a riguardo. Come aveva detto a Rebekah non ci aveva mai pensato davvero. Non aveva mai pensato a lei e Lucas come una coppia, ma da quando glielo aveva fatto notare, continuava a chiedersi come sarebbe stato.
“Se non dici nulla però le cose non cambieranno mai”
Disse poi lei arrivando davanti alla propria casa.
“Anche questo è vero”
Lei si fermò davanti al cancello e cercò le chiavi in borsa. Una volta trovate rialzò lo sguardo sul ragazzo.
“Buonanotte Lucas”
Allison infilò la chiave nella toppa facendo scattare la serratura e lo spinse di poco per aprilo, Lucas però la fermò.
“Ali aspetta”
La fermò delicatamente per un braccio e le si avvicinò dandole un bacio prendendola in contropiede. Ali non si aspettava una cosa del genere. Piuttosto si aspettava un discorso, un qualcosa che non fosse fisico, ma non fu così. La cosa sorprendente fu che si lasciò andare senza troppo sforzo, come se fosse la cosa giusta da fare, come se non ci fosse altra scelta, un’altra versione di quella storia. Poteva andare solo così. Le loro lingue si accarezzarono piano e con estrema dolcezza. Allison notò come Lucas fosse delicato nei suoi confronti e quanto da un lato fosse spaventato all’idea che tutto quello potesse cambiare irrimediabilmente il loro rapporto. Era infatti così. Lucas si era frenato per mesi, non aveva dichiarato i suoi sentimenti proprio per paura di cambiare un rapporto che era stato portato avanti da anni, ma ora era stanco. Era stanco di dover dire che erano solo amici, aveva smesso di negare le insinuazioni che gli venivano fatte, era stanco di vederla ogni giorno e fare finta di niente. D’altro canto lei era confusa, come aveva detto all’amica non aveva mai pensato alla prospettiva di avere una relazione con lui, non era mai stata un’idea che le era passata di mente. Si rese conto però di quanto non fosse sicura dei suoi sentimenti, di essergli solo amica nel momento in cui Rebekah glielo aveva fatto notare e nel momento in cui lui l’aveva baciata la confusione era cresciuta. Dopo quel bacio lungo e dolce i due si staccarono e lei si sistemò i capelli dietro l’orecchio.
“Tutto ok?”
Disse lui titubante. Allison annuì.
“Si, magari ne riparliamo domani a mente lucida”
“Si direi che è il caso”
La ragazza rientrò in casa sparendo dietro la porta.

