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Autore: violetsugarplum    09/09/2012    3 recensioni
Seblaine Week | Day 7 - Fluff
Sebastian non sa cucinare, ma è intenzionato a fare una sorpresa a Blaine per il suo compleanno. Solo la piccola Isabelle è in grado di aiutare un papà che vuole preparare a tutti i costi dei cupcake.
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Seblaine Week #2'
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Note dell'autrice: Questa volta devo mettere la nota prima del racconto perché devo raccontarvi una storia buffa.
Stavo creando il codice html di questa OS quando vedo IrishMarti postare la sua ultima daddy!Seblaine della SW. E che c'è di male? C'è di male che, quando l'ho letta, mi è preso un colpo!
Le nostre storie sono molto simili, si differenziano per alcuni punti, ma ci tengo molto a precisare che non era mia intenzione copiarla o fare un plagione assurdo; probabilmente abbiamo pure scritto nello stesso momento, chissà! Le ho chiesto cosa avrei dovuto fare e lei, con tutta la gentilezza di questo mondo, mi ha dato il via libera, appellandosi alla sacrosanta "connessione da Seblaine shipper" LOL
Quindi eccola qui :) a dopo per gli addii!
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Cupcake e parole


"Nghè."

"No, Belle, non è davvero il momento. A meno che il tuo non sia un suggerimento per far amalgamare questa crema al burro del caz-", Sebastian guardò la figlia terrorizzato, ma la bambina al momento sembrava troppo impegnata a giocare con la sua bambola di stoffa per fare attenzione alle sue parole.

Era una situazione insolita: Sebastian, che arrivava sempre molto tardi dal lavoro, quel pomeriggio girava in cucina come uno zombie, muovendosi frenetico e portando ciotole e tegami da una parte all'altra. Isabelle, invece, era seduta sul seggiolone e guardava la scena incuriosita, ridendo di gusto quando il padre fece cadere per l'ennesima volta lo zucchero sul parquet.

"...che poi tu aiuti sempre Blaine a fare i cupcake, quindi il fatto che tu adesso non mi dia una mano, è un affronto personale. Perché, Belle? Ti ho mai fatto mancare nulla in questi sei mesi e diciassette giorni, eh?", le chiese sporcandole il nasino di farina con un dito.

Isabelle rise ancora e tentò di afferrare la mano di Sebastian, ma il padre fu più veloce e tornò davanti ai fornelli.

La cucina sembrava un campo di battaglia e Sebastian pensò di aver fatto uno degli errori più grandi della sua vita. Non sapeva cucinare, non sapeva fare nemmeno una frittata, ma gli era venuta la brillante idea di preparare dei cupcake per il compleanno di suo marito.

Doveva essere una sorpresa; Blaine non sapeva che Sebastian avesse preso mezza giornata libera dall'ufficio per passarla a cucinare per lui e l'idea, almeno sulla carta, sembrava bellissima. E Blaine sarebbe stato contentissimo, si sarebbe commosso fino alle lacrime e, una volta messa a dormire la piccola Isabelle, avrebbe sicuramente contraccambiato il favore.

Ma, in questo modo, Blaine non gli avrebbe nemmeno concesso un bacio sulla guancia.

Sebastian controllò la figura del libro di ricette e con un sospiro dovette ammettere che la sua crema di burro era tutt'altro che cremosa. Mise la ciotola nel frigorifero e sfornò le tortine che, nel frattempo, avevano completato la cottura.

"Bruciate! Sono bruciate! Ma non ha suonato? Perché non ha suonato?"

"Nghè."

Sebastian guardò Isabelle e capì che quel 'nghè' significava 'Lo senti? È il forno. Togli immediatamente le tortine, altrimenti si bruciano e nessuno sarà contento perché non c'è niente di più brutto di una decina di cupcake carbonizzati il giorno del proprio compleanno'.

Sebastian emise un gemito e si lasciò cadere esausto su una sedia accanto al seggiolone della bambina.

"Dici che facciamo ancora in tempo ad andare in quella pasticceria all'angolo della strada?"

Sebastian osservò la figlia che stringeva a sé la bambola e lo guardava divertita con quegli enormi occhi color miele e sospirò. La prese in braccio, le pulì il faccino rotondo con la manica della camicia e le sistemò la felpina.

"Fammi solo aprire la finestra, così va via l'odore di bruciato, e poi papà è pronto."

"...papà."

"No."

Sebastian iniziò a fissare la figlia. Aveva davvero scelto quello come il momento giusto per dire la sua prima parola? Un tempismo pessimo che poteva aver preso solo da Blaine. Ma probabilmente Sebastian aveva sentito male...

"Uhm, Belle, puoi ripetere?"

