-  Ancora una volta cinque, sei, sette, otto... -

“Ok forza ragazze!” dico sistemandomi nella posizione giusta mentre parte la musica.

 E’ sempre stato così, fin da piccola, una grande passione, nata a poco a poco ma ora non riesco a farne più a meno. Danzare è quello che faccio da ben undici anni.

“Ehi Azzurra sei stata fantastica!” esordisce Elisabetta distogliendomi dai miei pensieri. “Grazie Betta siamo tutte fantastiche!” dico mentre sciolgo la mia lunga coda di cavallo.
“La nostra coreografia è la migliore, ci avranno preso sicuramente!” esclama Alessandra, la più ottimista di tutte. “Non facciamoci troppe illusioni, potrebbe rivelarsi un fallimento” si intromette Irene con la solita aria imponente.
Paola, la coreografa, viene verso di noi sorridente “ragazze Jessica è andata a controllare la posta elettronica! Correte anche voi!” D’un tratto si sente un urlo. Avevamo già capito tutto, ci guardiamo incredule per qualche secondo. La voce di Jess ripete altre due volte l’urlo per poi dire “Ci hanno prese! Andremo in tour con i One Direction!”
- Ebbene si, avevamo sentito di questo concorso grazie a Jessica, una loro fan sfegatata, saremo il loro corpo di ballo: cinque ragazze per cinque ragazzi.-
Tutte iniziamo ad abbracciarci e a saltare per la felicità; io non ci credevo ancora. Jess corre nella mia direzione e mi salta addosso, legandomi in un abbraccio fortissimo al quale si aggiungono anche tutte le altre, con il risultato che capitolammo a terra tutte insieme. Paola ci richiama all’ordine come un’amorevole mamma, siamo come figlie per lei.
Mentre tutte ci rialziamo, Ale dice “ragazze questa sera si festeggia! Pronte per le dieci da me!”. Tutte accettano entusiaste, tranne io.
Irene: “Azzurra sei dei nostri vero? Ti prego non dirmi che devi vedere Lorenzo!”.
Rimango in silenzio per un po’, sapevano che l’avrei visto. “Lo so avete perfettamente ragione ma..” “niente ma” esordisce Betta “vi siete lasciati  e ora devi voltare pagina! Lui fa così perché vuole vederti infelice, non ti merita!”. Sento le altre annuire. “Hai ragione Betta! Grazie amiche mie!”

Lorenzo. Il mio primo ragazzo, con lui ho scoperto cosa vuol dire amare un uomo, ma anche soffrire per un uomo. Ma per lui io non provo più nulla, vorrei solo che lo capisse e che mi lasciasse in pace, non ha senso vedersi così.

Prendo la borsa, e compongo in fretta un messaggio, lo invio. Stremata, abbandono la schiena al muro e tiro un sospiro di sollievo. Il cellulare si illumina, è la sua risposta.