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Autore: Firework in me    09/09/2012    2 recensioni
Mi sono chiesta se si può amare così tanto una persona da poter vedere solo il suo lato positivo e far finta di non vedere il suo lato oscuro. Esiste un amore così profondo,e come è possibile continuare ad andare avanti anche quando tutto non ha un senso?
Julie era la mia risposta.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una mattina di Agosto e Julie era fuori nel suo giardino ad aiutare la mamma,intenta nel potare la sua siepe. Una donna divorziata, di una bellezza incantevole, che nonostante gli anni non si era affievolita, ma dopo il suo distacco con il marito si era totalmente dedicata a sua figlia, al lavoro e alla casa. Julie invece era una ragazzina di 16 anni molto dolce e ingenua e non era mai stata innamorata prima d’ora.
 
Erano circa le 5 del pomeriggio quando un gruppo ragazzi si dirigeva ,con le loro bici,verso la spiaggia.Ad un tratto un ragazzo un po’ “rozzo” nei suoi modi si girò verso Julie e le disse
:” Ciao bellezza  come ti chiami?”
:”Marc sbrigati!!!” Urlavano gli amici.
Era li immobile e non sapeva cosa rispondere, era come se a un tratto avesse dimenticato il suo nome.
:”Io mi chiamo Marc e questo è il mio numero”
Prese una penna dal suo zaino e lo scrisse su una foglia, porgendogliela.
:”Ciao,ragazza senza un nome!”.
Julie gli sorrise.
:” Julie è un tuo amico?”
:” Non proprio mamma,qui ho finito salgo su in camera mia.”
Posò fuori in veranda le scarpe sporche e mise un paio si ciabatte,poi salì le scale ed entrò in camera sua. Aveva una strana sensazione,era come se avesse voglia di  digitare quel numero,ma aveva paura di mettersi nei casini. Eppure quel  sorriso gli aveva fatto muovere qualcosa nello stomaco.
Passarono 3 giorni e rimase chiusa in camera guardando quella foglia.
 
:”Sveglia Julieeee! “
:” Mamma,che ora sono?”
:” L’ora di alzarsi e andare al mare! “
La luce dalla finestra era piuttosto fastidiosa e così Julie si rifugiò sotto al cuscino.
:”E’ pronta di sotto la colazione,svelta! “
Nella sua testa si accese subito la paura di poter incontrare Marc in spiaggia e non sapere cosa rispondere alla domanda “ Perché non hai chiamato?”,ma  non poteva lasciare andare solo sua madre in spiaggia quindi mise su un vestitino,preparò la sua borsa e scese giù in cucina.
:” Finalmente! Mangia qual cosina !”
:” No,mamma grazie, ma non ho fame !”
:” Va bene,porterò qualcosa in spiaggia.”
Aveva una certa ansia e non sapeva il perché.
Arrivarono in spiaggia e piazzarono l’ombrellone ad un posto libero.
Le sue paure si erano avverate. Lui era lì,con il suo sorriso formidabile più della prima volta che l’aveva visto.
Accanto a lui c’erano anche delle ragazze  e Julie non rimase contenta di ciò,ma non voleva farci caso e si diresse verso la riva.
A renderla più imbarazzata di ciò che era fu la sua amata mamma.
:” Juliee c’è qui il tuo amico ! “
“Oddio “ Si disse Julie tra se .
Imbarazzata disse :” Ciao Marc…”
:” Io vado a farmi un bagno,qui si muore dal caldo.”
:”A dopo,mamma.”
:”Ciao. . .” disse Marc non sapendo come chiamarla.
:”Julie,piacere”
Marc aveva un aria un po’ delusa e allora Julie gli disse
 :” Ti sarai chiesto perché non ti ho chiamato,ma sono stata molto occupata,mia mamma mi chiede di fare molte cose in questo periodo e non ho avuto tempo di chiamarti. . “
:”No,non preoccuparti. Volevo chiederti scusa per come mi sono presentato,scrivere un numero di telefono ad una sconosciuta non è da tutti,e su una foglia poi! “
Rise e prese una gran quantità d’aria per dire :” Ti va di andarci a fare una passeggiata lungo la riva? Sempre se non sei impegnato..”
:” No certo che non lo sono. Andiamo”
Fu una di quelle passeggiate piuttosto imbarazzanti e Julie stava rimpiangendo di averglielo chiesto,ma ad un tratto la conversazione si sciolse e iniziarono a parlare un po’ di loro:di dove andassero a scuola, gli anni, chi frequentassero etc.
:”Credo che i miei amici pensino che sia perso..”
:” Ah certo ,torniamo.”
Il ritorno fu di un silenzio tombale.
:” Hey,Marc che fine hai fatto? Vedo che sei di buona compagniaa! Ciao bella,come ti chiami?”
:” Julie,piacere”
:”Jack ,piacere mio.”
:”Ciao Marc,io vado buona giornata”
:” Ciao Julie!”
I giorni successivi , furono di un totale casino nella testa di Julie. Non sapeva cosa fosse,non sapeva cosa succedeva,ma una cosa era sicura quel certo Marc gli piaceva.
 
