Titolo: Irraggiungibile~
Genere: Angst, malinconico
Raiting: Giallo
Note: EndoKaze OneSided,
Note2:Mentre scrivevo il nuovo capitolo di “Mansion” ho avuto l’incredibile bisogno di scrivere qualcosa su Kazemaru. Un personaggio che adoro, ma che allo stesso tempo m’innervosisce in alcuni punti dell’anime èè Sarà che lo vedo simile a me. E in un certo senso questa fic è come se fosse uno sfogo. Scusatemi nel caso vi sembri orrenda, faccio sempre del mio meglio.
Buona lettura e se volete, recensite ;)
Camy

 
Irraggiungibile~

 
Sei sul ciglio della strada, lo sguardo fisso verso di lui, verso il tuo capitano.
Vedi il suo sorriso e non puoi fare a meno d’invidiarlo. Tu non ci riesci con tanta leggerezza. Non riesci a trasmettere serenità, solo la tua incessante inquietudine.
Timore di non essere all’altezza, paura di non dare abbastanza, di non impegnarti abbastanza.
Ti fa rabbia quando lui annulla tutta la tua sicurezza, quella cercata per anni. In un attimo si sbriciola sotto il suo sguardo nocciola e il suo caldo sorriso. Rispetto a lui non sei nessuno.
 Lui è più forte. Lui non si arrende. Lui ha delle responsabilità, se ne rende conto. Sorride per la squadra, non per sé stesso.
I tuoi compagni lo sanno, ma loro hanno paura di cambiare tutto questo. Se non sorridesse lui, chi lo farebbe? Tantissimi dubbi s’insinuerebbero nelle teste dei tuoi amici.
Quelli che stai vivendo tu, ora. Il suo sorriso non ti ha protetto.
Non sai perché quell’agonia sia toccata proprio a te.
Quando ti parla, quando ti parlano, dici che stai bene, che sei in forma e non vedi l’ora di giocare una partita, ma in realtà hai paura di rimettere piede su quel grande campo dall’erba verde chiaro. Hai paura di mostrare tutte le tue insicurezze davanti a tutti.
Tu non sei forte. Sei un codardo, e lo sai bene.
Scappi dalla realtà. Non hai la determinazione per inseguire i tuoi sogni? Non vuoi giocare sempre al suo fianco?
Magari potrebbe cambiarti. Lui è sempre pronto ad aiutarti, non si fa scrupoli.
Però stai dubitando anche di tutti gli altri, come la prenderebbero loro? Ti disprezzerebbero.
 
Endou ti sta osservando dall’altra parte del campo. Alza una mano e ti saluta.
Tu accenni un sorriso, ma niente di più. Continui ad avere le mani nelle tasche, e soprattutto continui a sentire un gran freddo dentro di te.
Paura, paura, paura.
Di sbagliare, di mollare tutto. E sei uno stupido, perché qualcuno potrebbe aiutarti, vorrebbe aiutarti. Ma tu rifiuti quella mano che ti è stata testa, ancora prima di vederla.
Sei invidioso di lui perché ha qualcosa che tu non hai.
Sei confuso perché non sai cosa vale la pena fare.
Sei timoroso perché ogni volta che tocchi quel pallone da calcio di fa male il petto e non sai il motivo.
Forse non meriti quello sport. Non meriti di sorridere come fa lui. Ma non credere che non abbia le sue preoccupazioni.
Anche lui ha i suoi dubbi.Hai mai pensato che potrebbe essere più fragile di te? Nemmeno per un istante.
Perché lui è il capitano.
Perché lui è Endou Mamoru.
Perché lui è semplicemente irraggiungibile.
 

XXXXXX

 
- Kazemaru. – senti la sua voce che ti chiama. E davanti a te e ti guarda  sinceramente preoccupato.
- Come va con la gamba?
Osservi il punto dove ti sei infortunato, non ti provoca dolore, ma devi stare lo stesso a riposo.
- B-bene. – hai perfino paura di parlare con lui ora.
- Non vedo l’ora di tornare a giocare con te! – ti sorride, tu non puoi fare a meno di arrossire, imbarazzato. Una frase del genere c’era d’aspettarsela dal capitano. Sicuramente lo diceva a tutti.
Però in quel momento ti sei sentito felice. Hai sentito una leggere stretta calda intorno al cuore. Mentre se ne va non puoi fare a meno di sorridere.
In quel momento pensi solo che magari, il tempo, allevierà quei dubbi e quelle ferite che dentro di te sono ancora aperte.
- Grazie capitano. – mormori appena lui è sparito all’orizzonte. Un ultimo sguardo al campo. La consapevolezza che saresti tornato a correre come il vento, ad essere utile alla squadra.
Sai che lui è ancora lì davanti a te, c’è un enorme spazio tra te e lui. Ma lui si è fermato e ti sta aspettando.
Nessuno può essere irraggiungibile.
 
Un giorno. Due giorni. Tre giorni.
Alla fine è passata una settimana. Adesso sei su quel campo da calcio, sicuro dei tuoi mezzi. Non hai paura di deludere nessuno, nemmeno te stesso.
Soprattutto perché ti sta guardando da lontano.
Il sorriso che rivolge a te è diverso dagli altri. Se avessi avuto un altro po’ di coraggio gli saresti andato vicino e lo avresti baciato. Perché, i loro sguardi sono diventati complici, perché i loro cuori battono all’unisono.
Accenni  un sorriso. Quel passo l’avrebbe fatto, ma ora era presto.
Quando sarebbe stato forte, avrebbe avuto il diritto di stare al suo fianco.
 

FINE

 
*Angolodell’autrice*
GiornoH
Scrivere “Mansion” mi ha un po’ depresso. Poi è da un po’ che mi sento come Kazemaru. Però lui ha Endou che lo aspetta, io invece? Non ne ho idea.
Ho paura di non essere all’altezza delle aspettative degli altri. Nient’altro.
O almeno così era. Ci sono state delle persone che mi hanno teso la mano, e io ho voluto afferrarla. Adesso sto bene, adesso sto scrivendo.
Spero che questa fic vi abbia colpito almeno un pochino.
Non so, se volete darmi un vostro parere ne sarei felice ;) Allora spero di vedere taaaaante recensioni.
La vostra Camy, che fra poco aggiornerà The Mansion Where you shouldn’t have Gone.