Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
Segui la storia  |       
Autore: ___velius    07/09/2012    6 recensioni
«Ricordami, perché sei nella mia crew se sei una tale rompiscatole, Ron?» Dico prendendola in giro.
«Perché saresti perso senza di me, Jey.»
Genere: Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


WARNING: Questo capitolo non mi piace, lalalalalala.
Spero comunque nelle recensioni, perchè ad un certo punto dovreste rimanere incuriosite da qualcosa. LOOL (?)
MUCH LOVE!
Vi amo tutte. <3 

@___velius










Image and video hosting by TinyPic

Then you come around again and say:
"Baby, I miss you and I swear I’m gonna change, trust me!"
Remember how that lasted for a day,

I say: "I hate you!" we break up, you call me: "I love you."


















11. I need you. As a friend.







«Non possiamo dire che tu non abbia buon gusto, bro’!» Dice urlando Ryan mentre lui e Chaz stanno seduti vicino a me durante la pausa prima del soundcheck dell’ennesimo concerto, indicando con gli occhi Ronnie seduta a chiacchierare con Scott e Ryan di qualcosa come le luci e quant’altro, sulle sedioline più vicine al palco.
«Ma devi anche tenertela stretta, la tua ragazza.» Continua.
«Mi ha lasciato.» Sputo fuori con amarezza, «Cosa?» Sbotta lui teatralmente facendo finta di sputare dell’acqua che neanche stava bevendo.
Annuisco, guardandolo in maniera truce.
«Quindi… E’ campo libero?» Chiede maliziosamente il biondo.
«No.» Rispondo convinto. «Nemmeno nei tuoi sogni, Butler.»Il ragazzo si appoggia con la schiena ad un’impalcatura e sospira.
«Non sei il suo tipo.» Se ne esce Chaz.
«E tu cosa ne sai di quale possa essere il suo tipo o no?» Mi intrometto.
«E’ simpatica, le piace fare la acida e la fanno impazzire le battute squallide, però Ryan non potrebbe stare con lei. Cioè, non credo che Ryan potrebbe piacerle.» Conclude.
«E tu sì, invece?» Domanda Ryan.
«Sì, però le piace Biebs.» Asserisce il castano.
«Ma Biebs l’ha trattata male e lei è arrabbiata.» Continuo.
«Biebs dovrebbe farsi perdonare, no?»
 
 
 
 
*
 
 
 
 
 
«Ah, Scott! Aiutami.» Mi lamento tirando il braccio del mio manager per farlo sedere accanto a me.
«Voglio farmi perdonare da Ronnie.» Mi guarda fingendo di pensare a qualcosa.
«Buona fortuna!» Esclama cercando di andare via, ma lo ritiro velocemente vicino a me.
«Seriamente.» Dico.
«Ricordi tra quanto è il Garden?» Annuisco. «Due settimane.»
«Conosci gli accordi, Ronnie rimane a New York mentre noi continuiamo il tour. Ce la farete a stare insieme comunque?»
«Sì.» Rispondo, se io non fosse per quello che è successo noi ci staremmo ancora insieme, quindi, perché dovremmo avere problemi? Scooter però decide di interrompere la nostra conversazione e andare via.
Devi trovare un modo per farti perdonare, Justin.
Puoi farcela.
 
 
 
 
 
*
 
 
 
 
 
Scaccio il pensiero della mia partenza, quella definitiva.
Quella dopo il Garden.
Ciao ciao, crew.
Mi mancheranno, come ti mancano amici e parenti quando manchi per mesi.
Però tutto sommato è ancora presto e non c’è tempo per disperarsi.
I saluti preferisco riservarli per i dieci minuti prima di partire e poi non stiamo andando tutti a morire.
Chi non muore si rivede.
E io spero che noi ci rivedremo.
Insomma, io vivo a New York e ci sono tante interviste e concerti che si fanno a New York per tour promozionali e non e poi magari a qualche premiazione…
«Oh, ma che bello! E’ tuo?» Urla una bambina coi capelli sbarazzini prendendo in mano uno dei miei smalti lasciati in disordine. Jazzy?
Possibile che siano arrivati tutti ora?
«Sì, è mio, piccola.» Le sorrido. «Ti piace? Vuoi che te lo metta?» Annuisce felice e io faccio come promesso.
Ci sediamo sul mio letto e applico lo smalto, concentrata, sulle piccole unghie.
«Perché tiri in fuori la lingua mentre metti lo smalto?» Chiede curiosa.
«Perché sono concentrata, succede ogni volta.» Spiego.
«Oh.» Fa eco continuando ad osservarmi.«Hai dei bei capelli e sembri simpatica… Però da grande io voglio essere grande come Bibo!» Annuisco sorridendo e continuo il mio lavoro.
Ad opera finita – e asciutta – Jazzy decide di voler vedere tutte le mie magliette e io la assecondo, un po’ perché non avrei di meglio da fare, un po’ perché non era una di quelle bambine eccessivamente difficili da sopportare.
«Jazmyne, lasci stare questa povera ragazza?» Esclama Jeremy entrando in camera seguito dal figlio.
Impara a chiudere la porta, Ron. Non è complicato.
«Non mi dava fastidio, non c’è nessun problema.» Dico subito, guardando Jeremy.
Ok, sto fondendo me lo sento.
Ti prego Jeremy Jack Bieber, non fare osservazioni strane, ti prego.
Nessun “Te la sei scelta bene, figliolo!” oppure “Vai così, Justin!” .
L’uomo sembra reprimere qualunque cosa volesse dire per poi guardare la figlia e continuare su quell’argomento, solo che la bambina lo precede saltando addosso al fratello.
Lo sguardo del LordBieber ricade su di me, che faccio spallucce in risposta, così lui riesce a sentirsi “scusato” e ad andare via seguendo i suoi figli.
Gente particolare, i Bieber.
 
 
 
 
 
 
 
 
 


1 week later.
 
 
 
 
Ormai i rumori dei baby Bieber – ma anche il grande già da solo non è da meno – sono un’abitudine sul nostro bus. Non che mi diano fastidio,  per carità.
Poi Jaxon mi ama, quindi, non potrei.
Vengo costretta a bloccare il mio iPhone mentre messaggio con quella pazzoide di Alexia, a causa di Jaxon che decide di venire a giocare sulle mie gambe, così lo prendo in braccio e lui inizia a giocare con i lacci della mia felpa.
Mi affogherà! Salvatemi!
Vedo un esemplare di Bieber grande venire entrare e procedere verso di noi, sul divano.
I rapporti tra me e Justin non sono cambiati… Rispetto ad una settima fa, intendo.
Il nostro massimo come conversazione oscilla tra “buongiorno” a “buon appetito!”, molto poco per i nostri standard.
Chissà se ha scritto altre canzoni…
«Come stai, Ronnie?» Chiede, improvvisamente.
«Bene… E tuo fratello mi ama.» Rispondo per poi baciare una guancia al bimbo che inizia a battere le manine.
«Tu?» Chiedo poi.
«Bene, più o meno.» Risponde guardandosi le mani.
«Tranquillo, hai delle belle mani.» Commento ottenendo solo una faccia interrogativa in risposta.
Spiegategli che fosse un complimento, per favore.
Ridacchio. «Cosa c’è che non va?» Domando.
«Ho bisogno di te, come amica. Come Ron.» Dice.
Acconsento. «Dimmi.»




 




And out of all these things I’ve done I think I love you better now...

   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber / Vai alla pagina dell'autore: ___velius