CAPITOLO 1 - NUOVO LAVORO, NUOVA VITA

"No! No! No!!!!  Perchè devo sempre posticipare la sveglia e ritrovarmi a fare tutto all'ultimo momento??"

Jess era nel panico, Radioactive dei Kings of Leon risuonava dalla radiosveglia nel piccolo ma grazioso appartamento appena affittato e oggi era il suo promo giorno di lavoro.
Doveva essere alle 9:00 negli imponenti uffici della Hill and Sons per presentarsi a una certa Gerardine, segretaria addetta al ricevimento del personale, fare una visita guidata della redazione, prendere posto nel suo nuovo ufficio di giornalista musicale e possibilmente ... fare bella figura. Mentre erano le 8:30 e la sua scarpa destra era decisa a non farsi trovare.
Chinata sotto al letto in cerca della scarpa perduta Jess soffiava via il ciuffo castano che continuava a cadere in avanti impedendole la visuale.
Aveva optato per i capelli sciolti invece del solito chignon che sfoggiava negli uffici del New Jersy quando era una semplice giornalista locale.  Finalmente, all'età di 28 anni, era riuscita a coronare il suo sogno di lavorare per un vero giornale il Fresh Magazine, e nella sua rubrica musicale!
In più trasferirsi a New York, da sola e a mezz'ora dalla sua numerosa famiglia, era stata la ciliegina sulla torta.
Al colloquio che aveva sostenuto quattro mesi prima, in Gennaio, aveva colpito il Sig. Hill, proprietario della rivista per cui aveva fatto domanda lei, e di altre tre riviste, per la sua freschezza, la battuta sempre pronta e ovviamente per la sua cultura musicale (era in quel momento che aveva mentalmente ringraziato di cuore per la prima volta i suoi 3 cugini pazzi che le facevano ascoltare i Clash e i Cure alla tenera età di 12 anni).
Aveva quindi deciso che anche esternamente doveva rispecchiare quelle caratteristiche del suo carattere che l'avevano fatta assumere: il risultato finale era un vestito semplice e nero che fasciava il suo corpo leggermente formoso, stretto in vita da una cintura sottile marrone, borsa marrone, capelli sciolti e UNA ballerina ai piedi, nonostante la sua altezza decisamente non proprio da amazzone.
Ancora in cerca della scarpa e maledicendo la sua pigrizia nel finire di svuotare gli scatoloni dopo il trasloco, Jess spostò il comodino trovando la scarpa mancante, e dopo una danza della vittoria moolto imbarazzante, sperando che i nuovi vicini non l'avessero vista dalle finestre ancora senza tende, prese le chiavi e si gettò a capofitto nel traffico allucinante del lunedì mattina a New York.

Dopo un'ora passata all'interno degli uffici con Gerardine, Jess aveva già deciso che quella donna le piaceva moltissimo. Bella donna, sui 45 anni, moglie e madre di 3 figli, dopo averla vista nella lobby dell'imponente edificio palesemente sperduta l'aveva chiamata con dolcezza "Signorina Knight?", e prendendola sottobraccio le aveva detto che sarebbe stata a sua disposizione per qualsiasi cosa da quel momento in avanti.
In più a Gerardine piaceva chiacchierare, e sapeva tutti i pettegolezzi dell'edificio, per cui dopo un'ora insieme avevo acquisito moltissime informazioni.
Prima di tutto che il capo supremo, il Sig. Hill, 67 anni e il fascino di un trent'enne, aveva tre figli "Hill and Sons".
Hanry, il responsabile di Fresh Magazine, quindi il mio capo, era il primogenito, 38 anni, una moglie e due figli piccoli. Uomo prima sempre scorbutico e poi divenuto adorabile, a detta della mia nuova amica, da quando aveva conosciuto la moglie, ed estremamente capace nel suo lavoro.
Nicolas, responsabile della rivista Everything for man, 32 anni, playboy incallito al momento impegnato con una giovane cantante di Brodway, e infine Thomas, 23 anni, una laurea in biologia e nessuna intenzione di lavorare per il padre.
Tutti estremamente belli e affascinanti come il padre e presumibilmente come la madre, anche se Gerardine non l'aveva conosciuta in quanto morta molto giovane, quando Thomas aveva soltanto 3 anni.
Arrivata nel suo piccolo ufficio e lasciata sola da Gerardine, Jess si lascio andare con un sorriso sulle labbra nella poltrona di pella dietro la scrivania.
Nuovo lavoro, nuova vita. Pensò.
"E ora, Jess Knight, non sputtanare tutto." disse tra se e se.