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Autore: Kim_HyunA    07/09/2012    3 recensioni
Kibum voleva un amore come quello dei film, in cui le coppie si incontrano per caso in un bar o in un parco e si innamorano perdutamente l’uno dell’altra. Voleva credere che qualcosa del genere potesse esistere veramente
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jonghyun, Key, Minho
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Kibum era tornato sulla spiaggia. Era ormai diventata una sua abitudine quando voleva pensare e lì, nel tratto vicino al molo, accanto agli scogli, non c’era mai nessuno che lo potesse disturbare. Era il luogo ideale.

 Aveva rivisto Minho qualche giorno prima, era in compagnia di un ragazzo che non aveva mai visto in precedenza. Non gli aveva fatto nessun effetto. Gli era passata ormai, era guarito, era un capitolo chiuso. Anche l’astio che aveva provato nei suoi confronti si era attenuato; certo, non sarebbero tornati amici, ma almeno non si sentiva più spezzare il cuore in due al solo pensiero.
 
Non sapeva se anche Minho l’avesse notato, ma Kibum fece finta di niente quando lo aveva incontrato in una via del centro. Gli era passata, sì, ma non gli andava comunque di salutarlo o di lasciare che i loro sguardi si incrociassero. Aveva quasi paura che attraverso i suoi occhi, avrebbe potuto rivivere troppe cose del passato e non voleva rischiare in un alcun modo.
 
Il tempo l’aveva guarito, l’aveva fatto stare meglio e le sue ferite si erano rimarginate. Kibum era speranzoso, era sulla buona strada per andare avanti a testa alta, e mentre pensava a questo, il volto di Jonghyun comparve nella sua mente e sorrise sereno. Quel ragazzo era una delle ragioni per cui era tornato a sorridere.
 
 

 
-Sapevo che ti avrei trovato qui-
 
Kibum si girò verso la voce di Jonghyun, senza spaventarsi, era come se in qualche modo se l’aspettasse, come se la sua presenza fosse ormai diventata una costante nella sua vita. Ormai, dopo tutto il tempo che avevano trascorso insieme, si era abituato alla sua figura, alla sua voce.
 
Si sedette accanto a lui, in silenzio. Kibum piegò le ginocchia al petto, stringendovi intorno le braccia e, senza pensarci, come se fosse un gesto naturale, come se l’avesse fatto da sempre, appoggiò la testa contro lo spalla di Jonghyun, continuando a guardare verso l’orizzonte.
 
L’altro ragazzo non gli fece domande, lo lasciò fare e, chiedendosi se avesse il permesso di farlo, appoggiò a sua volta la propria testa su quella di Kibum.
 
-Ho visto Minho due giorni fa- iniziò il biondo, interrompendo il silenzio.
 
Jonghyun raddrizzò la testa e l’ascoltò interessato, forse preoccupato.
 
-Non mi ha fatto nessun effetto. Non ci sto più male, ormai mi è passata. Non ha senso continuare a restare ancorati al passato, no?-
 
Jonghyun sorrise, anche se Kibum non poteva vederlo, avendo ancora una guancia poggiata alla sua spalla.
 
-Ecco, questo è il Kibum che mi piace!- commentò allegro, lieto che l’amico stesse lentamente recuperando la felicità e la serenità che da troppo tempo aveva perso.
 
Il ragazzo sollevò la testa dalla sua spalla e si voltò verso di lui.
 
-Ti piaccio?- chiese semplicemente, e nemmeno lui sapeva dire se fosse una domanda seria o più una provocazione, un modo per scherzare come facevano sempre.
 
-Da morire-
 
Kibum distolse lo sguardo, sorridendo imbarazzato.
 
-Hey- con le dita poggiate sulle sue guance, Jonghyun gli fece voltare il viso verso di lui.
 
Percorreva il profilo del suo volto e Kibum si sentiva tremare. Si sentiva tremare perché era da tanto tempo che non si sentiva così, che non sentiva quei brividi sulla pelle in quel modo. Gli mancavano quelle sensazioni.
 
Jonghyun seguì con il pollice il contorno delle sue labbra, poi gli si fece più vicino.
 
-E lo so che non c’è un anello e manca il falò sulla spiaggia, però c’è il tramonto e ci siamo noi. Dovrebbe bastare questo-
 
Kibum era certo che si sarebbe potuto commuovere dall’emozione; sempre se riusciva a rimanere in vita, perché dal modo in cui si stava sentendo scoppiare il petto, aveva la sensazione che sarebbe morto prima.
 
-…ma se non ti basta, posso accendere un fuoco anche se non l’ho mai fatto in tutta la mia vita e non saprei da dove cominciare, e posso andare a comprarti uno di quegli anelli che vendono alle bancarelle che ci sono in strada, se ci tieni-
 
-Non ce n’è bisogno- gli rispose con un sussurro, con il cuore che batteva in gola, non riuscendo a credere che stesse succedendo davvero.
 
-Ti posso baciare questa volta?- la voce contro il suo orecchio e la mano avvolta dietro al suo collo lo fecero tremare -O ti sposterai come l’altra volta?-
 
-Non mi sposterò- gli rispose sicuro, a voce bassa, perché i loro volti erano così vicini che non era necessario parlare più forte.
 
-Era quello che volevo sentire- e i loro nasi ormai si sfioravano.
 
