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Autore: JCI    08/09/2012    2 recensioni
Sono rimasti fino a tardi in palestra una sera, perfezionando la routine a corpo libero di Payson, ma un piccolo bacio di festeggiamento è stato l'inizio di qualcosa di più.
La loro chimica è innegabile e sono solo le circostanze che li tengono divise.
Direttamente da fanfiction.net una delle storie più amate del fandom MIOBI, pairing Sasha/Payson. La storia parte dall'episodio 8x02
ATTENZIONE: TRADUZIONE MOMENTANEAMENTE SOSPESA
Genere: Romantico, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Payson, Sasha, Un po' tutti
Note: Lime, Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno
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NJYbA8

O mio Dio






Payson gemette quando sentì la sveglia del suo cellulare spegnersi. Perché è così facile alzarmi per allenarmi, ma per i tre giorni in cui sono a Los Angeles, riesco a malapena ad uscire dal letto ore dopo rispetto a quando mi alzo di solito? Oh, aspetta, lo so perché, perché questo fa schifo.

Diede uno sguardo circolare alla stanza, la sua valigia era pronta e lei era molto più che pronta a partire, dopo l'impegno finale del viaggio di tortura di tre giorni. Shooting fotografici, interviste, due spot pubblicitari e falsità costante dalle persone con cui aveva lavorato, era tutto sufficiente per farle avere nostalgia di casa e persino dei
piccoli drammi che nascevano allenandosi alla Rock.

"Domani, domani sarò a casa. Domani mattina mi sveglierò e andrò dritta alla Rock. Sasha sarà lì a mangiare il suo Shredded Wheat e tutto tornerà alla normalità", disse ad alta voce. Il pensiero di tornare a casa era una motivazione sufficiente per costringerla fuori dal letto
king size dell'Hotel.

Andando verso la doccia, si accorse che aveva ricevuto un sms di Emily. Diceva: Torna a casa presto, salvami dal coach
più scorbutico del mondo!

Payson rise e le rispose velocemente: Sn casa dmn. Nn vedo l'ora. Sms prima ke parto.

Sorrise al pensiero di un Sasha irritabile che marciava in giro per la Rock abbaiando gli ordini alle ginnaste. Forse gli manco. Ah. Molto probabilmente è in uno stato di frustrazione quasi costante e si sta scaricando sulle persone che lo circondano. Payson sospirò. Era frustrata anche lei.

Il loro ultimo bacio non si poteva nemmeno chiamare un bacio, ma Payson era rabbrividita al pensiero di chiamarla una sessione di pomiciata, quindi aveva optato per un'altra parola: incontro. Il solo pensiero del loro ultimo incontro le fece battere il cuore. La loro attrazione era come una forza della natura, sembrava che ci fossero momenti in cui entrambi erano incapaci di controllarla. Sospirò, fissando se stessa nello specchio del bagno e poi tirando i capelli fuori dalla coda di cavallo arruffata. Guardò il pigiama nuovo, gentile concessione del suo accordo di sponsorizzazione con Victoria 's Secret.
Probabilmente a Sasha sarebbe piaciuto quel piccolo completo piuttosto che il set di flanella con le pecore sopra. Non che Sasha l'avrebbe vista in pigiama tanto presto. Era qualcosa di cui avevano parlato, prima che Payson partisse.

Erano nella piccola palestra della Rock molto tempo dopo che tutti se ne erano già andati per la notte. Lei era rimasta con il comodo pretesto di restare fino a tardi a lavorare su una nuova, più creativa entrata alle parallele asimmetriche. Dopo aver esaminato il filmato dei Campionati del Mondo, avevano capito che il margine di vittoria di Payson sarebbe dovuto essere molto più piccolo e lei non aveva intenzione di lasciare che Genghi Cho guadagnasse terreno nell'anno che mancava ai prossimi Campionati del Mondo. Nessuno metteva in dubbio l'etica del lavoro di Payson. Avevano lavorato sulla sua entrata per le parallele per circa un'ora, ma quando si erano trovati nella piccola palestra, alla ricerca di una fasciatura
per coprire una vescica sulla mano di Payson , le cose erano andate rapidamente fuori controllo.

