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Autore: _dirtyGreenMe_    07/09/2012    1 recensioni
"Luaks, sei sveglio?"
Nessuna risposta.
"Lukas, rispondi alla mamma, sei sveglio?" Pausa.
"No."
"Posso comunque cantarti la canzoncina?"
"Non devi cantarmi nessuna canzoncina, oggi non è il mio compleanno."
"Lo so tesoro, ma vorrei cantartela lo stesso...Tanti auguri a te, tanti auguri a te, hai sedici anni e un giorno, tanti auguri a te."
"Lasciami in pace."
Laura si sentiva morire dentro...che razza di madre snaturata si sarebbe dimenticata il compleanno del figlio? E soprattutto, che razza di madre snaturata avrebbe negato al figlio l'amore della sua vita? Ma Laura lo faceva perchè lo amava, e doveva salvarlo dalla sua voglia di distruggersi, dentro e fuori. Doveva salvare il suo bambino che si torturava anima e corpo da troppo tempo, ma quello non era il modo giusto.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
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Erano passate due settimane esatte da quando Andrès era scappato di casa.

I suoi genitori, nonostante avessero richiesto il silenzio stampa, non perdevano occasione per fare appelli alla cittadinanza affinché loro figlio fosse ritrovato.

Lukas si recava da lui con regolarità e restava due o tre ore nel cottage.

Chiacchieravano, bevevano cioccolata calda e mangiavano torta di mele.

In tutto quel tempo Lukas vomitò solo due volte, era un enorme passo avanti.

In quei giorni scoprirono quanto sapevano essere fastidiosi ed ingombranti i vestiti, che consideravano un intralcio e che puntualmente scivolavano a terra ogni qualvolta si coccolavano.

Stavano anche bene attenti a non consumare troppa luce, acqua e gas, o Laura si sarebbe accorta che qualcosa non quadrava dalle bollette.

Un giorno, il giorno del compleanno di Lukas, Andrès si sentì obbligato a fare qualcosa di speciale per lui.

'' Non posso comprarti niente di materiale, come sicuramente avrei fatto se fossi stato a casa. Però oggi hai quattordici anni ed avere rapporti sessuali tra minorenni non è illegale alla nostra età. ''

Disse maliziosamente mordendosi il labbro inferiore.

Lukas non disse una parola per tutto il tempo, ma riuscì ad emettere solo mugolii di piacere, mentre Andrès era impegnato a passare delicatamente la lingua sul suo membro.

Descritta così potrebbe sembrare una cosa sporca, invasiva, forzata, ma non era nulla di tutto ciò.

Il naturale impulso sessuale di due adolescenti si fondeva con l'amore che provavano l'uno per l'altro.

Quella fu la cosa più spinta che fecero.

Lukas però era comunque tanto triste quel giorno.

'' Hey, che cos'hai? '' Gli chiese Andrès, che temette di aver fatto qualcosa di sbagliato.

'' Non...non avrei dovuto, prima? Mi dispiace così tanto...ma tu mi lasciavi fare così ho pensato che...''

Lukas lo zittì prima ancora che potesse finire la frase.

'' No, non è per quello. Sei stato bravissimo. '' Gli sorrise, arrossendo.

'' E' solo che... oggi mio padre non mi ha chiamato per farmi gli auguri. '' Disse abbassando lo sguardo a terra.

'' Oh...ma magari ti chiamerà questa sera, forse è occupato.'' Cercò di rassicuralo Andrès.

'' No, lavora questa sera. Fa i turni e non può parlare a telefono per tutta la notte...Si è dimenticato di me, anche nel giorno del mio compleanno. Deve pensare ad avere un figlio con quella merda della sua ragazza diciottenne!''

Mentre pronunciava l'ultima frase, un forte impeto d'ira lo colpì; e, staccandosi dall'abbraccio di Andrès, fece volontariamente cadere a terra un soprammobile in porcellana da quattro soldi, facendolo frantumare a terra, quindi scoppiò a piangere.

Andrès lo strinse a se ed odiò suo padre, per essersi dimenticato di lui.

Di una creatura così fragile, dolce ed innocente che dona incondizionatamente, e non chiede altro che poter amare ed essere amato.

Per fortuna però Lukas si sentiva protetto e coccolato con Andrès, che effettivamente avrebbe dato la sua vita per renderlo felice.

 

La loro armonia si ruppe due giorni dopo, quando Lukas, di ritorno dal cottage, fu accolto con uno schiaffo in viso.

'' Mamma! Che ti ho fatto?! '' Domandò, più stupito che altro.

'' Che cosa mi hai fatto? Che cosa mi ha fatto? Hai fatto che vuoi vedermi morta o pazza! ''

Lukas sgranò gli occhi senza capire...no, non poteva essere che...

