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Autore: AghyGD    06/09/2012    8 recensioni
Non poteva essere vero, o si?
Cioè, era troppo bello per esserlo!, "stai sognando..., no?".
Adesso non sapevo se fosse vero, ma dovevo crederci! sapevo che se lo avessi fatto, sarebbe stato tutto più unico!!!
STORIA INTERROTTA.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: G-Dragon, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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-  CAPITOLO 32 -

LA NEBBIA

 
 
I giorni passarono.
Passarono lenti e noiosi.
La febbre mi passò, potevo ritenermi guarita oramai, anche se ancora ero un po' debole, e non potevo dire lo stesso del mio cuore!.
Tranquilli, non sono diventata predisposta ad infarti!.
Ritornando a noi, l'unica cosa del mio corpo e del mio essere a non essere guarito era il mio cuore.
Perchè, diciamocelo, ne ha passate tante,  e continua a soffrire tutt'ora!.
Perchè quella nebbia chiamata confusione, che alloggiava nella mia mente da ormai fin troppo tempo, non aveva intenzione di scomparire, di liberare i miei veri sentimenti.
Forse perchè neanche il mio cuore sapeva darsi una risposta.
Perchè la mia nebbia era divisa in due parti, una chiamata JiYong, e l'altra Light, ed io non sapevo ancora in quale nebbia infiltrarmi, per poterci vivere, ed essere finalmente serena con me stessa!.
La nebbia  JiYong... è quella in qui ho sempre voluto stare, sin dalla prima volta, quando lo vidi in quel piccolo schermo di quella spoglia stanza di casa mia, alias la mia camera, quando vinserò quel premio a Belfast, io lo trovai particolarmente misterioso ed attraente, mentre era concentrato in quei ringraziamenti calorosi per le fans, e da quella sera,lui  non uscì più dalla mia testolina, anche se ci provavo, non ci riuscivo, sembrava legato saldamente al mio essere, e da lì cominciai a capire, che lui era qualcosa di più per me, anche se non lo conoscevo di persona, anche se non era mio amico, niente!, Ed ero sempre stata convinta che quella fosse solo una piccola cotta da fangirl, quelle che poi, col tempo, passano, quelle che durano solo 4 mesi massimo!.
Ma io me lo ripetevo da anni, e lui continuava a non svanire, rimaneva sempre lì, ad inebriarmi della sua voce, così penetrante e ricca di emozioni per ogni sillaba che usciva da quelle labbra rosee e perfette, ad incantarmi con quei occhi dal taglio perfettamente orientale e provocante, ed io continuavo a non resistergli, perchè non volevo, anche se sapevo che era assolutamente sbagliato.
Perchè non potevo innamorarmi di una star internazionale, che abitava dall'altra parte della terra, il mio cuore ne avrebbe sofferto... .
Eppure, non mi pentì della mia idea nell'andare in Corea, per vederli, per VEDERLO, almeno una volta, non mi pentì di aver salutato i miei, per poi andare via da quella casa, non mi pentì di aver preso quell'aereo, di aver messo piede a Seoul, nè di averlo visto ed essermi avvicinata a lui, nè di essere entrata in quel locale quella sera.
Non mi pentì assolutamente di niente, e continuavo a non pentirmene.
Naturalmente, sapete già tutto quello che avvenne dopo, io ricordavo tutto dal primo all'ultimo giorno in cui i nostri sguardi si scontrarono, anche se estranei fra loro.
E se la nebbia JiYong, era piena di elettricità, sentimenti e ricordi, dall'altra non potevo reprimere la nebbia Light, tutto il contrario!.
Perchè la nebbia Light era tranquilla, serena e pura, senza alcun dolore, ma solo tanto amore.
Perchè Light era stato l'unico, oltre JiYong, ad avermi fatto arrossire, ad avermi accolto fra le sue braccia senza riserve, senza preoccupazioni, quello che mi donava amore non chiesto, e lo faceva con tutto se stessò.
Era lui quello che si prese cura di me, quando, quello che credevo fosse il mio mondo, mi abbandonò, fu lui a raccogliere i pezzi del mio cuore marcio, sparsi per Seoul, per poi riassemblarli con la sua dolcezza.
