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Autore: Sposina86    08/09/2012    1 recensioni
Dal testo:
"Nick quei pantaloni ti ingrossano il sedere!" disse ridendo Jess all'amico. "Cara ragazza forse se tu non fossi abituata a uomini rachitichi come il tuo dottorino potresti apprezzare la mia fantastica massa muscolare!". Ma prenderlo in giro era lunica arma di difesa che aveva Jess per non cedere al bellissimo e affascinante amico, capo, e sogno proibito.
Jess Knight è a New York. Inizia oggi un nuovo lavoro come giornalista di musica e poi andrà a festeggiare il primo giorno di lavoro con le amiche nel nuovo locale sulla Quinta. E quì incontrerà Nick.
L'affascinante Nick Hill che cambierà tutta la sua vita.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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CAPITOLO 2 - SERATA DONNE CON PIACEVOLE INCONVENIENTE

"Allora stasera entriamo gratis vero??". Patty, migliore amica di Jess stava cercando di mettere il rimmel senza tenere la bocca aperta come un pesce, perchè su Cosmo questo mese c'era scritto che non era in. "Non sono diventata la regina delle feste! Ho solo trovato un lavoro! Non ci tratteranno da vip per questo al nuovo Club sulla Quinta!"
"Si ma è nel campo della musica!" insisteva Patty mentre Silvia, l'altra migliore amica si stava infilando degli stivali molto aggressivi alti fino al ginocchio, e squoteva la testa ridendo guardando Jess e poi Pat.

Venivano tutte dal New Jersey, avevano studiato insieme nello stesso liceo e ora che anche Jess  le aveva raggiunte a New York per lavoro eravano pronte per una serata di festeggiamenti folli.

Era passata una settimana da quando aveva iniziato da Fresh ed era andato tutto bene, a parte il fatto che... "Capisci Silvy? Per rendermi disponibile, ho innaffiato tutti i giorni la felce nell'ufficio di Hanry, e avevo smesso solo perchè lui mi aveva gentilmente fatto notare che era finta, ringraziandomi comunque del pensiero gentile." "Sono una frana!" continuava a ripetere, le sue parole coperte dalle risate sguaiate di Silvia.

Una volta pronte uscirono a prendere la metro, e poi si incamminarono fino ad arrivare al Red Velvet e mettersi in coda per entrare.
Dopo mezz'ora all'aperto nel freddo Aprile Newyorkese Pat, insegnante di spagnolo al liceo, piccola di statura, con grandi occhi verdi e tantissimi capelli ricci color caramello si lamentava di aver freddo ai piedi, usando tutte quelle dolci parole che vietava prontamente ai  suoi studenti "Hiho e pu..."
"Smetti Pat. Ci faranno entrare prima o poi!" Risponde Jess, mentre Silvia, bionda, alta 1:78, fisico mozzafiato e avvocato penalista dura come un mastino minacciava di far causa a tutti.
"Ragazze, queste persone sono in fila come noi, sono solo arrivate prima! Qui non fanno favoritismi a nessuno! E poi non ci vediamo da una vita, fumiamoci un'altra sigaretta e facciamo due chiacchiere!".

Calmati gli animi, e accesa l'ennesima sigaretta, le tre amiche iniziarono a raccontarsi gli ultimi aggiornamenti, quando una Jaguar grigio scuro parcheggia davanti al locale ed esce l'uomo più bello che Jess abbia mai visto, ovviamente accompagnato da una bionda mozzafiato sui 23 anni.
Gli occhi di lui, seri, quasi arrabbiati e stretti in due piccole fessure, lasciano per poco intravedere il colore azzurro delle iridi fissandosi in quelli verdi e vispi di Jess, e lei non fa in tempo a notarle che il contatto si interrompe e i due vengono fatti accompagnare nel locale superando tutta la fila di persone che da ore sta aspettando di entrare.
"Io quelli li ammazzo despiend..." "Ecco, fanno entrare anche noi Pat!" la blocca Jess prima che cento persone assistissero a una lezione gratuita di insulti in spagnolo.

Una volta nel locale Pat e Silvy si buttano a ballare mentre Jess si dirige verso il bar per prendere da bere. Dopo 10 minuti di attesa, constatando che forse non era stato il caso di andare in quel locale il primo sabato d'apertura e pagato (salatamente) il suo Martini, Jess si volta per cercare le amiche, ma nel farlo qualcuno le viene addosso rovesciandole il bicchiere sul vestito color argento.

