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Autore: CarolinetheGleek    09/09/2012    0 recensioni
-Non credo che la musica possa essere davvero parte delle nostre vite. Insomma, una volta che la canzone finisce, finisce anche la magia, no?-
Sam mi guarda con un sopracciglio inarcato, come se sapesse perfettamente la verità.
-Oh, ma chi prendo in giro, la musica è l'unico motivo per cui vado avanti continuando a credere che le cose possano migliorare.
Genere: Commedia, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime, Movieverse | Avvertimenti: Incompiuta
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-Ciao, salve…-dico timidamente al microfono. Lungo silenzio molto imbarazzante. -Cosa ci canti, Andy?- chiede Shuester. -New York's Best Kept Secret, di Ashley Tisdale. -Perfetto, allora puoi…- il professore viene bruscamente interrotto dalla ragazzetta con il naso grosso. -Professore, ha sentito? Un vero artista non svela mai cosa interpreterà davanti a un pubblico nuovo. Deve dimostrare le proprie capacità prima che il pubblico possa fare paragoni!- tutti si voltano verso di lei, guardandola male, mentre io mi sento lievemente offesa. -Rachel, per favore. Prego Andy, procedi pure.- dice il professore, azzittendola. Mi siedo al piano e mi prendo due minuti per riflettere, ma Rachel esclama: -Se non te la senti puoi benissimo andare, se hai paura di esibirti al Glee significa che il palcoscenico non fa per te. Grazie per aver tentato.- e fa un sorrisino odioso. Non capisco che cavolo abbia questa tizia, ma le farò vedere. -Rachel, puoi smetterla per un secondo?- dice il professore, questa volta a voce un po' più alta, ma sempre molto calmo. -Era solo per dire.- fa lei, appoggiando la schiena sulla poltrona. Inizio a sfiorare i tasti, un po' insicura. Inizio a cantare, le parole mi escono da sole. "I got something inside of me, something that needs to be heard." Tutti sono in silenzio, ci sono solo io. Dopo poco perdo la paura, la musica prende il sopravvento entrando in me. Canto e suono sentendomi leggera, non ho paura di chi mi guarda. Alla fine dell'esibizione tutti applaudono, tranne Rachel. -Sei fantastica, non ho mai sentito niente del genere, davvero.- dice Shuester avvicinandosi. Oddio, dice sul serio? -All'inizio pensavo fossi odiosa, ma ammetto che non sei affatto male, ti trovo simpatica, ragazza!- dice una delle cheerleader, coi capelli neri e l'accento ispanico. -Oh, grazie mille! -La voce più…più sorprendente che abbia mai sentito. Hai talento e ti vedo perfetta per duettare con me. Oh, io sono Mercedes.- mi fa la ragazza corpulenta. -Oh, io ti adoro!- rispondo sorridendo. Poi si avvicinano tutti gli altri, tra cui il ragazzo biondo. Sono super agitata, mi guarda negli occhi, poi sorride. -Sei bravissima.- mi dice. Si morde un labbro, sempre sorridendo. Oddio, ora non solo è bello. E' SEXY. -Uh…grazie…-farfuglio io. -Direi a nome di tutti che sei la benvenuta nel Glee Club!- dice Shuester aprendo le braccia. A quel punto non riesco a trattenermi, lo abbraccio e tutti iniziano ad applaudire. Sono dentro. Questo club mi aiuterà finalmente ad arrivare alle nazionali che ho dovuto abbandonare a causa del trasferimento. A fine giornata vado al mio armadietto, dopo che Shuester e i ragazzi mi hanno spiegato come funziona il Glee Club, a che ora ci si trova e alla libertà di espressione che è ammessa. Mi pare tutto fantastico. Mente prendo le ultime cose dal mio armadietto, spunta da dietro quella Rachel. Rachel Berry, così si chiama. -Ciao, volevo solo introdurti qualche piccola regola per sopravvivere nel Glee Club.- fa lei con una vocina squillante. Mi fa un sorriso a trentadue denti, ma chiaramente molto falso. -Grazie mille, ma Shuester e gli altri credo mi abbiano detto tutto.