Fu lui che, solo per alcuni secondi, fece ribattere il mio cuore, come una fortissima scossa che percosse il mio corpo, arrivando al mio cuore, e riaccendendolo.
No, non riuscivo a mettere da parte e buttare del dimenticatoio tutto questo, era più forte di me!.
Per questo la mia testa, ogni giorno sembrava sul punto di scoppiare e perdere se stessa, per questo ogni giorno il mio cuore batteva solo per la volontà di farlo, per cercare davvero un senso in quella vita strana e dolorosa!.
Perchè il tradimento non si dimentica.
Forse voi penserete che dopotutto era stato solo un bacio, e che forse non era colpa sua, e forse era davvero così, ma chi mi dice che lui non aveva fatto altro mentre era lontano, chi mi dice che lui mi era sempre stato fedele, che quei  "Ti Amo" e "Sei mia" erano veri?.
Non sapevo davvero cosa credere.
Ma, non potevo negare, che un barlume di fiducia e speranza, dentro quell'organo malandato che pulsava dentro al mio petto, era conservato gelosamente, e non potevo negare che il mio orgoglio da giovane donna, non voleva liberarlo.
Alzai il viso ora segnato da una smorfia di confusione e frustrazione: "Mi sono lasciata di nuovo trasportare dalle paranoie", e osservai il sole rosso tramontare fra i grattacieli ed edifici di Seoul, l'aria fresca accezzò i miei capelli leggermente mossi e delicati, filtrando anche dietro al collo, e regalandomi una piacevole sensazione che fece stendere un po' i miei muscoli delle braccia, che stringevano convulsamente le gambe al petto.
Ero seduta in quella sedia da parecchio ormai, tanto che sentivo il fondoschiena indolenzito, ma non volevo entrare dentro, mi sarei annoiata molto a guardare le immagini scorrevoli della tv, di cui sicuramente non avrei prestato neanche attenzione!.
Sul tavolino in ferro accanto a me c'era appoggiato iPhone e cuffie, ormai miei accompagnatori in tutti i miei momenti di "depressione" se così vogliamo chiamare la mia situazione, e un braccialetto.
Il braccialetto che mi regalò JiYong due giorni fa.
Si, perchè lui era occupato a registrare il nuovo video per il suo secondo album, di cui io stavo seguendo, non potevo negarlo, e, così mi raccontò Lucy dopo essere tornata a casa due sere fa con quel pacchetto blu accompagnato da un fiocchetto color panna, dove dentro era custodito quel braccialetto in oro bianco con un ciondolino a forma di cuore attraversato da un fulmine, che con quel regalo voleva farmi presente che anche se lui non era con me fisicalemente, con il cuore mi stava vicino.
E quando Lucy mi disse quelle l'ultime parole, giurandomi che erano le parole originali, non potei nascondere sul mio volto la sorpresa e la commozione, come se quel barlume per un attimo fosse sfuggito dal mio cuore, e si fosse mostrato, ma solo per un attimo!.
Appoggiai il viso sulle ginocchie, e guardai con indecisione quel gioiello, chiedendomi per l'ennesima volta quanto sarà costato, e perchè lo avesse fatto.
Perchè sapeva benissimo che io sarei stata capace di buttarlo dal balcone, ma sapeva anche due cose, e di questo ne ero sicura!.
Lui sapeva che non avrei buttato una cosa tanto preziosa, insomma, oro bianco! E sapeva anche che non sarei mai davvero stata capace di buttare qualcosa che appartenesse a lui.
E questo in un certo senso mi faceva rabbia, perchè mi faceva sembrare debole, ed io non volevo passarci.
Allungai la mano, lo accarezzai con l'indice, però... .
Forse... era vero... che non ci sarei mai riuscita a buttarlo!.
Erano passati solo due giorni, ma io neanche lo indossai, l'unica cosa che feci quella sera fu quella di aprirlo e posarlo in un angolo sulla scrivania.
E non so perchè, adesso che erano quasi le otto, ancora li fuori, avvolta in un plaid blu, da sola, lo avevo preso e portato con me sul balcone.
