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Autore: SnowWhiteQueen    23/03/2007    11 recensioni
Perché se hai amici come Harry Potter, Ginny Weasley e Ronald Weasley, o come genitori Alan Granger ed Ann Granger e come ragazzo Draco Malfoy, quando devi annunciare il tuo fidanzamento e la tua gravidanza succede tutto questo bordello?

Forse Hermione non lo saprà mai, ma d’altronde, un po’ di bordello nella vita non fa mai male!
Genere: Romantico, Commedia, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Ginny Weasley, Harry Potter, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“E dai amore! Ci sono migliaia di elfi domestici, non devi cucinare tu!” sbottò Draco Malfoy quel pomeriggio alla sua ragazza.

 

“Ma tu non capisci proprio eh! Se vado lì e gli dico ai miei genitori: -mamma, papà, sono incinta!- come credi che la prenderebbero? Io non penso che rimarrebbero tanto contenti, anche perché ho 21 anni!” ribatté Hermione Granger che stava perdendo la pazienza.

 

“Ma sei fidanzata! Lo sai chi è il padre del bambino, che sarei io!” disse per l’ennesima volta quello che effettivamente era il suo ragazzo.

 

“Lo so, Draco. Ma loro non lo sanno, anzi, non mi stupirei che mio padre pensasse che fossi ancora vergine!” ripeté lei per la trentesima volta, quando il suo ragazzo ci si metteva era davvero un gran scocciatore.

 

“Non sanno che sei fidanzata?” boccheggiò lui preso alla sprovvista.

 

“Certo che no! Ma ti rendi conto, tu eri un mangiamorte, uno cattivo, che volevi ucciderci tutti quanti… hai presente?”

 

“Ma io non ti volevo uccidere!” fece notare lui.

 

“Lo so” sospirò affranta lei, “ma in teoria ci volevi uccidere tutti, mezzosangue e babbani; loro non sapevano che tu stavi dalla nostra parte e facevi il doppiogiochista!”

 

“Non glielo hai detto?” richiese.

 

“No! Tu non conosci mio padre! Quando gli ho detto che al Ballo del Ceppo ho baciato Viktor Krum ha detto: -chi è quello stupido che bacia mia figlia?!- e non vedeva ragioni! Ti immagini se gli dico che sto insieme ad un ex-mangiamorte e per di più che aspetto un bambino cosa farà? O meglio, cosa farà a te!” e gli puntò il dito contro.

 

“Ok, ma questo non implica il fatto che devi cucinare tu!”

 

“Sì invece, perché se faccio vedere che l’ho fatto per loro, si rabboniscono e poi forse e dico forse, la prenderanno meglio!” spiegò Hermione che stava perdendo la pazienza.

 

Draco sbuffò e raggiunse la sua fidanzata che stava armeggiando con i fornelli. Le cinse la vita –che era ancora piatta, visto che stava al primo mese di gravidanza- e le baciò il collo, in un modo così invitante che Hermione dovette far forza su sé stessa per non girarsi e baciare quelle labbra fini e rosee.

 

“Amore, basta! Io ho una cena da preparare, mentre tu non stai facendo nulla! Perciò o te ne vai, oppure non cerco di rabbonire i miei, ma poi te la vedi tu con loro, e non pensare che io ti venga a salvare!” sbottò lei, ancora intenta a pelare le patate.

 

“Tesoro, lo sai che dovremo dirlo anche ai miei genitori, lì credo che niente e nessuno li farà rabbonire!” ghignò Draco.

 

Hermione si girò di scatto, aprì la bocca per ribattere, ma la bocca del suo ragazzo la tappo in un bacio mozzafiato; lei non perse tempo a circondargli il collo con le braccia ed accarezzare i suoi soffici capelli biondi.

 

“E no, signorina Granger! Così cedi troppo facilmente, e poi la cena chi la prepara?” sogghignò lui: le sue doti amatorie non le superava nessuno.