"Tira su la mano, te la fascio," disse, in lotta con il contenitore di plastica che conteneva il rotolo della benda. Finalmente riuscì a estrarla e Sasha le sorrise in trionfo.

Ridendo, gli tese la mano. Lui le 
avvolse la mano con perizia, abbastanza stretta in modo che non si sciogliesse, ma rimanendo comunque in grado di piegarsi, così che che potesse allenarsi senza problemi.

"Grazie," disse, piegando la mano per assicurarsi che avesse l'ampiezza di movimenti di cui aveva bisogno.

"Nessun problema". Si allungò dietro di lei, per afferrare il contenitore vuoto, ma non riuscì nemmeno ad avvicinarcisi. Si erano immediatamente resi conto di
quanto fossero vicini i loro corpi, la vicinanza che quasi aumentava la temperatura della stanza. Uno dei due si sporse in avanti, o forse lo fecero entrambi.

Ogni volta che la loro attrazione traboccava, sembravano trovare un nuovo modo di baciarsi. Quella notte nella palestra, le loro bocche si incontrarono in umidi, caldi, baci lenti, le loro lingue
ballarono sensualmente insieme. Gli unici suoni erano quelli dei loro labbra che si separavano e entravano di nuovo in contatto più volte.

Per la prima volta, Payson sentiva che c'era davvero qualcosa tra loro. Le mani di Sasha corsero lungo il suo corpo, sfiorando
dolcemente i lati del seno e, infine, afferrarandole le cosce. Payson colse l'invito e gli avvolse le gambe intorno, tirandolo più vicino. "Payson," gemette e rinnovò l'attacco deliberato della sua bocca. Payson non sapeva come fosse successo, ma si era ritrovata sdraiata sul tavolo. Le sue mani vagavano liberamente adesso, scivolando sotto la camicia, lungo la schiena di Sasha, graffiandolo leggermentele con le unghie, Sasha la teneva saldamente per i fianchi, ruotando lentamente i loro bacini uno contro l'altro. Payson poteva sentire l'evidenza della sua eccitazione premere contro di lei. Entrambi si tirarono indietro per un attimo, limitandosi a guardarsi e respirando affannosamente.

Poi, rapidamente come era iniziata, era finita. "Dobbiamo fermarci,"
mormorò Sasha. Payson si calmò un po' e chiuse gli occhi. Lui posò le labbra contro la sua fronte e l'aiutò a scendere dal tavolo. Payson si portò una mano al petto, desiderando che il suo cuore smettesse di correre. "Non possiamo continuare a fare così", disse, ancora senza fiato. "Abbiamo detto che avremmo aspettato. Che avremmo messo tutto questo da parte fino alle Olimpiadi".

Rimase in piedi davanti a lei, le mani sui fianchi, arrotolando la lingua tra i denti mentre pensava. "Hai ragione. Qui stiamo rompendo tutte le regole, anche quelle che abbiamo creato noi. Questo, sarebbe una
grossa distrazione per te, preoccuparti se veniamo beccati o se abbiamo litigato. No, c'è una ragione se esiste una regola 'niente appuntamenti' in questa palestra e credo che si applichi anche a me."

Payson rise, ma si fece seria mentre parlava, "Solo se stai uscendo con una delle tue ginnaste, che rompe anche un sacco di
altre regole. Non devi..."

Sasha la interruppe. "Ma io devo", disse, ovviamente nascondendo qualcosa, non disposto a dire quello che pensava. Lei lasciò perdere.

"Va bene, e allora, questo - qualunque cosa sia, quando ci baciamo. Stasera è la fine "

"Per ora," disse. "Fino a quando non avrai quella medaglia d'oro al collo."

Payson si guardò allo specchio e sospirò. Ed era così che si erano divisi, ancora una volta. Entrambi sapevano che non era una soluzione realistica. Alla fine tornavano sempre l'uno verso l'altro. Sentì bussare alla sua porta. Credendo che fosse MJ, lasciò la porta aperta per permettere alla sua agente di entrare.