Accarezzai il ciondolo, ed una voglia improvvisa di vederlo attorno al mio polso mi avvolse!
"Lo indosso o no?" Era questo il dilemma aggiuntosi alla lunga lista dei problemi.
E poteva sembrare il problema più banale nel mondo, ma per me, era nella stessa circostanza degli altri.
Perchè indossarlo sarebbe come perdonare definitivamente lui, e non indossarlo significherebbe il contrario.
Ed eccoci al punto cruciale: Perdono o non perdono JiYong?.
Ogni volta che me lo chiedevo, sfuggivo alla domanda, concentrandomi ad altro.
E lo feci di nuovo!.
Guardai l'iPhone e lo accesi, entrai nei contatti e scesi per guardare: "Dio ne ho davvero pochi", finchè i miei occhi si posarono sul contatto con su scritto Light.
Se ve lo state chiedendo, no, non lo avevo ancora chiamato, e sapete perchè? Perchè non sapevo cosa dirgli, ecco perchè!.
Cliccai il contatto...: "Che sto facendo?", aspettai due minuti, feci un gran respiro, e feci partire la chiamata.
-.... Pronto?.
-.... Light... .
-Agata! Finalmente! Mi dici che fine hai fatto? Non sai quanto io sia stato in pensiero!.- Era vicino all'urlare.
-Light, scusa, sto bene tranquillo, sono a casa, tu invece? ... Ti avrò fatto preoccupare molto vero?.- Sussurrai.
-... Tu non sai quanto!.- Sussurrò anche lui!.
-... Scusa!.- E li non rispose, ma non perchè non volesse, ma perchè cercava di calmarsi, potevo sentire il suo respiro, prima ansimante, farsi regolare.
-... Come mai non hai richiamato subito?.
"Perchè non sapevo che dirti!":- Perchè... bhè, ecco, ... sono stata poco bene... .
-... Che vuoi dire?.
-Niente di che davvero!.- Provai a calmare subito le acque:- Solo un po' d'influenza, e non ho avuto la testa per fare niente!.
-... Capito... ora come stai.
-Benissimo.- "Diciamo...":- Ormai tutto passato!.
-... Solo la febbre?.
-... Che intendi?. Osservai il fiore sopra uno dei tanti vasi che decoravano il balcone.
-... E' tutto passato... anche fra noi due?.
M'irrigidì a quella frase, non ci avevo davvero riflettuto, ma il mio cuore diceva che ormai era tutta acqua passata, perchè... .
Perchè non volevo perderlo!. 
-... Certo!.- Gli dissi premurosa.
-... Ne sono felice!.- Sembrava sereno:- A proposito, lo hai letto il libro?.
-Sono al quinto capitolo, e posso dirti che mi ha preso davvero molto, insomma, una ragazza che studia all'università ed incontra, per colpa della sua sbadataggine, un vampiro! E fantastica!.
-Sono felice che pensi questo, sai m'importava molto un tuo parere!.
-Beh, questo mi fa sentire importante! ahaha!.- Portai una mano alla bocca, occhi sbarrati e una sensazione di incredulità, molto piacevole addirittura, mi avvolse.
Avevo riso, avevo riso di nuovo, ed era stato di nuovo lui a far avvenire questo "miracolo"!!!.
-... Che c'è? E' successo qualcosa?.
-... No, ... tranquillo!.
-Ok,... senti... forse può sembrare azzardato,... ma vorrei vederti,... mi sei mancata.
"Mi sei mancato anche tu! Ma io sono ancora indecisa!" Scossi la testa per mandare via quel pensiero:- ...Ok, vengo io o vieni tu?.
-Vengo io, TU.NON.MUOVERTI!.
Sghigghiazzai leggermente:- Ok!.
Adesso mi sentivo più libera, sia perchè lo avevo finalmente chiamato, e le cose fra noi sembravano essersi risolte, sia perchè grazie a lui, tornai a sorridere.
Immaginai il suo sorriso dall'altra parte della cornetta:- A dopo!.
Chiusi la chiamata e, posando il cell sul tavolino, respirai profondamente, abbassando le gambe abbastanza indolenzite e portando la testa indietro, con gli occhi chiusi.
