C’era oscurità! Nessun raggio di luce riusciva a penetrare in quella costruzzione. Non era normale. Niente era normale in quella scuola superiore anche perché non c’era quasi nessuno,  ma i rumori erano sempre più forti e sempre più spaventosi. Tutto veniva dalla palestra come se qualcuno stesse giocando con il pallone, ma non c’era nessuno dentro.
É possibile che fossero così veloci? Tanto da non poter essere visti normalmente? A quanto pare SI! Loro non erano umani, ma nessuno lo credeva. Tutti dicevano: “sono persone normalissime come noi!”. Ma non era così! E perché non uscivano di casa durante le belle giornate di sole? E si facevano vedere solo in quelle nuvolose? Quando il tempo era scuro? Rimaneva un mistero che tutta la città cercava di svelare. Non si sa ancora il perché...
Qualche anno fa la scuola era affollata di studenti! Ma man mano che si andava avanti col tempo il numero degli alunni diminuiva... E sempre di più! Ma i rumori provenienti dalla palestra continuavano senza mai fermarsi. Di solito si sentivano durante il tardo pomeriggio e continuavano fino a quando gli altri studenti entravano nella scuola. Era un rumore normalissimo! Quello di una squadra di pallacanestro durante una partita. Niente di speciale, niente di più comune.
Erano in sette a formare la squadra, cioé “The Shadows”. Il leader si chiamava Nick ed aveva un fratello gemello di nome John. Gli altri componenti della squarra non venivano quasi mai a scuola. Erano robusti, con i capelli neri come il carbone ed gli occhi color ghiaccio.
         Loro avevano annunciato: “vogliamo dei nuovi membri per la nostra squadra. Chi vuole venire alle prove si deve presentare stasera alle sette in palestra.”. Tutti volevano fare parte della loro squadra, ma nessuno si era mai chiesto: “perché alle sette di sera? Perché così tardi?”. Erano troppo contenti per il loro annuncio!
Erano le sette e fuori era buio. Solo quattro ragazzi si presentarono in palestra, oltre alla squadra. I quattro giovani erano andati a cambiarsi per cominciare l’allenamento. Nel frattempo John cominciò a fare qualche tiro nel canestro insieme ad alcuni compagni, ma Tom e gli altri erano entrati nella stanza dove i ragazzi si stavano cambiando. Nick entrò per primo, e dopo aver chiuso la porta alle sue spalle, sorrise!
Era un sorriso pieno di gioia, un sorriso che scopriva tutti i suoi denti, bianchi, a punta, e con i canini più lunghi del normale e poi, con una velocità incredibile si avvicinò al ragazzo più vicino, mordendogli il collo. Il ragazzo era rimasto imprigionato e privo di sensi mentre Nick gli stava succhiando tutto il sangue che aveva in corpo, e poi saltò per attaccarsi al collo di un’altro ancora! E codesto cercava di liberarsi dalla sua presa, ma non risciva. Ne erano rimasti ancora due, che cercavano di fuggire e nascondersi, ma Nick era troppo veloce e riesca a raggiungerli. Buttò a terra uno dei due per bere anche il suo sangue! L’altro ragazzo approffittò di questa situazione ed uscì fuori dalla palestra. Si mischia tra la poca gente che camminava sulla strada per arrivare a casa.
John era l’unico che si era accorto della sua fuga e lo seguì fino a casa sua. Aspettò pazientemente che il ragazzo si addormentasse e senza il minimo rumore entrò dalla finestra della sua stanza. Arrivati a questo punto si attaccò al suo collo per ucciderlo e succhiargli il sangue.
Poi restò in silenzio ad ascoltare il rumore proveniente dalla palestra ma oltre al solito rumore prodotto dal pallone, sentì le grida delle persone uccise fino a quel momento...