 
 
“Risponde la segreteria telefonica mandate un messaggio dopo il Bip.”
:” Ciao Marc ho pensato che non mi avresti potuto chiamare visto e considerato che non hai il mio numero,mi chiedevo come stavi.Ciao Julie.”
:” Hey Julie,giusto in tempo! Sto bene e tu?”
:” Bene,come procede l’estate?”
:” Bene,stasera che fai”?
:” Non ho programmi..”
:” Benissimo,passo a prenderti per le 8,c’è una festa a 3 isolati da te,a casa di un mio amico. Ti va?”
:” Sembra divertente. Ok,alle 8 allora.”
:”Ciao”
“ Oh cosa ho fatto!……. Ho accettato un invito ad una festa senza il consenso di mia madre! E adesso?!”
Scese di corsa ad avvisare la mamma che era in cucina,sperando che avesse accettato.
:” Mamma,devo chiederti una cosa. Posso andare ad una festa a 3 isolati da qua, è da un mio amico. “
:” Lo conosco?”
:” Non credo l’ho conosciuto in spiaggia..”
:”Se è quel ragazzo che hai conosciuto quando ti ha urlato “Ciao Bellezzaa su di una bici!” E’ no!”
:” Ti prego Mamma, mi ha chiesto scusa e questo è per farsi perdonare.”Julie non sapeva cosa inventarsi.
:”Va bene alle 11 massimo a casa.”
:” Grazie mamma,ti voglio bene!”
:”Anche io piccola,corri a prepararti!”
Julie sprigionava felicità ed emozione da tutti i pori,ma non sapeva cosa indossare poiché non era mai andata ad una festa prima d’ora. Così la mamma le fece misurare uno dei suoi vestitini di quando era giovane e ne trovò uno stupendo che risaltava il colore azzurro dei suoi occhi. Lo indossò con un paio di ballerine,capelli sciolti e un filo di trucco.
Erano le 8 in punto e il campanello suonò.
:” Vado io ,Mamma!!”
Fece un grosso respiro prima di aprire.
:” Ciao!”
:”Ciao.. Sei fantastica!”
:”Grazie,andiamo?”
:” Certo”
 
La festa era molto attiva e quando Julie fu lì si avvicinarono gli amici di Marc dicendo :” Wau,Dove l’hai trovata?”
Rise, e Julie gli lasciò la mano.
:” Vado a prendere qualcosa da bere.” Disse Julie.
Marc la lasciò andare,senza seguirla.
Prese un drink e si sedette su un divano. Stette li per  1 ora e in quell’ora si avvicinarono moltissimi ragazzi,ma nessuno era Marc. Dentro di lei sapeva di essersi fidata troppo in fretta,ma non sapeva fermare quel sentimento che provava.
Uscì a prendere un po’ d’aria e lo vide parlare ad una ragazza accarezzandole la guancia. “Sapevo di non dover venire,sono una stupida” pensò e con le lacrime agli occhi si avvicinò a Marc e gli disse :” Scusami,ma torno a casa.”
:”Julie non è come credi,ti prego resta.”
Si sedettero su  una  panchina
:” Perché mi hai fatta venire?”
:” Perché mi piaci,ma io sono così…mi è difficile cambiare”
:” Lo lasci fare a me?”
“No,non dovevo dirlo,adesso sono davvero nei casini.” Pensò Julie.
Marc la baciò,fu un bacio così intenso per Julie che non lo dimenticò mai più.
 
Quelle altre 2 settimane furono così intense e belle.Continuarono a vedersi ,andarono al mare e guardarono le stelle insieme sulla spiaggia,ma Julie soffriva per l’impegno e la fatica che metteva per riuscirlo a  cambiare . Quella ragazza della festa non scompari e Julie seppe che continuava a sentirsi,scambiandosi messaggi alquanto amichevoli. Soffrire non era così importante per lei poiché l’amore che provava nei suoi confronti copriva tutto,anche il suo dolore.
Per non perderlo fece di tutto,anche dargli non solo il suo cuore ma anche il suo corpo. Continuarono a farlo i giorni seguenti e lui riusciva ad ottenere ciò che voleva senza fatica.
 