Isabelle lo guardò seria e, come se avesse capito perfettamente la richiesta, scandì bene: "Papà."

Sebastian scoppiò a ridere, quasi spaventando la piccola, e le baciò la guancia paffuta.

"Oh sì, grazie, almeno questo potrà distrarre Blaine!"

"Distrarmi da cosa?"

Blaine lanciò distrattamente la valigetta sul divano del salotto e, con ancora la giacca addosso, si diresse verso i due con un'espressione interessata che, però, divenne grave quando scorse i mobili sporchi di farina e il lavandino pieno di pentolini ammassati uno sull'altro.

"Che ci fai qui? Non dovevi tornare alle sette?"

Sebastian non l'aveva sentito arrivare; sapeva di essere stato colto sul fatto ed era troppo tardi per cercare di trovare una scusa plausibile per spiegare come mai la cucina sembrasse il teatro di una guerra.

Blaine prese Isabelle dalle braccia del marito e la rimise seduta sul seggiolone. Le baciò teneramente la fronte prima di squadrare torvo Sebastian.

 "Ho finito prima. Pensavo che ti avrebbe fatto piacere avermi a casa prima, così avremmo potuto passare più tempo assieme, dato che è anche il mio compleanno."

"Lo so che è il tuo compleanno."

"Ed è per questo che c'è questa puzza?", chiese Blaine accigliato. "Guarda che non ho intenzione di mettere a posto il tuo disordine."

"Ho provato a fare i cupcake. Per te."

Sebastian incrociò le braccia e gli occhi di Blaine si illuminarono, ma un'ulteriore zaffata di bruciato riempì l'aria facendo storcere il naso a tutti e tre.

"Immagino che non siano venuti molto bene."

"Non ho sentito suonare il forno."

Sebastian non ebbe nemmeno il coraggio di parlare della glassa liquida nascosta nel frigorifero che Blaine fece roteare platealmente gli occhi e prese a giocherellare con i sottili capelli chiari della figlia.

"Potevi chiedere aiuto a Isabelle. Lei mi aiuta sempre quando sono in cucina, vero tesoro?", chiese abbassandosi di fronte al suo visino facendole un grosso sorriso. "È vero che aiuti sempre il tuo papà?"

"Papà."

Blaine battè più volte le palpebre sorpreso ma, a differenza di Sebastian, era sicuro di aver capito bene. Cercò subito il marito con lo sguardo, facendo di tutto pur di evitare di balbettare o scoppiare a piangere dalla felicità come un bambino.

"Oddio, Sebastian! Oddio! L'hai sentita?"

"Sì, ha pensato di dirlo per rimediare al mio disastro con i cupcake", Sebastian ridacchiò, sebbene fosse ancora un po' nervoso.

Blaine prese di nuovo Isabelle in braccio e la strinse forte, iniziando a fare un valzer improvvisato su una musica inesistente.

"La nostra principessa ha detto la sua prima parola! Oh, la nostra bambina sta diventando grande!", canticchiò sempre impegnato a girare su se stesso con la bambina, che rideva entusiasta tra le sue braccia. "La mia Belle ha detto la sua prima parola a me, proprio il giorno del mio compleanno!"

Sebastian, facendo oscillare lo sguardo dal marito e la figlia che ridevano così contenti e il lavandino colmo di pentole sporche, non se la sentì di correggerlo. Si avvicinò a loro e li strinse in un forte abbraccio, riuscendo a lasciare un lieve bacio sulla tempia del marito.

"Buon compleanno, Blaine."

"Grazie, tesoro", disse Blaine, che ormai aveva smesso di mascherare gli occhi lucidi, e gli rivolse un grande sorriso pieno di gioia.

La serata si concluse con del cibo thai ordinato all'ultimo minuto e un film Disney scelto da Blaine e Isabelle visto comodamente seduti accoccolati sul divano.

Sebastian, giustamente, fu costretto dal marito a pulire la cucina prima di andare a dormire.


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L'avventura di questa storia è stata raccontata precedentemente, quindi non mi ripeto XD

E, niente, siamo arrivati alla fine di questa estenuante settimana. Non riesco ancora a credere di aver completato sette storie! Record personale, yay!

Approfitto di queste ultime righe per ringraziarvi tutti; dai lettori silenziosi fino a quelli che mi hanno riempito di complimenti che mai e poi mai mi sarei aspettata. Grazie di cuore, davvero.

Mi sono divertita tantissimo a leggere le storie, a emozionarmi, a sclerare, a ridere e anche commuovermi. Un ringraziamento particolare va anche a Blaine e Sebastian per essere perfetti ma, soprattutto, per non essere canon.

Alla prossima! <3

-violetsugarplum
  
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