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Autore: TheHobbitOfBakerStreet    08/09/2012    2 recensioni
bene questa storia è dedicata a Iky_Chan94.
è arrivata finalmente.
questa storia parla di Marco alle prese con la leggenda del filo rosso e .... stò spiegando troppo.
grazie infinite a Iky e a tutti quelli che leggeranno e recensiranno questa fic.
Knouge99
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Marco
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il filo rosso del destino

 
Questa storia è dedicata ha Iky_Chan94 per tre ben precisi motivi:
-ti ringrazio per aver recensito le mie storie e averle seguite.(non sai quanto sono feliceJ)
-ti ringrazio per avermi dedicato una storia poiché io ho indovinato l’ indovinello e avermi offerto questa opportunità(yes!!Thank you!!Vai Jinbee)
-ma il terzo ringraziamento è il più lungo:ti  ringrazio fin dal profondo per avermi motivata,hai scritto delle cose davvero belle nei miei confronti e per questo sono davvero contenta e commossa.(non piango sennò mi si rovina la tastiera J)
Ti ringrazio Iky per avermi incoraggiata dicendo che ero brava e per avermi fatto molti complimenti.(anche se in realtà non me li meritavo)(cosc:Iky non farti ingannare in realtà è vanitosa)(io:chi ti ha chiamata??Iky non la stare a sentire )
Ma anche tu sei  brava e perciò invito tutti quelle che leggeranno questa fic  a leggere le tue storie perché bellissime.(esatto J)
Grazie…Iky
Ma ora ecco a te:
 
 
 
Marco non era una persona che credeva alle leggende anzi non ci aveva mai creduto nemmeno da bambino.
Certo lui era il grande Marco e non poteva permettersi di credere a certe sciocchezze ma un giorno tutto cambiò.
 
 
Quella mattina il mare era calmo:Marco il comandante della prima flotta di Barba Bianca stava seduto sulla polena della sua nave a osservare il cielo.
Ad un certo punto qualcuno arrivò alle sue spalle:”Ehi!!Marcooo perché non vieni a leggere con noi un’ documento  che ha appena trovato Iozuuu?? esclamò Iozuuu???”esclamò Ace.
“Va bene Ace però dopo lasciatemi in pace!”rispose.
“Ragazzi Mr “Ananas asociale”è venutooo!!”e dicendolo si prese un pugno in testa dall’”ananas”in questione.
Iozu dopo la breve scenetta srotolò il foglio e incominciò a leggere:
 "Il giovane Wei, orfano di entrambi i genitori, cercò per tanto tempo una donna da sposare e con cui creare una famiglia, ma non ci riuscì.
Una sera, arrivò nella città di Song e in una locanda un uomo gli disse che la figlia del governatore sarebbe stata la donna giusta.
L'indomani mattina, Wei incontrò sui gradini di un tempio un vecchio che leggeva un libro in una lingua incomprensibile e gli chiese cosa fosse.
Il vecchio rispose che lui veniva dall'aldilà e che era lì per occuparsi delle faccende umane, soprattutto dei matrimoni.
Disse a Wei che la sua anima gemella aveva solo 3 anni attualmente e che avrebbe dovuto aspettare 14 anni prima di incontrarla e averla tutta per sè.
Così Wei, curioso, si fece accompagnare al mercato per vedere la sua futura sposa.
Deluso dalla povertà in cui viveva la bambina, la fece colpire con un coltello tra gli occhi e continuò la sua vita, dimenticandosi di questa storia.
Passarono 14 anni senza che riuscì a trovare una sposa.
Ormai viveva nella città di Shangzhou, benestante, e il governatore di quella città gli offrì in sposa  sua figlia.
Finalmente Wei ebbe una moglie e incuriosito da una pezza che le copriva la fronte, le chiese dove si fosse procurata quella cicatrice.
Lei rispose che all'età di 3 anni un uomo cercò di ucciderla al mercato.
Così Wei rivelò tutta la verità e capì che quel vecchietto del tempio aveva ragione: sin dalla nascita siamo destinati a qualcuno e che niente e nessuno può rompere questo legame."
Dopo che Iozu ebbe letto il foglio tutti rimasero zitti per un po’ poi qualcuno aggiuse: “Wow questa leggenda è bellissima mi piacerebbe scoprire chi sarà la mia anima gemella!!”.
Quel qualcuno era Ace ma la sua esclamazione venne messa a tacere da Marco che disse: “Ace non mi dire che credi a queste storie?Ahhahaha”.
“E invece si Mister “Ananas Asociale”e andò via tutto impettito.
Detto fatto Marco ritornò sulla sua adorata polena in attesa di sbarcare per prendere le provviste.
 
