Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: Almarilka    07/09/2012    2 recensioni
Vidi qualcosa scintillare nell'oscurità...
Genere: Introspettivo, Mistero, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Percepivo quel dolce profumo di mandorlo in fiore, mentre senza essere completamente presente a me stessa affondavo placidamente in un malinconico silenzio senza confini.

E in questi rari momenti di vita, quando lo scorrere del tempo sembra fermarsi, i pensieri fluttuano liberi, senza connessione alcuna, in un dedalo di sensazioni che confondono l'anima. 

Il tempo, la vita, l'amore, si susseguivano in immagini sempre più vivide, ma allo stesso tempo lontane, portando con sé una sensazione di amarezza di un passato che non farà mai ritorno.

Nello stesso istante in cui la luce calda del giorno lasciava gradualmente spazio all'accogliente abbraccio del buio notturno, mi sentii scuotere dal torpore e da quell'inerzia mentale cui mi ero abbandonata. Le mie gambe iniziarono a muoversi, quasi contro la mia volontà, e mi condussero irrimediabilmente fuori casa, nel freddo della notte. Una lieve pioggerellina iniziò a sfiorarmi le guance e tutto in quel momento risultava tale e quale ad allora. 

Una sensazione strana mi sconvolgeva lo stomaco, mentre sul mio viso scorrevano lacrime che si confondevano con le gocce di pioggia. Il suo tenero abbraccio, le sue parole, tornavano a farsi sentire.

Mi ritrovai davanti al maestoso albergo che portava ancora la vecchia insegna, che incuteva quasi un certo timore a guardarla. Avevo il sentore di un pericolo, un brivido mi percorse la schiena. Fu così che come in sogno entrai nell'edificio.

Lui era lì, di fronte a me, come se in realtà non fosse passato neanche un secondo dall'ultima volta. Come se non fosse cambiato niente tra di noi.

Lentamente, un passo dopo l'altro, si portò sempre più vicino a me, senza proferire parola.

Le nostre labbra si curvarono in un sorriso e i nostri occhi lucidi si persero in quelli dell'altro. Le sue mani sfiorarono le mie e fui travolta dal desiderio di averlo, di baciarlo, di accarezzare il suo corpo come se fosse un oggetto prezioso.

Invece lui si allontanò e un senso d'ansia mi attanagliò le viscere. Tornò poco dopo e mi ritrovò seduta per terra, le mie ginocchia avevano ceduto sotto il peso delle emozioni.

Vidi qualcosa scintillare nell'oscurità tra le sue mani, ma non ci pensai a lungo. Avvicinò il suo viso al mio e un'incessante senso di gioia e passione mi accese quando le sue labbra si unirono alle mie.

Mi liberai dell'insopportabile peso della diffidenza e mi ritrovai sdraiata sul pavimento del silenzioso albergo, a vivere qualcosa di speciale, quasi per caso, in quella folle notte di primavera.

Presa da un senso di piacere infinito, mi stupii del profondo dolore alla schiena. Una lama mi trapassò da parte a parte e le mie mani si bagnarono di sangue caldo e rosso, come la passione che avevo appena sperimentato.

Il mio amante e assassino prese le sue cose e si allontanò, abbandonandomi al mio destino.

Perché il fato mi ha concesso di rivedere una vecchia fiamma, privandomi poi brutalmente di essa? Cos'è mai l'amore, cos'è il piacere? è forse sofferenza, dolore, rimpianto? Quando il tuo sogno diventa il ruo incubo, cosa resta da fare se non arrenderti, lasciare che accada ciò che deve? 

Forse l'unico modo di sfuggire a ciò è proprio il sonno eterno, l'opportuna liberazione da ogni cosa, bella o brutta che sia.
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: Almarilka