In quel momento tutta la stanchezza e la frustrazione per l'inizio non proprio brillante della serata esplodono in lei che sbotta prima di voltarsi verso il cafone ignorante che le ha fatto perdere la pazienza "Potresti anche stare attento! Magari non ti interessa quanto ho pagato quel cocktail o questo vestito, ma ...." Poi Jess si volta e si rende conto che l'oggetto dei suoi insulti la sta guardando a metà tra il divertito e l'affascinato.
O Dio. E' il figo atomico. E' il figo atomico, non riesce a smettere di pensare.
Lui si sposta nervosamente i capelli neri leggermente lunghi dagli occhi e prova a dire qualcosa, mentre un ragazzo sui vent'anni si gira verso Jess e le chiede scusa di averle fatto rovesciare il bicchiere e si offre di pagargliene un altro, oltre al conto della lavanderia.
Jess, resasi conto dell'equivoco è così imbarazzata che non sa cosa dire, perchè in testa ha solo quattro parole: Sei un idiota Jess. Sei un idiota Jess. Sei un idiota Jess. Sei un idiota Jess.
"Non preoccuparti ragazzo, tua madre ti ha istruito bene ma non c'è bisogno che offri niente alla signorina, perchè lo farò io" dice il figo atomico appoggiando una mano sulla schiena di Jess per indirizzarla verso il lato sinistro del locale "Mi hanno riservato un tavolo e se posso permettermi vorrei invitarla. Io sono Nick. Lei?"
Jess è ancora imbambolata dai brividi che la mano di Nick sulla sua schiena le sta procurando, e dalla vergogna per la figuraccia fatta con lui, e si accorge dopo qualche minuto che lui la sta guardando aspettandosi una risposta, immediatamente risponde "Jess, mi chiamo Jess" (e sono un'idiota).

Tutta la sera i due parlano fitto raccontandosi qualsiasi cosa, il tutto aiutato dal fatto che una caratteristica peculiare di Jess è essere capace di raccontare aneddoti davvero divertenti sulla sua vita, come quando, a sedici anni, i tre cugini la dovevano badare e invece, dopo aver esagerato con le birre era stata lei a badarli, mettendoli tutti e tre a letto.
Nick adora tutti questi racconti, e ride beato spalancando gli occhi azzurri per la sorpresa ad ogni storia di lei, lasciandosi andare e cancellando lo sguardo serio e arrabbiato che aveva ad inizio serata.
Lui le racconta della sua famiglia, del padre autoritario, dei suoi due fratelli a cui è molto attaccato e della madre morta quando lui era piccolo, soffermandosi a pensare che non aveva mai parlato di sua madre in quel modo con nessuno.
Jess gli racconta del nuovo lavoro, e ha l'impressione che lui si irrigidisca un attimo, ma poi torna il Nick di sempre. Sì, il Nick di sempre, perchè dopo una serata di confidenze e chiacchiere a lei sembra di conoscerlo da sempre, ed è certa che per lui sia lo stesso.

Quando è ora di andare a casa lui si offre di accompagnarla, le amiche danno il loro benestare e solo allora Jess si ricorda della bionda che era entrata con lui "Ma... la tua... amica?"
"E' andata a casa con un taxi perchè aveva bevuto troppo, mi ha scritto un sms." Risponde lui prendendola sottobraccio "Andiamo?"

Non era mai stata in una Jaguar, e aveva paura di toccare qualsiasi cosa, anche il sedile. Infatti per metà viaggio era stata con la schiena dritta come un fuso per non rovinare la pelle dello schienale. Quando Nick se ne era accorto, sorridendo, e con tatto, le dice di provare ad appoggiare la testa sullo schienale per farle provare la comodità del sedile, così Jess si rilassa e lui la guarda di nascosto chiudere gli occhi con aria sognante.
Il figo atomico. Nick mi sta riportando a casa. In una Jaguar. Oddio.

Arrivati davanti all'appartamento di lei lui spengne la macchina e si gira verso Jess "Ti accompagno all'ingresso" e entrambi escono dalla macchina e si avviano al portoncino che porta alle scale per casa di Jess.
"Grazie del passaggio Nick" inizia lei, lo sguardo sul pavimento.
"Grazie a te. E' stata una giornata infernale, e parlare con te mi ha fatto sorridere e essere felice di essere andato al club" dice lui, lo sguardo su di lei.
A Nick prudono le mani. Gli prudono da quando ha incrociato lo sguardo di lei fuori dal club e il prurito è aumentato quando ha toccato la schiena di lei per accompagnarla al suo tavolo. Le mani gli prudono e lui vorrebbe toccarla ancora, darle un bacio...
Ma si sono appena conosciuti, ma c'è a Manatthan una sciocca ventenne con cui sta uscendo che ora sarà nel letto ubriaca fradicia, ma lei non vorrà, ma ha paura perchè è stato davvero bene quella sera come da molto tempo non gli succedeva ...
Ad un certo punto alza lo sguardo e si accorge che lei lo sta guardando, con un occhio verde socchiuso, il naso arricciato e la testa inclinata di lato come a cercare di capire il flusso dei suoi pensieri.
Ed è così bella, ed è stato così bene con lei che tutti i ma, anche quelli ragionevoli, vanno  a quel paese e lui in due falcate è su di lei e le posa un dolce bacio sulle labbra.

Poi, prima di fare qualcosa di avventato, torna in macchina sussurandole "Buona notte Jess".



Spero che vi sia piaciuto questo capitolo....piano piano si entra nella storia... Se potete scrivetemi cosa ne pensate... e siate brutalmente sinceri!!!
Un bacio.
Emma

  
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