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Autore: AlexisLestrange    06/09/2012    6 recensioni
Crossover demenziale Supernatural/Harry Potter.
Hogwarts è minacciata dall'erede di Serpeverde, da un professore disastroso, e da un fantasma isterico. Ah, sì, è c'è anche il Basilisco.
Ma se entrassero in campo i fratelli Winchester, la situazione non potrebbe essere risolta in un batter d'occhio?
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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L’atmosfera è tesa. Dopo la partita di Quidditch, l’Infermeria è tutta piena di persone,
attorno al letto del malato, ad osservarlo con l’espressione ricolma di ansia e
preoccupazione.
 
Hermione ha le lacrime agli occhi. «Ce la farà, Madama Chips?» chiede, con aria
affranta.
 
Quella scuote la testa. «Sarà dura» ammette, e una nota di rammarico riesce a
penetrare nel suo cuore solitamente imperturbabile. «Certo che è un peccato, un così
bel giovanotto…»
 
Dean e Sam si scambiano un’occhiata: certo, anche se non lo conoscono da molto, ci
si erano affezionati, e perderlo così, dopo una botta (era proprio il caso di dirlo) di
sfortuna… In un angolo della stanza, Dobby contempla ciò che era accaduto a causa
sua.
 
Proprio in quel momento, alle loro spalle, Harry Potter sgattaiola via, approfittando del
fatto che stanno tutti chini al capezzale dello sventurato Gilderoy Allock, ancora non
ripresosi dal colpo di Bolide subito.
 
Per fortuna, il sensore Harry che Dean ha sviluppato in quei mesi, lo avverte della sua
presenza, appena in tempo per vederlo infilarsi in un corridoio: fa un cenno a Sam,
che capisce al volo (strano), e si gettano al suo inseguimento furtivo.
 
Scala dopo scala, passaggio dopo passaggio, vedono Harry infilarsi nel famoso bagno
guasto di Mirtilla (parecchio trafficato, in quel periodo). Si appostano all’ingresso, e
sentono un tripudio di voci che gridano con gioia: «È pronta, è pronta!»
 
«Credo che abbiamo completato la preparazione della Pozione Polisucco» bisbiglia
Sam, in un lampo di geniale comprensione.
 
Dean spalanca gli occhi, meravigliato. «Allora dobbiamo impossessarcene, anche con
la forza, se necessario!» esclama con decisione (nessuno gli ha mai insegnato che
qualche volta, se chiedi le cose “per favore”, puoi anche ottenerle senza troppe
complicazioni).
 
«Abbiamo bisogno di un diversivo» lo incita Sam, e il fratello maggiore si mette a
pensare talmente concentrato che il fumo comincia ad uscirgli dalle orecchie, a tal
punto che sarebbe bastato gridare “Al fuoco!” per far scappare Harry e compagnia.
 
Invece, distratto da una ragazzina dal cappuccetto rosso che attraversava il corridoio
con un cestino in mano (?), Dean non trova di meglio che mettersi a gridare: «Al lupo,
al lupo!», mentre Sam gli da una mano, ululando un po’.
 
In men che non si dica, Harry è scappato via a gambe levate, seguito a ruota da Ron
ed Hermione (ma non era nell’Infermeria, chiederete voi? Signori, la bilocazione è già
roba vecchia per la signorina Granger).
 
Dean e Sam entrano, e vi trovano al centro un pentolone che ribolle d’una poltiglia
verdognola: con immenso disgusto (eppure ne hanno fatte di peggiori), ne riempiono
due bicchieri.
 
Subito dopo, Sam strappa un biondo capello di Dean, mentre Dean prende il suo dalle
folte basette di Sam: una volta aggiunto l’ultimo ingrediente, la pozione prende un
aspetto decisamente più appetitoso.
 
(L’Essenza di Winchester risultò essere, in seguito, talmente buona, che fu dandola da
bere a piccoli Mollicci che Eva creò i primi, veri Mutaforma).
 
I fratelli si guardano, deglutiscono, brindano al loro destino, e poi giù, tutto d’un fiato!
 
L’effetto è immediato. Dean si sente assottigliare ed allungare come se fosse stato
messo nella famosa Macchina Tirapasta di Willy Wonka, avvertendo i capelli crescergli
talmente in fretta da far impallidire Lucius Malfoy; l’impressione di Sam, invece, è
quella di aver ricevuto una padellata in testa che lo ha lasciato un po’ tappo, ma che
gli abbia fatto conservare tutta la sua massa muscolare.
 
I Winchester si osservano a lungo, e per un atttimo è come se si stessero guardando
ad uno specchio. Sam conviene che, appena tornerà nel suo ufficio, dovrà rifarsi la
piastra (le punte gli si stanno irrimediabilmente arricciando) mentre Dean sorride
compiaciuto nel notare quanto virie lo facciano sembrare le camicie da boscaiolo.
 
Alla fine, dopo aver smesso di contemplarsi, il primo a parlare è Sam che, col vocione
del fratello maggiore, esclama: «Allora, andiamo o no?»
 