 
Una mattina Julie scese con la sua bici e un gruppo di ragazze appena la videro cominciarono a bisbigliare tra loro. Sentì una cosa del tipo :” E’ lei, è ridicolo dopo così poco tempo.” Capi tutto e andò a cercare Marc.
Dopo averlo trovato alla partita di Football gli disse solo un banale ” Dobbiamo parlare.”
E lui rispose che aveva l’allenamento e che si sarebbero visti nel pomeriggio. Andò via ad occhi bassi,più umiliata che mai.”Era per entrambi la prima volta,come ha potuto farmi ciò?!”
Pensava infuriata,ma il problema è che lo era solo nei suoi pensieri poiché non sapeva mai esserlo con lui.
Il pomeriggio sembrava non arrivare mai.
 
Si scambiarono un bacio come se nulla fosse successo,ma Julie se ne stava sempre sulle sue.
:”Ti vedo giù di morale,cosa c’è?”
:”Mi chiedi anche cosa c’è?” “Non ho perso la mia grande V per farlo sapere a tutti.”
:”Non fare la bimba,Julie.”
Stette zitta ,come sempre,perché credeva di aver sbagliato.
Successero così tante cose che la facevano star male, ma lei era sempre lì. C’era sempre per lui qualunque cosa accadesse,pur di non perderlo. I momenti belli c’erano stati come quando lui gli sussurrava all’orecchio :” Ti amo” o “Sei importante” o quando l’abbracciava forte,ma di brutti non mancavano come quando in una giornata si faceva sentire 1 massimo 2 volte,o quando dopo essere stati a letto girava le spalle e andava via ,o ancora quando preferiva gli amici a lei,insomma sembrava un amore non corrisposto,ma Julie non lo capiva.
 
 
Mi sono chiesta se si può amare così tanto una persona da poter vedere solo il suo lato positivo e far finta di non vedere il suo lato oscuro. Esiste un amore così profondo,e come è possibile continuare ad andare avanti anche quando tutto non ha un senso?
Julie era la mia risposta.
 
Continuava a bagnare il suo cuscino,la sua scrivania e le sue magliette di quelle lacrime che ormai erano abituali.
Come tutti i pomeriggi scendeva con le sue amiche al bar preferito,aspettando che si facesse vivo,era quello l’unico motivo per cui scendeva. A volte si presentava e andavano a farsi un giro,altre volte invece la salutava con un misero bacio e se ne andava,chissà dove.
Uno di quei pomeriggi dove andarono a farsi un giro, Julie conobbe una ragazza,era la ragazza dell’amico di Marc.
Mentre mangiavano un gelato ella disse
:”Hey comunque mi chiamo Tiffany,piacere.”
Da lì incominciarono ad essere amiche,non di quelle normali era un’amicizia con tanto di complicità.
Tiffany si accorse del  rapporto di lei e Marc e cominciò a confidargli che era strano e che doveva stare attenta,ma Julie non riusciva a capire. Le ripeteva ogni giorno di non cercarlo e di lasciarlo perdere,insomma di farsi desiderare come una vera donna,ma Julie non lo faceva.
L’amica era confusa non sapeva perché Julie soffrisse per qualcosa che non c’era, aveva paura di ferirla,ma sapeva che prima o poi l’avrebbe fatto lui.
Finché le cose sembravano aggiustarsi,quando Tiffany la convinse  a dirgli cosa pensava del loro rapporto e a non poter soffrire così tanto per amarlo e per farlo cambiare,ma con grande sorpresa lui rispose che sarebbe cambiato con un po’ tempo , che l’amava e che lei era importantissima.
Julie rimase sorpresa e anche Tiffany lo fu,ma si dice sempre che le parole le porta via il vento!
 
Il giorno seguente Marc era ancora più lontano di prima e Julie non sapeva cosa dover fare per non perderlo ;aveva fatto tutto ciò che lui voleva eppure lui stava andando via.
 
Come sì può essere così meschini?Come si può voler bene così una persona? Questo è un modo di amare? Non sono brava in materia ma non credo che questo sia amore. Per Julie lo era. Aveva dato tutto il suo amore in ogni gesto,in ogni parola e in ogni bacio,ma lui non aveva ricambiato nulla . L’essere umano è così difficile che quando ottiene tutto con semplicità e senza sforzi , cambia strada cercando sofferenza,pericolo e ostacoli. Julie aveva reso Marc l’uomo più felice al mondo con una ragazza senza difetti che si sarebbe stata in silenzio anche sentendosi umiliare.
 
