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Autore: louisismyhusband    08/09/2012    5 recensioni
Non voglio annoiare nessuno con questa storia, ma ho letto molte fan fiction, la maggior parte davvero banali che danno noia al lettore.
Spero che la mia non vi annoi.. buona lettura !
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Seduta sulla sedia della mia scrivania fisso i movimenti che ci sono in strada. La finestra, poco lontana dalla mia sedia, mi distrae dalla monotonia della mia vita. Mi soffermo sempre a osservare con attenzione tutto ciò che mi accade attorno quando non ho qualcosa da fare.
Di solito prendo le cuffie e mi esterno totalmente dal mondo. 
Quel giorno c'era poco movimento.. beh , alle tre del pomeriggio in strada è normale che non ci sia nessuno.
Mi alzo sbuffando e afferro Harold, ebbene sì, il mio coputer ha un nome... Perchè Harold? Vi chiederete... 
Beh, la mia passione più grande sono gli One Direction... ed è inutile che io vi spieghi chi sono, lo sapete già.
Mi butto sul letto con la delicatezza di un elefante in una cristalleria e inizio a navigare sulla bacheca di Facebook, scorrendo e guardando tutte le foto, le news sui miei idoli.
Mi fermo e inizio a fissare lo schermo del pc... Mi accorgo che il silenzio incombe nella stanza, cosa che accade poche volte perchè di solito sto sempre con lo stereo al massimo del volume o canto... ecco, vi ho appena anticipato la mia ambizione, la mia passione oltre a quei cinque ragazzi: il canto.
Canto più o meno da quando avevo cinque anni... mi facevo sempre comprare da mia madre chitarre e aste con il microfono, invece delle bambole che tutte le bambine di quell'età compravano sempre.
Ho iniziato a tredici anni a studiarlo sul serio, prima non la reputavo come un'ambizione, ma semplicemente come Hobby personale... credo che dopo aver conosciuto la musica e i suoi generi questa passione sia esplosa dentro di me...
Mi alzo e accendo lo stereo.. riproduzione casuale.. Save you tonight ...  sorrido come un'idiota appena i ragazzi iniziano a cantare e ritorno saltellando sul letto, incrocio le gambe e metto Harold sulle mie ginocchia e poi lentamente mi poggio sul muro tappezzato di poster giganti...
- Charlie! - un urlo spezza quella meravigliosa magia che si stava creando in camera...
''Cavolo, proprio ora mamma doveva scocciare!? '' mi chiedo nervosa, sbatto sul letto il computer mi alzo e spalanco la porta urlando.. - che c'è?! - ... un attimo di silenzio dove sento solo i ragazzi cantare ...  I can be no superman ... - Mamma! - urlo ...
Ovviamente, sorda com'è , non mi ha sentito.
Costretta a scendere le scale me la ritrovo davanti... - devi andare a comprare il pane... stasera Anne verrà qui con suo figlio... dobbiamo fare una bella figura... - 
Metto il broncio a mia madre alzando un sopracciglio e chino il capo in segno di rassegnatezza... Anne è la migliore amica di mamma... diciamo che è una persona un po' più sofisticata rispetto a me e mia madre... veste abiti firmati, frequenta solo la gente ''giusta''... mi chiedo sempre come mai frequenti mia madre visto che è una professoressa di Francese al liceo.
Salgo le scale con la velocità di una lumaca zoppa... entro in camera , la riproduzione di Gotta be you era appena iniziata spengo lo stereo , spengo il computer e lo pongo con cura sulla scrivania. 
Mi infilo distrattamente le Superga bianche, per modo di dire, e scendo. ''I soldi.. '' penso quando sono all'ultimo scalino..
-sono sul tavolo! - urla mamma, rispondendo alla mia domanda... sono sicura di non averlo detto ad alta voce...
Sbatto le palpebre sconcertata... '' Io lo so che è una strega..'' e poi ridacchio tra me e me.
- A dopo! - urlo in modo che mi possa sentire e esco ritrovandomi sotto il sole cociente delle 15.48 del pomeriggio.
