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Autore: Elpis Aldebaran    25/03/2007    17 recensioni
- Mi spii, Shikamaru?-
- Forse.-
E tornarono in silenzio.
- Perché ti piacciono le stelle, Ino?-
- Perché loro sono quello che io non potrò mai essere.-
[ 797 parole ]
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Shikamaru Nara
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Tutto quello che scrivo nella vita, non è detto che poi abbia un senso. E questa one-shot fa parte della categoria.

Sono parole che vengono fuori da sole, ascoltando una canzone. Apprezzatela per quella che è, semplice e illogica.

* La canzone usata è “Il mondo è mio”, colonna sonora di Aladdin  della Disney*, qualche volta il mio essere bambina torna a farsi sentire, pardon! ç_ç

[ 797 parole ]

 

 

 

 

 

Prologue

 

 

Era sempre stato così.

A lui piaceva il giorno e con lui l’azzurro del cielo e le nuvole bianche che lentamente lo attraversavano.

A lei piaceva la notte e con lei l’oscurità delle cose e la fievole luce delle stelle, quel migliaio di puntini luminosi che coprivano la volta celeste.

Era sempre stato così.

O forse no?

Nella vita ci sono cose che non puoi controllare.

L’amore.

La morte.

Anche un sorriso, se viene dal cuore.

Ci sono cose nella vita che non puoi sapere.

Il come.

Il quando.

Il perché.

Ci sono cose nella vita che avvengono e basta.

E Ino lo aveva capito.

 

 

 

 

Stars

 

 

Se i suoi l’avessero saputo, si sarebbero infuriati. Suo padre poi era super protettivo e non avrebbe mai approvato una cosa del genere.

Non che lei facesse niente di male, ma il desiderio di stare quei pochi minuti in quel determinato posto era più forte dell’obbedienza ai genitori.

Ino correva veloce per le vie di Konoha, nell’oscurità della notte.

Giunse appena fuori dal villaggio e camminando arrivò fino ad un laghetto.

Quello era il posto perfetto per osservare le stelle.

Non c’era posto migliore.

Ino rimase un po’ interdetta quando scorse una figura maschile sdraiata sull’erba, proprio nel punto dove lei usava sedersi.

E rimase ancora più interdetta quando capì chi le aveva rubato il posto.

- Ciao.- disse soltanto, avvicinandosi al ragazzo.

Questo si tirò su con gli avambracci e voltò la testa per guardare la sua compagna di squadra.

- Ciao. Sei arrivata.-

- Mi stavi aspettando Shikamaru?-

- Non proprio, se non fossi venuta sarebbe stato lo stesso.-

Gentile, il ragazzo, non trovate?

Yamanaka, non sapendo il motivo che aveva spinto il compagno a essere in quel posto a quell’ora della notte, si sedette accanto a lui, senza dire niente, alzando solo la testa per vedere quello spettacolo unico, che tutte le volte le faceva venire i brividi sulla schiena.

Poteva esistere una cosa tanto infinita e bella? Era possibile?

Si ritrovò inconsciamente ad aprire la bocca per lo stupore, ogni sera succedeva. E a lei non importava se poteva sembrare sciocca in quella posizione. Per quello spettacolo notturno poteva anche sembrare sciocca.

- Ti piacciono le stelle?- chiese Shikamaru non distogliendo lo sguardo dal cielo.

- Sì, molto.-

- Sono carine, ma a me piacciono più le nuvole..-

- Che ci fai allora qui, Shikamaru?-

Il ragazzo guardò Ino, notando che i suoi occhi si erano inumiditi un po’. Possibile che quello spettacolo poteva commuoverla a tal punto?

- Credi che non l’abbia notato che ogni notte, alla stessa ora, vieni ad osservare il cielo, scappando dalla finestra di camera tua?-

- Mi spii, Shikamaru?-

- Forse.-

E tornarono in silenzio.

- Perché ti piacciono le stelle, Ino?-

- Perché loro sono quello che io non potrò mai essere.-

 

Ora vieni con me

Verso un mondo d’incanto.

Principessa è tanto che il tuo cuore aspetta un sì.

Quello che scoprirai

È davvero importante

Il tappeto volante ci accompagna proprio lì.

 

Vorresti essere una stella?-

- Essere sola, ma non soffrire di solitudine. Vivere in eterno. Essere sempre bella. Brillare di luce propria. Essere unica e allo stesso tempo essere uguale a tutti gli altri. Sì, vorrei essere una stella, Shikamaru.-

- Le stelle però brillano solo di notte, Ino.-

- E chi ha detto che io non voglia vivere solo ed esclusivamente di notte?-

Si guardarono un attimo in silenzio.

Era possibile che quegli immensi occhi azzurri volessero esistere solo di notte?

- E’ un peccato, Ino.-

Tornarono a guardare il cielo.

Un vento leggero, ma freddo si alzò all’improvviso facendo rabbrividire la ragazza.

Shikamaru si accorse di quella lieve pelle d’oca che copriva le braccia della compagna. Si mise a sedere, togliendosi la felpa grigia e mettendola sulle spalle magre di Ino.

Lei si voltò un po’ sorpresa, trovando un bellissimo sorriso ad accoglierla.

Nara sorrideva. A lei.

 

 

Il mondo è tuo

Con quelle stelle puoi giocar

Nessuno ti dirà

Che non si fa

È un mondo tuo per sempre

 

- Allora sono contento.-

- Di cosa sei contento?-

- Del fatto che tu non sia diventata una stella.-

- Per quale motivo?-

- Un amante delle nuvole come me, non avrebbe mai potuto apprezzare una stella luminosa come te.-

 

Il mondo è mio

È sorprendente accanto a te

Se salgo fin lassù

Poi guardò in giù

Che dolce sensazione nasce in me

(c’è una sensazione dolce)

 

- Shikamaru?-

- Sì?-

- Ti voglio bene.-

 

 

Ogni cosa che ho

Anche quella più bella

No, non vale la stella che tra poco toccherò

Il mondo è mio

 

Perché amare una stella è difficile.

Saperla apprezzare appieno è complicato.

È impossibile non esserne invidiosi.

Ma Shikamaru Nara era riuscito a farlo.

 

- Anch’io ti voglio bene, Ino.-

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Naruto © Masashi Kishimoto

Stars © Elpis Aldebaran

 

   
 
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