La sua vita cambiò e come ciliegina sulla torta Marc troncò con lei con un semplice messaggio. Si chiedeva ogni giorno cosa avesse sbagliato e  dove avesse sbagliato. Girava in torno a tantissime piccolezze solo per dare la colpa a lei e non a lui. Piangeva, perché lo amava e ormai dopo tanti sforzi non era più suo. Si sentiva inutile pensando di non essere riuscita a cambiarlo,si sentiva una stupida di averlo amato e amarlo in quel modo e di aver dato tutto se stessa ad una persona che non ricambiava.
Aveva sempre un unico e sol pensiero. MARC  .
E ciò continuò per settimane.
La sua amica Tiffany cercava di farle capire quanta importanza aveva anche senza uno stupido ragazzo come lui,ma Julie le ripeteva che gli mancava.   
 
L’addio. 
 
Cos’è dirsi addio? E’ mettere un punto e continuare? O mettere un punto e aspettare,magari che qualcuno ci venga a salvare? A volte tutti abbiamo bisogno di un Addio e non di un Arrivederci, per andare avanti ,per sentirci meglio,per mettere un bel punto .  Julie aveva proprio bisogno di questo ma ormai era troppo tardi.
Era li sulla veranda a pensare cosa rimaneva della sua vita,ormai lui era felice con la sua nuova ragazza,anche se abitava a 5 ore da lui,lui l’amava,gli mancava,anche se  non poteva averla quando voleva. Lui l’amava. “ Ma Perché?” si chiedeva. “Con me aveva tutto eppure è andato via.”pensava.
Continuava a tormentarla quel perché finché capì di cosa aveva veramente bisogno. Di un vero Addio. Non un addio da un messaggio,ma un vero addio. Prese il suo telefono digitò il numero e chiamò senza pensarci.
:” Pronto?”
La sua voce la fece scoppiare a piangere e staccò subito,ma poi si asciugò le lacrime e sotto consiglio di Tiffany richiamò.
:”Pronto? Chi è?”
:”Sono Julie,Marc..scusami davvero non voglio disturbarti ,ma credo che le cose tra noi sono finite piuttosto da bambini. Non voglio rimediare,vorrei solo parlarti da vicino. “
Marc non se lo aspettava.
:”Marc ci sei?”
:” Sì,senti io sono fidanzato e non vorrei provocare litigi.”
:”Marc è l’ultima e forse anche la prima cosa che ti chiedo in tutto il tempo che ti conosco. Ti prego.”
:”Ci vediamo alle 7 al porto.”
Staccò senza salutarlo e scoppiò a piangere di nuovo.
 
 
L’alba era la cosa che amava di più guardare,quel riflettere sul mare era meraviglioso.
:”Ciao Julie.”
:”Oh,mi ha sorpresa,ciao.”
:”Ti è sempre piaciuta l’alba vero ?”
:”Sì è stupenda. “
Il silenzio tra loro era così profondo,quando Julie si ricordò perché era lì.
:”Marc io in questi giorni mi sono chiesta il perché te ne fossi andato,perché nonostante non avessi sbagliato nulla e mai discusso su nulla,perché Marc? Non voglio una tua risposta poichè l’ho già trovata in questi giorni . Le cose semplici non ti piacciono eh? Sono felice per te del tuo nuovo rapporto e ti auguro tutta la felicità di questo mondo. Non mi sento ridicola a dirti ciò perché dopo tutto ti ho amato e ti amerò ancora,forse per sempre. Non rimpiangerò nulla di ciò che è successo con te, ma mi dispiace che sia finita così. Addio per sempre Marc,sei stato il mio piccolo,unico e grande amore. Buona fortuna.”
Marc l’abbracciò,fu un abbraccio freddo e non voluto,forse provava solo pietà per lei.
:” Mi dispiace ma hai ragione tu,le cose semplici non mi piacciono,non mi sono mai piaciute. Mi dispiace del male che ti ho provocato. Addio Julie! “.
Fini così tra loro,ma sembrava che per lui non fosse mai cominciato.
 
Per me Julie è l’eroina della mia storia. E’ la più coraggiosa,perché Amare significa correre il rischio più grande di tutti, accettare l’altro ,ma anche soffrire. Julie è stata  una vera e propria donna coraggiosa per ciò che ha fatto.
 
   
 
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