''ci sarò solo io in mezzo la strada..'' penso sbuffando.
Dopo circa cinque minuti sono dal panettiere... 
- Ciao Sam! - dico sorridendo al panettiere più giovane che conosca... Qui a Londra di solito gli anziani gestiscono un panificio, invece Sam ha solo 28 anni... lui dice di amare le ''cose fatte a mano''.. penso che ami anche fare vasi, ceramiche, e chissà cos'altro.
- Due filoncini e due focaccie... - gli dico sorridendo e lui mi ricambia un largo sorriso.
Dopo trenta secondi sono fuori dal negozio... 
Camminando a passo svelto torno a casa dopo esattamente dodici minuti. L'orologio scocca: sono le 
'' Mia madre se mi trova qui mi costringerà a darle una mano con la cena... certo.''
Mi guardo intorno , non c'è ombra di mia madre... salgo le scale cercando di non fare alcun rumore e entro in camera mia chiudendo la porta e ridendo sotto i baffi per averla scampata.. 
- Pensavi che non facendo rumore non ti avrei chiesto di aiutarmi con la cena? - mi giro, spaventata, e mi ritrovo mia madre che sventola una pezza sulla mia scrivania. ''Cavolo.''
La guardo annoiata... - Devo fare la doccia...- 
-Vabbene- dice sorridendo. - Ti aspetto giù tra un'ora.- 
La guardo e alzo gli occhi al cielo. Lei esce dalla stanza e io vado dritta nel mio bagno personale, mi svesto e faccio una doccia veloce e sono pronta per le 17.
Scendo e la guardo alle prese con pentole, taglieri e coltelli.
- Non ricordavo che Anne avesse un figlio... - dico infilandomi il grembiule.
In realtà io non ricordo neanche la faccia di Anne, dato che l'ultima volta che l'ho vista avevo più o meno quattro anni ..
- Sì, ha più o meno la tua età... - mi guarda sorridendo... 
- come si chiama? - chiedo iniziando a tagliare le verdure...
- Non ricordo.. - fa una smorfia con la faccia.
Passiamo l'intero pomeriggio a cucinare pollo al forno con patate e contorno di verdure. Non abbiamo cucinato molto perchè sia mio padre che il marito di Anne sono fuori per lavoro.
Immagino già il figlio di quella donna, presuntuoso e ricco... come è possibile che tutto questo debba toccare proprio a me.
- Penso di mettere una t-shirt e uno shorts, non ho voglia di tirarmi a lucido. - la guardo annoiata.
- NON PENSARCI NEMMENO! - mi urla contro facendomi sobbalzare... - il vestito rosso. e niente discussioni! - mi guarda e si chiude in camera .
Alzo le spalle rassegnata e mi preparo.. lascio i capelli mossi sciolti e infilo quel vestito splendido... ''è sprecato per una serata snob.. '' sbuffo e m'infilo gli orecchini e poi fisso sorridendo il mio bracciale con le iniziali degli One Direction... 
Alle otto e mezza sono pronta. Esco dalla mia stanza e mia madre mi fissa... - Sei bellissima ... - mi bacia sulla fronte e sorride. DRIIING! Sento il campanello suonare... - inizia il divertimento... - scendo le scale sbuffando e mia madre apre la porta.. Mi ritrovo una magra donna sulla trentina sorridere come se avesse vinto al super enalotto.. -ANNE!- urla mentre io le guardo abbracciarsi... Poi passa lo sguardo su di me... - Charlie! - mi urla contro e poi mi stringe in un abbraccio forte ... mi lascia e poi si guarda intorno... Come se avesse perso qualcosa... - HARRY! - urla uscendo fuori dal portico.
''Harry... ''la mia mente si concentra subito sugli One Direction e su quanto adesso vorrei vedere un loro concerto piuttosto che subirmi una cena snob. - Bella scelta di nome..- le dico sorridendo e lei ricambia...
Un ragazzo alto e magro varca la soglia del portico ... ''o Dio.'' ...
  
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