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Autore: artisticbex    07/09/2012    4 recensioni
Tempo fa avevo scritto una one shot su Sally e Poseidone, e alcuni mi avevano chiesto di scrivere una long su come si fossero conosciuti. Quindi, ecco qua! :)
Sally Jackson, 21 anni, lavora come cameriera in un pub sulla spiaggia di Montauk, per potersi pagare un corso di scrittura. Il suo sogno: fare la scrittrice.
Ma un incontro inaspettato le cambierà l'estate. E la vita.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Poseidone, Sally Jackson
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Il dio e la mortale.'
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Il primo giorno di lavoro non fu molto soddisfacente.
Il proprietario del pub era un omino anziano con la mania di toccare le gambe alle belle ragazze e, anche se Sally non si riteneva che una ragazza carina, il proprietario aveva un debole per le sue cosce.
Le altre cameriere sembravano tutto tranne quello con adosso quelle uniformi succinte che mettevano in risalto le loro forme e che facevano impazzire la clientela maschile.
Sally si rifiutò categoricamente di indossarla.
«Devo servire ai tavoli, non ballarci sopra» replicò alla vista del top aderente e dei pantaloncini così corti da sembrare mutande.
Eh già, i clienti là dentro si sentivano proprio al Settimo Cielo con tutte quelle ragazze semi-nude che giravano.
Alla fine era riuscita a convincere il proprietario a farle indossare un semplice grembiule sopra i vestiti; per quello le avevano tolto 25 dollari dalla paga.
Servì birra e snack per tutto il giorno, finendo solo la sera.
«Domani lavorerai dalle 5 del pomeriggio alle 11 di sera. All'uscita ritira il foglio coi tuoi turni.» le aveva detto Chuck.
Così avrebbe lavorare un giorno di sera e due di mattina e pomeriggio, per tutta l'estate.
Sally si disse che arebbe dovuto resistere soltanto due mesi e poi sarebbe pouta tornarsene a New York. Erano le otto di sera e il locale cominciava a riempirsi.
Meno male che ho finito il turno, pensò Sally esausta.
Quando giunse a casa, passando per la spiaggia, non potè fare a meno di notare  che l'uomo di quella mattina era nello stesso punto.
Sally si soffermò un attimo a guardarlo più da vicino, ma nel momento in cui si girò, lei corse via.
Non riusciva a capacitarsi di quello che aveva fatto. Perchè era scappata via? In fondo l'aveva soltanto guardata, non l'aveva mica molestata. Sembrava un'adolescente in preda a una crisi ormonale.
Mentre si chiudeva in casa, Sally sperò di non vederlo mai più, per evitare di fare la figura della stupida.
Quella sera mangiò velocemente e poi, stanza come non mai, si buttò sul letto senza nemmeno cambiarsi.
 
******
 
Quando si svegliò il sole era già alto da un pezzo, ma la spiaggia era deserta.
La sera prima non si era nemmeno fatta una doccia e ora si sentiva tutta appiccicosa, con la puzza di alchool che le era penetrata nei vestiti. Decise di andare a fare una nuotata, giusto per riprendere la lucidità che la mattina non aveva.
Si spogliò e gettò i vestiti nella lavatrice, indossando il suo bikini.
Arrivata alla spiaggia, stese il suo asciugamano sulla sabbia e poi si tuffò in acqua. Una sensazione bellissima la pervase; adorava nuotare nell'oceano. Restò immersa sotto acqua fin quando il respiro glielo permise, fece qualche bracciata e poi uscì, inspirando a fondo l'aria marina.
Si stese al sole, chiudendo gli occhi e godendosi quella pace che caratterizzava la spiaggia di Montauk.
Quando diversi minuti dopo li riaprì e si mise a sedere, rimase a bocca aperta. Appena qualche metro di fronte a lei c'era l'uomo che aveva incontrato due volte il giorno precedente, che le dava le spalle stando coi piedi in acqua.
Quel giorno indossava un paio di pantaloncini azzurri e una maglietta bianca che aderiva perfettamente al suo corpo.
Sally pensò di non aver mai visto un uomo più bello, e con una schiena così tremendamente sexy. Si morse il labbro inferiore per evitare di fare esclamazioni al riguardo e proprio in quel momento l'uomo di voltò per andarsene.
Sally distolse lo sguardo in fretta, riacquistando un po' di dignità.
Lui le passò accanto e quando fu a mezzo metro da lei, le rivolse un sorriso a labbra serrate.
«Buongiorno.» la salutò.
Sally si riprese dallo stato di trance in cui era caduta quando l'aveva visto così vicino.
«B-buongiorno...» balbettò ancora sbalordita.
L'uomo aveva una voce calda e profonda che fece venire i brividi alla povera ragazza.
Poi la oltrepassò e come era venuto, così scomparve.






E questo era il secondo capitolo! Dite che è troppo corto?
Comunque, solo i primi saranno cortini, gli altri cercherò di farli più lunghi :))
Vi è piaciuto? Spero tanto di siiii *-*
Fatemi sapere! Grazie a tutti quelli che mi seguono, VI AMO CON TUTTO IL
CUORE <3

 
   
 
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