'' Non capisco...'' Disse.

Un lampo di rabbia si accese negli occhi di sua madre.

'' Sono basita! Dove sei stato tutto questo tempo? In tutti questi giorni! E ti conviene dirmi la verità!'' Urlò.

'' Mamma te l'ho detto! Da Ole! ''

Laura alzò gli occhi al cielo.

'' Ah, da Ole? Ma tu pensa! Che strano, l'ho incontrato giusto un'ora fa in strada con i genitori, gli ho chiesto di te e mi ha detto che non sei andato a casa sua oggi, e che per la verità non ci vai da due mesi!Tu mi farai morire! ''

Accidenti! Avrebbe dovuto avvertire Ole, che invece non sapeva niente...che sciocco che era stato! E adesso?

'' Mamma, ti prego, io...'' bisbigliò.

'' Mamma ti prego io cosa? ''

Laura aveva gli occhi fuori dalle orbite per la rabbia.

Prese aria dal naso per calmarsi e si mise a sedere.

'' Adesso mi spieghi per filo e per segno cosa è successo nelle ultime due settimane, senza urlare ed arrabbiarci...parliamo come due persone mature...cosa mi nascondi, Lukas? ''

Silenzio.

Lukas stava in piedi davanti a sua madre, seduta sul divano, e fissava l'intonaco delle mattonelle del pavimento.

A quel punto Laura si alzò, andò verso di lui e gli tirò su il viso con la mano.

Ma quanto era paziente quella donna?

'' Lukas, io non mi arrabbierò...c'è una ragazza? ''

Il ragazzo scosse la testa.

'' Ti prego, Lukas! Ti supplico dimmi la verità! Io non so più cosa stia succedendo al mio bambino, non so dove va e non so chi frequenta, e questo mi distrugge dentro, capisci? ''

Laura si lasciò cadere in ginocchio e scoppiò in un pianto dirotto.

'' Io so di non essere la madre perfetta, e so di aver sbagliato tante volte...ma cavolo, proprio adesso che stavamo risolvendo il tuo problema con l'alimentazione arriva questo mistero irrisolvibile! ''

Lukas non ce la faceva a vederla così, gli faceva più male di quanto gliene avrebbe fatto un pugno in bocca.

Non poteva permettere che sua madre stesse così male per colpa sua.

'' Mamma io...mi piacciono i ragazzi. ''

Laura tirò su con il naso come una bambina, e volse lo sguardo al figlio.

'' Ma cosa stai dicendo? '' Chiese a voce bassa.

'' Cioè...ne sei proprio sicuro? ''

Lukas aveva strappato quel cerotto, ormai tanto valeva essere sincero, almeno con sua madre.

'' Si mamma. Mi dispiace se ti ho deluso, ma non è colpa mia. ''

Laura si rimise in piedi e lo guardò con tenerezza.

'' Ma che dici? Come puoi pensare una cosa del genere?! Tu sei e sarai per sempre il mio bambino, e io ti accetterò per quello che vorrai essere, in ogni caso! Potrò esprimere il mio dissenso, ma mai ti impedirò di seguire le tue idee. ''

Lukas tirò un sospiro di sollievo ed amò sua madre, per tutto il bene che gli voleva.

'' Allora c'è un ragazzo? ''

Lukas questa volta annuì, non poteva fare altro.

'' E chi è? Lo conosco? Lui...si, insomma, lui ti ricambia? ''

'' Si...tu lo conosci, e lui mi ricambia. Mamma sono così felice! Tu non puoi immaginare come mi sento quando sto con lui...Oh, che Dio mi perdoni...''

'' Perché dici questo? '' Chiese Laura, corrucciando la fronte.

'' Non lo so mamma. Vedi, io non so se Dio permetterebbe una cosa simile. ''

'' Certo che lo permetterebbe! Lo permette! Dio crea felicità, e se tu sei felice con questo ragazzo è sicuramente opera sua. ''

'' Si mamma, io sono tanto contento! Ma ho paura...'' Disse Lukas, guardando la madre negli occhi.

'' Hai paura? E di che cosa? Non c'è niente di cui avere paura, è solo amore. ''

Concluse Laura, prima di abbracciarlo.

Lukas si sentiva bene.

Bene con se stesso e con gli altri.

Non era fuori posto.

Ma non poteva certo pensare che sarebbe durata così poco.

 

 

"Per me si va ne la città dolente, per me si va ne l'eterno dolore, per me si va tra la perduta gente."  (D. Alighieri)

NB! LE RECENSIONI SIA NEGATIVE CHE POSITIVE SONO GRADITE :)  
  
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