Il ragazzo sorrise ancora una volta mentre chiudeva gli occhi, poteva già avvertire il calore che si emanava da Jonghyun.
 
Nei secondi che seguirono, Kibum provò tutte le emozioni esistenti: gioia, nervosismo, agitazione, commozione, felicità. Si sentiva esplodere il cuore nel petto e le sue mani tremavano senza controllo, non riusciva a tenerle ferme.
 
Con le guance che sentiva in fiamme, inclinò la testa dalla parte opposta rispetto a quella di Jonghyun e mantenne il contatto visivo sino a quando non gli si incrociarono gli occhi per la vicinanza e furono entrambi costretti a chiuderli.
 
Kibum sentì una morsa allo stomaco quando il respiro di Jonghyun lo colpì sul labbro superiore; da quant’era che non si sentiva più così agitato?
 
Sentiva il suo cuore battere sempre di più, sempre di più.
 
E finalmente le loro labbra si sfiorarono.
 
Era come se il tempo si fosse fermato.
 
Kibum si era accorto a malapena di quello che stava succedendo, il suo intero sistema si era spento del tutto perché le dita di Jonghyun sul suo volto e le loro labbra unite lo avevano mandato in corto circuito.
 
Si sentiva solleticare la pelle lì dove l’altro aveva la mano e si sentì pervadere dal calore, ed era incredibile; non poteva desiderare di meglio.
 
Quel contatto durò solo pochi secondi, e Kibum era certo che se fosse durato di più non sarebbe sopravvissuto perché aveva provato troppe sensazioni insieme.
 
Quando si separarono, Jonghyun mantenne il suo viso vicino al suo, strofinando la punta del naso contro quella di Kibum ed ispirando il suo profumo.
 
Si guardarono negli occhi e sorrisero insieme.
 
Fu Kibum ad unire di nuovo le loro labbra, intrecciando le mani dietro il collo dell’altro.
 
Il moro inclinò maggiormente il volto, schiudendo di poco le labbra per accarezzare meglio quelle di Kibum.
 
Assaporarono ogni secondo di quel bacio innocente, imprimendone nella mente ogni attimo, perché era il loro primo bacio ed erano travolti dalle emozioni.
 
Kibum si accorse che stava trattenendo il respiro solo quando si sentì girare lievemente la testa, ma non aveva intenzione di smettere di baciarlo.
 
Fu percorso da brividi lungo tutto il corpo quando una mano di Jonghyun iniziò ad accarezzargli i capelli con dolcezza, mentre le loro labbra erano ancora unite in un leggero sfioramento.
 
Entrambi avevano gli occhi chiusi e muovevano le labbra l’uno contro l’altro, lentamente, languidamente, registrando ogni sensazione.
 
Sembrava così naturale baciarsi, come se l’avessero fatto per una vita intera. E non importava se di tanto in tanto i loro nasi si scontravano o se finivano per inclinare il viso dallo stesso lato, perché tutto era assolutamente perfetto.
 
La vita di Key si adattava così bene sotto le mani di Jonghyun, e il pollice che gli accarezzava piano una guancia gli stava facendo provare la più fantastica delle sensazioni.
 
Stavano sorridendo nel bacio.
 
Sembrava tutto così naturale.
 
 
Era tutto quello che aveva sognato.
 
In quel momento ogni cosa gli sembrò perfetta: le dita di Jonghyun intorno alla sua vita, le loro labbra che si muovevano all’unisono creando una melodia perfetta, il rumore delle onde in sottofondo e i colori del tramonto che li circondavano.
 
Serenità. Tutto ciò di cui aveva sempre avuto bisogno.
 
Anche Kibum aveva avuto il suo lieto fine.
 
 
--
A/N: siamo davvero arrivati alla fine eh… non mi sembra vero. E per quanto mi sia lamentata ogni singola volta che più pubblicavo e più ero insoddisfatta dei capitoli, ovviamente mi sono affezionata alla storia, non fosse altro che è stata la mia prima long, quindi mi dispiace davvero che sia finita.
 
Vorrei ringraziare le persone che hanno letto e recensito, e non è una frase fatta, fidatevi. Davvero, grazie a tutti per aver seguito questa storia e anche a voi lettori silenziosi, perché lo so che ci siete non nascondetevi =P
 
Per smetterla con questi miei sentimentalismi, spero davvero che vi sia piaciuto l’ultimo capitolo e come vi avevo detto all’inizio, non avevo tante aspettative a riguardo, perché era solo un modo per vedere se ero capace di gestire storie che andavano oltre le one-shot. Vi avevo avvisato che la trama era stra ovvia, che non c’erano chissà quali colpi di scena e che praticamente già dal primo capitolo, potevate capire come sarebbe andata a finire. La verità è che mi piacciono gli happy ending, quindi non aspettatevi che faccia finire male qualcosa ahahah.
 
 Quindi insomma, leggere alcuni dei vostri commenti, mi ha davvero resa contenta, perché vuol dire che allora non ho scritto solo schifezze.
 
E ok, non so che altro dire.. ah, un grazie anche alle persone che hanno deciso di seguirmi su tumblr e che leggendo le mie tag avranno perso ogni stima (?) che avevano per me.
 
Martedì prossimo ci sarà un piccolo extra, diciamo che sarà una specie di riassuntino della storia dal punto di vista di Minho, ma vi spiegherò meglio la prossima volta, non voglio togliere la suspense (?)
 
A settimana prossima allora =)

  
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