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Autore: Scarlet_Dream    09/09/2012    1 recensioni
Cosa abbiamo di speciale noi, esseri umani?
Che cosa siamo in mezzo a miriadi e miriadi di nostri simili?
Mi chiamo Niciro, probabilmente non sapete chi sono, sono la sorella minore di una ragazza spettacolare,speciale e sempre piena di sorprese: il suo nome è Kagome. Sono un essere umano, lo so...ma ho pure io una piccola particolarità: prima di tutto è da quando sono nata che il colore dei miei capelli turchesi fa sempre scalpore in mezzo al castano dei miei coetanei giapponesi, e secondo...beh ho sempre pensato che se mi si fosse mai presentata la possibilità di spezzare la monotonia della routine giornaliera...beh lo avrei fatto!
Chi sono io, direte voi...eppure, anche io ho una storia, una storia complessa e piena di misteri, una storia che ebbe inizio con un viaggio, un inaspettato viaggio all'interno di un pozzo, capace di trasportare gli eletti in un'altra epoca.
Se un pochino vi ho incuriosito spero che siate pronti per ascoltare tutto quello che avrò da raccontarvi, perché sarà un'avventura che intreccerà molteplici destini e vi illustrerà un nuovo punto di vista...il mio.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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I miei piedi si stavano lentamente trasformando in pietra, 

poco a poco ne stavo perdendo la sensibilità.

Ma certo, finalmente ora che il bene stava per trionfare il tempo a mia disposizione era scaduto...mi sentii come Cenerentola al ballo costretta, per quanto le dispiacesse, a far ritorno per la mezzanotte. Solo che in palio c’era solo una vecchia zucca e un abito sontuoso che sarebbe ridivenuto un ammasso di stracci; qui c’era la mia vita di mezzo, sarei rimasta statua per chissà quanto tempo...senza rivedere mai più le persone che amavo, questo era il prezzo per tornare...

Che tristezza, pensai con un flebile sorriso di sconfitta.

Man mano che l’incantesimo si espandeva lungo le mie gambe persi involontariamente l’equilibrio facendomi(di nuovo) prendere da Sesshomaru il quale mi chiese:

-”Non mi dire che per tornare hai fatto il patto della pietra?” Disse confuso

Io lo guardai e annui tristemente

-”Sei proprio una stupida!! Ma lo sai che potresti rimanere bloccata qui anche per decenni?? Ma io mi chiedo, perché mai sei ritornata in questo mondo??” Disse sprezzante

Io ignorandolo risposi sinceramente:

“Perchè volevo rivederti...avrei pagato qualunque tributo, pur di rivederti ancora..”

Lui dapprima mi guardò stupito, poi sospirò:

-”Non posso credere che tu sia veramente un demone, ma purtroppo me lo hai dimostrato troppe volte...e adesso non ho nulla che potrei usare contro di te...

sei la prima donna che si esprime a me con questi gesti così sconsiderati e impensabili, sì potresti apparire come una creatura debole e inferiore ma...

non più...ai miei occhi...” 

Finì per poi posare la sua possente mano trai miei capelli celesti facendola passare, con estrema delicatezza, in ogni singola ciocca...

ed infine mi baciò con una tale passione che i brividi percossero ogni singola parte del corpo...vedevo luci di ogni sorte, provai emozioni di ogni genere, ma soprattutto sentii una carica infinita d’amore che raggiungeva il suo apice.

Continuò ad accarezzare le mie labbra con le sue, 

a tratti con delicatezza e a tratti con impeto...

Finché non le staccò pian piano, lasciando che il calore scorresse ancora tra la mia bocca e la sua...

E ancora lacrime

piccole e fragili lacrime

Scesero solamente per la felicità, quella felicità che nessuno avrebbe potuto regalarmi in questo momento, se non lui...

L’incantesimo ora mi aveva completamente paralizzata, mancava solo la testa e poi il mio mondo sarebbe divenuto buio...

Ma prima che ciò avvenisse un piccolo brillio provenne da terra, il mio scettro del potere se ne stava lì, cullato dalla fresca erba autunnale...

con un leggero tintinnio si ritrasse lasciando solamente il piccolo cerchio all’estremità dell’asta oramai sparita, ora aveva la forma di un comune bracciale...sì il mio bracciale...senza il quale questa storia non avrebbe avuto il vero inizio...