"Wow, ehilà, Keeler," disse
Austin Tucker , mentre la fissava apertamente. "Pigiama fantastico."

Payson si massaggiò le tempie velocemente sperando in un po' di sollievo da un mal di testa in rapido sviluppo, "Questa mattina continua a migliorare sempre di più." Non si prese nemmeno la briga di cercare un accappatoio, si limitò ad allontanarsi "Che c'è?" Austin era a Los Angeles praticamente per lo stesso motivo di Payson, anche se stavano sponsorizzando aziende e prodotti diversi.

Austin entrò nella stanza d'albergo, chiudendo la porta dietro di sé. "MJ era giù nella hall. Ha detto che la tua auto per il servizio di Sports Illustrated parte tra dieci minuti e di raggiungerla di sotto al più presto."

"Merda," disse Payson, afferrando i suoi vestiti dalla sedia dove li aveva lasciati la sera prima e correndo in bagno a cambiarsi.

"Mi ha invitato ad aggregarmi," le gridò
Austin.

"MJ?" chiese Payson, strattonando la camicia sopra la testa.

"Sì," disse, lasciandosi cadere sul letto. "E' in spiaggia, quindi mi piacerebbe venire, ti va bene?"

Payson volò fuori dal bagno, chiudendo la zip dei jeans, e legò i capelli raccogliendoli in uno chignon disordinato. Afferrò la borsa e mise gli occhiali da sole in testa. "Certo, perché no. Andiamo", disse, spingendolo fuori dalla porta di fronte a lei.

"Sai, tu hai preso il look arruffato da celebrità e l'hai reso una scienza, e sei stata a Los Angeles solo tre giorni. Bel lavoro, Keeler," disse mentre salivano in ascensore.

"Chiudi il becco, Austin," disse, facendo scivolare gli occhiali da sole fino a coprire gli occhi privi di sonno.

***

Sasha sapeva di essere completamente irragionevole. Sapeva che i suoi ginnasti pensavano che avesse completamente perso il senno e sapeva che doveva ricominciare a controllarsi. Qualcuno avrebbe fatto due più due e avrebbe capito che il suo cattivo umore era coinciso con la partenza di Payson ed era aumentato costantemente da allora.

"Sai, li stai spaventando," disse
Summer, andando verso di lui, che stava osservando l'esercizio alle parallele di Lauren.

"Hmm", concordò.

"Ho bisogno che firmi questo," disse lei, porgendogli una cartelletta con alcuni documenti allegati. "E' la nota spese di Rotterdam." Lui sfogliò le pagine rapidamente e poi firmò e siglò dove Summer aveva messo dei post-it in colori
pastello. "Grazie," disse. "Senti, Sasha, so che abbiamo deciso di smettere di vederci tra noi, ma questo non significa che non possiamo essere amici."

Lui la guardò, "Non è quello che siamo?" chiese, confuso. Dopo la loro 'rottura', se si poteva chiamare così, erano stati gentili l'uno con l'altro, e non in modo falso.

Summer annuì in fretta, "Volevo solo essere sicura che non pensassi che io mi stessi - che io mi stessi struggendo o altro", disse.

"Non ti stai struggendo, capito", disse, guardando Lauren smontare dalle parallere e salutare. "Ottimo lavoro, Lauren." Sembrava che la chiacchierata che aveva avuto con lei la settimana scorsa avesse fatto centro.

"In realtà sto vedendo qualcuno," disse mentre lo seguiva verso la trave bassa per guardare Emily lavorare sul suo raccolto salto.

Lui la guardò, inarcando le sopracciglia, "E' fantastico, Summer." Voleva assicurarsi che sapesse che lo intendeva sul serio, "Davvero, sono felice per te."

Lei annuì, "Bene, perché mi verrà a prendere per il pranzo tra dieci minuti e io non voglio che sia imbarazzante."

Ah, quindi è così, non volevi una scenata di fronte al tuo nuovo ragazzo. "Nessun imbarazzo. Ora, se mi vuoi scusare," disse, sorpassandola per correggere la posizione delle mani di Emily.

