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Autore: TerrytheCaptain    08/09/2012    2 recensioni
Non pensavo si potesse provare tale odio verso una persona. Infondo la mia indole buona mi ha sempre portato a non odiare così fortemente le persone. Ma c’è un limite a tutto. Quel fottutissimo bastardo è riuscito a far uscir fuori una parte di me che non pensavo esistesse. Quella parte che odia a morte, che manda maledizioni a destra e manca, che perde le staffe in quattro e quattr’otto. Grazie a lui sono costantemente irritabile, nervosa e frustrata. Mi ha letteralmente rovinato la vita, e me la pagherà.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Mi svegliai per prima e lo guardai dormire. Avrei tanto voluto cancellargli tutti i problemi in un batter d’occhio ma purtroppo non avevo la bacchetta magica. C’eravamo baciati, ma era stato un bacio insulso, privo di sentimento. Era scosso, e aveva bisogno d’affetto. Quale miglior dimostrazione d’affetto se non un bacio? “Em..” disse aprendo gli occhi e destandomi dai miei pensieri. “Hei..” gli risposi. “Ti prego non torniamo a casa..” mi implorò. “Dove vorresti andare?” Si alzo, mi prese le mani e mi alzò da terra. Mi prese per mano e cominciò a camminare. Perché il mio cuore batteva così forte? Lo so. Era l’agitazione, il nervosismo per quella situazione che si era venuta a creare che mi faceva andare in iperventilazione. Perché avevo quella morsa allo stomaco? Lo so. Avevo mangiato poco ed erano i morsi della fame. Eravamo arrivati alla stazione; ci sedemmo su una panchina aspettando un treno che non avevo idea di dove fermasse. Mi lasciò la mano e “Non credo di riuscire ad affrontare tutto Em..” disse poi guardando in lontananza in un punto non ben definito. “Certo che ci riuscirai e poi te l’ho detto cento volte che io ti aiuterò a venirne fuori..” Sorrise. “E’ il periodo peggiore della mia vita, dopo la morte di mia madre.. –disse quasi in un sussurro e a me si strinse il cuore- grazie a Dio ci sei tu..” disse poi guardandomi negli occhi. Persi uno, due, tre battiti. Avevo il cuore in gola. Sapevo che mi stava succedendo. Nessuno mi aveva mai ritenuto così indispensabile ed ero emozionata, tutto qui. Gli sorrisi e lo abbracciai. Lui ricambiò il mio abbraccio e sentii il suo respiro sul mio collo provocarmi piccoli brividi. Faceva freddo. D’un tratto “Dovremmo tornare a casa..” sussurrai. Lui si staccò da me e “Non voglio, ma è la cosa giusta.. saranno tutti preoccupati..” Annuii. Ci alzammo e ci dirigemmo a casa. “Emma.” Si fermò un attimo. Mi voltai verso di lui e “Dimmi..” “Io devo andare da Elisabetta. Devo parlare con i suoi genitori e devo portarla qui da mio padre..” “E’ la cosa giusta.. io ti aspetto a casa.” Gli dissi vedendolo allontanare da me, dirigendosi verso la sua auto. Arrivai al pianerottolo e bussai. Mi aprirono subito. “Amore eravamo preoccupatissimi!” mi disse mia madre abbracciandomi. “Ma dov’è Andrea?” chiese Paolo. “E’ andato a prendere Elisabetta per portarla qui per parlare con voi..” “Emma.. Mi dispiace, ero sconvolto non volevo dire quelle cose..” “Dovresti chiedere scusa a lui.. non a me..” Lo abbracciai e lui ricambiò e mi diressi in camera mia. Presi un libro e cominciai a leggerlo. [..] Il sole era tramontato e di Andrea nessuna traccia. Scesi giù in cucina e “Emma dov’è Andrea?” “Mamma a me lui ha detto che andava a prendere Elisabetta e tornava qui.” Mi stavo preoccupando. I nostri telefoni erano rimasti a casa. Decisi di chiamare Elisabetta. “Il cliente da lei chiamato non è raggiungibile..” “Mamma non li riesco a rintracciare..” Squillò il telefono di casa. Mia madre corse a rispondere “Pronto? Si.. si mi dica.. COSA? O Mio Dio.. arriviamo subito!” “Mamma che succede?” chiesi preoccupata. “Paolo, Pa-Paolo dobbiamo andare in ospedale!” “MAMMA CHE SUCCEDE?!” Dissi quasi piangendo. “Amore resta qui e non preoccuparti..” “NO MAMMA CHE SUCCEDE DOV’E’ ANDREA?!” “E’ in ospedale, ha avuto un incidente..” “No, mamma ti prego non prendermi in giro.. mamma.. mamma..” mi accasciai a terra cominciando a piangere. “Vieni con noi?” mi chiese Paolo porgendomi la mano. Io l’afferrai ed annuii. Entrammo in macchina e le lacrime continuarono a scorrere silenziose. E’ colpa mia.. non dovevo lasciarlo da solo.. Pensai. Non sapevo nulla, non sapevo quanto fosse grave, non sapevo cosa fosse successo e stavo malissimo. Arrivammo in ospedale e un’infermiera ci fece sedere in sala d’attesa. Avevo lo stomaco sottosopra, un nodo in gola e le lacrime che mi stavano opprimendo. “Tesoro calmati.. andrà tutto bene..” “No, non andrà niente bene mamma! Perché non ce lo fanno vedere? Dov’è Andrea?” “Siete i genitori?” Ci alzammo tutti in piedi e “Io sono suo padre..” disse Paolo. “Il ragazzo ha subito dei traumi è in terapia intensiva ma se la caverà. Anche la ragazza sta bene ma per il bambino purtroppo non c’è nulla da fare.. Aspetteremo l’autorizzazione dei genitori per operarla..” COSA? Andrea è in terapia intensiva e Elisabetta ha perso il bambino. Svenni per la gravità delle notizie che ci aveva comunicato il dottore.   

Ragaaaaaaaaaaaaaaazze! Ho il computer rotto ed è un miracolo che sia riuscita ad aggiornare da quello di mio padre dato che è inaccessibile per me ç_ç
Non so quando riuscirò a riavere il mio computer, spero per la settimana prossima!
La storia è quasi al termine.. e non so se vi aspettavate o meno una svolta del genere.
Mi fate sapere cosa ne pensate? Ne sarei davvero felice! *-*
Volevo ringraziare davvero di cuore 5HuNtEr5 che mi ha lasciato il suo pensiero ad ogni capitolo. Grazie, Grazie, Grazie davvero di cuore! <3
A Presto! Teresa :* 

 
  
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