Ero concentrata a immaginare come sarebbe stato il provino.
Finchè una luce accecante mi svegliò,e realizzai che era già mattina,infatti la sveglia suonò,stanca la spensi e mi rigirai dall'altra parte del letto.
<< Dovresti svegliarti,non credi? >>.
Pensavo fosse la mia mente,ma ricordai che oggi dovevo accompagnare il mio migliore amico al suo secondo provino per X-Factor.
<< Sono in ritardo? >> Gli chiesi ancora stesa sul letto.
<< No,ma ti conviene muoverti,perche' più andiamo prima,e più ce ne usciamo prima. >> mi rispose Liam,il mio migliore amico.
Fui costretta ad alzarmi,anche se non lo dimostravo,ero emozionata anche io per lui,insomma era bravissimo a cantare,e quando avevamo appena 13 anni,ci esibivamo nel bar/ristorante di mia madre,e con quei soldi,riuscivamo a fare qualche viaggetto insieme.
Avevo diciassette anni,ero piu' grande di un anno di Liam,lui ne aveva sedici.
Nel 2008,dopo il << HO PRESO UNA MIA DECISIONE,E' UNA BRUTTA NOTIZIA..E' NECESSARIO CHE FINISCI GLI STUDI,NON SEI ANCORA PRONTO..TORNA TRA DUE ANNI,SARAI UNA PERSONA DIFFERENTE >> di Simon Cowell,decise di riprovarci.
Ah,non mi sono ancora presentata.
Mi chiamo Jasmine,ho come già detto diciassette anni,abito a Wolverhampton,un distretto metropolitano di circa 240.000 abitanti,sono abbastanza alta,di corporatura normale,capelli rossi con molte lentiggini.
Conosco Liam da quando aveva un anno,giocavamo insieme e un giorno,(è imbarazzante dirlo)ci fu un bacio che si trasformò in un fidanzamento,ma eravamo troppo piccoli,e dopo un anno,decidemmo di finirla lì,era stata la piu' bella relazione di sempre.
Per fortuna,ritornammo migliori amici come un tempo,e questo mi rese davvero felice.
Ed ora,si,lo accompagnavo al suo secondo provino,com'era cresciuto,come eravamo cresciuti.
Odiavo tutto ciò che era elegante,solo vans,jeans,maglietta/felpa.
E quindi,oggi,jeans,felpa e vans,era Maggio,ma io avevo freddo.
<< Tan,Tan,prontaa. >> dissi spuntando in camera mia.
<< Sei bellissima come sempre,ma ora dobbiamo andare no? >> mi fece arrossire.
Si notava,era letteralmente agitato.
<< Andrai come sempre bene,non preoccuparti,e poi sei bravo. >> lo tranquillizzai.
<< Si,ma Simon non la pensa così. >> ribattè.
Mi sedetti sulle sue gambe e lo abbracciai.
<< Si,ma lo penso io...e poi potrai dire che ci hai provato ancora una volta.. >> lo tranquillizzai definitivamente.
<< Si,hai ragione,ma ora andiamo..è tardi.. >>mi disse.
Aprii le finestre per far areggiare l'area.
Il sole doveva ancora spuntare,mi accorsi che erano le 4:30 del mattino.
Appena mi girai verso di lui per dirgli qualcosa,lo vidi ridere.
<< Posso spiegarti >>continuò a ridere.
<< Parla,prima che ti uccido >>sorrisi.
<< Trovavamo una fila immensa se non ci muovevamo a quest'ora...e poi Jas,se te lo dicevo,mi mandavi tipo a quel paese. >> sorrise ancora.
<< Esatto,ti mandavo a quel paese,ma ora muoviamoci >> gli baciai la guancia.
Presi la mia giacca e la mia borsa,e in silenzio per non svegliare i miei e le mie sorelle/fratelli uscimmo.
C'era una macchina nera appena fuori da casa mia,erano Karen e Geoff (i genitori di Liam) con Ruth e Nicola (le sorelle maggiori).
Ci lasciarono all'entrata,con Ruth e Nicola,eravamo piu' o meno i primi.
Karen e Geoff andarono a trovare un posto e dopo un po' ci raggiunsero.
Finalmentre entrammo,dopo circa un'oretta.
Guardai con gli occhi pieni di lacrime Liam,Karen mi abbracciò,anche lei con le lacrime agli occhi.
LIAM,ERA DAVVERO CRESCIUTO.