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Autore: _dirtyGreenMe_    09/09/2012    2 recensioni
"Luaks, sei sveglio?"
Nessuna risposta.
"Lukas, rispondi alla mamma, sei sveglio?" Pausa.
"No."
"Posso comunque cantarti la canzoncina?"
"Non devi cantarmi nessuna canzoncina, oggi non è il mio compleanno."
"Lo so tesoro, ma vorrei cantartela lo stesso...Tanti auguri a te, tanti auguri a te, hai sedici anni e un giorno, tanti auguri a te."
"Lasciami in pace."
Laura si sentiva morire dentro...che razza di madre snaturata si sarebbe dimenticata il compleanno del figlio? E soprattutto, che razza di madre snaturata avrebbe negato al figlio l'amore della sua vita? Ma Laura lo faceva perchè lo amava, e doveva salvarlo dalla sua voglia di distruggersi, dentro e fuori. Doveva salvare il suo bambino che si torturava anima e corpo da troppo tempo, ma quello non era il modo giusto.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
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Quello stesso pomeriggio la madre di Lukas riaprì l'argomento con una domanda quantomeno tagliente.

'' Posso sapere chi è questo ragazzo? ''

Lukas, che in quel momento stava lavando i calzini sporchi nel lavabo della stanza da bagno, alzò gli occhi verso sua madre e cercò disperatamente di temporeggiare.

'' Quale ragazzo? '' Dio, che domanda idiota.

'' Beh, lo sai, no? '' Incalzò sua madre.

'' No, non lo so.'' Mentì fin troppo chiaramente Lukas.

Doveva prendere tempo a tutti i costi, ma era talmente agitato e preso alla sprovvista che non ci riusciva.

'' Non prendermi in giro...il ragazzo che ti piace, e chi altri sennò? ''

'' Oh...'' Disse solamente Lukas, che invece per la testa aveva tutt'altro suono; merda.

'' Appurato che Ole non può essere, è forse Emil? ''

No, tutto ma non Emil...non avrebbe mai lasciato che sua madre lo accoppiasse con quello sfacciato presuntuoso di Sjöberg, così scosse energicamente la testa in segno di negazione.

'' Mmmh allora potrebbe essere Jk, lui è carino con te. ''

Certo, come no.

Lo pensava solo perché era amica di sua madre.

Jk era un finlandese alto come un palo della luce, dai capelli lisci color arancione acceso ed il viso ricoperto di lentiggini chiare.

Sicuramente non era il tipo di Lukas, anche se aveva pure lui interessi sessualmente ambigui.

'' No mamma, - sospirò – io e Jk siamo solamente amici, niente di più. ''

Non poteva mentire così, perché Laura avrebbe presto scoperto la verità visto che usciva con la signora Erika, la mamma di Jk, tutte le settimane per andare a fare la spesa e ogni tanto andava anche a casa sua a lavorare il punto croce.

Laura non parlava più.

Si mise una mano davanti alla bocca e tirò aria.

'' Non può essere... ''

Disse piano, quasi come se non volesse farsi sentire.

'' Andrès. ''

Sussurrò a voce ancora più bassa, sembrava quasi che si vergognasse del suo pensiero.

Cazzo, porca puttana! I pensieri si Lukas si fecero mano mano più funesti, e la sua mente si riempì di immagini.

'' Come ho potuto essere così stupida? Ma certo! È scomparso proprio dopo che...è venuto a pranzo da noi! ''

Laura era sul punto si piangere.

Gli occhi blu le si gonfiavano ed arrossavano a vista d'occhio.

'' No mamma! Ma che dici?! Ti assicuro che io non so niente.'' Le ultime tre parole Lukas le pronunciò in un angosciante calare di tono.

'' Dimmi dove si è cacciato quel ragazzo! '' Urlò Laura, lasciando che la sua mano destra colpisse il volto di Lukas violentemente, e prima di pentirsi di quel gesto gli urlò in un orecchio.

'' Dimmi immediatamente perché mi stai mentendo!''

Lukas cercò inutilmente di difendersi.

'' Ti sto dicendo la verità, te lo giuro!''

Un guizzo di rabbia e amara tristezza balzò nello sguardo limpido della donna.

'' Ah, ho un figlio che giura anche il falso! Ti conosco troppo bene, te lo leggo in faccia che stai mentendo ora più che mai!''

Lukas si lasciò scivolare impotente sulla sedia di vimini accanto alla doccia, e gettò i capelli biondo platino sul vetro della scarpiera alle sue spalle, mentre sua madre continuava a parlare sottovoce, febbrilmente, come l'uomo cieco che si aggirava per le vie di Blakemberg tutti i pomeriggi, con qualsiasi temperatura.

'' Certo...ora si spiega tutto! ''

Sussurrava tra se e se.

Certo, anche Lukas dovette ammettere di essere stato estremamente sciocco, non aveva nemmeno fatto nulla per impedire a sua madre di trarre conclusioni, e si maledisse per questo.

'' Alzati di lì!'' Gli urlò sua Laura, esasperata.

'' Adesso mi dici immediatamente che cosa cavolo ti è passato per quella cavolo di testa in queste settimane!... Oddio, non ci posso credere! ''

Urlava fregandosene di essere in un condominio, e di tanto in tanto colpiva Lukas in fronte.

Quella fu la confessione più triste, disperata ma liberatoria di tutta la sua vita.

Dovette persino accompagnare i poliziotti sul luogo e, mentre lo portavano via, sussurrò un timido

'' Scusami tanto Andrès. '' All'orecchio dell'amico.

Il pomeriggio alla caserma fu il peggiore della sua vita, perché si sentì uno sporco ricercato che era riuscito a vivere in latitanza per diversi anni, ma poi, per pigrizia e mancanza di spirito, era stato trovato e rinchiuso.

Gli fecero delle domande, e lui rispose con sincerità dall'inizio alla fine, scosso dai singhiozzi.

Nonostante i genitori di Andrès non ce l'avessero con lui, anzi, gli erano grati perché alla fine aveva rivelato tutto, sua madre volle comunque che Lukas cambiasse sezione, e decise per la K, quella più lontana alla I°F, e che aveva addirittura un'altra entrata nell'edificio.

'' Non posso credere che tu l'abbia coperto per tutto quel tempo! ''

Continuò a ripetergli sua madre per i successivi tre giorni.

'' Non riesco a trovare una punizione adatta per quello che hai fatto...non uscirai per un mese, anzi, per due!''

Ormai Lukas aveva fatto l'abitudine a quelle frasi prive di volontà, che Laura pronunciava, puntuale come un orologio svizzero, ogni ora al massimo.

Una sera però, la sera prima che Lukas tornasse a scuola, sua madre gli rivolse la parola a tavola, durante la cena, per la prima volta in quei quattro giorni.

'' Ho preso una decisione.''

Lukas alzò gli occhi al cielo.

Era il primo ad essere consapevole del suo errore, ma quella era una tortura insopportabile!

'' Si mamma, non uscirò per un mese, anzi, per due. Ah, e dopo la scuola devo venire immediatamente a casa, lo so, me lo hai detto un migliaio di volte. ''

'' Eh ci mancherebbe! Ma comunque non si tratta di questo. Tu non vedrai più Andrès. Nemmeno per sbaglio. ''

 

 

"Per me si va ne la città dolente, per me si va ne l'eterno dolore, per me si va tra la perduta gente."  (D. Alighieri)

NB! LE RECENSIONI SIA NEGATIVE CHE POSITIVE SONO GRADITE :)
  
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