Vodka alla pesca.
- Mandalo giù , mandalo giù tanto l'alcool mi hanno insegnato che affoga i problemi - Continuava a ripetersi Skyler, seduta su un fetido sgabello da bar aspettando il quarto drink quello che la mettesse Ko.
Non c'è un filo di vento quella sera, il cielo era sereno, era Novembre giorno dei morti, uno dei giorni come gli altri per alcuni come per Skyler. Aveva perso la madre da piccina a 2 anni e non aveva avuto più il coraggio di andare al cimitero per farle visita. Ogni anno che passava, il rimorso cresceva e intanto lei era già donna, ma si sentiva ancora una bambina, le era mancato l'affetto materno e anche quello paterno, visto che il padre era ubriacone e la maggior parte delle volte senza rendersene conto la picchiava selvaggiamente tanto una volta da mandarla in coma per due giorni.
Skyler viveva un incubo non una vita, la scuola non era di suo interesse, a casa tra botte e insulti trovava consolazione nella piccola Mary, la bambola che le aveva comprato la madre da piccina e che teneva ancora sotto il cuscino. Abbandonò la scuola finite le medie, aspetto due angosciosi anni e scappò via di casa, senza una casa, senza un lavoro, vagava per le strade con lo zaino in spalla e qualche spicciolo in tasca senza nemmeno conoscere la sua nuova destinazione. Il suo viaggio On the Road le fece riscoprire la passione per i viaggi, che aveva perso in tutti questi anni. Però quando la vita ti vuole punire lo fa sempre, i bagliori di ottimismo sono solo sprazzi momentanei, poi si ritorna nell'incubo nel più nero incubo che esista. Viaggiando Skyler si imbatté in Paul, un ragazzo per bene all'apparenza, uno stupratore in cerca di vittime dalla strada nel profondo, una delle vittime fu Skyler che non potendo reagire lasciò che abusassero di lei, la docile pecorella all'epoca aveva appena 18 anni. Una notte mentre Paul dormiva riusci a fuggire tra le lacrime . La vita può essere tanto carogna " - pensava ogni giorno che passava, era come se le dessero martellate sui piedi ogni giorno.
Dopo la tragica esperienza Skyler si perse in se stessa mangiava nelle mense per i poveri , dormiva sulle panchine e il suo passatempo preferito era dare le molliche di pane alle anatre.
Aveva un cuore dolce, un cuore pronto ad amare,ma le sciagure della vita la stavano trasformando nella persona più acida di questo mondo.
Skyler è seduta ancora su uno sgabello da bar:- Una Vodka alla pesca - va gridando alla barista, prese lo stesso vizio del padre quello di bere e quei pochi spiccioli che aveva li usava per bere.
Una Vodka alla pesca ordinava sempre, bevendo affogava le frustrazioni, l'indomani riemergevano di nuovo, a volte però in una sera d'autunno quel lasso di tempo che passava dalla sera alla mattina che grazie a più bicchieri di Vodka ti fa dimenticare il passato è sacro per quelle persone che avrebbero desiderato un futuro più dignitoso, altro che Maserati. A volte questi si ubriacano per ritrovare la felicità di vivere o meglio una felicità illusoria e passeggera.
Vodka Skyler vi saluta non può parlare però perchè sta bevendo una Vodka alla pesca, vi rivolge solo un piccolo gesto con la sua manina, spero vi basti.