Sesshomaru si piegò leggermente e lo prese in mano, per poi infilarlo delicatamente nel mio braccio oramai pietrificato, poi si avvicinò al mio orecchio ancora vigile dicendomi le sue ultime parole:

-”Non importa quanto tempo possa passare, io ti aspetterò...”

Detto questo si scostò rivelando le tre figure di Sango Miroku e Shippo che erano rimasti a guardare commossi

-”Grazie di tutto Niciro, spero di rivederti ancora...” Disse amorevolmente Sango

-”Sei così umile, ma ci hai insegnato così tanto...sei veramente degna di essere te stessa...sia come umana, sia come mezzo-demone che come demone...la tua saggezza vivrà impressa nei nostri cuori...questo non è un addio...ma un arrivederci!” Disse devoto Miroku

-”Mi mancherai Niciro, grazie per avermi tranquillizzato...Inuyasha e Kagome sarebbero fieri di te...loro torneranno...e vinceranno sicuramente!!” Disse Shippo sicuro di se.

Detto questo posai il mio sguardo verso est, la mia bocca oramai bloccata non ebbe il tempo di sorridere...ma i miei occhi dicevano tutto...e proprio mentre stavo per chiuderli lo stesso baratro di poco fa ricomparve e intravidi due immagini in due luoghi diversi: uno era Inuyasha di ritorno nell’epoca Sengoku, mentre l’altra era Kagome di ritorno nella sua vera epoca...quella dove avevo vissuto la mia infanzia.

Anche se erano separati il mio cuore non ebbe nessun sussulto...perché tanto alla fine ci saremmo ricongiunti ancora.

 

 

 

 

Dopo la morte di Naraqu Kagome e Inuyasha erano stati separati, il destino volle dividerli ingiustamente; eh sì, Kagome aveva fatto ritorno alla sua epoca...e da allora non poté più viaggiare attraverso il pozzo, perché esso non funzionò mai più.

Ma il loro amore era più forte anche del tempo e perdurò negli anni.

La vita nell’epoca Sengoku fu di buon auspicio per Miroku e Sango che diedero alla luce tre, splendidi bambini...il piccolo Shippo decide di passare il suo tempo allenandosi per diventare un potente demone; lo stesso fu per Kohaku che, deciso a diventare un vero sterminatore, partì per allenarsi...la piccola Rin fu affidata alle cure di Kaede, il demone Sesshomaru le disse che avrebbe dovuto passare la sua vita assieme agli esseri umani...

La stessa felicità però non venne certo per Inuyasha, egli passava ogni giorno davanti al pozzo nella speranza che Kagome ci facesse capolino...ma con il tempo capì che ella non avrebbe mai più fatto ritorno...o almeno così credeva.

In effetti il destino è strano, a volte pensi che ogni cosa che succeda faccia parte di un capitolo già prescritto ma...in alcuni casi, quando meno te l’aspetti la fortuna comincia a sorriderti, e capisci che quel capitolo lo stai scrivendo tu, con le tue emozioni, i tuoi sforzi e la tua buona perseveranza...

Sì,dopo ben 3 anni, Kagome fece ritorno nell’epoca Sengoku, e decise di abbandonare tutta la sua vita passata, i suoi cari, la scuola, le amiche...tutto. E questo lo fece solo per amore, solo per Inuyasha...

Essi finalmente vissero per sempre felici e contenti...

 

...che dire...potrebbe ben finire così la storia...

ma in fondo penso che non sarebbe proprio un finale felice no?

...E Niciro? Mi direte voi...Niciro tornerà?

Quanto passerà prima che l’incantesimo si spezzi?...in realtà, non passò troppo tempo...

 

Erano passati cinque anni dalla morte di Naraqu. I giorni da allora passavano tranquillamente e serenamente...tutto era tornato alla normalità. 

Era primavera, e i magici colori avevano preso posto della nudità dei paesaggi, i fiori sbocciavano con grazia nei campi appena seminati...le allodole stavano finalmente facendo ritorno dai paesi del sud, rallegrando nuovamente il cielo con dolci canti.

Era un giorno davvero importante per il piccolo villaggio, si stava celebrando una sorta di cerimonia nuziale...i protagonisti? Ma sicuro erano proprio loro...

Inuyasha e Kagome.

Entrami avevano un viso felice, Kagome era vestita con un lungo Kimono accuratamente decorato, Inuyasha, il solito tradizionalista, aveva addosso il solito logoro vestito rosso...ma a nessuno dei due sembrava importare.