 

“Draco Malfoy, sei un uomo morto. Te lo anticipo così hai il tempo di scappare…”

 

“E tu dove andrai?”

 

“Ti rincorrerò!” fece maliziosa Hermione.

 

“Allora scappo subito” e ricambiò appieno il sorriso.

 

E non facendoselo ripetere corsero in camera da letto a far cose non molto caste ed innocenti.

 

---

 

“Tesoro, cosa gli hai detto ai tuoi genitori per farli venire?” chiese dubbioso lui.

 

“Che gli dovevo presentare una persona speciale!” sorrise lei, stando abbracciata a Draco nel comodo letto a due piazze della loro camera.

 

“E loro cosa hanno detto?”

 

“Beh, ecco… credo che non abbiamo capito… perché appena gliel’ho detto mia madre mi ha fatto: -sono felice di conoscere i tuoi amici!- perciò…” disse titubante Hermione. Quando i suoi genitori ci si mettevano erano davvero cocciuti.

 

“Ma perché non capiscono?”

 

Non ricevette risposta per, perché Hermione si era alzata ed era corsa in bagno. Non era una novità nell’ultimo mese era così un minuto sì ed uno no, non a caso era incinta. In questi pensieri si perse… stava per diventare padre, e non ci aveva ancora pensato. Questi pensieri però furono stroncati sul nascere dalla voce soave di Hermione che urlava:

 

“Draco viene ad aiutarmi! Brutto deficiente, la tua ragazza incinta e tu te ne stai sdraiato comodamente sul divano! Voi uomini mi fate venire la nausea a volte! A voi piace la parte divertente di fare un figlio, ma poi la parte difficile tocca a noi donne! Sei un insensibile!”

 

Ma perché le donne incinta fanno così? Non dovrebbero essere contente del pargoletto che sta per arrivare, invece di insultare gli uomini di essere bastardi senza un cuore che pensano solo a fare sesso. Forse perché, si disse Draco, effettivamente gli uomini sono bastardi senza un cuore che pensano a fare sesso, ma questo non era un buon motivo per non andare ad aiutare Hermione.

 

Corse in bagno e trovò Hermione perfettamente in piedi, davanti allo specchio che si truccava.

 

“Ho fatto da sola” disse alludendo al vomito.

 

“La cena ora chi la prepara?” sviò il discorso lui. Ma guarda te se si doveva mettere a chiedere scusa, anche se aveva torto, un Malfoy non chiede mai scusa.

 

“Ho dato gli ordini ai tuoi elfi domestici per preparare la cena per te, mio padre e mia madre” cominciò lei.

 

“Perché …” la interruppe Draco.

 

“… io sono incinta e non posso certo mangiare tutte le cose che mangiate voi!” concluse Hermione.

 

In quel momento a Draco Malfoy venne in mente una cosa che voleva fare da tempo immemore, ma non trovava mai il momento giusto. Forse quello non era il momento giusto, è vero, ma visto che oggi avevano a cena i genitori di lei, una notizia in più o una in meno non cambiava nulla.

 

Corse in camera per prendere una cosa e quando ritornò vide Hermione che si stava mettendo una salopette con una maglietta a righe sotto, ai piedi delle ballerine semplici senza tacco.

 

“Sei solo al primo mese, non ti si vede la pancia e già ti metti queste orribili cose da donne!” fece notare lui.

 

“In caso non te ne fossi accorto io sono una donna!” lo guardò lei con un sopracciglio alzato, forse un po’ troppo alzato. “Ne dubitavi?” chiese dopo.

 

“No ne sono certo che sei una donna… anche perché quando stiamo in atteggiamenti, per così dire non definibili innocenti…” cominciò lui con un largo sorriso, decisamente troppo grande era quel sorriso.