Quando sbarcarono si diresse ad un negozio di armi per vedere cosa offriva ma siccome non c’era niente di buono andò nel negozio accanto:una pasticceria.
Certo lui non era tipo da dolci però voleva provare,almeno per una volta.
Entrando si accorse che al bancone c’era una bellissima ragazza che aveva circa 18 anni(N.d.A:qui Marco ha 20 anni).
Era carina,non troppo alta:occhi verde-chiaro,capelli corti castano-scuro,magra,pelle chiara tendente al marroncino e con un ciondolo al collo a forma di cuore.
Indossava una bandana rossa sulla testa,una maglia bianca con scritto “liberty”davanti e dei pantaloni che gli arrivavano un po’ più sopra dei ginocchi blu.
Marco si avvicinò alla ragazza: “Scusami ma se sei la proprietaria di questo locale mi potresti consigliare qualche dolce?”chiese gentilmente.
“oh!!Guarda che ti sbagli non sono la proprietaria.Lavoro solo qui ma se vuoi posso consigliarti io!”disse con un gran sorriso che fece lievemente arrossire Marco.
“Ma cosa mi prende??”si chiese mentalmente.
“Per me va bene…”rispose l’ananas.
“Bene!!Allora che tipo di dolce vorresti..em…”
“Ah!Scusami non mi sono presentato mi chiamo Marco.”
“M-marco come il comandante della prima flotta di Barba bianca?”chiese lievemente terrorizzata la ragazza.
“S-si ma non ti preoccupare non voglio farti del male.Tu invece come ti chiami?”chiese gentilmente.
“Io mi chiamo Iky”rispose sollevata la ragazza.(N.d.A.:ascolta Iky non sapendo come eri fatta ti ho inventato.)
“Piacere Iky.Ascolta vorrei dei dolcetti per una persona che adora la crema,il cioccolato e le fragole.”(N.d.A:il Babbo!!)
“Ok. Allora ti consiglio questo cestino alle fragole con crema chantilly e pan di spagna,oppure c’è questa coppetta alla crema con scaglie e mousse al cioccolato e poi questo diplomatico con le fragole più buone che ci siano….”mentre Iky continuava a spiegare si prese definitivamente nei suoi occhi pensando che fossero bellissimi.
“Ehi!!Ci sei?”domandò sventolando la mano davanti alla sua faccia,sorridendo.
“Ah si certo!!Ehm scusa.Allora la scelta la lascio a te visto che sei così brava.”quando fini di parlare vide che la ragazza era lievemente in imbarazzo ma non disse nulla.
“Ah!Ok!Ecco tieni”e gli porse il vassoietto.
Marco prese il vassoio,salutò Iky e si diresse alla nave.
Quando arrivò sulla nave diede i biscotti al “padre” velocemente senza essere notato e ritornò sulla polena.
 

“ogni persona quando nasce porta un filo rosso legato al mignolo della mano sinistra.”

 
La frase gli risuonò in testa,si guardò in torno per capire chi fosse stato a dire quelle parole ma non vide nessuno.
Cercò di scacciare quella frase dalla sua mente me il risultato fù solo l’immagine di Iky nella mente.
Si alzò,si disse mentalmente che le leggende non esistevano e doveva chiedere al padre frà quanto sarebbero salpati.
“Quattro giorni”gli rispose Barba bianca.
“Come mai così tanti padre?”chiese Marco.
“Lo scoprirai.”
 
“Una risposta meno enigmatica no?”si chiese Marco calciando un sasso mentre camminava lungo la strada quando non sapendo come ne perché si trovò davanti alla pasticceria di prima.
In quel preciso istante uscì Iky che stava tornando a casa ma finì a sbattere contro Marco.
“Ehi..scusa non ti avevo visto!!”si scusò la ragazza.
“Non preoccuparti è tutto ok eh!”rispose Marco.
“Ehm t-ti a-and-drebbe ti acc-accompagnarmi a casa?O-ov-viamente se vuoi!
“Ma certo non i preoccupare!”gli rispose.
Così sì incamminarono,quando fù il momento di salutarsi dissero all’unisono:“Allora ciao”.
“Eheheh!Ti devo salutare adesso ciao”dettò questo filò via molto velocemente poiché quel saluto era costato caro alla fenice perché diventò rossa(e molto).
Arrivato alla nave salì e andò in camera sua.
“Ma cosa diavolo mi succede perché mi sono così imbarazzato?”“Ma forse devo solo dormire un po”non riuscì a pensare ad altro che si addormentò.
 