Era una cerimonia assai semplice, gli unici presenti erano i soliti vecchi amici, a differenza di una strana coppia formata da Koga e un’altra bella demone della sua tribù...alla fine anche il vecchio demone-lupo aveva trovato un’anima gemella(che non fosse Kagome ^^’).

Proprio dove si stava svolgendo la cerimonia, nell’angolo del piccolo “altare” era stata posata su un piccolo muretto una strana statua...

Aveva la forma di una ragazza ed era molto realistica, quella era Niciro.

Immobile, agli occhi di tutti era vista come una sorta di piccola divinità, ai suoi piedi le persone accendevano piccoli incensi e la si venerava con preghiere e richieste di buon auspicio.

Ma la verità veleggiava solo in chi sapeva chi era realmente quella statua, infatti spesso Inuyasha si arrabbiava molto con i paesani spiegando che quella non era una semplice statua di pietra da venerare e lodare...

Durante la cerimonia infatti era stata pulita da tutto e sistemata su un muretto cosicché potesse anche lei godere di quel momento felice; 

mentre Inuyasha e Kagome si stavano scambiando amore eterno una giovane fanciulla si avvicinò quatta quatta alla statua di pietra...

si sedette per un istante e parò alla statua come se potesse sentirla:

-”Ciao Niciro oggi come va? Scusa se in questa settimana non sono venuta da te, ma ero molto impegnata con la semina primaverile...come tu ben sai la vecchia Kaede mi sta' insegnando tutto sulle erbe, e io imparo molto in fretta solo che faccio una gran fatica a distinguerle tutte...” Fece un piccolo sospiro e poi continuò

-”...sai anche questo mese il signor Sesshomaru mi ha portato un Kimono nuovo, mi manca molto stare con lui Jaken e A-Un...immagino che manchi soprattutto a te, deve essere davvero molto dura...però se ti può consolare mi ha lasciato anche questo piccolo giglio...e mi ha detto di mettertelo ai tuoi piedi...sai com’è fatto, non avrebbe mai potuto farlo lui...però spero che ti faccia piacere se te lo metto io...” E dalla tasca tirò fuori un giglio bianco splendente, candido e puro...un fiore perfetto. Ella con delicatezza lo posò ai piedi della statua quando, con sorpresa, non si accorse che stava piangendo.

-”Niciro? Ma allora tu m-i senti!!! Stai p-iangendo!!! NICIRO STAI PIANGENDO!!!” Disse pazza di gioia la piccola Rin attirando l’attenzione dei presenti

-”Rin, non urlare...sto per dichiarar...” Ma la vecchia Kaede fu interrotta all’istante da Rin

-”NICIRO!! NICIRO E’....NICIRO E’!!!!”

E delle crepe si formarono sul viso, sulle gambe, sulla schiena...insomma in ogni parte.

I presenti infervorati si avvicinarono

-”Ma cosa sta' succedendo?” Chiese Kagome

E finalmente la pietra si frantumò in mille pezzettini che schizzarono lontano...rivelandone la vera, insostituibile Niciro...

Ella parve diversa, i suoi capelli erano tornati quelli di una volta ovvero il solito color celeste...non era più una demone...era ritornata di nuovo se stessa...ciò che era sempre stata: una mezzo-demone.

 

Barcollai per qualche istante, tastandomi la faccia, sbattendo insistentemente le palpebre...finche non mi resi conto di essere veramente lì...

lì nell’epoca Sengoku...

-”Bene, non volevo proprio perdermi questo momento...direi proprio che l’incantesimo si è spezzato al momento giusto??!!” Chiesi quasi imbarazzata

Ma loro stavano immobili, quasi spaventati.

-”Beh? Tutta qui la vostra felicità!” Dissi ridacchiando

Un clamore simile ad una mandria di bufali scatenati interruppe il silenzio cerimoniale.

Senza pensarci troppo mi buttai tra la folla incredula e festante, 

-”Non posso crederci, finalmente sei tornata” Mi disse Sango commossa

Miroku invece mi fece un breve inchino e poi mi abbracciò con insolita passione dicendo:

-”Ahhhhh divina Niciro, quanto mi è mancato il suo petto morbido e soffice!!” Disse senza alcun ritegno, la moglie verde dalla rabbia lo prese a schiaffate, io non feci altro che ridere e ridere, le mie labbra erano rimaste bloccate per troppo tempo, per cui non appena sorrisi provai una benefica sensazione.