 

“Ti prego non me lo dire. E mi auguro che non dirai queste cose quando ci saranno i miei! Sennò già mi vedo la scena: mio padre che prenderà un coltello da cucina e ti inseguirà per tutta casa e mia madre scoppierà a piangere e poi svenirà, poi mio padre si renderà conto che se ti uccidesse lascerebbe un bambino senza padre e allora ti torturerebbe solo” lo disse come se niente fosse, e questo lasciò Draco a bocca aperta.

 

Hermione scoppiò a ridere ed esclamò: “Scherzo! Stai tranquillo, non è mica un assassino mio padre!”

 

“Ecco… perché mi stavi facendo preoccupare! Comunque, ti volevo chiedere una cosa…” cominciò Draco, con il tono più serio e maturo che riuscì a trovare.

 

Lei si girò e lo fissò incuriosita, lui si inginocchiò, le prese le mani e chiese: “Hermione, mi vuoi sposare?”

 

Hermione stava per aprire bocca, quando suonò il campanello, lo guardò sconsolata ed andò ad aprire, mentre lui si risistemava.

 

Quando scese in salotto, c’era Hermione che conversava amabilmente con il padre, mentre la madre si guardava intorno per valutare il nuovo appartamento della figlia, anche se non sapeva che l’appartamento non era di Hermione, ma bensì di Draco.

 

I genitori si zittirono quando entrò Draco ed Hermione corse a fare le presentazioni: “Mamma, papà, lui è Draco…”

 

“Io sono Alan Granger, piacere” disse con tono duro, ma gentile il padre.

 

La madre esclamò cordiali: “Io sono Ann Granger, piacere Draco!” e gli diede una calorosa stretta di mano, in quel momento arrivò un elfo domestico, lasciando scandalizzati Alan ed Ann.

 

“Signore, la cena è pronta!”

 

“Grazie Tippy, andiamo?” disse Hermione, guardando i genitori, resasi conto delle loro facce  esclamò: “Quello è un elfo domestico della famiglia di Draco, l’unico scopo degli elfi domestici è servire le grandi famiglie e sono molto utili!” e poi si voltò verso Draco e gli sibilò: “Non dire niente! Capito? Nulla!

 

Hermione, quando furono arrivati al secondo si accorse che la madre aveva lo sguardo insistentemente fissato sul cibo che stava mangiando Hermione, mentre Draco ed Alan conversavano come se si conoscessero da anni.

 

“Cosa c’è mamma?” chiese infastidita da quello sguardo scrutatore.

 

“Mangi come se fossi incinta” disse risoluta Ann.

 

Draco ed Hermione si strozzarono, uno con il vino che stava sorseggiando, l’altra con una foglia di insalata, si uno sguardo, poi Hermione disse:

 

“Forse perché lo sono veramente!” quella volta si strozzarono i due coniugi.

 

Alan guardò truce Draco ed Ann fece un sorriso raggiante e disse: “E il papà è il tuo bell’amico qui presente?”

 

Hermione avvampò all’istante, poi balbettò un flebile: “Sì” e guardò Draco, come se lui potesse far qualcosa per uscire da quella situazione.

 

In quel momento risuonò il campanello, chi sarà mai? Si chiese Hermione, gli invitati stavano lì, andò ad aprire e si ritrovò davanti Harry, Ron e Ginny. Il brutto non era quello, ma il fatto che non li vedeva da tre mesi, perché stavano in vacanza, e non sapevano nulla della relazione con Malfoy. Quello non aiutava, non aiutava proprio per niente.

 

“Ciao! Non vi aspettavo!” disse facendo un sorriso forzato.

 

Ginny le saltò al collo e l’abbraccio, Harry le diede un bacio sulla guancia, mentre Ron si limitò a dire “ciao”.