Il lunedì seguente Ali era già a NY così come la sua famiglia. Suo padre sarebbe ritornato a LA la settimana successiva per continuare a girare, sua madre riprendeva con l’insegnamento e suo fratello con il liceo. Si preparò indossando un paio di pantaloni blu una camicetta bianca e un paio di ballerine. Prese la sua borsa, il blocco per gli appunti e una buona dose di coraggio. Quello sarebbe stato il suo primo giorno di college. Una volta arrivata in una delle sale in ospedale adibite per fare lezione ai nuovi studenti della facoltà di medicina, cercò un posto che le piacesse e si accomodò. Iniziò a fare amicizia con qualche ragazza e ragazzo seduto nelle sue vicinanze fino a che un ragazzo abbastanza giovane arrivò veloce in aula ancora con il camice addosso. Non appena se ne rese conto lo tolse di fretta ritornando alla porta e dandolo a qualcuno, o almeno così sembrò. Allison inizialmente non fece molta attenzione a chi aveva di fronte, era impegnata a sistemare il suo blocco sul piccolo ripiano che fungeva da banco attaccato alla sedia e a cercare una penna nella sua borsa. Una volta sistemato alzò gli occhi sul ragazzo non appena questo iniziò a parlare. Non può essere! Pensò la ragazza sgranando gli occhi e aprendo un po’ la bocca per la sorpresa, non appena riconobbe chi aveva di fronte. Scivolò di poco sulla sedia facendosi piccola piccola. Era in una posizione in cui era difficile non essere vista e anche se erano un po’ di studenti, era seduta nelle prime file e prima o poi il suo sguardo l’avrebbe colta lì. Si trovò a sperare ardentemente che non si ricordasse di lei e del loro incidente con l’auto.
“Buongiorno. Io sono Daniel Harris, sono l’assistente del dottor Green o professore che dir si voglia. Sono anche un suo specializzando. Il dottor Green è impegnato in sala operatoria, quindi mi ha chiesto di sostituirlo. Non faremo poi molto è solo una lezione di conoscenza, ho qui la lista dei nomi degli ammessi alla facoltà.”
Grandioso! Pensò Ali. Abbassò lo sguardo cercando di non farsi notare, ma tanto prima o poi le sarebbe toccato alzarsi e farsi vedere. Sorprendentemente però non fece un elenco.
“Non sta però a me conoscervi tutti, o meglio non ancora, quindi lo farà domani il dottor Green. L’unica cosa che posso dirvi è che non avete scelto un percorso facile, che ci saranno momenti in cui vorrete lasciare tutto, penserete che quella non è la vostra strada. Bene io vi dico pensateci davvero bene, perché diventando medici diventerete responsabili della vita di molte persone e dovete esserne consapevoli, inoltre dovrete lottare con il senso di colpa costantemente, perché non sempre le cose vanno nel migliore dei modi. Non potete salvare tutti, perderete dei pazienti, ma fa parte anche questo del vostro lavoro. Per non parlare delle situazioni limite, o dei pazienti che rifiutano le cure. Dovete essere pronti a tutto, quindi se non ve la sentite, quella è la porta”
Allison alzò gli occhi sul ragazzo mentre parlava e deglutì. Alla fine del discorso i suoi occhi si posarono su di lei e dal suo sguardo Ali capì che l’aveva riconosciuta.
“Grandioso”
Sussurrò lui senza farsi sentire da nessuno.
“Bene, per ultima cosa vi dirò che fra un mese sarete suddivisi in diversi gruppi per iniziare il vostro tirocinio. Non tutti sarete in questo ospedale e non tutti con il dottor Green. Farete un test e in base alle vostre attitudini e capacità verrete suddivisi in vari gruppi e affidati ai vari primari dei vari ospedali che competono all’università. Chi resterà qui lavorerà anche con me. Ok, direi che possiamo cominciare con la nostra lezione di biologia cellulare”
Dopo la lezione Allison uscì velocemente dall’aula per evitare di essere richiamata dal ragazzo. Una volta fuori il suo telefono squillò, era Lucas. I due avevano iniziato a frequentarsi da quando lui l’aveva baciata. La loro relazione non era ancora ufficiale, ma ci stavano provando, come dicevano solitamente.
“Allora com’è andata la prima lezione?”
“Diciamo bene”
“Mi aspettavo di sentirti più entusiasta, vuoi fare il medico da tipo quando sei nata”
“Si è così infatti. Niente lascia stare hanno solo cercato di spaventarci tutto qui, domani andrà meglio”
“E’ normale è una scelta impegnativa, ma se lo vuoi puoi farcela lo sai”
“Si lo so…tu? Primo giorno”
Anche per Lucas era stato il primo giorno di università, lui aveva scelto di frequentare la facoltà di giurisprudenza.
“Bene, probabilmente meglio del tuo visto che sembri abbattuta”
“No sto bene davvero”.
“Si?”
“Si non preoccuparti”
“Ci vediamo dopo allora?”
“Assolutamente…rientro. Lezione di anatomia!”
“Va bene a dopo”
La ragazza chiuse la chiamata e si voltò verso l’ingresso dell’ospedale scontrandosi con qualcuno.
“Ehi…ma bene vedo che investire la gente è un’abitudine”
Ali alzò gli occhi su di lui. Fantastico.
“Mi scusi”
La ragazza lo superò per rientrare.
“Dica ai suoi colleghi di anatomia che arrivo subito”
Allison si fermò e si voltò verso di lui.
“Sostituisce anche il professore di anatomia?”
Daniel alzò le spalle.
“C’è un’operazione particolare in corso”
“Di solito gli specializzandi fanno a gara per essere presi ad assistere…vedo che hanno preferito farle fare lezione”
Disse acida la ragazza girandosi di nuovo ed entrando all’interno questa volta. Il ragazzo rimase invece perplesso mentre la osservava poi scosse la testa e si aprì in un sorriso.

 

ANGOLO DI ARI

Sono di nuovo qui con un nuovo capitolo un po’ più lungo direi! Bene la storia inizia! Non ho molto da dire al momento, penso che sia tutto abbastanza chiaro o almeno a me sembra così. Ali e Lucas stanno frequentandosi diciamo così. Ho saltato il discorso tra i due, la decisione, ma verrà poi ripresa non temete! Vi ho ufficialmente presentato il secondo ragazzo, Daniel che immagino con il volto di Tyler Hoechlin. Bene non ho altro da dire, alla prossima!

   
 
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