Vidi due dei loro figli venirmi incontro con tanta gioia:

-”Siete voi la divina Niciro? Il papà ci ha parlato tante volte di te” Disse la graziosa bambina

-”...la mamma ci ha detto che siete davvero una brava ragazza...” Disse invece il bambino

Io feci per entrambi un gran sorriso rispondendo commossa:

-”Ricordatevi però che anche i vostri genitori sono davvero speciali...quindi vedete di avere rispetto nei loro confronti...se lo meritano!” Dissi

I due si guardano e annuirono imbarazzati, per poi correre nelle braccia dei loro genitori...

Successivamente mi voltai verso l’altare...c’erano altre due persone che dovevo salutare, i fortunati sposi.

Kagome al limite, cercava di trattenere le lacrime mentre al suo fianco Inuyasha mi stava guardando con immensa gioia; 

mi avvicinai pian piano cercando di non correre, ma l’ansia di volerli abbracciare all’istante era troppo forte e prevalse sulla pazienza...così corsi loro incontro.

Essi si prepararono ad accogliermi...

così finalmente affondai nel loro abbraccio...

-”KAGOMEEEEEEEEE, INUYASHAAAAAAAAAA!!!!” Urlai per la gioia

Kagome non resistette e pianse dicendo:

-”Ci hai p-roprio fatto il regalo più bello...oh Niciro, ci sei mancata tantissimo!!!” Singhiozzò

Inuyasha fu il primo a staccarsi dall’abbraccio, aspettò che Kagome mi lasciò andare per parlarmi...

-”Pensavamo di non vederti più, l’incantesimo di solito non si spezza prima dei 20 anni...nessuno prima d’ora era riuscito a spezzarlo prima...come hai fatto?” Mi chiese Inuyasha

Io stupita per la domanda cercai di trovare una soluzione plausibile:

-”...non so...credo di aver sentito la voce di Rin...parlava di Sesshomaru...poi ha posato qualcosa che è andato a contatto con il mio corpo...e li ho sentito esplodere qualcosa in me...un’insolita voglia di risvegliarmi...e così l’ho assecondata...e sono tornata.” Dissi

Inuyasha sembrava più confuso di prima, ma Kagome rivelò inaspettatamente:

-”Ma Inuyasha così mi deludi...deve essere stato l’amore a risvegliare Niciro...l’amore di Sesshomaru è riuscito a farla tornare...” Disse ridendo

Io la guardai sbalordita, non riuscii a credere alle sue parole...

ma in fin dei conti era così palese...alla fine Sesshomaru era riuscito a risvegliarmi, come il bacio del principe alla bella addormentata...

La mia felicità schizzava alle stelle, ero troppo contenta, così tanto che il mio corpo non riusciva a contenere una tale quantità di felicità!!

Così senza troppe ciance strinsi la mano ai festeggiati e corsi all’impazzata

-”Niciro...ma dove vai?” Disse scoccata Kagome

Mi voltai di scatto e salutandola dissi:

“Vado a cercarlo!!” E senza dire altro continuai a correre

Ella ancora confusa non ci mise molto a capire, per cui si arrese e mi salutò...

-”Spero che non combini sciocchezze...” Disse al futuro sposo

-”Ma vuoi scherzare? Mi sa che chiedi troppo Kagome...” Rise Inuyasha stringendola forte a se dicendo:

-”...allora vogliamo concludere?” Disse ironicamente alla vecchia Kaede che celebrava il rituale; Kagome imbarazzata rise e posò la sua testa sul suo petto...

-”Sì, andrà tutto bene...”

Correvo all’impazzata verso sud, non sapevo il perché di quella direzione, ma ora la mia unica guida era il mio cuore.

Dopo un po’ però realizzai che era troppo faticoso correre a casaccio lungo un sentiero deserto, perciò mi fermai per qualche minuto per prendere fiato e pensare sul da farsi. Vidi in lontananza una carro che trasportava merci e quant’altro, fermai il contadino alla guida del carro chiedendone la meta.

-”Vedi tutte queste merci? Sono destinate alle prossime cinque contee, se vuoi puoi sederti qui accanto a me, perché dietro non troverai sicuramente posto. Ma posso accompagnarti solo fino a Tahucy, dopo ho altri passeggeri...paganti s’intende.” Disse l’uomo piuttosto anziano.