"Ora, rifletti Agata,... tu... ami Light?"... Forse... .
Ecco, forse lo amavo, ma non ne ero sicura.
Alzai in viso e con tutto il coraggio che ebbi dissi:- Io amo Light!.-... Mi suonava come una cosa esagerata.
-... Io non amo Light.-... Perchè mi sembrava una bugia?. Forse, perchè lo era!.
"Adesso Agata, prova con JiYong, ma al contrario!" Si, dovevo farlo, dovevo chiarire prima di tutto con me stessa!.
-... Io non amo JiYong.- E quella frase equivalse ad un pugno nello stomaco.
-... Io... Amo... Jiyong.- ... Quella frase mi sembrò come una liberazione, un peso di 3000 kili, tolto con una delicatezza incredibile, come se un velo nero, quello della confusione, fu tolto da sopra il mio cuore.
-Si, io amo JiYong, ma... amo anche Light!.
Ed era vero, ma alla fine raggiunsi ad una conclusione... .
-Io amo Light, ... ma non quanto JiYong.- Ecco, ci sono arrivata, finalmente avevo messo alcuni pezzi del puzzle al proprio posto, e mi sentì stranamente libera, perchè quelle nebbie cominciarono a dissiparsi, regalandomi un po' più di serenità e lucidità.
Mi alzai e stiracchiandomi tornai dentro, ormai l'aria era fin troppo fredda!.
Riposai il plaid in uno dei tanti ripiano del mio grande armadio e cominciai a mettere un po' a posto, cercando di togliere più cose fuori posto nel minor tempo possibile.
Passarono quasi una 15ina di minuti, ed io avevo già finito, e Light non era ancora arrivato.
Mi diressi il cucina e cominciai a preparare un po' di cioccolata calda, mentre giravo il liquido cremoso al cioccolato dentro la pentolina, il campanello suonò.
Di corsa posai il cucchiaio di legno e mi diressi alla porta, l'aprì velocemente e mi ritrovai Light in tutta la sua bellezza.
I ciuffi ramati cadevano e coprivano quei suoi occhi profondi, un leggero sorriso a accendere il suo volto.
Senza che mi diede neanche il tempo di parlare, mi prese per un braccio e mi attirò a se, abbracciandomi forte e appoggiando il suo volto sulla mia nuca, inspirò il profumo dei miei capelli e li accarezzò.
Ero rimasta leggermente spiazzata, ma non mi dava fastidio, anzi, continuavo a sentire un calore al cuore, crescere sempre più.
Le mie braccia, rimaste per aria, si appoggiarono dolcemente sulla sua schiena, ricambiando l'abbraccio.
-... Oh Agata... - Sussurrò per poi darmi un bacio sul collo, i miei occhi era aperti sempre più, rimanevano sorpresi ad ogni suo movimento.
Invece che rispondere, nascosi il mio viso sul suo petto, ma alla fine l'unica cosa che potei dirgli era un:-... Scusa:- sussurrato.
Si staccò un po' da me e mi prese il viso fra le mani:- Tu non devi scusarti di niente, capito?.
Lo guardai e poi feci cenno di si con la testa.
-... Scusa... ma,... sento odore... Cioccolata?.
-Oddio, l'avevo dimenticata!.- Presi le sue mani per allontanarle da me e corsi in cucina a spegnere il fuoco, fortunatamente arrivai in tempo e sospirai per esserci arrivata, improvvisamente una risata si liberò nell'aria, mi girai e guardai Light, senza più il giubbotto impermeabile ma con una camicia azzurra dalle maniche arrotolate e jeans neri, che ha stento tratteneva le risate.
Lo guardai con sguardo inceneritore.
-... No,... scusa, e che... ahaha... ecco... ahaha,... non sei... una cuoca affidabile... ahaha!.
-Si certo, continua pure a prendermi in giro per le mie doti culinarie.
-Che fortunatamente non ho avuto l'onore di provare!.
-Che SFORTUNATAMENTE non hai avuto l'onore di provare!.- Dissi tutta convinta.
-... Ahahahaha... La vecchia Agata è tornata!... .
