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Autore: fanny_rimes    07/09/2012    5 recensioni
Una raccolta di FlashFic incentrata sul pairing ElenaxDamon.
Dal testo:
Con un solo fluido movimento mi attira a sè prendendo possesso della mia bocca. Presa alla sprovvista, gli appoggio le mani sul petto e tento di allontanarlo.
Ma è troppo forte.
Non la sua stretta, ma la mia voglia di lui. Un fremito mi percorre la schiena mentre le sue dita risalgono sul mio corpo fino ad intrecciarsi con i miei capelli ancora umidi.
Il calore di quel bacio annulla ogni mia resistenza e ho solo voglia di ricambiarlo. Non riesco a ritrarmi da quelle labbra calde e esigenti e schiudo la bocca offrendomi a lui. Per un lungo istante mi rifiuto di pensare, abbandonandomi tra le sue braccia.
[5° classificata al contest "Gocce di quotidianità", indetto da Clalla97 e giudicato da Fa92 e vincitrice Premio Fiammifero] con il capitolo 6 - Sì.
[4° classificata su 34 partecipanti, al contest "L'emozione non ha... fandom!", indetto da Fefy_07 e vincitrice Premio Fandom, Per la storia migliore di un fandom conosciuto] con il capitolo 5 - Come spegnere un interruttore.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert | Coppie: Damon/Elena
Note: Lime, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Elena's Diary

Nickname: Fanny_rimes     Titolo: Elena’s Diary     Paring: ElenaxDamon     Promp scelto: 7. L’insensibilità è uomo.
Introduzione: Una raccolta basate sul pairing DamonxElena e una loro ipotetica storia d’amore raccontata dal punto di vista di Elena.


Rating della shot: Arancione
Elemento del prompt utilizzato: 1 - luogo: camera da letto
Note: What if? ambientata dopo l’episodio 3x11.


Completamente Sua

 