Io mi vergognai per la mia spudoratezza ma lo ringraziai per la sua gentilezza e mi sistemai al suo fianco.

Il viaggio durò tre giorni che per la mia impazienza erano anche troppi;

continuavo ad agitarmi, volevo vederlo, non resistevo più.

All’arrivo ringraziai velocemente l’uomo e ricominciai a correre lungo il sentiero sassoso, l’uomo perplesso sbuffò dicendo:

-”Che strana ragazza...e che strana capigliatura...”

Io non ci badai per nulla, correvo, senza sosta, con un’enorme agitazione nello stomaco...sentivo che ero vicina, ma nello stesso tempo sapevo che avrei dovuto cercarlo per tanto tempo; dopo un po’ notai che il sentiero poco a poco si stava stringendo, finché non venne completamente inghiottito dall’inizio di una foresta. Senza manco fermarmi per riflettere ci entrai, i rami secchi e affilati mi graffiarono il viso, ma era una cosa talmente superflua che proseguii senza indugi. Dopo un po’ giunsi ad un piccolo ruscello, fu la prima volta che mi concessi una tregua...mi fermai un istante per bere, ma non appena toccai l’acqua con la mano sentii una strana vibrazione lungo tutto il corpo, 

all’inizio mi spaventai...ma poco a poco capii che quel ruscello cercava di dirmi qualcosa, tesi l’orecchio per ascoltarne il flebile fruscio...ed esso mi disse di seguirlo. Ne rimasi assai meravigliata...seguire un fiume? Ma i fiumi da quando in qua parlano? Ma la cosa più stupefacente è che...lo feci!!!

Mi gettai a capofitto nel piccolo ruscello e mi lasciai trasportare, tra gli schizzi che rinfrescavano il mio animo e il dolce cullare delle sue onde persi completamente la percezione del tempo. Tanto da dimenticarmi ciò che stavo andando a fare? Io dovevo trovare Sesshomaru...non divertirmi a giocare con l’acqua. Così cercai di afferrare il primo sasso per potermi fermare, ma in quel preciso istante la corrente cominciò a scorrere più veloce, sempre più, sempre più...finche’ il ruscello non mi trasportò fuori dalla fitta foresta, rivelandone all’estremità una piccola cascatella.

-”Oddio no! Torno dal regno dei morti per cosa??? PER RITORNARCI??? PESTE E CORNA, DANNATA SIA LA MIA SFORTUNA IN QUESTE BALORDE SITUAZION....” Sobbalzai prima del grande salto

“.........IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIHHHHHHH!!!!!!” L’eco rimbombò tra le immensi pareti rocciose, bloccandosi non appena vennero in contatto con il potente scrosciare dell’acqua.

Non osai guardare quanto fosse alto il salto a cui mi stavo sottoponendo, convenni in una semplice reazione spontanea: chiusi gli occhi.

Lo schianto fu sostanzialmente doloroso ma non abbastanza da farmi perdere i sensi, sì, devo dire la verità, ho avuto un attimo di stordimento soprattutto nel sapermi orientare sott’acqua, ma...dopotutto se fossi annegata...che custode dell’acqua ero?? 

Nuotai con tutte le mie forze in superficie, ammirai i raggi di luce che trasparivano armoniosamente dall’alto e poi riemersi con impeto per prendere aria.

I raggi che veleggiavano fino ad un momento fa nelle pieghe del fiume ora illuminavano il mio viso e facevano scintillare le goccioline d’acqua impigliate nei miei capelli.

-”Questa...è l’ultima volta che ascolto le indicazioni di un FIUME!!!” Dissi stizzita

-”Hey ma quella...quella non è quella strana umana dai capelli celesti padrone?” Disse una voce stridula e acida che mi fece sobbalzare, così tanto che mi girai senza esitazione lanciando con impeto una pietra.

La creatura spaventata subì violentemente il colpo, 

si massaggiò il punto dolente per poi sbottarmi contro

-”MA TI PARE IL MODO PICCOLA STUPIDA UMANA, MI HAI FATTO MALE!!!” Disse sboffonchiando

Pentita della mia insolita reazione cercai di alzarmi per chiedere perdono alla creatura...non avevo alcuna intenzione di colpirla ma, ero talmente arrabbiata che...ho perso il controllo.

