08/09/2012
2 recensioni2. Questa me la paghi
Sono le 7 e mezza.
Io sono pronta da mezz’ora. Perché? Perché io sono puntuale e lui…beh, lui è coglione.
Sto seduta sul divano a fissare il nulla. Da sola. Nella reggia di Versailles. Potrei perdermi in questa casa.
Ecco perché adesso sto seduta sul divano senza muovermi.
Volto la testa per vedere che ora è. In cucina c’è appeso un orologio del cazzo con una troll face.
Ora ma io dico, benedette ragazze, che minchia comprate un orologio con una troll face? Non ha nemmeno i numeri! Sembra un cazzo di coso dei maya (?)
Stavo per rigirarmi quando..
-Una porta? Sul serio? Una porta nel bel mezzo della cucina?
Mi alzo e mi avvicino alla porta. La apro e vedo il buio totale.
Ohhhh è come nella casa del film The Hole! Adesso c’è una botola che mi risucchia se ci cado dentro e un vecchio che si è trasferito. Ma allora la casa era di un vecchio puzzolente?
-Oh un interruttore!- ma che minchia ci parlo da sola?
Accendo la luce e scendo le scale ritrovandomi in una stanza enorme con un’altra porta.
-Oh ma andiamooooo! Sembra il gioco per iphone ‘the doors’!
Solo che questa non si apre. La forzo ripetutamente. Ma dov’è l’interruttore verde in questa casa/gioco?
Bah, niente. Busso? Busso.
-Avanti!- grida qualcuno dall’altra parte della porta.
Oddio ma che cazzo è?! Savannah scappa! Il killer ti inseguirà con una motosega!
-Oddio posa la motosega ti supplico!- dico tappandomi gli occhi.
Sento la porta che si apre.
Che poi, pensandoci bene, esiste un serial killer così cretino da dire ‘avanti’ quando bussi?
-Savannah, non mi stavo facendo una sega. Quelle me le faccio di ser..-
-Zayn! Ma ti pare modo?
-Si effettivamente così fanno schifo. Li stavo sistemando.
-Ma cosa?
-Non stavi parlando dei capelli?
-Stavo parlando…lascia perdere. Che ci fai dietro quella porta piuttosto?
-Oh questa è camera mia.
-No. Quello è un garage Zayn.
-Appunto.
Appunto? È normale che le persone abitino nei garage qui in Inghilterra? Oppure che abbiano le case comunicanti?
-Fatto!- esclamò guardandosi allo specchio. –usciamo?-
-Si andiamo- dissi salendo le scale.
-Aspetta, dove stai andando Savannah?
-Salgo le scale ed esco dalla porta? Sai, le camere normali, al posto di una serranda, hanno una porta.
-Sai qual è il bello di avere la camera in garage? Che hai la macchina a portata di mano! Tataaaa!- esclamò
Arrivammo da Nando’s.
Notai un gruppo di ragazzi che…oddio ragazzi era una parola grossa!
-Zayn, ma in che paese siamo? Perché quello biondo divora un tacchino? E perché quello con la maglia a righe ha un tovagliolo in testa? E quello? Ma ha un cappello di pelo di procione o sono i suoi capelli?
Ridevo. Ridevo da sola come una pazza! Per poi girarmi e trovare il sorriso forzato di Zayn
-Oddio una paresi! Hai una paresi facciale? Zayn siediti! Ragazzi, portate una sedia?
Non gli diedi tempo di rispondere e il procione-man portò una sedia. Zayn si sedette confuso.
Tutti lo guardavamo scioccati. Lui non osò reagire e rimase con le mani a mezz’aria.
Un secondo. Ci volle solo un secondo.
L’unico mezzo normale dei quattro versò una cola ghiacciata in faccia al pakistano, che colpì anche il biondino con la faccia sporca di condimento.
In quel momento, proprio in quel momento, non capii più niente.
Zayn si alzò dalla sedia, prese il normal-man per le spalle e iniziò –Ma che cazzo hai fatto gran pezzo di coglione?! I miei capelli!
Per fortuna il procione-man fermò Zayn prima che questo dasse uno…
-Ahia Zayn!- gridò il ragazzo con la maglia a righe.
Credo di aver perso un pezzo. Zayn aveva colpito qualcuno.
-Questo non lo dovevi fare Zayn- gridò il marinaio
-Oh no, proprio no- sussurrò il procione
-Era solo una coca!- continuò quello che mi pareva si chiamasse Liam.
La scena si presentava così: il biondo che schiaffeggiava Zayn con una coscia di tacchino, che a sua volta rincorreva Liam; Liam si nascondeva dietro il marinaio che stava dolcemente accarezzando i capelli (ah allora erano i suoi capelli, non un cappello) del procione.
Morale della storia? Ci ritrovammo per strada, su un marciapiede con una coscia di pollo e i ragazzi che sembrava fossero ritornati dalla trincea.
-Ma che bella serata!- fui io a rompere il ghiaccio.
-Sta’ zitta- gridarono in coro.
-Ehi io volevo solo dire..-
-E’ colpa tua se ci ritroviamo così!- si alzò Zayn- la paresi facciale di tua mamma! Non avevo niente! Non ci posso credere che nemmeno sei arrivata e già hai combinato un macello-
Ok adesso stava esagerando. Era solo uno scherzo. Erano loro i coglioni. Erano ragazzini dell’asilo. Altro che ragazzi maturi. E Zayn stava sbagliando a usare quel tono con me. Io non volevo causare proprio niente.
-Zayn, sai cosa ti dico? Non è colpa mia se hai degli amici che si bevono tutto quello che gli dicono. Io vado a casa.
-Ok ciao
‘Ok ciao’? mi prendi per il culo? Abito a 5 isolati da qui e non ti offri nemmeno di darmi un passaggio?ok vorrà dire che me ne vado da sola. Vaffanculo Malik. Si era questo il suo cognome. Malik Malik Malik. Questa me la paghi Malik di merda.
Io non so come potevo combinare casino appena arrivavo in un posto. E Zayn sembrava piuttosto arrabbiato. Per non parlare di quei quattro babbuini. Avrebbero pure potuto prendere le mie difese. Fossi stata al posto loro, mi sarei difesa (?)
Ok non è vero. Però non mi sembrava di avere ucciso un uomo. Ne stavano facendo un dramma.
-Me ne sto andando- gridai incamminandomi.
Mi voltai.
Oh, nessuno muoveva le chiappe.
-Mi potrebbero stuprare!
Nessun movimento.
-Morirò!
Si col cazzo che si muovevano.
Andrò da sola. Basta.
Continuai a camminare per circa 40 minuti. Poi mi accorsi di una cosa.
Una cosa importante.
Essenziale.
Non sapevo la strada.
Haaaaaaaaaaaaaloaaaaaaaaaaa!
oggi ho una connessione di merda! mi sono incazzata. Basta.
Oggi va tutto di merda. la connessione, il capitolo è una merda. La merda è una merda.
Che dire? A me sto capitolo fa abbastanza cagare.
Mierda.
Che poi 'mucha mierda' in spagnolo sarebbe 'buona fortuna'. o no?
Dovevo dire una cosa ma non la ricordo più.
Quiiindi, spero a qualcuno piaccia sta cagata.
ho detto troppe volte 'merda' e 'cagata'. Basta.
Adioooos amigos <3
-Carmen