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Sola nella mia stanza. Sola, con i miei pensieri.
Mi lascio ricadere sul letto, affondando nel soffice piumone.
“Avevi ragione, Stefan. Ti sto lasciando andare...”.
Ripenso alle parole che mi hai urlato contro quella notte sul ponte:
“Ti ho persa lasciando la città con Klaus, sei tu che non vuoi ancora ammetterlo!”
Mille immagini affollano la mia mente, ma una in particolare domina sulle altre: quel bacio. Damon mi ha baciata.
Scatto a sedere sul bordo del letto, sfilandomi le scarpe e scalciandole via con rabbia.
E’stupido e infantile pensarla in questo modo! Potevo impedirlo, tirarmi indietro... ma non l’ho fatto. Anch’io l’ho baciato. E’ la verità è che lo desideravo. Anche se non dovevo.
Anche se era tremendamente sbagliato.
Finisco di spogliarmi e vado a fare una doccia. Lascio che il getto d’acqua calda scorra sulla mia pelle sperando che, scivolando via, porti con sè tutta l’angoscia, la tristezza. Tutte le mie lacrime.
Ma quando torno in camera, ho ancora voglia di piangere, di arrabbiarmi, di urlare.
Indosso gli shorts e la canotta e mi siedo alla toeletta a spazzolarmi i capelli.
«Potevi aspettarmi per la doccia!»
Sussulto per lo spavento e mi volto di scatto verso la finestra. Damon è appoggiato al davanzale, gli occhi fissi su di me. Ignoro le sue parole e quel sorriso malizioso che affiora sulle sue labbra.
«Dovresti imparare che non si entra così nella camera di una signora» ribatto impassibile.
Lui alza un sopracciglio e si guarda intorno. «Non sapevo ci fossero delle signore qui!»
«Davvero molto, molto divertente.» Gli lancio contro la spazzola. «Non conoscevo questo lato spiritoso di te.»
Lui non si scompone. Alza appena una mano con una velocità incredibile per recuperare l’oggetto che gli ho scagliato addosso e, in un attimo, è dietro di me.
«Ci sono molti lati di me che non conosci, Elena» mormora, prendendo a spazzolarmi i capelli.
“Non posso.” Penso. E tento di convincermene con tutte le forze.
Riprendo la spazzola e mi rimetto in piedi, ma mi accorgo troppo tardi di aver fatto un errore. Ora sono di fronte a lui. Occhi negli occhi. E Damon mi sta guardando come un animale guarda la sua cena.
Come un Vampiro fissa la sua preda.
«Sei incredibilmente sexy vestita così» sussurra.
Con un solo fluido movimento mi attira a sè prendendo possesso della mia bocca. Presa alla sprovvista, gli appoggio le mani sul petto e tento di allontanarlo.
Ma è troppo forte.
Non la sua stretta, ma la mia voglia di lui. Un fremito mi percorre la schiena mentre le sue dita risalgono sul mio corpo fino ad intrecciarsi con i miei capelli ancora umidi.
Il calore di quel bacio annulla ogni mia resistenza e ho solo voglia di ricambiarlo. Non riesco a ritrarmi da quelle labbra calde e esigenti e schiudo la bocca offrendomi a lui. Per un lungo istante mi rifiuto di pensare, abbandonandomi tra le sue braccia.
Poi, lentamente, lui si ritrae.
«Scommetto che non hai mai baciato Stefan così.»
«Cosa te lo fa pensare?» La mia voce è roca e devo fare un profondo respiro per riprendere fiato
«Lo so.»
La sua arroganza mi innervosisce, ma non sono capace di distogliere lo sguardo da quel viso tanto attraente.
«Non dovevi farlo» dico con una nota di irritazione.
«Sono spiacente di informarti che bisogna essere in due per ballare, Elena» puntualizza. «E tu non sembravi minimanete contrariata.»
Ho voglia di prenderlo a schiaffi. Ma ha ragione lui.
«Voglio che tu te ne vada. Adesso.» Pronunciare quelle parole mi costa uno sforzo enorme.
«Be', devo dire che sei molto più brava di me nel fingere indifferenza quando le cose si fanno serie.» Non c’è più traccia di alcun sorriso sulla suo viso.
«Non voglio parlarne, Damon...» mi affretto a replicare, scostandomi da lui.
Mi afferra la mano impedendomi di allontanarmi. «No, Elena. Parliamone.»
Lo fisso per un istante che sembra interminabile. I suoi occhi di ghiaccio sembrano scavare dentro di me e fa quasi male guardarli.
«Sta accadendo qualcosa tra di noi» ammetto con disarmante sincerità. «Ed è impossibile fingere di non notarlo.»
Lui mi guarda perplesso.
«Perchè negarlo? Non servirebbe» aggiungo, interpretando la sua sorpresa nel sentirmelo dire. «Ma è una cosa che non deve succedere.»
Il suo volto è impassibile, ma i suoi occhi tradiscono la rabbia. «Quindi vuoi che io ti stia lontano?»
«Non vorrei, ma è necessario.»
«Bene!» sbotta con amarezza.
«Bene» ripeto. «Problema risolto.» Ma neanch’io sono convita di quello che dico.
Senza aggiungere altro sparisce in un secondo, lasciandomi di nuovo da sola. Sospiro e mi lascio cadere sul pavimento, mentre gli occhi mi si riempiono di lacrime.
E’ tutto così dannatamente difficile.
D’improvviso avverto due braccia cingermi la vita. Non ho bisogno di voltarmi. Conosco il suo profumo, ormai. Lo avverto nella stanza. Sulla mia pelle. Dentro di me.
«Ho cambiato idea. Io non voglio starti lontano» sussurra, e con la punta della lingua prende a stuzzicarmi il collo.
«Questo è un problema, lo sai?» rispondo, cercando di non perdere il controllo.
«Dovremo trovare una soluzione, allora.»
«Cosa hai in mente?»
La sua voce ora è dolce. Sensuale. Calda. «Ti voglio, Elena. E anche tu mi vuoi... lo sento.»
Mi fa voltare delicatamente e mi sfiora le labbra con le sue. Il mio cuore inizia a battere forte, mentre il suo bacio si fa sempre più intenso.
Chiudo gli occhi lasciandomi andare, mentre lui mi spinge indietro lentamente e si allunga sopra di me.
Si separa riluttante dalle mie labbra solo per un istante.
«Sei incredibilmente bella» mormora. «Non sai da quanto tempo ti desidero.»
Poi è di nuovo su di me. Mi bacia con passione e dalla sua bocca provengono gemiti soffocati.
Mi abbandono completamente alle sue carezze.
Niente più ragionamenti, niente più dubbi e incertezze. L’unica cosa che voglio questa notte e essere sua. Completamente sua.

   
 
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