THIS WAS ME, ALYSSA
Prologue – It’s raining, and I’m really cold...
“Anf, anf, anf...”
È incredibile come la mia voce sia così fievole, anche solo per ansimare. Devo proprio essere giunta al capolinea, eh?
Non importa, ce la farò lo stesso, devo...
Il mio piede destro, già traballante e indolenzito, s’accosta su di un sasso che mi fa inciampare a terra. Il cemento è più freddo e ruvido di quanto ricordassi. Vero, però, che ne è passato di tempo dall’ultima volta che sono inciampata. Me lo ricordo bene, era autunno e da poco aveva finito di piovere. Il terreno era ancora bagnato e scivoloso ed io compì l’errore di voler correre fino alla mia meta. All’epoca non mi feci nulla, merito dei jeans, e, subito dopo, di un passante che si fermò e mi prestò soccorso.
Ma stavolta le mie ginocchia sanguinano e non c’è nessuno a tendermi la mano.
Il camice dell’ospedale è zuppo e logoro, sento freddo e il mio corpo m’implora di tornare indietro, al caldo, al sicuro. Peccato che non possa. Tornare significherebbe non avere una seconda opportunità per fare ciò che devo.
Ed io questo, non posso assolutamente permetterlo.