Uscii bagnata dal fiume, scostai i capelli dalla faccia e osservai la povera vittima

-”Vi chiedo perd...”

mi bloccai

...

misi la mia vista ancora più a fuoco

...

le mie pupille divennero due piccole fessure

...

-”HEILA’ NE HAI ANCORA PER MOLTO??” Sbuffò Jaken

No, non potevo crederci, non poteva essere...era tutto così, così...così...

-Ja-ken?” Balbettai come una timida bambina

-”SI PUO’ SAPERE COSA DIAMINE TI PRENDE? SMETTILA DI FISSARMI CON QUELLA FACCIA SBALORDITA! SI’ SONO IO JAKEN!”

Rimasi in silenzio per pochi secondi, ma poi la felicità era tale da non poter resistere.

-”JAKENNNNNNNNNN” Urlai al limite della gioia afferrandolo, per poi soffocarlo di baci

Lui, sconcertato e allibito, si lasciò sfuggire cenni d’imbarazzo

-”Hey, adesso basta...togliti di mezzo...” Disse con più quiete

-”Così mi metti in imbarazzo davanti al mio padrone...” Disse però prendendoci gusto

Lo lasciai

Di conseguenza cadde fragorosamente a terra 

Mi insultò

Io non ascoltai

Il mio sguardo fisso oltre la esile collina che mi separava da lui...

Sì, lui era proprio li, che mi osservava con altrettanto stupore.

Dopo tante fatiche finalmente egli era davanti a me.

Il mondo si fece silenzioso, l’unica cosa che inondava questa nuova realtà era il frusciare del vento che faceva danzare in aria i miei capelli e i suoi.

Non riuscii a trattenermi quelle poche lacrime che avevo trattenuto per ben cinque anni, ma questa volta erano lacrime di pura gioia, di quella felicità che ogni essere vivente brama di provare, solo che, per quanto le persone si sforzano di cercare, risiederà soprattutto se non solo nell’amore.

Il tempo d’attesa però era terminato, e io non avevo più alcuna intenzione di attendere.

Lasciai alle mie spalle quella dimensione così silenziosa e mi fiondai verso Sesshomaru, il quale, con sguardo sereno mi accolse fra le sue braccia.

Era così caldo, mi aggrappai alla sua veste e ci affondai il mio viso; di conseguenza lui mi strinse ancora più forte.

-”Alla fine, mi hai aspettato?” Dissi imbarazzata

-”Sono un demone, la mia parola vale quanto la mia stessa vita.” Disse seriamente

-”Allora, d’ora in poi...posso restare...con te?” Dissi stringendo i denti

Lui mi allontanò con delicatezza e fece scivolare le sue mani lungo i miei fianchi, con mia sorpresa mi sollevò in modo tale che il mio viso sfiorasse il suo.

-”Dovrò sopportare la presenza di una mezzo-demone...” Disse facendo sfoggio di un sorriso piuttosto malizioso che mai mi sarei aspettata da lui, più imbarazzata che mai cercai di stare al suo gioco:

-”Direi proprio che tu non abbia scelta...non ti libereresti mai di me.” Dissi cercando di essere più convincente possibile

Lui divertito rispose:

-”No, credo proprio di no.” 

E affondò le sue labbra nelle mie.

Un bacio che segnò l’inizio di una nuova e intricante avvenuta.

La nostra avventura.

 

THE END



Ringraziamenti:

   

Vorrei dedicare queste due righe alle mie sostenitrici che mi hanno appoggiato nella scrittura di questo “romanzo”: ovvero Giorgia e Barbara.

Eh sì tutto è cominciato 4 anni fa, e adesso posso finalmente dire di aver terminato questa fun fiction; mi rende molto felice, perché ho compreso che le cose possono essere portate a compimento...basta solo un pizzico di buona volontà( e soprattutto la voglia di scrivere XD)

Grazie a voi che mi avete ispirato questa storia ma sopratutto che avete tirato fuori la Niciro che era in me, sempre curiosa e impaziente di oltrepassare il posso mangiossa, un sogno comune, immagino...


Ps: vi chiedo scusa se nella lettura di questa fun fiction avete trovato degli errori, o vi siete accorti di improvvisi cambi di stile nello scrivere. E' proprio così, in 4 anni una persona cambia, cresce ed impara linguaggi nuovi ed emozioni diverse da esprimere, spero in ogni caso che sia stato di vostro gradimento!

 
  
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