Lo guardai un po' più dolce:- ... Non se ne mai andata!.
In risposta mi sorrise, ed io tornaì ad occuparmi della cioccolata:-  Ne vuoi?.
-Ok, spero solo che fra un paio d'ore non mi venga un'intossicazione!.
-Quanto sei esagerato, non è così male, e poi io sono brava!.
-Questo fallo decidere a me!.
Lo guardai con aria di sfida e in due grandi bicchieri versaì la cioccolata, per poi decorarla con la panna, misi in ognuno dei bicchieri una cannuccia e glielo porsi, poi ci sedemmo sul divano, aspettai che assaggiasse.
Appena staccò la cannuccia dalle labbra, posò il bicchiere accanto al comò, e mi guardò, quando improvvisamente svenne!.
-Oddio Light!.- Posai il bicchiere accanto a suo e mi avvicinai scuotendolo un po':- Oddio Light, non volevo avvelenarti, Light? Svegliati, ok, faccio schifo come cuoca, non cucinerò più, però svegliati cavolo!.
Ero in preda al panico, non dava segni di vita, nulla! Lo presi per le spalle e lo scossi un po', ma niente!.
Improvvisamente delle mani mi preserò per i fianchi e con scatto veloce mi fecero sdraiare sul divano, Light, continuando a ridere e a ripetere "Ci sei cascata! Ci sei cascata!", Cominciò a farmi il solletico, ed io non riuscivo neanche a parlare.
-Light... ahahahati... p-pregahahah..... bast.... ahaha... basta!.
Di scatto si fermò, adesso mi guardava, e la sua risata scemò, fino a non ridere più, ne approfittai per riprendere fiato, in quel momento ansimante, eravamo fermi a guardarci negli occhi, lui mi scrutava interamente con aria interrogativa e dolce, uno sguardo particolate, che non ha un nome, poi pian piano si abbassò, fino a far toccare i nostri corpi, ma senza facendosi pesare, e il mio cuore cominciò una lunga maratona, avvicinò il suo viso al mio, allacciando ancora più saldamente il mio sguardo al suo, eppure... non mi sentivo imbarazzata, come se quei gesti fossero la cosa più naturale al mondo da parte sua!.
Mi guardò un ultima volta, prima di dividere il nostro contatto visivo, ed appoggiare il suo viso al mio petto, appoggiò l'orecchio destro all'altezza del mio cuore, ascoltando i suoi battiti, adesso udibili in tutta la stanza dopo quel gesto.
Posai una mano fra i suoi capelli setosi, eppure... continuavo a sentirmi tranquilla, serena, al sicuro.
Improvvisamente il rumore di una serratura che veniva aperta e dei passi ci riportarono alla realtà, Light non riuscì ad alzarsi in tempo che già Lucy ci aveva visti.
E posso dirvi che la cosa peggiore avvenne pochi secondi dopo, quando vidi che Lucy, non era sola!.
 




HEY, BUONASERA A TUTTE, COME STATE?
CHIEDO UMILMENTE PERDONO SE NON STO AGGIORNANDO PIU' REGOLARMENTE, MA PURTROPPO ADESSO STA PER INIZIARE LA SCUOLA, ED IO AVRO' UN  TEST DA FARE IL PRIMO GIORNO, QUINDI DEVO STUDIARE! ç___ç
COMUNQUE, CHE NE PENSATE DI QUESTO "COSO" QUI CHE HO FATTO PARTORIRE DALLA MIA MENTE POCO CASTA? SI, PERCHE' SONO MALEFICA (E PERVERTITA! U.U) MA VEDRETE CHE LE COCCOLE TORNERANNO, PER CHI TIFA GD! ;) BASTA, HO DETTO TROPPO! AISH, LA MIA LUNGA LINGUA!.
SPERO MI LASCERETE  TANTE BELLE RECENSIONI, SONO SEMPRE STUPENDE, E IO SONO SEMPRE FELICISSIMA DI LEGGERLE! *-*
ADESSO VADO, CHE DOMANI MI DEVO SVEGLIARE ALLE 6! @.@
YUMUSEYOOOO!!! :D



 
   
 
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