Dean, quindi, fa per muovere un passo, ma viene colto dalle vertigini (non è facile
abituarsi in fretta a cotanta altezza), e si ferma, reggendosi al muro. «Io rimango un
attimo qui, ok?» dice, con un espressione sofferente che dona moltissimo al faccino di
Sammy. «Va avanti tu».
 
Sam annuisce, e fa per correre via, quando il maggiore lo richiama, severamente.
«Sam!» esclama, aggrottando le sopracciglia. «Cammina come si deve, dannazione,
non posso vedermi fare quella corsettina d’attricetta che fai tu!»
 
Sam si scusa, perplesso: esitando, muove qualche passo, fino ad acquisire sicurezza
nel passo da cowboy del fratello. A quel punto, si allontana, dondolando.
 
Dean sospira, sconsolato, cercando di raccapezzarsi con la prospettiva, quando sente
una voce squillante alle sue spalle.
 
«Saaaaaaaam!»
 
È Mirtilla Malcontenta, che praticamente gli si getta tra le braccia: ma ottiene
semplicemente di attraversarlo, finire contro al muro opposto, attraversare anche
quello, per poi tornare indietro, stizzita.
 
Il primo istinto di Dean è chiederle: “Chi diavolo sei?” ma ovviamente, in quanto Sam,
è tenuto a conoscerla. Così, imita i modi impacciati del fratello e la saluta con un
esitante: «Ciao!»
 
«Buonasera, Sammy!» risponde lei, e a quelle parole Dean aggrotta le sopracciglia,
infuriato.
 
«Non chiamrlo… chiamarmi… solo io posso chiamarlo Sa… volevo dire, essere chiamato
Sammy!» dice, inciampando vistosamente nelle parole (e non solo in quelle).
 
«Vuol dire che posso chiamarti così? Non ti arrabbi come al solito?» ripete Mirtilla,
raggiante.
 
«Io..» comincia Dean, senza sapere cosa fare, ma il fantasma lo interrompe,
avvicinandosi per dargli un buffetto sulla guancia (ovviamente, senza riuscirvi).
 
«Sei adorabile, Sammy» commenta, tutta felice.
 
Dean è completamente scandalizzato. «Cosa? No! Sono io… voglio dire, è Dean quello
adorabile! Mio fra… cioè, io, al massimo, sono appena passabile!» esclama,
inalberandosi.
 
«Dici davvero?» chiede Mirtilla, subito interessata.
 
«Certo!» ribatte quello, spiazzato. «Dean Winchester è la persona più adorabile che
abbia mai camminato su questa Terra!» e con quelle parole, se ne va, lasciando
Mirtilla da sola, a farci un pensierino.
 
Ma Sam, in quel momento, non si trova in condizioni migliori. Sta camminando,
concentratissimo sul suo passo da pistolero, quando qualcuno lo ferma.
 
«Dean?»
 
Sam si gira, e davanti a lui si ritrova niente di meno che Castiel, il trench tutto
spiegazzato, e un elmo sottobraccio.
 
«Cass? Cosa ci fai con quello?» domanda Sam, perplesso.
 
«Ho dovuto togliere l’armatura» spiega l’Angelo, tutto serio. «So che a te piaceva, ma
ero troppo riconoscibile, e Silente mi sta dando la caccia. L’elmo l’ho tenuto, per
usarlo come arma impropria in caso di necessità. Comunque» Castiel si interrompe,
frugandosi nel trench. «Sono venuto a ridarti quello che mi avevi prestato».
 
E detto questo, consegna con aria pomposa un pacchettino nelle mani di Sam.
 
«Mi è stato molto utile, sai?» aggiunge Castiel, guardandolo con i suoi occhi blu.
«Grazie davvero. Ora devo andare, Silente mi sta alle calcagna!»
 
E corse via, in un lampo.
 
Senza poter resistere alla curiosità, Sam aprì l’involucro, e vide con sorpresa e
perplessità il suo contenuto.
 
Era un dvd, parecchio usato, a giudicare dal suo aspetto, e il titolo recitava: “I consigli
del porta pizze: come superare l’imbarazzo della prima volta”
.
 
                                                                                                                           [To be continued]
 
Dean e Sam sono riusciti ad arraffare la Pozione Polisucco, ma riusciranno a compiere
ciò per cui l’hanno bevuta, ammesso che se lo ricordino? Allock si risveglierà dal suo
sonno? E Castiel, riuscirà a sfuggire al temibile Preside di Hogwarts?



Note dell'autrice:

Buonasera, miei prodi e valorosi lettori!

E' con immensa gioia che vengo ad annunciarvi che la lunga pausa estiva che ha per qualche settimana
soporizzato questa storia, è ora terminata! 
Infatti, a pochi giorni rietrerò nella mia dimora, e da lì, aggiornando tanto veloce quanto il mio povero
cervellino riuscirà, prometto sollennemente che vi accompagnerò in queste ultime settimane prima del
fatidico ritorno alla quotidianità.

Che altro aggiungere, allora?
Grazie per la vostra calorosa lettura (?), e ci sentiremo molto, molto presto!
Un bacio,

Relya.

   
 
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