“Seguendo questo filo, si potrà trovare la persona che ne porta l'altra estremità legata al proprio mignolo”

 
Aprì gli occhi di scatto“Che?Cosa?”.
“Oh ma dai di nuovo quella voce non è possibile!!eh”era stanco di sentire quella voce.
Si alzò,andò in bagno e uscì per vedere l’alba.
“Mancano solo tre giorni e poi partiremo”disse a voce bassa mentre un muso si  dipingeva sul volto del giovane pirata.
“Chissà se Iky farà strada con la sua pasticceria o diventerà una pasticcera…Ahhh ma a cosa stò pensando mi ha dato di volta il cervello…eppure lei è carina…Basta non devo pensare a lei”dopo aver finito il suo monologo andò a mangiare.
Dopo aver pranzato andò al centro del paese perché c’era una fiera.
Girò per le bancarelle e ne notò una che vendeva braccialetti personalizzati.
“Mi scusi buon uomo ma potrebbe farmi un braccialetto viola con scritto Iky”
“Certo ragazzo e dimmi è per la fidanzata?”chiese curioso l’uomo.
“No no !Per niente è per una mia amica”rispose imbarazzata la fenice.
“Ecco a te ragazzo!a proposito come ti chiami?”
“Marco”e se ne andò.
Poco dopo alla bancarella arrivò una certa ragazza che chiese:“Mi scusi ma potrebbe farmi un bracciale blu con scritto Marco?Ah e non è il mio ragazzo è un amico!.”precisò Iky.
“Ma guarda allora sei tu!”esclamò il negoziante.
“I-io?”chiese Iky.
“Si proprio tu!Prima un ragazzo mi ha chiesto di farti un braccialetto e ha detto che si chiamava Marco!”finendo di parlare porse il bracciale alla ragazza che boccheggiava sconvolta.
“E da che parte sarebbe andato?”.
“Di là”indicò il negoziante.
Iky si mise a correre a più non posso,intravide Marco trà la folla e gli andò incontro“Marco fermati!!”Gridò.
Lui si voltò e appena la vide nascose il bracciale dietro la schiena.
“Ecco senti…il negoziante di braccialetti mi ha detto tutto ma..ecco per te!”disse porgendogli il bracciale.
“Cosa?Ti ha detto tutto?Ah!!grazie tante comunque ecco il mio bracciale per te eh”lei prese il bracciale ma il contatto tra le loro mani bastò a farli arrossire di molto.
Passati i cinque minuti di imbarazzo i due andarono sopra una collina dove sotto un olmo c’era una panchina di rame.
“Ehi senti Iky tu ci credi alle leggende?”
“Si.Perchè?”
“Niente è solo per sapere.Sai io non credo molto a queste cose e..ehi Iky ma che fai?”lei si era addormentata sulla sua spalla e la fenice diventò rossissima.
“Sai che sei bellissima quando dormi?”disse la fenice e mentre la contemplava sentì una voce:
 

"Le due persone così unite, prima o poi, nel corso della loro vita, saranno destinate ad incontrarsi"

 
“Queste frasi mi risuonano da parecchio in testa ma non so chi me le dica e a che cosa servano!Chissà forse Iky mi può aiutare.Adesso sarà meglio che la riporti a casa.
E prima di lasciarla le diede un piccolo bacio sulla fronte.
Era già sera quando tornò alla nave e tutti lo inondarono di domande soprattutto Ace,il quale aveva aspettato tutta la sera il suo amico per poter passare un po’ di tempo con lui.
Ma la fenice evitò tutto e tutti ritirandosi in camera sua.
“Penso di essere malato…Ogni volta che stò con Iky mi ammorbidisco e oggi con quella storia del braccialetto mi sono vergognato abbastanza.
Lei però è veramente carina ma non so di preciso cosa mi prenda quanto stò con lei. Magari è solo momentaneo forse mi passerà..”pensando gli venne un idea,folle ma un idea.
 
