Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: AlexWrite    08/09/2012    4 recensioni
Giulia e Alessandro, due nomi, due personalità.
Lei, timida ed estroversa, Lui misterioso e complicato. I banchi di scuola li accomunano, stessa classe e stesse amicizie. Cosa accadrà quando lo sguardo di Lei punterà dritto negli occhi verdi del ragazzo seduto qualche banco distante?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
X Capitolo.

Erano le 7 quando la mia sveglia suonò, interrompendo quel sogno meraviglioso, di cui ora non ricordavo più nulla. Scesi in cucina a fare colazione. Latte e biscotti. Non avevo molta fame, ma mia madre quando ero piccola, non faceva altro che ripetermi che la colazione è il pasto più importante di tutta la giornata, non potevo deluderla. Risalii in camera e iniziai a vestirmi. Non avevo voglia di andare a scuola, non che l'avessi mai avuta, ma quella mattina in particolare, non volevo trovarmi davanti quei due occhi verdi e quel sorriso meraviglioso. Presi un jeans dall'armadio, una maglietta bianca con sopra la città di New York, la mia sciarpa viola, converse bianche e zaino in spalla. I miei capelli mossi e rossicci li lasciai liberi e ribelli sopra le mie spalle, una spruzzata di profumo e solo un filo di matita sotto gli occhi. Non amavo truccarmi, rimanevo semplice e me stessa.
Scesi e andai alla porta. Uscii di casa e iniziai a camminare verso la fermata. Il cortile della scuola era come tutte le mattine affollato da decine e decine di ragazzi che parlottavano tra loro. Non feci caso a tutto il baccano e entrai in classe. Non rivolsi nemmeno uno sguardo al suo banco, non mi importava se era arrivato o no. Andai al mio di banco, vicino alla finestra. Guardavo il paesaggio fuori, iniziai ad osservare ciò che per 4 anni non avevo mai notato, la mia città. Ma a un tratto, una voce parlò, rovinando tutti i miei pensieri.
- Ciao.
Mi voltai, ed eccolo, li davanti a me, Alessandro.
- Ciao. Scusa ma non mi va di parlare con te.
Detto questo mi alzai dalla sedia e feci per andarmene, quando mi trattenne per un braccio.
- Cosa c'è che non va? - mi chiese il ragazzo dagli occhi verdi.
- Cosa c'è che non va? Nulla. Proprio nulla, tutto alla perfezione.
- E allora perchè non vuoi parlarmi se non c'è nulla?
- Perchè no. Anzi no, qualcosa si, oh si. C'è che l'altra sera hai cercato di baciarmi, c'è che l'altra sera mi hai detto che ero la persona più importante, che dalla morte dei tuoi genitori non ti sentivi così felice come lo eri con me. Se pensi che mi sia dimenticata tutto, beh ti sbagli caro mio. Ricordo ogni singola parola del nostro discorso, come ricordo ogni singola immagine che ho dovuto vedere ieri pomeriggio in cortile. Claudia eh? E' così che si chiama? Cos'è, ti eri dimenticato un piccolo particolare della tua vita? Beh non penso fosse molto piccolo dato che vi conoscete da quando eravate piccoli. Ma certo, dimenticatene pure, tanto cosa credi che penserà Giulia quando lo saprà, ci resterà solo di merda no?! Alessandro mi hai deluso, non pensavo fossi così, come tutti gli altri. Anzi no, almeno agli altri non ti ci affezioni, è solo per passare una notte diversa. Loro sono migliori - dissi decisa e arrabbiata.
Alessandro non parlò, non mi guardò neppure in faccia, teneva la testa bassa, di nuovo fissava le sue scarpe bianche.
- Potresti lasciare il mio braccio? Sai ho cose migliori da fare che stare qui con te.
Mi lasciò il braccio, senza nemmeno dire una parola. Me ne andai, uscii in corridoio e andai in bagno. Chiusi a chiave la porta e scoppiai a piangere. Non credevo nemmeno io che sarei riuscita a dirle tutte quelle cose, ma in fondo era ciò che pensavo. Non mi sarei fatta mettere i piedi in testa da lui, non un'altra volta. Il ricordo di Riccardo era ancora vivo dentro di me, era ormai passato un anno da quando lo vidi uscire dalla mia vita, ma i pensieri non se ne erano ancora andati. Ale sembrava lui, me lo ricordava. Come Riccardo, anche Ale mi aveva illuso, aveva detto cose belle, e poi tutto ad un tratto, era finito nelle braccia di un'altra. Ma con Ale ero ancora in tempo, potevo ancora fermare quel sentimento per cui tutti versano lacrime, quel sentimento che distrugge, che ti lacera il cuore.
La campanella suonò, mi riasciugai le lacrime, controllai il mio viso allo specchio. Gli occhi erano rossi, ma la matita nera era rimasta. Aprii la porta, e dopo aver persorso i 20 metri di corridoio, entrai in classe. La prof. non era ancora arrivata, nessuno era al proprio posto, tranne lui, Alessandro. Aveva di nuovo la testa bassa, non parlava con nessuno. I sensi di colpa, pensai. Andai dritta al mio banco, e mi sedetti, nell'attesa dell'inizio della lezione. Sofia mi vide, e venne da me.
- Amore mio, che è successo?
- Ehi tesoro! E' per quello che è successo ieri, ho appena "litigato" con Ale. Beh, ho parlato solo io in realtà. Gli ho detto tutto, mi sono sfogata.
- Oh bene! Cavolo è arrivata la prof, meglio seguire prima che ci divida.
- Concordo.
Quel giorno passò molto lentamente, Ale teneva sempre la testa sul banco, la prof. lo richiamò parecchie volte, ma lui non si smuoveva. Un pò mi dispiaceva, forse ero stata troppo dura con lui, ma in fondo, perchè dovevo stare male io?
La lezione terminò, e riposti i libri nello zaino, uscimmo. Salutai Sofia, ma un'altra sfida mi aspettava. Si, avete capito bene, Ale era dietro di me, mi seguiva forse. Non mi girai, aspettai che fossi sotto casa mia. Eccoci arrivati, ecco arrivato il grande momento, il momento tanto atteso, quello della verità. Mi voltai, pronta ad affrontare il ragazzo dagli occhi verdi.





--------------------
Spazio autore:
Ecco a voi il capitolo come promesso! Bene, Giulia si è "sfogata", Alessandro sembra giù di morale. Cosa succederà tra di loro? Tutto nel prossimo capitolo.
Baci. Alex




  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: AlexWrite