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Autore: LRam    07/09/2012    2 recensioni
Era da un po' che volevo scrivere una JimmyXCionnino però non trovavo l'idea giusta... Un giorno sentendo Coming Clean dei Green Day mi è venuto il lampo di genio...
Come sarebbe andata tra di loro se fosse iniziato tutto da una scazzottata a 11 anni??
*Attenzione, non per diabetici, è sempre una JimmyXJohnny*
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Johnny Christ, The Rev
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Solo un attimo. Un contatto velocissimo, che però ancora oggi è vividissimo nella mia mente. Le nostre labbra che si sfiorarono, solo un attimo, non so nemmeno come sia successo.
Eravamo tutti e due imbarazzati, ma felici. Sentivo le guance in fiamme ma mi consolava vedere anche le sue velate di rosso, con un sorriso dolcissimo, il più bello che avessi mai visto stampato in faccia. Non riusciva a guardarmi, e nemmeno io, solo ogni tanto trovavo il coraggio di alzare lo sguardo dal quaderno e incontravo il suo, e il cuore mi finiva in gola, pensavo di stare per sputarlo fuori da un momento all’altro dall’emozione. Finimmo matematica in pochissimo tempo, dato che eravamo rimasti in completo silenzio.
Feci per alzarmi e lui mi fermò, ancora rosso per prima.
“Johnny, non andare… Vuoi, non so… Rimanere un po’ qui? Ho tanti film da vedere… E ho Guitar Hero…”
Non chiedevo altro, non volevo andarmene… Mi sentii al settimo cielo, nemmeno lui lo voleva… Era tardi, dovevo tornare a casa, ma non mi importava, volevo stare con lui.
“Oh… Guitar Hero! Sì, ti prego…” sfoderai il sorriso più disinvolto possibile.
Salimmo le scale e tirò fuori la batteria e la chitarra del gioco… Si sedette subito alla batteria sorridendomi.
“Tu suoni?”
“Ehm, sì… Il basso, ma mi accontenterò della chitarra adesso” presi la chitarra e iniziai a seguire i colori sullo schermo. Non ci avevo mai giocato a quel gioco, non ero fortissimo anche se me la cavavo abbastanza bene, almeno non stavo facendo figuracce… Ma lui, era un mostro. Non ne mancava una, era così disinvolto alla batteria, aveva uno stile unico. Rimasi a bocca aperta. Era magnifico.
“Wow, sei bravissimo” dissi a bassa voce quando finimmo di suonare… Arrossì di nuovo, era bellissimo.
Di nuovo un contatto, ma ora più lungo, riuscii a sentire perfettamente le sue labbra, morbide e dolci, sulle mie. La sua lingua che piano piano si faceva spazio nella mia bocca, le sue braccia intorno a me. Era perfetto, tutto perfetto. Mi sembrò che tutto andasse a posto, la rissa a scuola… Tutta la mia vita, i litigi, le ragazze per cui avevo sofferto, gli amici, le gioie e i dolori… Ma con lui, era diverso, e perfetto.
Ci staccammo dopo un po’ col respiro affannato, ma adesso ci guardavamo fissi negli occhi, eravamo io, lui e un’emozione nuova, solo nostra, tutta da vivere.
Una carezza e uno sguardo un po’ imbarazzato, le sue parole dolci
“Ecco, avevo paura, per quello l’ho fatto quel giorno, era questo che provavo per te, ma nemmeno io lo sapevo, quanto sono stato stupido…”
Un altro bacio, perfetto come il primo, il cuore a mille.
Quello era amore.
E’ amore ancora oggi, ancora adesso che lo guardo dormire al mio fianco con un braccio intorno alle mie spalle come per proteggermi… Perché non si è mai perdonato quel giorno, e non vuole farmi soffrire più, per nessun motivo al mondo. Siamo cambiati, è vero, ma solo nell’aspetto, ora la sua barbetta ispida è sparita, i suoi capelli si sono accorciati, sono neri, a contrasto con i suoi occhi, mi piace tantissimo anche così… Anche io adesso sono diverso, ho qualche tatuaggio in più, i capelli biondi, lui li chiama leopardati, gli piace far finta che io sia il suo leoncino, è così dolce.
Ora non andiamo più a scuola, viviamo praticamente su un tourbus, sempre in giro, sempre sul palco, con i nostri migliori amici, Zacky, Brian e Matt.
Ogni volta che siamo sul palco mi ricordo di quel giorno a casa sua, a giocare a Guitar Hero, quando ci penso lo guardo, e lui da dietro la batteria mi sorride, e ancora oggi mi lascia a bocca aperta.
Ogni volta che lo bacio mi ricordo quel bacio, le  sue parole, e sono sicuro che anche lui se lo ricorda, perché arrossisce.
Anche adesso, mentre dorme, lo guardo e tutto torna a posto, come quel giorno. Anche dopo tutti questi anni è ancora tutto come quel giorno.
“Ti amo” gli sussurro all’orecchio prima di rigirarmi nel letto.
Mi sembra di sentirlo, sono in dormiveglia, non lo so… Forse lo sto sognando.
“Anche io Johnny”.
  
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