- dico io, ricambiando con un sorrisetto più realistico, cioè che esprime il mio fastidio. -Oh, non credo che nessuno di loro ti ritenga così indispensabile nel Glee Club da dispensarti questi segreti per la sopravvivenza. Io invece credo che sia giusto per una novellina come te non essere schiacciata dalle crudeltà della politica del mondo dell'arte.- continua a sorridere, ma a questo punto sono curiosa, Credo sia carino da parte sua volermi mettere in allarme, no? -Per prima cosa, non devi mai offrirti per fare gli assoli. I solisti sono quelli che spiccano di più, perciò sono quelli presi più di mira, ahimè. In secondo luogo, non alzare mai troppo la voce quando fai il coro, perché è questo che ti assegneranno di fare al Glee, perché se alzi troppo la voce rischierai di rovinare la totale armonia della canzone. Il miglior consiglio che posso darti è far finta di cantare. -Far finta di cantare?- c'è qualcosa che non mi torna. -Muovi le labbra e basta! O al massimo canta lontanissimo dal microfono. E' il modo migliore per non farsi notare, crudele ma vero. C'è qualcosa che non torna nel ragionamento di questa ragazza. Però alla fine, perché non darle retta? Proverò e se le cose non vanno per il verso giusto, farò a modo mio. -Beh, ti ringrazio molto, Rachel. -Figurati. Allora ci vediamo domani al Glee Club! Se ne va tutta allegra. Non so che abbia di strano quella ragazza, ma sicuro qualcosa che non va ce l'ha. Torno a casa in bus e appena arrivo mi trovo tempestata di domande. -Non risponderò a nulla prima di aver mangiato. Oggi ho saltato il pranzo per andarmi a iscrivere al Glee Club. -Ti sei già iscritta al Glee Club? Oh, Dio, questo vuol dire che continuerai a cantare torturandoci.- fa mia madre, completamente priva di ogni tipo di entusiasmo. -Già mamma, e tanto per la cronaca, non avrei smesso comunque e non intendo farlo. -Grandioso. Che ne dici di aiutarmi a cucinare? Faccio il polpettone che ho inventato io, sai farlo, vero? -Sì, faccio io, tranquilla. Vado in cucina e inizio a versare il pomodoro sopra la carne. Mia madre è una maniaca della cucina, adora cucinare e di conseguenza costringe me e mio fratello ad aiutarla. Io e mio fratello non sopportiamo di dover cucinare con lei, perché inizia a diventare maniaca dei dettagli. Però alla fine non c'è male ad avere una madre che cucina per bene. Una volta a tavola, sono costretta a rispondere alle domande dei miei. -Alla fine, non è stato così male lasciare New York, no?- dice mio padre. Tutti lo guardiamo, estremamente contrari. -Spero tu stia scherzando, papà.- dico io, facendo una smorfia contrariata. -Che c'è? Non avevi detto che i ragazzi del Glee sono stati gentilissimi e sono molto simpatici con te e che ti hanno accettata subito e bla bla bla? -Questo non significa nulla. -Tesoro, hai parlato del Glee e basta, non c'è nient'altro di cui vuoi parlarci?- chiede mia madre. Non le è mai andato troppo giù il fatto che per me la musica fosse pi importante di tutto il resto. -No mamma, non ho nient'altro di cui parlare, mi dispiace tanto se l'unica cosa che mi interessa al mondo è la musica. -Andy, non parlare così a tua madre per favore.- dice mio padre, con tono fermo. -Scusa, hai ragione. Sono solo stanca per questo nuovo inizio. Io e mia madre andiamo d'accordo, ma ci sono argomenti che è meglio non affrontare. Non discutiamo mai di ciò che vorrei fare perché mi sembra tempo sprecato con lei. Dopo cena mi chiudo in camera mia, finalmente un posto dove sono tranquilla. Apro facebook e twitter e noto con piacere che tutti i ragazzi del Glee mi hanno seguita e aggiunta agli amici. Anche quel ragazzo. Sam si chiama. Sam Evans. Beh, come primo giorno di scuola non è andato male, l'impressione che ho è piuttosto buona ma devo ancora vedere in futuro come andrà. So solo una cosa per certo. Devo lavorarmi per bene quel Sam. Oh, sì.
  
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