L’indomani…
“Iky!!Ciao sono Marco senti volevo invitarti sulla mia nave alle 20:30.Spero accetterai l’ invito.”il biglietto lasciatole sulla porta diceva così.
Esplose dalla gioia e si preparò subito.
Finito di prepararsi controllò l’orario:le 18:30
“Acc..!Mancano due ore intanto vedrò di sistemare meglio i capelli”così prese spazzola e cose varie,cominciò a sistemarsi i capelli il meglio che poteva.
Quando arrivò alla nave sentì un gran fracasso,salì titubante sulla scaletta e entrò.
Marco nel vedere Iky così arrossì fino alla punta dei capelli e il suo cuore fece tre anzi quattro capriole:lei era vestita con un lungo abito blu notte,i capelli erano raccolti in una crocchia e si sistemati perfettamente,il trucco era fatto solo da un lieve rossetto rosa e un po’ di ombretto blu chiaro sugli occhi.
Era bellissima.
Marco si avvicinò lentamente a lei e le diede il benvenuto:”Ciao Iky.Benvenuta sulla Moby Dick…sei bellissima stasera sai?”chiese arrossendo.
“Ah..grazie mille anche tu Marco.”rispose lei di rimando arrossendo come il primo.
Marco era vestito con uno smoking elegantissimo,scarpe nere e capelli pettinati(per quanto possano esserlo ihih).
Dopo l’imbarazzo Marco portò la sua dama a conoscere i vari componenti della nave,anche il Babbo.
Vista cominciò a suonare(lui suona?bho)un lento bellissimo che Marco e Iky ballarono stretti l’uno all’altro.
Finita la festa,prima che Iky potesse scendere dalla nave lui la tirò a sé e gli diede un bacio appassionato.
Mentre la baciava sentì nella testa rimbombargli la frase:
 

"e non importa il tempo che dovrà trascorrere prima che ciò avvenga, o la distanza che le separa, perchè quel filo che le unisce non si spezzerà mai"

 
ma non ci fece molto caso poiché la sua attenzione era rivolta alle labbra della ragazza.
Lei lo salutò e ritornò alla propria casa e Marco ancora con la mente sulle nuvole ringraziò mentalmente Roger di essere approdati su quell’isola.
Andò a riposare e non fece altro che sognare lei e lui.
 
Quando lui si svegliò il sorriso che era stampato sulla sua faccia scomparve ricordando che quella sera stessa sarebbero partiti.
Uscì dalla stanza in tutta fretta e si precipitò a casa di Iky ma non trovandola allora si diresse in pasticceria.
Ed è lì che la trovò intenta ad aprire una scatola di Buondì(si lo nn esistono ma va bene lo stesso).
“Iky !!C’è una cosa assolutamente importante che ti devo dire ti prego esci un attimo!!”la implorò la fenice.
“Cosa mi devi dire Marco?”chiese allarmata la ragazza.
“Io mi ero scordato ma stasera parto!!!”urlò lui.
Stasera parto.
“Non può essere Marco io cioè…io..ti..”balbettò Iky.
“Anche io ti amo Iky.”è la abbracciò.
Allora lei prese una decisione lasciò Marco fuori dalla pasticceria corse a casa e disse alla madre che doveva partire con il ragazzo che amava.
La madre acconsentì ma la abbracciò a lungo prima di lasciarla.
Ritornò da Marco e gli diede la bella notizia:quella sera sarebbero partiti insieme.
Marco la prese in braccio e la fece roteare due o tre volte urlando:”Ti amo Iky”.
Quella sera lei diede addio a tutti i suoi cari è salpò con l’uomo che amava.
Sulla polena i due si scambiarono le loro promesse d’amore e Marco sentì la frase:

"e nessun evento o azione potrà impedire loro di ritrovarsi, conoscersi, innamorarsi."

 
E pensò che sì alle leggende lui ci credeva.
 
 
Angolino piccino picciò:
ecco la fic per Iky.
Iky non sapendo:come eri fatta e il tuo carattere ho cercato di tirare a caso.
Scusa se ho sbagliato.
Spero ti sia piaciuta la storia per te spero di non averti fatta troppo smielata.
Knouge99
Ps:ah dimenticavo
Grazie di tutto ancora  

  
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