 

Arrivati in cucina si paralizzarono tutti. Harry guardò interrogativo Hermione, così come Ginny, i loro occhi sembravano chiedere – cosa ci fanno i tuoi genitori in casa tua e per di più con Malfoy? Ron si pietrificò alla vista del padre, quando lui ed Hermione erano stati insieme il genitore non l’aveva presa bene e Draco guardò Hermione con uno sguardo che diceva chiaramente –ma chi ce l’ha fatto fare?-

 

Hermione si schiarì la gola e disse: “Allora, vi conoscete tutti: Harry, Ron e Ginny, voi vi starete chiedendo il perché di questa scenetta, Draco so benissimo cosa stai pensando perché lo penso anche io; mamma e papà, credo che vogliate una spiegazione, giusto?”

 

Tutti annuirono ed Hermione cominciò: “Sono incinta!”

 

Sulla faccia di Harry era dipinta un’espressione indecifrabile, su quella di Ginny un largo sorriso, su quella di Ron un’espressione incredula così come su quella di Alan ed Ann scoppiò in lacrime di gioia.

 

“E-e il p-padre?” chiese balbettando Ron.

 

Draco sorriso dolcemente ad Hermione e disse: “Che arguzia, Weasley capisci sempre tutto tu, eh!”

 

Ron indicò Malfoy senza parlare ed Hermione annuì altrettanto silenziosamente.

 

E non l’avessero mai fatto: esplosero tutti.

 

“Cosa hai fatto a mia figlia?” urlava Alan

 

“Come ti sei potuto permettere?” gli dava manforte Ron.

 

“Come è successo?” chiedeva curioso Harry.

 

Mentre Hermione era soffocata da Ginny ed Ann che la abbracciavano, ma in quel momento Draco aveva bisogno del suo aiuto, e lei decise di darglielo.

 

“Papà, Ron e Harry! Lasciate stare Draco!” urlò, per poi prendere il suo fidanzato per un braccio e portarlo dietro di lei, come a volerlo difendere.

 

I tre la guardarono straniti ed Hermione continuò: “A quanto pare la cena non è andata come doveva andare! Ebbene, io sono fidanzata con Draco e sono incinta, mi potreste spiegare cosa c’è di tanto strano?!” sbottò.

 

“Sei piccola!” esclamò scandalizzato il padre.

 

“E’ Malfoy!” disse sconvolto Ron, Harry invece ebbe il buon gusto di non parlare.

 

“Sì, ed è il mio fidanzato!” urlò Hermione.

 

A quel punto Draco si mise davanti ad Hermione e disse, con voce ferma e sicura: “Hermione… io vorrei tanto non essere solo il tuo ragazzo… mi vuoi sposare?”

 

Ad Hermione le vennero gli occhi lucidi e disse un flebile: “Sì! Certo che lo voglio!”

 

Draco le cinse la vita e la baciò con dolcezza, sotto gli sguardi sgomenti dei presenti.

 

Perché se hai amici come Harry Potter, Ginny Weasley e Ronald Weasley, o come genitori Alan Granger ed Ann Granger e come ragazzo Draco Malfoy, succede tutto questo bordello?

 

Forse Hermione non lo saprà mai, ma d’altronde, un po’ di bordello nella vita non fa mai male!

 

***

 

Spazio autrice: forse è la febbre che mi fa questo effetto, ma non so proprio perché stia sfornando tutte queste fan fiction questi giorni ed infatti comincio a pensare seriamente sia la febbre.

Questa storia mi è venuta fuori mentre stavo vedendo le possibili bomboniere per il matrimonio, e ripensavo a quando ho fatto conoscere ai miei John, il mio ragazzo.

Non è andata esattamente così, ma mi è venuto in mente perché anche io prima lo odiavo, e dopo invece mi sono ritrovata ad amarlo, sotto i pensieri dei miei amici che erano semplicemente sconvolti da quel cambio di “opinione” improvviso.

Spero che vi sia piaciuta, anche se c’è poca introspezione, mi sembrava che stonasse con la storia il troppo riflettere dei personaggi.

Recensite e fatemi sapere cosa ne pensate!

Baci

 

Julya

  
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