Sasha la osservò fare tre passi e eseguire il salto, atterrando con le mani in posizione corretta questa volta, "Eccellente", disse. "Ora, fallo fino a quando non smetti di cadere." Dopo aver visto il video più e più volte, lui e Payson avevano scoperto che Emily aveva di fatto guadagnato la sua medaglia d'argento ai Campionati del Mondo. Sembrava che a quel punto gli altri giudici avessero capito che l'imbroglio era in corso e avevano iniziato a compensare
con il loro punteggio le decisioni dei giudici corrotti. Nonostante il fatto che Sasha avesse sperato che Emily sarebbe stata in grado di mantenere il suo livello di fiducia sulla base di una routine ben eseguita e non su come i giudici l'avessero valutata, era contento che avesse di nuovo la sua spavalderia e che stesse lavorando molto duramente.

Stava per andarsene quando sentì un ronzio. Abbassò lo sguardos sulla borsa da palestra di Emily, vicino al tappeto. "Emily, un telefono cellulare in campo, sul serio?" chiese in totale e completa frustrazione.

"Payson ha detto che mi avrebbe scritto prima di partire da Los Angeles", disse Emily. Era in vibrazione e nella mia borsa. Io non avevo intenzione di controllare", protestò leggermente prima di andare verso la sua borsa per spegnere il telefono. "Oh mio Dio," disse piano mentre controllava il messaggio in fretta.

"Cosa? Sta bene?" Sasha chiese, cercando di mantenere la voce sotto controllo. Il suo silenzio prolungato non stava aiutando a calmare la sua ansia. "Emily?"

"Sta bene", disse Emily, "Sta per salire in aereo e sarà a casa in poche ore."

"E la tua reazione? Di che si trattava?" chiese, sicuro che ci fosse di più in quella storia.

"Niente", disse Emily, chiudendo il telefono e rimettendolo nella borsa. Sasha strinse le labbra e lasciò perdere.

Pochi minuti dopo, era di sopra nell'ufficio della palestra, cercando di ignorare Summer che si preparava per il suo appuntamento a pranzo, quando il suo telefono iniziò a vibrare. Vide che era un messaggio di MJ con una foto allegata. "Non solo la più grande ginnasta del mondo", lesse nel messaggio. Cliccò un pulsante per rivelare l'immagine. "Oh mio Dio", disse. Era Payson, ma era completamente diversa. Tanto per cominciare indossava solo un bikini bianco ed era completamente bagnata, seduta sulla spiaggia sopra una tavola da surf. Ma non era questo. Era l'espressione del suo viso mentre guardava la macchina fotografica, emanava innocenza e sesso al tempo stesso. Era una combinazione letale, quella di cui era già caduto vittima. "Maledizione ", disse, strofinandosi la mano sul viso e cercando di soffocare l'ondata di lussuria che lo attraversò mentre guardava la foto.

"Che c'è?" chiese Summer, con la preoccupazione sul viso per la sua reazione.

"Uh," esitò. Puoi anche dirglielo, Beloff. L'immagine sarà pubblicata abbastanza presto. "MJ mi ha mandato la foto finale del servizio fotografico di Payson di oggi."

"Oh!" esclamò, "Fammi vedere", disse. Lui le passò il telefono e aspettò. "Oh mio Dio".







Note:
Anche se questo capitolo è stato divertente da tradurre per 
alcune cose (Austin mi fa sempre ridere e vi anticipo che avrà il suo spazio), c'è un punto che mi ha fatto dannare e che non sono certa di aver ben reso. Quando Payson e Sasha si baciano non sono nella palestra dove si allenano le ginnaste, ma in una piccola palestrina con gli attrezzi tipici da palestra come i pesi, il tapis roulant, etc etc. Perdonatemi se è poco chiaro in traduzione.

Grazie a tutte voi ragazze che recensite e grazie a tutti voi che leggete in silenzio. Sono contenta che NJYbA vi piaccia.
 
  
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